Marc Marquez, campione del mondo MotoGp 2013

Marquez, il nuovo fenomeno della MotoGP

Marc Marquez, campione del mondo MotoGp 2013

 

di Valerio Zuddas

 

Marc Marquez Alenta entra nella storia. A soli vent’anni, il giovanissimo pilota della Honda si laurea campione del mondo al suo esordio in MotoGP (impresa riuscita solo a Kenny Roberts nel 1978) dopo il terzo posto ottenuto ieri nell’ultimo Gran Premio stagionale a Valencia (primo posto per il pilota della Yamaha Jorge Lorenzo e secondo posto per l’altro pilota della Honda Dani Pedrosa), diventando il più giovane vincitore della classe regina delle due ruote (primato che era detenuto dall’americano Freddie Spencer). Lo spagnolo, classe ’93, aveva già l’alloro iridato nella categoria 125 nel 2010 e nella Moto2, lo scorso anno. Il centauro della Honda chiude primo la classifica piloti con 334 punti, davanti al campione uscente Jorge Lorenzo (330 punti), che ha disputato comunque un mondiale straordinario  e a Dani Pedrosa (300 punti), entrambi suoi connazionali. La Honda vince anche il mondiale costruttori con 389 punti, successo completato anche dalla vittoria del titolo dei team, con il Repsol Honda Team campione a quota 634 punti. La stagione straordinaria di Marquez era cominciata con il terzo posto in Qatar il 7 aprile 2013; da lì in poi conquisterà sei vittorie, trionfando in Texas (dove a vent’anni due mesi e tre giorni diventa il più giovane pilota a partire davanti a tutti nella top class e a vincere una gara nella MotoGP), in Germania, a Laguna Seca, a Indianapolis, Brno ed Alcaniz e collezionando sei secondi posti e tre terze posizioni, disputando gare spettacolari, duelli all’ ultima curva con Jorge Lorenzo (come il Gran Premio di Spagna a maggio) e anche rimonte esaltanti (come il podio conquistato in Francia, dove, sotto la pioggia, riesce ad arrivare terzo dopo essersi trovato nell’ ottava posizione). Fino ad oggi lo spagnolo ha disputato 96 GP, vincendone 32 e raggiungendo il podio 55 volte, ha ottenuto 36 pole positions, conquistato 1376 punti e 27 giri veloci. Non male per un ragazzo che, quando la Honda vinceva nel ’92 il suo sesto titolo mondiale guidata da Wayne Rainey, ancora non era nato.

 

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Il momento del contatto fra Pedrosa e Marquez ad Aragon

Caso-Marquez: Honda penalizzata

Il momento del contatto fra Pedrosa e Marquez ad Aragon

 

 di Maurizio Elviretti

 

La Direzione di gara ha penalizzato di 25 punti la Honda per la caduta di Pedrosa nel Gran Premio di Spagna, causata da un contatto con il compagno di squadra Marc Marquez, poi primo al traguardo. La casa nipponica è stata riconosciuta responsabile per non aver protetto adeguatamente il cavo del controllo di trazione. Per Marquez, come previsto, è rimasto l’ammonimento della Direzione di gara per la guida troppo irruenta, sanzione che comporta la decurtazione di un punto dalla patente dello spagnolo. “Dobbiamo rispettare la decisione della direzione di gara – ha dichiarato Marquez –  ma per quanto mi riguarda l’episodio di Aragon è già dimenticato. Detto questo non credo che cambierò il mio stile di guida”. Contrariato sulla vicenda, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo ha commentato: “Se l’intenzione è quella di incentivare i piloti a guidare come fa Marc per aumentare lo spettacolo la decisione è stata giusta. Quello che avrebbero dovuto fare è togliere un punto dalla classifica mondiale, ma evidentemente della sicurezza di noi piloti non importa nulla”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Casey Stoner torna in sella alla Honda HRC

 

della Redazione

 

Il due volte campione del mondo della Moto Gp Casey Stoner tornerà in sella ad una Honda, con cui vinse il titolo nel 2011, nel corso del prossimi mesi per una serie di test (quattro sessioni in totale ndr) sul circuito giapponese del Motegi. Il pilota australiano, ritiratosi dalle competizioni ufficiali al termine della passata stagione, girerà al volante della RC213V Factory ma anche di un prototipo che Honda ha intenzione di vendere ad altri team, privati, della Moto Gp. La scuderia nipponica ha specificato che non c’è la possibilità che Casey possa partecipare a qualche Gran Premio della stagione attualmente in corso, nemmeno con il grado di wild card. Contemporaneamente, è anche lo stesso Stoner a ribadire che la vita lontano dalle corse non sembra davvero pesargli, anzi tutt’altro. Insomma, difficile (ma non impossibile) pensare che i test di Motegi possano restituire al mondo della Moto Gp un protagonista rimpianto già da molti tifosi ed appassionati.

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Moto Gp, due dita fratturate per Marquez

 

della Redazione

 

Libere di Assen stregate per i piloti, spagnoli, della Moto Gp. Dopo la caduta di Jorge Lorenzo nel pomeriggio di ieri che è costata la frattura della clavicola al campione del mondo in carica, stamattina è stata la volta di Marc Marquez e della sua Honda HRC di carambolare, a gran velocità, sull’asfalto del circuito olandese. Nell’incidente il giovane pilota catalano ha rimediato la frattura tanto dell’alluce quanto del mignolo della mano destra. La sua presenza per le qualifiche ufficiali che si svolgeranno alle 14 è in forte dubbio.

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Moto Gp, Marquez nuovo fenomeno

 

della Redazione

 

I test a ranghi ridotti di Austin hanno lasciato in eredità, sotto forma di tempi, un verdetto inconfutabile: Marc Marquez ha numeri, stoffa e carattere per diventare il nuovo fenomeno delle due ruote. Il pilota di Cervera, piccolo paese di 9.000 abitanti della Catalogna, ha messo tutti in riga nella tre giorni americana, a partire dal compagno di squadra Pedrosa ed arrivando fino ai due piloti Yamaha Rossi e Lorenzo. Entrando nel dettaglio delle prestazioni, l’ “enfant prodige” di casa Honda ha fatto registrare il miglior tempo in tutte e tre le sessioni, migliorando giorno dopo giorno fino a fermare il cronometro su un più che positivo 2’03.281. Alle sue spalle, sempre, il compagno di squadra Dani Pedrosa, dominatore assoluto nei test di Sepang e dovutosi accontentare in questo caso di un ruolo da comprimario. Una gatta da pelare mica da poco per il povero Dani questo giovanissimo, e talentuosissimo, compagno di spogliatoio, proprio nell’anno in cui sembrerebbe destinato ad essere lui, quote dei boockmaker alla mano, il grande favorito per il titolo iridato. Non sorridono, di certo, nemmeno in casa Yamaha, con Lorenzo che si conferma sempre davanti a Rossi sul circuito texano, ma ciò nonostante con almeno qualche decimo di ritardo sul groppone rispetto al nuovo fenomeno della Moto Gp.