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Stagione record per MV Agusta

 

di Maurizio Elviretti

 

Tempo di bilanci anche in casa MV Agusta. Infatti, quella che sta per terminare, può essere considerata una vera e propria stagione da record. A fronte di una produzione incrementata del 25%, l’azienda di Schiranna ha visto aumentare il fatturato del 40%. Risultato trainato principalmente dal successo della Turismo Veloce e della Dragster RR, modelli high-end che hanno impennato il margine operativo lordo del 46% rispetto all’anno precedente. I mercati più virtuosi sono stati UK (+183%), Francia (+35%) e Germania (+22%) seguiti dall’area del Far East che ha segnato un +12% rispetto all’anno precedente. Nel 2016 la Casa varesina aggiorna anche il logo MV Agusta, ristilizzato e sostenuto dalla tagline Passion. Precisely Crafted che ne rimarca l’identità e l’orgoglio di appartenenza. Il nuovo logo debutta con la Brutale 800 MY 2016, un progetto totalmente inedito e sviluppato con l’idea di creare, dopo 15 anni dal debutto, “la più bella Brutale di sempre”. Modello strategico che pesa per oltre il 25% sui volumi di produzione, la nuova Brutale 800 è più muscolosa e affilata nelle linee e reinterpreta, con nuove tecnologie e soluzioni costruttive gli stilemi che l’hanno resa un’icona nel panorama del design motociclistico. E’ il caso del proiettore anteriore a full led che accentua la caratteristica forma ellittica del faro e dello scenografico silenziatore a tre canne ipertrofizzato nelle dimensioni e nell’efficienza. Molte sono le parti in lega leggera, come il supporto del faro o il geniale telaio reggisella nobilitati a elementi del design complessivo della Brutale 800. Nuovo anche il motore, omologato Euro 4 e capace di una potenza massima di 116 CV a 11.500 giri/min, mentre la coppia sale del 25% e raggiunge gli 8.46 Kgm a 7600 giri. Tra le unicità, oltre all’albero motore controrotante, la nuova Brutale 800 è l’unica della sua categoria con il cambio elettronico up&down EAS 2.0. La frizione è ora a comando idraulico con sistema anti-saltellamento mentre la gestione del motore è affidata al sistema MVICS che include Full Ride by Wire multi-mappa integrato al controllo di trazione regolabile su 8 livelli.

 

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Mercedes AMG – MV Agusta: per storia e tradizione

 

di Leonardo Frenquelli

 

Dopo un vociferare durato qualche mese, arriva il comunicato stampa: il gruppo Daimler, tramite la Mercedes AMG, acquisirà il 25% di MV Agusta. A pochi giorni dall’inizio dell’EICMA, storica kermesse giunta all’edizione del centenario, le due società ufficializzano l’accordo, senza però rendere note le cifre d’acquisto. Se per molti possa sembrare strano un investimento del genere, per gli addetti ai lavori non è nulla al di fuori dell’ordinario. È successo recentemente (vedi Audi-Ducati) e collaborazioni del genere possono essere molto utili ai produttori per ampliare il bacino d’utenza ed alzare il livello di produzione. Più di ogni altra cosa, la Mercedes AMG andrà ad influire sull’area marketing e vendite dell’azienda italiana, nominando anche un membro del Consiglio di Amministrazione. Il gruppo Daimler sceglie dunque di effettuare un importante investimento con questa unione tra due aziende di veicoli ad alte prestazioni, legate anche da una tradizione di storia e successi che entrambe hanno tenuto a sottolineare. Dopo aver ceduto la quota posseduta nel Gruppo Tesla, Daimler doveva “smaltire” una pesante liquidità ed il tentativo di ridare lustro ad un marchio importante come MV Agusta è sembrato la scelta giusta. Nel segno dell’eccellenza, della storia e della velocità dunque, si sviluppa un asse tra Stoccarda e Varese: un altro capitolo nella travagliata storia del brand italiano, tanto premiato a livello sportivo, quanto tempestato di fallimenti e tentativi di rinascita. Se infatti la MV Agusta è la casa motociclistica europea con più titoli nella classe 500, l’ultima “rifondazione” risale all’agosto 2010 quando l’Harley ha ceduto il marchio a Claudio Castiglioni alla cifra simbolica di un euro.