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F1, GP Canada: Hamilton fa il bis e riapre il mondiale

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Ha volato come una farfalla e punto come un’ape per onorare la memoria di uno dei suoi idoli, Mohammed Alì, e proprio pronunciando quella celebre frase Lewis Hamilton è salito sul gradino più alto del podio del Gran Premio di Canada, portando a casa la seconda vittoria consecutiva. Dopo il poker di Rosberg e il fuoco di paglia acceso da Verstappen, il campione del mondo torna ad essere il migliore in pista e riapre i giochi per la corsa al titolo finale: Rosberg è ancora al comando ma sono solo nove i punti di differenza, praticamente siamo di nuovo al punto di partenza. In ogni caso, Nico o Lewis che sia, sempre di Mercedes stiamo parlando perché da questo punto di vista non è cambiato assolutamente nulla, anche quando tutto sembrava andare per il verso giusto la Ferrari non è riuscita a centrare l’obiettivo, e stavolta meccanici e piloti non hanno alcuna colpa, l’errore è stato di strategia, l’errore è arrivato dall’alto. Non bisogna ovviamente farne una tragedia, Vettel ha comunque disputato un’ottima gara chiudendo al secondo posto, e se non fosse stato per la scelta di farlo rientrare al momento sbagliato staremmo sicuramente parlando di un successo, purtroppo però è stata la dimostrazione che anche quest’anno contro gli avversari tedeschi non è possibile fare sbavature. Questo, a Montreal, si era capito già dalle qualifiche, in cui si è assistito alla consueta lotta tra Mercedes, Ferrari e Red Bull come al solito vinta dalle Frecce D’Argento che si sono prese la prima fila precedendo Vettel, Ricciardo, Verstappen e Raikkonen. Al momento della partenza però succede qualcosa di diverso e Seb brucia tutti passando all’esterno conquistando la testa della classifica, Rosberg attacca Hamilton ma viene chiuso e quasi viviamo un dejavù del Gran Premio di Spagna ma, per loro fortuna, l’harakiri non si verifica: Hamilton mantiene la seconda piazza mentre Rosberg va fuori pista rientrando solamente decimo. Undici giri dopo diventa tempo di Virtual Safety Car a causa dell’incendio che scoppia nel motore della macchina di Button, i due del Cavallino rientrano un po’ a sorpresa ai box per cambiare le gomme e Vettel si ritrova così quarto dietro anche le due Red Bull. La rimonta dura poco, appena sei giri e sia Ricciardo che Verstappen vengono rimessi dietro dalla Rossa ma ci sono nove secondi di distacco da Hamilton, il quale nel frattempo inizia ad accusare il consumo delle gomme alzando leggermente i suoi tempi; al giro 37 Vettel procede al secondo cambio gomme passando dalle Supersoft alle Soft, mentre a metà gara Hamilton continua ancora a condurre nonostante abbia solo un pit stop alle spalle. A 17 giri dalla fine ancora nessun rientro per Lewis, intanto il suo compagno Rosberg, autore di una gara anonima tanto quanto quella di Raikkonen, subisce anche una foratura ed è costretto a passare per i box rientrando solamente settimo ma passando poco dopo Ricciardo e Raikkonen che gli erano davanti; c’è stato un calo da parte delle Redbull e infatti dietro ai primi due si è ora piazzato in maniera imprevista Bottas, sfruttando il carico aerodinamico della sua Williams, probabilmente il più adatto alla pista Canadese. Rosberg parte allora all’attacco della quarta posizione occupata da Verstappen, l’olandese resiste ma deve arrendersi al penultimo giro,  Nico però si distrae e perde il controllo della vettura vanificando così il sorpasso. Intanto le gomme di Hamilton continuano a reggere e l’inglese taglia per primo il traguardo sfruttando la strategia fatta di una sola sosta contro quella a due di Vettel che, purtroppo per la Ferrari, non ha pagato come si sperava. Terzo chiude Vallteri Bottas, al primo podio stagionale, quinto posto per Rosberg dietro a Verstappen e solamente settima posizione per Raikkonen dietro l’altra Red Bull di Ricciardo. Da una parte la soddisfazione di Vettel per aver conquistato un buon secondo posto guidando al meglio, dall’altra il rammarico di Arrivabene per essere arrivati solamente secondi sbagliando le scelte, l’umore in casa Ferrari non è del tutto stabile ma ancora una volta bisogna ingoiare l’amaro boccone e pensare alla gara successiva, cercando di dare una svolta perché presto di “ultime spiagge” non ce ne saranno più. Nessun contrasto di emozioni invece in Hamilton e Mercedes, bene sia nella guida che nella strategia, una situazione che non fa certo sentire appagato Rosberg, ora con l’ansia e soprattutto il fiato sul collo del compagno vicinissimo in classifica piloti. Archiviato il Canada, cresce l’attesa di vedere le monoposto sfrecciare sull’inedito circuito europeo di Baku: ma su una pista nuova qualcosa cambierà? Viste le prime sette, difficile pensare ad un sì.