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Scandalo Volkswagen: maxifrode sulle emissioni ambientali

 

della Redazione

 

Scandalo in casa Volkswagen. Secondo un’inchiesta delle autorità americane dell’Environmental Protection Agenc il gruppo tedesco avrebbe manipolato, grazie a un software, i dati relativi alle emissioni delle proprie motorizzazioni diesel, con dichiarazioni forvianti, in alcuni casi anche inferiori di 40 volte a quelle reali. Le auto finite nel mirino sarebbero Jetta, Passat, Beetle, Golf e Audi A3, e nelle ultime ore è stata la stessa Volkswagen ad ammettere, in via ufficiale, che i problemi relativi alle discrepanze delle motorizzazioni diesel riguardano un totale di 11 milioni di vetture in tutto il mondo (e quindi  non soltanto nel mercato americano) più del totale delle auto che la stessa Volkswagen ha venduto lo scorso anno (circa 10 milioni) e più delle macchine immatricolate in tutta Europa nei primi otto mesi del 2015. Per il colosso tedesco, che proprio nell’ultimo anno aveva superato Toyota nella classifica dei costruttori con maggior numero di vendite al mondo, si prospetta una multa molto salata (forse 18 miliardi). Ma il peggio, come spesso succede, deve ancora venire, visto che all’orizzonte si concretizza il serio rischio di un pesante calo delle vendite dovuto alla poca affidabilità dimostrata. Non indifferente a quello che ormai molti definiscono come il “diesel-gate” anche la borsa, con cali considerevoli non solo per il marchio di Wolfsburg (-16,8 %) ma anche per altri, importanti, gruppi automobilistici internazionali. Ultimo, ma non ultimo per importanza, quanto dichiarato dal il capo dell’istituto economico tedesco Diw Marcel Fratzscher alla Bild, secondo cui “Il danno all’immagine di Vw avrà gravi costi non solo sul mercato americano, ma anche a livello globale, e con questo saranno messi a rischio posti di lavoro e molti subfornitori in Germania”. Nel frattempo il governo tedesco, attraverso il ministro dei trasporti Dobrindt, ha creato una commissione d’inchiesta, e la stessa cancelliera Angela Merkel ha detto di auspicarsi che “i fatti siano messi sul tavolo il più velocemente possibile”. Anche il goverono italiano resta vigile ed aspettano chiarimenti da parte dei vertici di VW italia, considerando che solo nei primi sei mesi del 2015 nel nostro paese sono state vendute più di 114mila auto del produttore tedesco.

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Patente e libretto con nomi diversi: i casi in cui si rischia la multa

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Se ne parla da giorni, e sembra aver scatenato una vera e propria nevrosi collettiva, ci riferiamo alla nuova norma che entrerà in vigore il 3 novembre prossimo e che punirà con multe molto salate, si parte da un minimo di ben 705 euro, oltre che al ritiro della carta di circolazione, chi non avrà lo stesso nome sia sul libretto dell’auto che sulla patente di chi ne è al voltante. Bisogna però fare delle dovute precisazioni: la legge non è retroattiva e riguarda un uso che deve essere continuativo e superiore ai trenta giorni, non si riferisce, inoltre, ai prestiti tra familiari e conviventi, ma sarà, invece, applicata a chi usa vetture aziendali, al noleggio, o di persone scomparse. Per regolarizzare la posizione ed evitare la salata multa, bisogna recarsi alla Motorizzazione e far annottare il nome di utilizza la macchina sul libretto”.