Barcellona

Barça Love

 

di Germana Condò

 

Non c’è mese migliore di Maggio per visitare Barcellona, soprattutto per chi ama corse e motori. Infatti, nelle scorse settimane gli appassionati che si sono trovati nella città spagnola hanno avuto la doppia chance sia di poter assistere al Gran Premio di Formula Uno sul circuito di Montmelò che di visitare la biennale “Barcelona International Motor Show”. I due eventi, svoltisi in contemporanea, hanno trasformato la città nella meta più ambita per gli amanti delle quattro ruote. Non è un segreto che il mercato dell’auto spagnolo, come quello italiano, stenti ad uscire dal lungo periodo di crisi economica che, in misura maggiore o minore, ha stretto nella morsa tutta l’Europa. Probabilmente è questa la ragione per cui l’autosalone sia apparso sottotono rispetto ai recenti eventi di New York, Ginevra e Shangai, piazze su cui, risulta evidente, le case produttrici hanno puntato maggiore attenzione e scelto queste occasioni per il debutto delle loro nuove proposte. Per questo l’obiettivo dichiarato dal Salone di Barcellona quest’anno è stato il rilancio dell’auto, con un occhio di riguardo alla fetta alta del mercato. I grandi marchi hanno esposto una vasta offerta di modelli premium. Prima tra tutte l’Italia, presente con Ferrari e Maserati e anche Aston Martin. La novità più recente tra le italiane è stata sicuramente la Delta S, prodotto nato dalla collaborazione tra Lancia e Momo Design. Un esclusivo modello che si distingue per l’aggiunta di dettagli ricercati e cromature che apportano stile e sportività, generalmente apprezzate soprattutto dal pubblico maschile. L’interno sorprende per la scelta dei materiali e dei colori, sedili sportivi con cuciture in rilievo così come su volante, pomello del cambio e leva freno. Tra i brand premium stranieri era presente il Concept del quarto modello di GLA Mercedes, già visto a Shangai, SUV compatto di 4,30 metri, sportivo e dagli elevati contenuti tecnologici, che per categoria si contrapporrà a Range Rover Evoque, ad Audi Q3 e a BMW X1. Allo stand Jaguar ha brillato F-Type la sportiva due posti dalle prestazioni sorprendenti e dalle linee pulite e grintose, mentre Land Rover ha messo in mostra Range Rover Sport, il lussuoso SUV, privo delle linee squadrate che gli conferivano quell’aria caratteristica da robusto fuoristrada, più agile e leggero (420 Kg). Grazie alla nuova struttura in alluminio e ad alcuni accorgimenti tecnologici ottimizza prestazioni e consumi, riducendo le emissioni di CO2. Casa Audi è comparsa con A3 Sedan, la versione berlina quattro porte già vista anche lei al Salone di Shangai e in un pre-debutto newyorkese. Insieme a questa è stata introdotta la variante ecologica A3 Sportback e-tron che, con una potenza di 204 CV e un’autonomia complessiva di circa mille chilometri, può percorrere quasi 50 chilometri in modalità elettrica. Mai come adesso l’attenzione del mercato è rivolta alle nuove eco- tecnologie, applicate alle vetture elettriche e ibride che sono in continua evoluzione. Grande curiosità ha suscitato  la Twizy RS F1, che ha fatto il suo ingresso alla kermesse guidata dal pilota del team Renault Romain Grosjean. Con un peso di 546 chili e con 81 CV di potenza, che le consentono un’accelerazione da zero a cento Km/h in soli sei secondi, Twizy RS F1 vuole emulare nelle prestazioni e nelle sembianze le monoposto della Formula Uno. L’urban crosser, nato biposto e progettato per muoversi agevolmente nel traffico cittadino, è equipaggiato con un sistema Kers che ha sostituito il sedile posteriore, proprio lo stesso presente nelle monoposto della casa francese, monta pneumatici slick e alettoni in fibra di carbonio. La mini-car è stata realizzata in soli dieci mesi e difficilmente, ammettono anche i tecnici, andrà in produzione. Ciò non toglie che essa rappresenti un fondamentale esercizio per testare e mostrare l’evoluzione delle nuove tecnologie. Sempre all’insegna della eco sostenibilità sono i modelli di Volkswagen e-Up e XL1. La prima è la variante elettrica a cinque porte di Up. Un motore esclusivamente elettrico, con picchi di 82 CV e potenza costante di 55CV, grazie al quale può vantare una velocità di 135 km/h e una discreta accelerazione (14 secondi per arrivare da zero a cento km/h). E-Up garantirà un’autonomia di 150 chilometri e si potrà ricaricare in circa mezzora, potendo recuperare l’80% dell’energia. Dulcis in fundo XL1, l’ibrida sportiva realizzata in fibra di carbonio che consuma meno al mondo. Può percorrere 100 Km con 9 litri di carburante, garantendo prestazioni che fino ad oggi non ci si aspettava da un propulsore elettrico o da un ibrido. Traguardo che la casa tedesca ambisce a perfezionare fino ad arrivare ad una percorrenza di 420 Km di strada con soli 4 litri. Utilizzata nella sola modalità elettrica, può raggiungere la velocità di 50 Km/h e passare da 0 a 100 Km/H in 12,7 secondi. Ciò la rende particolarmente adatta al percorso urbano che non richiede alti picchi di velocità, ma semmai una buona accelerazione.