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Car2Go: vietato andare al Sud

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Il car sharing non sarà più come prima. Infatti sono in arrivo nuove regole riguardanti il noleggio di Car2Go. Dal prossimo 15 settembre sarà vietato spostarsi in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia o all’estero. La novità, che ha già fatto storcere il naso a qualcuno, ha detonato le aspre critiche dei clienti, che, sulla pagina Facebook della società, hanno accusato Car2go di razzismo. Nessuna spiegazione è arrivata dai vertici italiani dell’azienda tedesca, e l’unica risposta è stata data via social: “Per ragioni di controllo e gestione della flotta è stato deciso di limitare geograficamente l’utilizzo di Car2go. Per gli stessi motivi non è possibile recarsi all’estero”. Sull’uscita dai limiti territoriali italiani può esserci una logica dato che il noleggio costerebbe 59 euro per 24 ore. Ma sulle cinque regioni del Sud la replica della società alle polemiche appare poco esaustiva. Nel dibattito social si ipotizza che dietro questa scelta ci sia la classifica rilasciata dal Viminale sui furti d’auto. Al primo posto infatti c’è la Campania (23.682 nel 2015), seguita da Lazio (18.709 denunce), Puglia (17.046), Lombardia e Sicilia. Con le 750 smart di Car2Go (a cui a breve si aggiungeranno 50 Smart ForFour con quattro posti) si potrà girare in tutte le città in cui il servizio è attivo, come Roma, Milano, Firenze e Torino, ma non si potrà andare al Sud Italia. Resta ancora valido per tutte le auto l’obbligo di patente da almeno un anno, mentre diminuisce il tempo a disposizione per arrivare materialmente all’auto prescelta dopo averla prenotata online: non più mezz’ora ma venti minuti. L’unica variazione delle tariffe riguarda quella oraria, che passa da 14,90 a 13,99, mentre quella al minuto resta di 29 centesimi, e la sovrattassa per chi parcheggia la smart in zone periferiche rimane di 4,90 euro. Da settembre, però, l’auto dovrà essere lasciata solo all’interno dell’area operativa in cui il noleggio è iniziato.

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Auto a benzina e a gasolio: dal 2025 vietate in Olanda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Nei giorni scorsi il Governo olandese ha varato un decreto legislativo che vieterà, a partire dal 2025, la vendita di auto a benzina o a gasolio. Una vera e propria rivoluzione, con il primo via libera in Parlamento firmato venerdi scorso. Il provvedimento è stato approvato grazie al supporto di un ampio fronte politico del partito Laburista PvdA, a cui si sono affiancati anche i deputati dei Liberal Democratic D66, dei verdi GroenLinks e del partito ChristenUnie. La decisione conferma il forte impegno verso il sostegno, la promozione e l’adozione della green economy del governo olandese che già nel 2013 aveva siglato un “accordo sull’energia” con una quarantina di organizzazioni indipendenti, al fine di promuovere iniziative “verdi” nell’ambito dell’energia, dell’isolamento termico degli edifici e della riduzione della CO2. L’Olanda non è nuova a queste rivoluzioni: il Paese, dove il traffico per strada è creato dall’elevartissimo numero di bici e non dalle auto, nel settembre del 2015 ha annunciato che dal 2018 i suoi treni viaggeranno grazie all’energia solare; la conversione inizierà già quest’anno. Ma l’Olanda è anche lo Stato dove c’è un’amministrazione, quella di Rotterdam, sta valutando di mettere al bando l’asfalto sostituendolo con strade di plastica riciclata. Ecco quello che il Paese ha già fatto. Dopo aver realizzato una pista ciclabile solare ad Amsterdam, fatta di calcestruzzo al cui interno sono stati collocati i pannelli, rivestiti da uno strato di vetro temperato, l’Olanda ha istallato barriere antirumore in autostrada. I pannelli, coloratissimi, montati sui due lati della carreggiata fanno da isolanti. Niente rumore quindi e tanta energia pulita.

 

 

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Fumo in auto: divieto se in presenza di donne incinta e bambini

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Si preparano mesi difficili per i fumatori, dalla fine dell’estate dovrebbe, infatti, partire una durissima campagna contro il fumo. L’Italia recepirà la direttiva UE sul tabacco che per metà settembre dovrebbe avere l’ok anche dal Consiglio dei Ministri. La misura più d’impatto è senza dubbio la decisione di presentare delle immagini shock sul pacchetto, da particolari di corpi malati, a bare di bambini. Ma novità ci saranno anche per quanto riguarda il fumo automobile,  a breve ci sarà il divieto di fumare in auto in presenza di donne in gravidanza ma anche di minori, pena multe salate e decurtazione di punti dalla patente.