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Trasporto pubblico, il domani è ”modulare”: Next Future Transportation

di Stefano Ursi

La presentazione è prevista per Novembre a Dubai e promette di svelare un’innovazione capace di infondere il giusto slancio rivoluzionario al comparto del trasporto pubblico. Si chiama Next Future Transportation ed è un veicolo modulare inventato da Tommaso Gecchelin e Emmanuele Spera. Un progetto a firma tutta italiana, che mette insieme esigenze di mobilità sostenibile e nuove tecnologie ad altissimo livello. Si tratta di un veicolo alimentato ad energia elettrica, di due metri di larghezza e mezzo di lunghezza, capace di ospitare fino a dieci passeggeri e nel quale ogni pezzo è staccabile dall’altro e poi ad esso ricongiungibile grazie ad un braccio metallico ad allineamento ottico. Molti i vantaggi che si possono intuire già solamente descrivendo Next Future Transportation; innanzitutto l’alimentazione elettrica vede un grande risparmio in termini ambientali e di sostenibilità, poi ogni tratta può essere programmata per il numero dei passeggeri, così che il conducente ne carichi solo quelli che servono lasciando dunque fermi i pezzi, o moduli, che non servono perché non sono occupati. Risparmiando dunque spazio sulla strada. All’inizio e alla fine del viaggio i moduli si ricaricano, permettendo di avere sempre  l’energia sufficiente per i viaggi da fare. Quando si trova a fare le curve, poi, il veicolo ha la capacità di far staccare leggermente un modulo dall’altro, così da evitare che un’auto o un motociclo si vadano ad inserire nello spazio fra un modulo e l’altro. Per quanto riguarda i costi, si legge, essi vengono parametrati in base ai passeggeri che vengono portati o con i materiali che si trasportano, o merci, perché il veicolo modulare può essere adattato a molti usi. Chiaramente, per sfruttare al massimo questo veicolo innovativo e dalle potenzialità molto interessanti, occorre che la città sia ”attrezzata” allo scopo, che la strada sia in buone condizioni e che la carreggiata sia abbastanza ampia. Al momento circolano due prototipi espositivi in scala 1:10 funzionanti, insieme ad altri due a dimensione reale e scopo illustrativo. Affinché le prime flotte possano essere commercializzate, si legge, occorreranno tre anni. Così Gecchelin a StartupItalia.eu: ”Dopo il progetto pilota a Dubai, Next e Getplus intendono sviluppare industrialmente i veicoli per venderli prima in contesti controllati e gradualmente espandere il bacino di utenza ai trasporti cittadini e tra città”.