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Da Ginevra a Padova, la RAV-4 compie vent’anni

 

di Leonardo Frenquelli

 

Quando nel marzo 1994 usciva la prima versione della RAV-4, probabilmente nessuno si sarebbe aspettato l’enorme impatto che quel veicolo avrebbe avuto sul mercato automobilistico internazionale. Soltanto la tenacia di Masakatsu Nonaka, Chief di Toyota,ha permesso che un progetto tanto difficile, quanto lungimirante, arrivasse a compimento: non esisteva, al tempo, un segmento che potesse identificare una 4×4 così compatta e di piccole dimensioni. Dopo le esitazioni della stessa casa produttrice, la produzione fu lentamente allargata su grande scala ed ancora oggi il Recreational Active Vehicle a quattro ruote motrici (questo il significato della sigla), riscuote un successo eccezionale a livello di vendite e popolarità. Sono passati quasi vent’anni da quando al Salone di Ginevra fu svelata la prima RAV-4 ed in occasione di questa ricorrenza, Toyota ha deciso di ampliarne ulteriormente la gamma, presentando al Salone di Auto e Moto d’epoca di Padova una versione particolare. Con un capolavoro di ingegneria la nuova 4×4 disporra di numerose tecnologie all’avenguardia, correlate ad una motorizzazione di tutto rispetto. Sarà un 2.0 Turbo Diesel D-4D con 124 cavalli di potenza ma l’elemento particolare saranno proprio i sistemi che ne caratterizzeranno e miglioreranno la guidabilità ed i consumi. Toyota ha racchiuso nell’Integrated Dynamic Drive System tutta una serie di funzionalità che la rendono uno dei punti di riferimento per quanto riguarda le vetture a quattro ruote motrici. Attraverso l’IDDS, ogni sistema di cui la RAV-4 dispone viene controllato con efficienza: si va dal servosterzo elettronico, passando per il VSC (Vehicle Stability Control), fino ad arrivare al vero punto di forza di casa Toyota, il Dynamic Torque Control AWD. Sia i consumi che la resa del motore sono sensibilmente migliorate dal DTC, sistema in grado di cambiare la ripartizione della forza motrice tra ruote anteriori e posteriori in base alle necessità ed alla velocità di crociera. Nel caso in cui ci si troci in condizioni di guida “off-road”, questa tecnologia distribuisce al 50% tra i due semiassi la trazione, mentre in fase di guida stradale la ripartizione si concentra al 100% sull’anteriore, in funzione di una sensibile riduzione di consumi.

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RAV4: spazio alla quarta generazione

 

della Redazione

 

Era il 1994 quando Toyota lanciava il primo modello di RAV4. A diciannove anni di distanza, il marchio giapponese propone sul mercato la quarta generazione di quello che è stato il veicolo precursore del segmento dei Sport Utility Vehicle, comunemente affermatosi negli anni con la sigla di SUV. Rispetto ai modelli che l’hanno preceduto, e che sono stati capaci di vendere in oltre 150 paesi differenti ben 4,5 milioni di unità, il RAV4 aumenta le misure tanto esterne quanto interne ma, a l tempo stesso, raccoglie in eredità le principali caratteristiche del design e mantiene inalterati alcuni dei suoi principali, da sempre, capisaldi come: manovrabilità, versatilità, posizione di guida e potenzialità sia su strada che in off-road, oltre che la comodità di accesso ed un’eccezionale visibilità anteriore. Novità rilevante sono il motore 2.0 diesel e l’inedito Controllo Dinamico di Ripartizione della Trazione per le versioni 4WD. Il target di riferimento rimangono le famiglie dallo stile di vita attivo ma in cerca, al tempo stesso, di comfort e spaziosità. In tal senso, come non riferire anche dell’ottima capacità di stivaggio del nuovo RAV4, del suo ampio abitacolo e di un syling elegante caratterizzato da un disegn interno di qualità premium. I prezzi di listino del modello base partono da 24.900 euro, per una macchina che si inserisce, ovviamente, alla perfezione in un segmento come quello dei SUV che nonostante il periodo di crisi economica (e del mercato dell’auto nello specifico) sembra essere, numeri alla mano, l’unico in grado di ritagliarsi una crescita continua ed evidente. Tra il 2008 e il 2012 infatti, in Europa, le vendite dei C-SUV sono aumentate di circa il 18 per cento, con ben 772.346 unità vendita solo nell’est Europa.