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Renault Kwid: grazie al motore Twingo potrebbe sbarcare anche in Europa

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Per ora è solo un’esclusiva del mercato indiano ma, visto il grande successo che ha avuto grazie al suo contenuto prezzo di 3.500 euro, il mini-suv Renault Kwid potrebbe presto sbarcare in Europa. A dare la notizia è stato il magazine francese Autoplus secondo il quale il piccolo SUV dovrebbe montare sotto al cofano lo stesso 3 cilindri 1.0 da 70 cavalli utilizzato dalla Twingo, ovviamente accanto a quello che viene già utilizzato in India, ossia lo 0.8 da 57 cavalli. L’utilizzo del primo propulsore menzionato sarebbe una condizione necessaria e sufficiente per omologare la Kwid anche nel Vecchio Continente, ma modificata nelle caratteristiche e nel design per competere con le rivali del segmento B. Sempre secondo il magazine francese, la versione europea avrebbe bisogno di una serie di interventi sui dispositivi di sicurezza obbligatori e non presenti in India, i quali potrebbero però far salire leggermente il prezzo della Kwid a circa 6.000 euro, rimanendo quindi ben al di sotto della Dacia Logan, la vettura più economica del gruppo. Per ora è solo un’indiscrezione, non è ancora arrivata nessuna conferma da parte della casa francese.

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Arriva in Italia Kwid

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Un SUV da 7000 euro. Pura fantasia? Neanche per sogno. Infatti, con tutta probabilità, sbarcherà nei prossimi mesi in Europa e in Italia un nuovo city crossover dal prezzo incredibile. Parliamo della versione EMEA del Kwid, veicolo Renault prodotto per il mercato indiano, dove è commercializzato ad un prezzo di circa 3500-4000 euro. Il Kwid è inseribile nel segmento A ed è l’erede diretto del Kwid Concept presentato lo scorso anno al Salone di Nuova Delhi, prima concept car presentata fuori dall’Europa dal gruppo internazionale. Basato sulla piattaforma CMF-A, comune a Renault e Nissan, da un lato la nuova Kwid ha le dimensioni tipiche della citycar: 3,68 metri di lunghezza e 1,58 metri di larghezza, ma dall’altro ha caratteristiche tipiche del suv, come l’altezza da terra, superiore a quella delle citycar (18 centimetri), gli archi neri, rinforzati e squadrati dei passaruota e la modanatura nella parte inferiore delle porte. Lateralmente si notano poi alcuni tratti tipici delle ultime Renault, in primis il profilo delle fiancate lievemente concave. Internamente il design è pulito ed essenziale, i materiali sobri e lo spazio sfruttato al massimo, tanto da avere l’omologazione per cinque posti. A livello estetico, la plancia esalta l’orizzontalità delle linee ed è apprezzabile l’integrazione del sistema multimediale e di navigazione. Ancora sconosciuta la gamma dei motori, ma con ogni probabilità si dovrebbe puntare sul benzina 1.0 da 90 Cv, più potente dello 0.8 da 57 Cv commercializzato in India. Al centro c’è il touch-screen da 7″ con MediaNav, Bluetooth e ingresso USB, la chiusura è centralizzata, con apertura e avviamento keyless e gli alzavetri anteriori sono elettrici. Di serie anche fendinebbia, airbag, ABS e ESP e frenata d’emergenza. Allo stesso modo, non è ancora chiaro sotto quale brand arriverà in Europa il Kwid. L’ipotesi è che Renault stia puntando ora su una versione con brand Dacia da vendere in Europa e da far produrre, probabilmente, in Russia per compensare il rallentamento della produzione locale per la crisi di quel mercato.

 

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In India arriva Kwid, il SUV compatto di Renault

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Renault si lancia all’attacco dei mercati emergenti con un nuovo SUV compatto, il Kwid, il quale sarà presto venduto, esclusivamente in India, a partire dalla seconda metà del 2015 e ad un prezzo compreso tra le 300 mila e le 400 mila rupie (tradotto tra i 4.250 e i 5.650 euro). Pensato appositamente per il mercato indiano, il Kwid appartente al segmento A delle auto quasi stravolge i canoni solitamente utilizzati in questa categoria, sia per quanto riguarda l’estetica che gli equipaggiamenti; nonostante ci troviamo all’interno della categoria dei cosiddetti “entry level” infatti, il Kwid fornisce dotazioni di segmento superiore: interni rifiniti, connettività Bluetooth, sistema di navigazione multimediali con display touchscreen da 7 pollici e strumentazione digitale. Anche le dimensioni rappresentano un punto innovativo: la lunghezza di 3,68 metri, la larghezza di 1,58 e l’altezza dal terreno di 18 centimetri permettono al SUV compatto di Renault di essere sia agile nel traffico delle metropoli asiatiche che adatto a strade sterrate.Tra le tante novità, il debutto della piattaforma CMF-A dell’Alleanza Renault-Nissan, sulla quale si baseranno poi molti modelli dei marchi dei due gruppi.

 

 

 

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Renault Kwid, il piccolo SUV premium

 

di Germana Condò

 

I mercati emergenti stanno diventando sempre più importanti per le case produttrici di automobili. Anche Renault ha lanciato il suo segnale, scegliendo di presentare per la prima volta un concept in un mercato internazionale, mettendo in mostra al Salone dell’Auto di Nuova Delhi il SUV compatto Kwid. Si rivolge ad un pubblico giovane che cerca un’auto divertente e sofisticata, dalle linee accattivanti e insolite. Per realizzare questo progetto il team Renault Design India si è servito della collaborazione di un gruppo internazionale composto da designer provenienti da Romania, Francia, Brasile e Corea, formando un gruppo eterogeneo in grado di interpretare in una visione globale le esigenze di un pubblico così diverso da quello europeo. È così che nasce Kwid con le sue particolari proporzioni, sinuosa e muscolosa, le scenografiche portiere ad ali di farfalla e con la sua spiccata vocazione off-road, rimarcata ancor di più dalle enormi gomme che sporgono di gran lunga dai passaruota e la rendono somigliante a un dune buggy. Interni e tecnologia di livello premium, con un abitacolo studiato appositamente per riprodurre la “forma di un nido” caratterizzato dall’insolita posizione del sedile destinato al conducente al centro dello spazio, ubicazione ideale per adattarsi sia alla guida lato destro sia sinistro, come richiesto dai diversi Paesi. Ai lati del guidatore sono posti altri due sedili in posizione leggermente arretrata, mentre altri due sono disponibili nel divanetto posteriore, cinque in totale i passeggeri trasportati. I colori scelti per i rivestimenti interni sono chiari, con un gioco di contrasti tra il bianco e il giallo a richiamare i colori della casa della Losanga, in più conferiscono un senso di leggerezza e di spazio maggiore. Nella parte posteriore scorrevole del tetto è stato posizionato un vero e proprio drone, il ‘Flying Companion’, utile per guardare la strada da un’altra prospettiva e poter visualizzare ostacoli che il conducente non è in grado di percepire, soprattutto sul fuoristrada, oppure le condizioni del traffico, è in grado di scattare immagini al paesaggio o alla vettura in viaggio per poi condividere le foto su un social network, ad esempio. Come propulsore è stato scelto il nuovo turbo benzina 1.2 TCe con cambio a doppia frizione Edc e trazione su un solo asse.