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100 volte Targa Florio

 

di Maurizio Elviretti

 

Saranno cento le candeline che si appresta a spegnere con l’avvio della prossima edizione: la Targa Florio, la corsa più antica del mondo, festeggierà un compleanno speciale. Infatti per quest’edizione l’Automobile Club Palermo, in collaborazione con l’Automobile Club d’Italia, ha ideato, dal 5 all’8 maggio 2016, una manifestazione senza eguali. Sulle strade siciliane delle Madonie, infatti, verranno disputate ben quattro competizioni motoristiche: Targa Florio Classic, Targa Florio Historic Speed, Targa Florio Rally e Targa Florio Historic Rally. Un programma ricco di appuntamenti a partire dai due rally che negli anni più recenti hanno sostituito quella che un tempo era la gara di velocità: Targa Florio Rally, terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally a coefficiente 1,5, con validità per il Trofeo Rally Asfalto e Campionato Regionale; Targa Florio Historic Rally, terzo round del Campionato Italiano Rally Autostoriche. Ricordi di un passato glorioso fatto di piloti e modelli unici saranno i protagonisti della Historic speed. Ma il vero appuntamento con la grande storia dell’automobilismo d’epoca sarà la Targa Florio Classic, la competizione di regolarità riservata alle auto di particolare prestigio storico e sportivo con le auto più belle del mondo, costruite dal 1906 al 1970, che videro competere i vari Fangio, Varzi, Nuvolari, Merzario, Vaccarella. Il fascino della corsa toccherà i luoghi più incantevoli della Sicilia: dalla partenza nell’elegante centro palermitano, alle bellezze della provincia, per spaziare fino ad Agrigento ed alla Valle dei Templi. Il 5 maggio le verifiche sportive e tecniche, poi il 6 maggio alle 9 il via dal centro di Palermo per raggiungere Cefalù e rientrare in città percorrendo l’affascinante Circuito delle Madonie. Il 7 la seconda tappa, da Palermo verso Agrigento e la Valle dei Templi, con rientro a Palermo nel pomeriggio. Per la terza e ultima tappa, domenica 8 maggio, via alle 9 da Floriopoli fino a Cerda per poi tornare a Palermo.

Ferrari

Una targa dal valore di 650.000 euro

 

di Edoardo D’Angeli

 

In Inghilterra la sete di asta non finisce mai, proprio pochi giorni fa la motorizzazione inglese DVLA ha messo in vendita la targa 25 O. Incanto tenutosi a Cardiff. L’oggetto se l’è aggiudicato il proprietario di una importantissima concessionaria, Talacrest, rivenditrice di auto d’epoca, Jonh Collins, collezionista anche di Ferrari d’epoca. La targa è stata pagata 518.000 sterline, equivalente di 650.000 euro. La stessa, è destinata ad essere usata su una Ferrari 250 SWB, auto appartenuta al cantante Eric Clapton, ora in mano a Collins. La DVLA in 25 anni ha venduto attraverso le aste più di due miliardi di sterline in targhe personalizzate. Stesso oggetto che va al primo posto nella classifica delle targhe più costose, superando la 1D del valore di 352.000 sterline. Lo stesso Collins nella stessa manifestazione, prima di aggiudicarsi la 25 O, ha speso 130.320 sterline(164.000 euro) per un’altra targa ‘250 L’ destinata ad una Ferrari 250 lusso del 1964.

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Ciclisti: si pensa ad una targa anche per loro…ma sul casco

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

E’ ancora un’idea quella del casco intelligente di cui potrebbero presto essere dotati i ciclisti, ma si avvicina sempre più a diventare realtà, soprattutto in Australia, nel Nuovo Galles del Sud di preciso. A pensarla è stato un designer australiano, Toby King, e spinta dall’ipotesi dei politici locali di fare una legge che obbliga i ciclisti a prendere una apposita licenza di guida. Il casco intelligente avrà un proprio numero di targa per identificare i guidatori di biciclette e renderli soggetti a eventuali multe, oltre che indicatori di direzione e una visiera con specchietti retrovisori e tergicristallo; nella parte anteriore c’è invece una telecamera con luci a led e uno scomparto batterie. A completare il tutto, un piccolo altoparlante che avverte il ciclista in caso questi si avvicini troppo a pedoni, cosa possibile ovviamente solo grazie ad alcuni sensori che rilevano le distanze. King ha affermato e specificato che la creazione del super casco non è stata generata da personali motivi economici, ma esclusivamente per migliorare la sicurezza stradale, secondo lui non sufficientemente garantita dai tradizionali caschi indossati oggi.