Mobi

FIAT: Mobi sta per arrivare

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il reparto operativo brasiliano di FCA, Fiat Automoveis, sta ormai ponendo fine all’attesa lanciando finalmente sul mercato Mobi, il “quasi suv” che andrà a sostituire la Mille che in poco più di venti anni ha fatto vendere oltre tre milioni di esemplari. Nel frattempo aumenta sempre più nella clientela locale la curiosità verso questo progetto moderno che porterà nella fascia bassa del mercato un veicolo inedito, definito appunto “quasi suv”. Il presidente per l’America Latina di Fiat Chrysler Automobiles, Stefan Ketter, ha annunciato durante il lancio del nuovo pick up Toro che Mobi arriverà nelle concessionarie verdeoro nel mese di aprile, probabilmente a parire dal giorno 18, e che le prime vetture sono già in produzione nello stabilimento di Betim, dove condividono una parte della piattaforma usata per i modelli Uno, Palio e Grand Siena. Originariamente conosciuta con la sigla X1h, Mobi assomiglia alla locale Novo Uno, cugina brasiliana per estetica della nostra Panda, ma si distingue da essa per dimensioni vista la lunghezza inferiore di circa 20 cm (3,65 m contro i 3,81 della Novo Uno). Secondo i media brasiliani l’auto verrà proposta al lancio con il collaudato propulsore 1.0 Fire Evo, lo stesso della Palio, e solo in seguito, probabilmente nel 2017, verrà introdotto il tre cilindi 1.0 GSE. Il cambio sarà esclusivamente manuale a cinque rapporti, mentre sono quattro gli allestimenti previsti: Easy, Drive, Like e Way, con dotazioni accuratamente studiate per la multimedialità ed accessori che aumentano il confort interno.

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Fiat Toro: lo sbarco in Brasile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Dopo le prime anticipazioni dello scorso ottobre, apparse sul sito brasiliano della Casa torinese, la Fiat Toro è in dirittura d’arrivo per lo sbarco sul mercato brasiliano nelle cui concessionarie dovrebbe arrivare entro la fine di febbraio. In occasione del lancio la Fiat ha pubblicato un breve filmato nel quale si vedono alcune fugaci inquadrature statiche del primo pick-up prodotto negli impianti di Pernambuco (Brasile). Destinato soprattutto a confrontarsi con la Renault Duster Oroch (l’altro pick-up low cost riservato al mercato sudamericano), è lungo 4,915 metri, largo 1,844 e alto 1,735/1,746, con un passo di 2.990 mm, una capacità di carico di 650 kg per il benzina e di 1000 kg per il Diesel, il Toro è un veicolo da lavoro orientato al divertimento di guida. Con la sua versatilità e possibilità di personalizzazione strizza l’occhio agli sportivi e alle famiglie. Grazie al serbatoio di 60 litri ha un’ampio raggio d’azione, fondamentale in Sudamerica, e con un’altezza da terra di 20,6 cm all’anteriore e 27,9 cm al posteriore se la cava egregiamente tra le buche degli sterrati tipici delle strade brasiliane.
Al lancio viene proposto con carrozzeria a quattro porte e due motori, un benzina 1.8 16V con cambio automatico a 6 rapporti abbinato alle due ruote motrici e un turbodiesel 2.0 da 170 Cv offerto sia 2WD sia 4WD, con cambio manuale o automatico a nove rapporti. I prezzi non sono stati ancora ufficialmente comunicati, ma da alcune indiscrezioni la versione entry level (a due ruote motrici) dovrebbe costare intorno ai 15.700 euro.

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La Fiat accelera in Sud America

 

di Maurizio Elviretti

 

Il 2016 in casa Fiat inizia con un obiettivo: espandersi e confermarsi anche in Sud America. Infatti, il mercato brasiliano e, più in generale, quello di tutto il continente latino, rappresentano delle aree fondamentali per il marchio Fiat, impegnato in un processo di crescita che ha come obiettivo il raggiungimento del target di 1.9 milioni di unità vendute all’anno in tutto il mondo. Per raggiungere l’obiettivo, Fiat dovrebbe presentare nel corso delle prossime settimane un nuovo crossover compatto basato sulla stessa piattaforma della Fiat Uno, uno dei modelli di riferimento in Brasile e parente stretta della nostrana Fiat Panda. Secondo quanto rivelato dal magazine brasiliano AutoSegredos, il nuovo crossover compatto di Fiat si identifica, per ora, con il nome Fiat X1H ma sul mercato potrebbe arrivare con il nome di Fiat Mille. Per il momento, è ancora molto presto per avanzare ulteriori ipotesi in merito. Il progetto Fiat X1H sarà svelato nel corso dei prossimi mesi ed andrà ad affiancare una vasta gamma di auto economiche, compatte e pratiche che rappresentano il vero simbolo di Fiat in Brasile. Il marchio italiano, in Sud America, presenta, infatti, già una gamma molto articolata e il nuovo X1H si affiancherà a molte altre vetture di ampia diffusione: Palio Fire, Novo Uno, Novo Palio e Punto. Il nuovo crossover compatto di Fiat dovrebbe essere commercializzato ad un prezzo, al cambio attuale, di circa 7 mila Euro. Ricordiamo, inoltre, che in Sud America Fiat porterà, nelle prime settimane di questo 2016, anche l’interessantissimo nuovo pick-up Fiat Toro, un veicolo che ha riscosso un ampio consenso da parte di pubblico e critica nonostante sia stato svelato solo parzialmente dal brand italiano. Nonostante il mercato brasiliano abbia registrato un fortissimo calo nel 2015 (le vendite di Fiat sono calate del 36% rispetto al 2014), il marchio italiano continuerà ad investire molto in terra latina, dove i volumi di vendita sono estremamente significativi. Nonostante il forte rallentamento del mercato locale, infatti, Fiat ha chiuso il 2015 in Brasile con più di 400 mila unità vendute. In Argentina, il secondo mercato sudamericano, il brand italiano si è confermato con più di 70 mila unità vendute. Considerando tutto il Sud America, Fiat ha superato quota 500 mila unità vendute. In vista del raggiungimento degli obiettivi di vendita del 2018 (1.9 milioni di unità vendute all’anno), il Sud America giocherà un ruolo fondamentale.

 

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Avvio produzione JV Magneti Marelli-Faurecia in Brasile per componenti veicoli FCA

 

Magneti Marelli e Faurecia annunciano l’avvio produttivo della joint-venture per la fornitura di componenti automotive per esterni ed interni, rivolta ai veicoli prodotti presso il nuovo stabilimento di Fiat Chrysler Automobiles a Goiana (Stato di Pernambuco, Brasile), inaugurato ufficialmente il 28 aprile scorso. La joint venture, denominata “FMM Pernambuco Componentes Automotivos Limitada” è inizialmente partecipata al 65% da Magneti Marelli e al 35% da Faurecia. La JV, in termini di fatturato, ha un obiettivo di raggiungere, nel lungo periodo, la quota di circa 200 milioni di Euro annui. La joint-venture si occuperà della produzione di componenti per interni, come ad esempio il quadro strumenti, l’abitacolo, la console centrale e i pannelli delle portiere, oltre che di elementi esterni come spoiler e paraurti. Il nuovo stabilimento di Goiana è collocato nel parco fornitori strategici situato all’interno dell’area produttiva di FCA, insieme ad altri fornitori chiave, e ha già iniziato la fornitura di componenti per la Jeep Renegade. “Siamo innanzitutto onorati di partecipare e contribuire a questo progetto così importante, che darà vita al più grande, sostenibile e tecnologico insediamento industriale di Fiat Chrysler Automobiles nel mondo. Inoltre, il Brasile per noi è un mercato di riferimento dove siamo presenti dal 1978 e dove abbiamo una presenza industriale significativa. Con Faurecia la partnership è molto interessante perché riusciamo a integrare efficacemente i corrispettivi know-how, nell’ottica di contribuire al meglio a progetti importanti come quelli legati a Pernambuco”, afferma Eugenio Razelli, CEO di Magneti Marelli. “Questo accordo rappresenta un passo decisivo per lo sviluppo a lungo termine delle nostre attività in collaborazione con Fiat Chrysler Automobiles. Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo per quanto riguarda la produzione della nuova Jeep Renegade a servizio della quale Faurecia, grazie al suo rinomato sistema ingegneristico, produttivo e di qualità, sta mettendo tutta la sua competenza in materia di interni ed esterni”, dichiara Yann Delabrière, Presidente e CEO di Faurecia.

Presente in Brasile dal 1978, Magneti Marelli conta 9.000 dipendenti in questo paese, dislocati in 16 stabilimenti e 5 centri di R&D, con un fatturato di circa 820 milioni di Euro nel 2014. Faurecia è presente in Brasile dal 1997, dove conta ad oggi circa 3.400 dipendenti dislocati in 15 stabilimenti e 3 centri di R&D. Fornisce le principali case automobilistiche del paese e ha un fatturato pari a 680 milioni di Euro (nel 2014).

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Cose dell’altro mondo (o quasi)

 

di Filippo Gherardi

 

Partiamo dalla Francia, non proprio il capo opposto del mondo rispetto a noi. Il Parlamento transalpino, attraverso la commissione dell’assemblea nazionale presieduta dal socialista Jean-Paul Chanteguet, propone una legge a tutela dell’ecotassa. Un emendamento che prevede l’introduzione di una franchigia chilometrica, per i trasporti a corto raggio, abbinata all’istituzione di un fondo monetario per l’acquisto di veicoli ecologici. Un “manovra” che porterebbe (cifre stimate) nelle casse pubbliche francesi la bellezza di 800 milioni di euro l’anno e che conserverebbe, comunque vada, le già preesistenti esenzioni. Sul tavolo del dibattito politico nel corso della prossima estate, si sta valutando un periodo quadrimestrale di prova (autunno) prima di renderla effettiva a partire dal 2015. Nel frattempo il mondo, non solo quello calcistico-sportivo, nei prossimi giorni e per almeno un mese focalizzerà le sue attenzioni in Brasile, in questo caso davvero dall’altra parte del pianeta, per l’edizione 2014 della Coppa del Mondo di calcio, ed allora ecco due marchi “simbolo” dell’automobilismo occidentale lanciare altrettante vetture che riguardano, più o meno direttamente, l’imminente e futura centralità del paese della samba. La prima è la Ford che, notizie di questi giorni, coadiuvata dalla Troller Veicuols Especials fa esordire sul mercato carioca il Troller T4, SUV prodotto in Brasile ma che proprio in Brasile, in occasione della sua presentazione a Sao Paulo, ha riscosso anche sonore critiche per il prezzo, non proprio alla portata di tutti, e per un DNA che richiama le caratteristiche principali della filosofia americana (statunitense) del concetto stesso di SUV, lontana, non poco, da quella brasiliana. Il nuovo T4 avrà, tra gli altri, il compito di fronteggiare sul mercato i prodotti di casa Jeep e quindi, indirettamente, della grande famiglia Fiat, che nel frattempo e sempre in Brasile, oltre che in questi giorni, scommette sulla sua Novo Uno Rua edizione limitata. Disponibile in appena 2000 unità, colore, rifiniture e nome (Rua) certificano in pieno lo spirito brasiliano di questa utilitaria da prezzi e cilindrata contenuti, ma anche dallo spirito tipico verdeoro.