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Moto Gp, ecco la nuova Yamaha YZR-M1

 

Presentata a Madrid la nuova Yamaha YZR-M1, quella che Valentino Rossi e Jorge Lorenzo proveranno a riportare in cima al mondo e, più nello specifico, davanti alla Honda HRC di Marc Marquez. Ottimismo diffuso all’interno del team Yamaha, a partire da Rossi che a margine della presentazione ha dichiarato: “”Dovremo fare passi in avanti, ma voglio provare a battere Marc Marquez”. Gli fa eco il compagno/rivale Jorge Lorenzo che su twitter rincara la dose e le ambizioni già manifestate dal Dottore: “L’anno scorso abbiamo tenuto buoni ritmi, in questi mesi abbiamo lavorato per essere più veloci quest’anno”.

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Il Dicembre delle Moto

 

di Leonardo Frenquelli

 

Il mese che sta per concludersi per il Motomondiale è stato un continuo evolversi di news e decisioni importanti. È passato già più di un mese dall’inizio della pausa invernale, da quando è terminata la sessione di test svoltasi a Valencia nei giorni successivi all’ultima gara del mondiale 2013, con la solita certezza: Marc Marquez è il più veloce. E proprio il neo Campione del Mondo il 2 dicembre, presso l’ospedale Quiron Dexeus, struttura universitaria di Barcellona, si è sottoposto ad un’operazione di otorinolaringoiatria. Quest’intervento di routine, perfettamente riuscito, sarà utile a migliorare la respirazione del fenomenino che fino al momento dell’operazione aveva qualche problema a causa di una lieve deviazione del setto nasale. Il campione del mondo, più recentemente, ha rilasciato anche delle dichiarazioni che hanno fatto sibilare numerose voci di mercato per quanto riguarda Jorge Lorenzo, lo sfortunato sconfitto dell’ultima stagione. Il numero 99 di Palma di Maiorca è contrattualmente legato alla Yamaha ufficiale ma si è vociferato che ci possano essere stati contatti proprio con la Honda. A questo proposito, Marquez si è mostrato quasi indifferente a chi debba essere il pilota con il quale dividere il box Repsol, semplicemente un avversario come gli altri. Recentemente, proprio la prima guida del team Yamaha, sconfitto nel mondiale non certo per soli meriti dell’avversario ma anche per tanta sfortuna, ha posto fine ai residui problemi del 2013 con una doppia operazione. In occasione degli incidenti di Assen e Sachsering c’aveva rimesso la clavicola sinistra ed il pollice destro continuava a dargli problemi dal 2010, ma dopo essere andato sotto i ferri il due volte iridato sarà pronto per il prossimo anno, sia mentalmente che fisicamente, una volta per tutte. I cambiamenti di Dicembre non hanno riguardato soltanto la classe Regina, si è lavorato tanto anche in Moto3. A Madrid si è infatti svolta una riunione atta ad approvare delle nuove normative sotto il profilo economico per far tornare la categoria ai suoi obiettivi iniziali: favorire i giovani e le piccole case costruttrici. Alla presenza dei tre costruttori principali, Honda, Ktm e Mahindra, si è infatti decisa una riduzione dei costi da applicare entro due stagioni. Secondo il CEO della Dorna, Carmelo Ezpeleta, si tratta di una normativa necessaria ed importante che in un periodo economicamente difficile come questo aiuterà la Moto3 a fare della necessità di risparmiare una vera e propria virtù. I team, la FIM guidata da Ignacio Verneda e la stessa Dorna, hanno imposto limiti di spesa per quanto riguarda carene, motori e ciclistica che, come detto, entreranno in vigore nella stagione 2015. Infine, in ambito generale, sono stati ridisegnati dei regolamenti per quanto riguarda le penalizzazioni inflitte ai piloti nel corso della stagione.  “Points Card”, questo il sistema per il quale la validità delle decisioni prese per punire eventuali scorrettezze dei componenti dei team avranno dalla prossima stagione una validità di un anno solare, non terminando dunque all’ultima gara del campionato in cui avvengono i fatti.

Marc Marquez, campione del mondo MotoGp 2013

Marquez, il nuovo fenomeno della MotoGP

Marc Marquez, campione del mondo MotoGp 2013

 

di Valerio Zuddas

 

Marc Marquez Alenta entra nella storia. A soli vent’anni, il giovanissimo pilota della Honda si laurea campione del mondo al suo esordio in MotoGP (impresa riuscita solo a Kenny Roberts nel 1978) dopo il terzo posto ottenuto ieri nell’ultimo Gran Premio stagionale a Valencia (primo posto per il pilota della Yamaha Jorge Lorenzo e secondo posto per l’altro pilota della Honda Dani Pedrosa), diventando il più giovane vincitore della classe regina delle due ruote (primato che era detenuto dall’americano Freddie Spencer). Lo spagnolo, classe ’93, aveva già l’alloro iridato nella categoria 125 nel 2010 e nella Moto2, lo scorso anno. Il centauro della Honda chiude primo la classifica piloti con 334 punti, davanti al campione uscente Jorge Lorenzo (330 punti), che ha disputato comunque un mondiale straordinario  e a Dani Pedrosa (300 punti), entrambi suoi connazionali. La Honda vince anche il mondiale costruttori con 389 punti, successo completato anche dalla vittoria del titolo dei team, con il Repsol Honda Team campione a quota 634 punti. La stagione straordinaria di Marquez era cominciata con il terzo posto in Qatar il 7 aprile 2013; da lì in poi conquisterà sei vittorie, trionfando in Texas (dove a vent’anni due mesi e tre giorni diventa il più giovane pilota a partire davanti a tutti nella top class e a vincere una gara nella MotoGP), in Germania, a Laguna Seca, a Indianapolis, Brno ed Alcaniz e collezionando sei secondi posti e tre terze posizioni, disputando gare spettacolari, duelli all’ ultima curva con Jorge Lorenzo (come il Gran Premio di Spagna a maggio) e anche rimonte esaltanti (come il podio conquistato in Francia, dove, sotto la pioggia, riesce ad arrivare terzo dopo essersi trovato nell’ ottava posizione). Fino ad oggi lo spagnolo ha disputato 96 GP, vincendone 32 e raggiungendo il podio 55 volte, ha ottenuto 36 pole positions, conquistato 1376 punti e 27 giri veloci. Non male per un ragazzo che, quando la Honda vinceva nel ’92 il suo sesto titolo mondiale guidata da Wayne Rainey, ancora non era nato.

 

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Moto Gp: Marquez vola nelle libere di Valencia

 

di Maurizio Elviretti

 

Marc Marquez comanda subito a Valencia, infatti il rider spagnolo è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere, fermando il cronometro sul tempo di 1:31.557. A seguirlo a soli 18 millesimi c’è proprio il campione in carica Jorge Lorenzo, in sella alla Yamaha. Bene anche Pedrosa, terzo a 24 millesimi da Marquez. Quarto è invece a sorpresa il britannico Bradley Smith. Il rider del Team Tech 3 ha girato in 1:32.086, a poco più di mezzo secondo dalla vetta, mettendosi alle spalle Valentino Rossi. Chiudono la top ten Alvaro Bautista con la Honda del Team Gresini, Cal Crutchlow con la seconda Yamaha del Team Tech 3, Stefan Bradl con la Honda del Team LCR e le due Ducati di Nicky Hayden e Andrea Dovizioso. Le altre tre Ducati, quelle di Andrea Iannone, del tester Michele Pirro e di Yonny Hernandez sono rispettivamente in dodicesima, quattordicesima e quindicesima posizione. Marquez si conferma il più veloce anche nella seconda sessione di prove libere. Il leader del mondiale ha infatti girato in 1:31.220, crono di 66 millesimi migliore di quello fatto segnare dal suo compagno Dani Pedrosa, che a sua volta ha preceduto di 92 millesimi il campione in carica Jorge Lorenzo, che in classifica è staccato di 13 punti da Marquez. Dietro ai soliti tre spagnoli troviamo la Yamaha di Cal Crutchlow che però è caduto alla fine del turno, senza però riportare conseguenze fisiche. Dietro a lui Valentino Rossi, staccato di poco più di quattro decimi dalla vetta. Sesto e settimo tempo per le Honda RC213V di Stefan Bradl (Team LCR) e Alvaro Bautista (Team Gresini) . I due precedono la Yamaha SAT del Team Tech di Bradley Smith e le Ducati di Andrea Dovizioso, Andrea Iannone e Michele Pirro.

 

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Moto Gp, Lorenzo: “Marquez va penalizzato”

 

di Maurizio Elviretti

 

Motomondiale riaperto in quel di Phillip Island, grazie alla “frittata” fatta in casa Honda. Come se non bastasse è tornato a farsi sentire Jorge Lorenzo, sull’episodio del contatto tra lui e Marquez durante il ritorno in pista di quest’ultimo dopo il cambio moto. Queste le parole del campione in carica: “Ho rivisto le immagini insieme ai miei tecnici, Massimo Meregalli e Wilco Zeelenberg che mi hanno fatto notare il suo ingresso in pista. Sia io che Pedrosa andavamo veloci in quel punto ma Marc avrebbe dovuto darci la precedenza. E’ stata chiaramente colpa sua. Serve un punto di penalità sulla licenza, perciò abbiamo presentato ricorso alla direzione gara. Un ammonimento mi sembra necessario”. Se la Direzione gara dovesse decidere di penalizzare Marquez, il rookie della HRC sarebbe costretto a partire dall’ultima posizione in griglia domenica visto che Marc ha già ricevuto in precedenza tre penalità in questa stagione e alla quarta il regolamento parla proprio di una partenza dall’ultima casella dello schieramento. Tranquillo invece, Marquez che sorvola l’argomento e si concentra per il prossimo Gp che gli potrebbe regalare il primo titolo iridato nella classe regina: “Speriamo che a Motegi vada meglio rispetto a Phillip Island, ma non c’è nulla da temere perché anche in Australia mi sentivo benissimo sulla moto. Qui è un circuito con tanti punti di frenata e sarà una bella gara. Dobbiamo spingere al massimo perché le ultime due gare saranno fondamentali. La bandiera nera di Phillip Island? Le motivazioni del team sono altissime. Tutti possono sbagliare quindi non c’è nessun problema, adesso siamo ancora più forti”. Un weekend tutto da seguire quindi, a partire da domani con le prime sessioni di prove libere.

Daniel Pedrosa in piega durante la seconda sessione di libere di questa mattina a Sepang

MotoGP Sepang: Pedrosa fa la voce grossa

Daniel Pedrosa in piega durante la seconda sessione di libere di questa mattina a Sepang

 

di Maurizio Elviretti

 

Lo spagnolo della Honda, Dani Pedrosa, dopo essere stato il più veloce nella prima sessione, si conferma tale anche nel secondo turno di prove libere del Gp della Malaysia, con il tempo di 2’00″554, vicinissimo al record della pista di Lorenzo, stabilito nel 2012, in 2’00″334. Secondo miglior tempo per Marc Marquez (Honda), a mezzo secondo, poi il primo dei piloti Yamaha, l’inglese Cal Crutchlow, a 0.869. Quarto tempo per Valentino Rossi (Yamaha). Il marchigiano risale la classifica, ma è a quasi un secondo da Pedrosa. Quinto Bautista (Honda). Il campione in carica Jorge Lorenzo è 6° (Yamaha), unico a non migliorarsi, girando più lento rispetto alla prima sessione. Dietro Bradl (Honda) poi le Ducati di Hayden e Dovizioso.

 

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Il momento del contatto fra Pedrosa e Marquez ad Aragon

Caso-Marquez: Honda penalizzata

Il momento del contatto fra Pedrosa e Marquez ad Aragon

 

 di Maurizio Elviretti

 

La Direzione di gara ha penalizzato di 25 punti la Honda per la caduta di Pedrosa nel Gran Premio di Spagna, causata da un contatto con il compagno di squadra Marc Marquez, poi primo al traguardo. La casa nipponica è stata riconosciuta responsabile per non aver protetto adeguatamente il cavo del controllo di trazione. Per Marquez, come previsto, è rimasto l’ammonimento della Direzione di gara per la guida troppo irruenta, sanzione che comporta la decurtazione di un punto dalla patente dello spagnolo. “Dobbiamo rispettare la decisione della direzione di gara – ha dichiarato Marquez –  ma per quanto mi riguarda l’episodio di Aragon è già dimenticato. Detto questo non credo che cambierò il mio stile di guida”. Contrariato sulla vicenda, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo ha commentato: “Se l’intenzione è quella di incentivare i piloti a guidare come fa Marc per aumentare lo spettacolo la decisione è stata giusta. Quello che avrebbero dovuto fare è togliere un punto dalla classifica mondiale, ma evidentemente della sicurezza di noi piloti non importa nulla”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Moto Gp, due dita fratturate per Marquez

 

della Redazione

 

Libere di Assen stregate per i piloti, spagnoli, della Moto Gp. Dopo la caduta di Jorge Lorenzo nel pomeriggio di ieri che è costata la frattura della clavicola al campione del mondo in carica, stamattina è stata la volta di Marc Marquez e della sua Honda HRC di carambolare, a gran velocità, sull’asfalto del circuito olandese. Nell’incidente il giovane pilota catalano ha rimediato la frattura tanto dell’alluce quanto del mignolo della mano destra. La sua presenza per le qualifiche ufficiali che si svolgeranno alle 14 è in forte dubbio.

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Moto Gp, venerdì di libere in Catalogna

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Doppia sessione di prove libere oggi al Montmelò per la Moto Gp. In attesa dell’inizio del Gran Premio di Catalogna, si apre così il fine settimana che continuerà con le qualifiche di domani e terminerà con l’attesa gara di domenica. In mattinata a segnare il miglior tempo è stato Jorge Lorenzo con 1’,42’’,422. seguito a soli ventitree millesimi da Dani Pedrosa, autore anche lui di un’ottima prova, e a settanta da Cal Crutchlow, affermatosi quindi in terza posizione. Sorprende la prestazione sottotono del giovane spagnolo Marc Marquez scivolato al nono posto, mentre non esalta la prova di Rossi che ha chiuso in quarta posizione. Il Dottore ha però ribaltato la situazione nelle prove pomeridiane delle 14:05 segnando il miglior tempo con 1:42.297, seguito da Lorenzo con 1:42.346. Terza e quarta posizione occupata dai due piloti della Honda Dani Pedrosa e Alvaro Bautista, mentre Cal Cruschlow si è attestato in quinta posizione, Marquez è riuscito a migliorare quanto fatto in mattinata ottenendo il sesto miglior tempo.

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Moto Gp, Lorenzo vince al Mugello

 

della Redazione

 

Jorge Lorenzo vince per il terzo anno consecutivo il Gran Premio d’Italia, sul circuito del Mugello, per la classe Moto Gp. Il pilota della Yamaha finisce davanti al connazionale Dani Pedrosa, secondo a cinque secondi di distacco, e ad un sempre più convincente Cal Crutchlow. Domenica da dimenticare per Valentino Rossi, partito dalla settima posizione in griglia ed uscito dopo poche curve a causa di un contatto con Bautista. Fuori anche Marquez, che sbaglia una traiettoria a tre giri dal termine quando era in seconda posizione. Quinto posto per Andrea Dovizioso su Ducati che precede, nell’ordine, le altre due Ducati di Hayden e Michele Pirro. Nella classifica del mondiale, Pedrosa rimane leader con 103 punti, seguito da Lorenzo a 91, terzo posto per Marquez a 77 e quarto per Crutchlow a 71. Valentino Rossi scivola in sesta posizione (47 punti) e si fa superare anche da Andrea Dovizioso (50).