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Renault Kwid: grazie al motore Twingo potrebbe sbarcare anche in Europa

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Per ora è solo un’esclusiva del mercato indiano ma, visto il grande successo che ha avuto grazie al suo contenuto prezzo di 3.500 euro, il mini-suv Renault Kwid potrebbe presto sbarcare in Europa. A dare la notizia è stato il magazine francese Autoplus secondo il quale il piccolo SUV dovrebbe montare sotto al cofano lo stesso 3 cilindri 1.0 da 70 cavalli utilizzato dalla Twingo, ovviamente accanto a quello che viene già utilizzato in India, ossia lo 0.8 da 57 cavalli. L’utilizzo del primo propulsore menzionato sarebbe una condizione necessaria e sufficiente per omologare la Kwid anche nel Vecchio Continente, ma modificata nelle caratteristiche e nel design per competere con le rivali del segmento B. Sempre secondo il magazine francese, la versione europea avrebbe bisogno di una serie di interventi sui dispositivi di sicurezza obbligatori e non presenti in India, i quali potrebbero però far salire leggermente il prezzo della Kwid a circa 6.000 euro, rimanendo quindi ben al di sotto della Dacia Logan, la vettura più economica del gruppo. Per ora è solo un’indiscrezione, non è ancora arrivata nessuna conferma da parte della casa francese.

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Pininfarina diventa indiana: ufficializzato l’acquisto da parte di Mahindra

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Anche Pininfarina cambia proprietario e “lascia” l’Italia: la famosa azienda specializzata nel settore delle carrozzerie viene acquistata da Mahindra e diventa indiana. L’accordo era già stato stipulato lo scorso 14 dicembre ma l’acquisto è stato completato lo scorso 30 maggio e diventato quindi da poco effettivo, con Mahindra che ha acquisito il 76,06% da Pincar srl al prezzo di 1,10 euro per azione. Ora gli indiani promuoveranno, nei tempi previsti dalla normativa, un’offerta pubblica di acquisto totalitaria obbligatoria sulle azione ordinarie Pinifarina tramite la PF Holdings allo stesso prezzo di acquisto corrisposto in favore di Pincar. Gli investitori dovranno impegnarsi a pagare 20 milioni tramite un aumento di capitale di Pinifarina entro la fine del 2016. I membri del c.d.a di Pinifarina hanno rassegnato le dimissioni con efficacia dalla data dell’assemblea convocata per il prossimo 3 agosto, durante il quale verrà nominato il nuovo consiglio di amministrazione con Paolo Pininfarina e Silvio Angiori che manterranno comunque il loro ruolo di presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato.

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In India arriva Kwid, il SUV compatto di Renault

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Renault si lancia all’attacco dei mercati emergenti con un nuovo SUV compatto, il Kwid, il quale sarà presto venduto, esclusivamente in India, a partire dalla seconda metà del 2015 e ad un prezzo compreso tra le 300 mila e le 400 mila rupie (tradotto tra i 4.250 e i 5.650 euro). Pensato appositamente per il mercato indiano, il Kwid appartente al segmento A delle auto quasi stravolge i canoni solitamente utilizzati in questa categoria, sia per quanto riguarda l’estetica che gli equipaggiamenti; nonostante ci troviamo all’interno della categoria dei cosiddetti “entry level” infatti, il Kwid fornisce dotazioni di segmento superiore: interni rifiniti, connettività Bluetooth, sistema di navigazione multimediali con display touchscreen da 7 pollici e strumentazione digitale. Anche le dimensioni rappresentano un punto innovativo: la lunghezza di 3,68 metri, la larghezza di 1,58 e l’altezza dal terreno di 18 centimetri permettono al SUV compatto di Renault di essere sia agile nel traffico delle metropoli asiatiche che adatto a strade sterrate.Tra le tante novità, il debutto della piattaforma CMF-A dell’Alleanza Renault-Nissan, sulla quale si baseranno poi molti modelli dei marchi dei due gruppi.

 

 

 

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La Hero MotoCorp sbarcherà in Italia

 

di Edoardo D’Angeli

 

Hero MotoCorp è il maggiore produttore di due ruote mondiale, ed ha presentato all’expo di Delhi la EBR 1190RS e la nuovissima 1190RX sport. La collaborazione degli ingegneri di Hero e qelli di EBR ha suscitato grande interesse da parte dei media ed attirato numerosi appassionati presso il padiglione Hero. Ma il colosso ultimamente ha deciso di avviare una distribuzione di modelli anche nel mercato italiano e ciò non esclude a pensare che potrebbe avviare una produzione tutta italiana. Ha dichiarato all’ANSA il CEO e amministratore delegato Pawan Munjal: “Hero è aperta anche ad acquistare aziende del settore in Italia”. Ricordiamo che l’azienda ha collaborazioni con Magneti Marelli e Engines Engineering. Il programma della casa indiana punta a vendere in tutto il mondo 12 milioni di moto all’anno, di cui il 10% fuori dall’India. La Hero MotoCorp rivoluzionerà i mercati con grandi novità: moto e scooter low cost, modelli a due ruote di qualità e tecnologie equiparabili a modelli già in vendita, ma con un costo di acquisto e di gestione molto più basso. Per l’Europa la Hero MotoCorp sta pensando all’introduzione nel mercato di uno scooter ibrido. Non si sanno ancora il prezzo di questo modello e sugli arrivi ma si prospetta il 2020 come compimento della strategia che verrà adottata dalla casa indiana.

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Mahidra E20, la piccola elettrica da settemila euro

 

di Germana Condò

 

Sta per arrivare anche in Europa la citycar elettrica E20 prodotta dal colosso indiano Mahindra&Mahindra. La piccola vettura è sul mercato indiano dal marzo 2013 ed è nota per la sua maggior virtù: l’economicità. Infatti è cosa risaputa che le vetture elettriche che stanno cercando di ritagliarsi uno spazio sempre maggiore sul mercato, si scontrano con la realtà del costo elevato, oltre alle questioni legate all’autonomia delle batterie e alla possibilità di ricarica che ancora non convincono pienamente la clientela. La politica aziendale di Mahindra si propone con la E20 di superare il problema del costo legato all’elettrico, con una vettura che di listino nella sua versione d’ingresso costa circa 600mila rupie, ovvero poco più di 7mila euro, e nella versione più accessoriata può arrivare a 850mila rupie, cioè circa 10.200 euro. Mahindra E20 è una vera citycar, agile e pensata appositamente per gli spostamenti nel caotico traffico urbano, così come richiesto dal mercato indiano, ha una lunghezza di 3,2 metri e una larghezza di 1,51 metri, ha due porte ed è omologata per quattro persone. La versione base è equipaggiata con un propulsore alimentato con batterie agli ioni di litio da 14,8 kw, mentre l’allestimento premium prevede un propulsore da 19 kw. La E20 può raggiungere una velocità massima di ottanta km/h ed un’autonomia di cento chilometri. Le batterie si ricaricano in cinque ore. Per la fine del 2014 nel progetto di Mahindra c’è l’introduzione sul mercato europeo della piccola elettrica. Si parte dai due mercati, quello del Regno Unito e quello Norvegese, che maggiormente incentivano l’elettrico, attraverso veri e propri contributi statali all’acquisto, oltre alla previsione di sgravi fiscali che possono arrivare fino a 6mila euro l’anno. Per adeguarsi alle normative europee Mahindra dovrà lavorare su nuove componenti della dotazione di E20, come il servosterzo, gli airbag, l’Abs e delle migliori batterie. Ciò che potrebbe frenare la clientela europea è la diffidenza verso il marchio indiano, oltre alla linea approssimativa e poco curata della carrozzeria, a renderla competitiva il prezzo, considerevolmente basso rispetto agli standard europei per una vettura elettrica. Per avere conferma di questo dato, bisognerà attendere il listino della E20 realizzata per il vecchio continente.

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Volkswagen, berlina low cost per la Cina

 

di Germana Condò

 

Il Gruppo Volkswagen ha annunciato il progetto di produzione di una berlina low cost destinata ai mercati emergenti. Lo ha dichiarato Hans Demant, capo dei progetti internazionali del Gruppo Volkswagen, al magazine tedesco Motor und Sport. L’iniziativa è volta a realizzare una gamma di vetture a basso costo, partendo proprio dalla berlina che verrà prodotta a fine 2016 e commercializzata in Cina a partire dal 2017, per poi crescere successivamente con la produzione di una variante hatchback, un SUV e infine un furgone. Tutto questo rende l’impresa simile a quanto ha fatto Renault con il marchio Dacia, nel caso di Volkswagen realizzando una berlina che dovrebbe essere commercializzata ad un costo di circa 7.500 euro, pur mantenendo le caratteristiche di solidità e qualità per cui il brand tedesco è rinomato. La progettazione di diverse varianti di vetture a basso costo dovrebbe far si che tutti i gusti e tutte le esigenze vengano coperte, garantendo la vendita di un numero superiore alle 500.000 vetture all’anno, ottimizzando l’investimento sostenuto dal Gruppo Volkswagen, che diversamente non sarebbe ripagato, come ha tenuto a spiegare lo stesso Demant. Inoltre bisogna considerare che non in tutti i mercati si registrano le stesse richieste. Ad esempio, in Cina gli automobilisti sono in cerca di auto tre volumi o comunque di veicoli di dimensioni notevoli, mentre in India si preferisce optare per auto di dimensioni contenute per districarsi più agevolmente nel traffico. Per questo motivo Demant ha annunciato che questa nuova berlina non sarà esportata in India. Per cercare di limitare i costi di produzione di almeno il 30%, la nuova low cost non verrà costruita in uno dei moderni stabilimenti Volkswagen, ma verrà verosimilmente costruita in una fabbrica cinese già esistente ma non utilizzata. L’assemblaggio della struttura è notevolmente semplificato per ridurre i costi del lavoro e la piattaforma su cui è basata è la PQ35, ovvero quella della Golf VI generazione. Successivamente alla commercializzazione sul mercato cinese, la nuova gamma verrà introdotta anche  nei Paesi dell’Asean Malaysia, Thailandia, Indonesia e Vietnam.