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Toyota richiama 1,75 milioni di vetture

 

di Maurizio Elviretti

 

Sono circa 1,75 milioni le vetture che Toyota è stata costretta a richiamare a causa della scoperta di problemi di vario genere, che coinvolgono i freni ed i sistemi di aspirazione ed iniezione della benzina. Non si tratta della prima operazione di richiamo per Toyota nel 2014: infatti lo scorso febbraio erano state richiamate due milioni di Prius per problemi di software, ad aprile un massiccio recall aveva interessato 6,3 milioni di macchine nel mondo, mentre due mesi dopo la Casa Giapponese aveva fatto rientrare altri 2,3 milioni di veicoli. Toyota si sta quindi confermando molto scrupolosa da questo punto di vista, conducendo queste operazioni anche quando i potenziali rischi per gli automobilisti sono piuttosto rari. Circa 802.000 veicoli venduti in tutto il mondo hanno un difetto nel sistema frenante, che potrebbe causare la perdita del liquido dei freni. In particolare, la questione coinvolge dei modelli Crown Majesta, Crown, Noah e Voxy venduti tra giugno 2007 e giugno 2012. Nei veicoli rientrati Toyota correggerà il difetto nel cilindro del servofreno, o sostituirà la parte nel caso si fosse già appurata la perdita di liquido. Altre 759.000 vetture sono invece interessate da un problema al sistema di iniezione del carburante, che potrebbe causare una perdita ed aumentare i rischi di incendio a bordo. In questo caso i veicoli coinvolti sono vari modelli di Lexus prodotti tra gennaio 2005 e settembre 2010. Nello specifico, si tratta di 423,000 veicoli negli Stati Uniti, 240.000 in Giappone e poco meno di 70.000 tra Europa e Medio Oriente. Infine, circa 190.000 auto vendute in Giappone hanno un problema al sistema d’aspirazione del carburante. Nello specifico, si tratta di modelli di Corolla Rumion e Auris prodotti tra ottobre 2006 e ottobre 2014.

 

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Adam e Corsa, la Opel ne richiama 8000

 

di Maurizio Elviretti

 

Nuovi richiami da parte delle Case automobilistiche che in post-produzione si accorgono di problemi o difetti delle loro “creature”. In questo caso è toccato alla Opel che ha richiamato 8.000 automobili, tra Adam e Corsa, per un problema di sicurezza riguardante lo sterzo. Ai proprietari di queste vetture, le ultime uscite di fabbrica dal Maggio scorso, viene consigliato di non guidarle per nessuna ragione, neppure per portarle in officina, anche se ad oggi non risultano ancora incidenti derivanti da questo problema. Un elemento del sistema di conduzione del veicolo «non corrisponde alle specifiche sulla sicurezza”, ha spiegato il portavoce di Opel, Patrick Munsch, alla Bild. «Il pezzo svolge un ruolo importante nello sterzo e, nel peggiore dei casi, l’auto potrebbe non sterzare affatto”.
Opel contatterà direttamente i clienti, ma i proprietari di quei modelli potranno capire anche sulla pagina del sito Opel se la loro auto rientra o meno fra quelle a rischio. Nel caso in cui il veicolo fosse nell’elenco di quelli interessati al richiamo il cliente sarà anche automaticamente contattato da Opel. “Molti di questi veicoli sono ancora dai concessionari, ma vogliamo essere sicuri di raggiungere tutti”, ha aggiunto Patrick Munsch.