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Motodays ancora protagonista nella Capitale

 

di Edoardo D’Angeli

 

Fra non molto Roma ospiterà la settima edizione dei Motodays, il Salone dedicato al mondo delle due ruote si terrà alla Fiera Roma dal 5 all’8 marzo. L’anno passato furono 143.800 i visitatori, sicuramente quest’anno si punterà ad un netto miglioramento. Le case motoristiche ancora non sono state ufficializzate ma le più importanti che l’anno scorso fecero parte a questa causa sicuramente non perderanno tempo a poter esporre le nuove moto, scooter, minicar e ATV, quadri cicli, minimoto e il nuovo abbigliamento.
Il Motodays è lo spazio più importante dove poter incontrare associazioni e federazioni della vita motociclistica e cercare informazioni utili per le due ruote. In questo 2015 il Motodays verrà suddiviso in grande aree tematiche: moto che hanno fatto la storia, il custom, il turismo, novità elettriche e le prove gratuite delle novità di mercato. Motodays significa anche incontri importanti per gli appassionati, nelle scorse edizioni fecero parte: Max Biaggi, Tom Sykes, Troy Bayliss, Sylvain Guintoli, Marco Melandri, Davide Giugliano, James Toseland e Carlo Checa, insomma personaggi di spessore per il mondo delle due ruote. L’area Vintage anche quest’anno sarà dedicata agli anni ottanta con moto proveniente da tutto lo stivale. In uno dei tanti padiglioni verrà inoltre allestita una pista dove poter provare i veicoli elettrici.

minicar

Arriva la patente a punti per i minorenni

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Maggior rigore e più controlli: è questa la linea che si seguirà per diminuire gli incidenti stradali. In questa concezione rientra la riforma del Codice della strada, già approvata dalla Commissione Trasporti della Camera e che tra qualche mese dovrebbe essere discussa in Aula e che presenta aspetti innovativi anche per i conducenti minorenni per i quali arriverà la patente a punti. Il format sarà lo stesso in vigore per la patente B, esteso, appunto, anche ai giovani alla guida di moto e motorini dai 50cc ai 150cc e della note minicar. In caso di infrazioni,i conducenti potranno essere puniti, oltre che con il ritiro, la sospensione, e la revoca della patente, anche con la decurtazione dei punti. Quanto ai neopatentati, invece, potranno guidare nei primi 12 mesi automobili che non superino 55Kw/tonnellata, se accompagnati da una persona di età inferiore ai sessantacinque anni, un limite che non potrà essere superiore ai sei mesi se il conducente non commetterà infrazioni nel primo semestre. Novità anche per gli anziani, anche per loro, infatti arriverà l’obbligo di guidare automobili a potenza limitata, mentre il rinnovo della patente dovrà avvenire annualmente, in caso di termine non rispettato si potrà comunque guidare per due anni ciclomotori a tre ruote e quadri cicli leggeri.

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Usa, crash test su 11 minicar: nessun punteggio massimo!

 

di Maurizio Elviretti

 

L’americana Insurance Institute for Highway Safety (IIHS) ha testato nei suoi crash test “Small Overlap” undici auto Minicar, equivalente negli Usa agli europei A e B. Solo un modello, la Chevrolet Spark, è stata giudicata “accettabile”, mentre delle altre dieci auto rimanenti, Ford Fiesta, Mazda 2, Kia Rio e Toyota Yaris hanno ottenuto il giudizio “marginale”, e Fiat 500, Honda Fit, Hyundai Accent, Mitsubishi Mirage, Nissan Versa, Toyota Prius C quello “scarso”. Nessuna vettura, comunque, ha realizzato il punteggio massimo (buono) e tutte hanno evidenziato una scarsa resistenza dell’abitacolo, con i montanti del telaio che hanno raggiunto il collasso arretrando in media di oltre 20 cm. In questi casi sia gli airbag che le cinture di sicurezza non riescono ad agire in modo efficacie, basti pensare che il volante subisce uno spostamento anche di 15 centimetri. Questo crash test è sicuramente il più duro e rigoroso al mondo, visto che comporta un impatto frontale a 64 km/h contro una barriera rigida che impatta solo con il 25% dell’energia frontale dell’auto. Il test simula lo scontro che può avvenire in fase di sorpasso oppure colpendo un ostacolo fisso con lo spigolo anteriore della vettura, che in questo modo non riesce a spargere l’energia cinetica su tutte le zone di deformazione programmata.