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Nuova Toyota Prius: ora disponibile la quarta generazione

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Proprio in questi giorni è arrivata nelle nostre concessionarie con la sua quarta generazione, migliorata nelle prestazioni e con un nuovo propulsore che garantisce migliori prestazioni e consumi abbassati: è la nuova Toyota Prius. La giapponese ibrida per eccellenza presenta qualche novità già dal punto di vista estetico, come le linee del frontale studiate per avere ora il massimo dall’aerodinamica; pochi i cambiamenti sul posteriore, che rimane come tagliato di netto con il classico lunotto sdoppiato. La nuova Prius nasce sulla “Toyota New Global Architecture” e si basa su un nuovo pianale che abbassa il baricentro di pochi centimetri favorendone l’agilità sulle strade. Al motore 1.8 da 90 cavalli se ne aggiunge uno elettrico da 53 kW, un sistema che permette di viaggiare in elettrico fino a 110 km/h e di conseguenza di avere bassi consumi (3l/100km dichiarati dalla casa) e zero emissioni anche in tratti extra-urbani. Gli interni sono tipici della Prius ma con linee leggermente più fini, alla console superiore se ne aggiunge una seconda molto spaziosa che integra uno schermo LCD attraverso il quale è possibile gestire navigatore ed infotainment, mentre l’head up display permette di avere le principali informazioni senza distogliere lo sguardo dalla guida. La guida viene assistita da sistemi come il riconoscimento della corsia, il riconoscimento della segnaletica verticale, il controllo collisioni frontali e l’assistenza al parcheggio. Disponibile quindi da fine marzo, per avere la nuova Toyota Prius nella versione Active sono necessari 29.250 euro, mentre per avere la più accessoriata Style bisognerà spendere 30.950 euro.

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Peugeot 2008: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Siamo tornati al volante della Peugeot 2008, dopo la presentazione alla stampa vissuta e raccontata a maggio 2013 tra le strade dell’Alsazia. Siamo tornati al volante del crossover del Leone francese per riscoprirne le caratteristiche, ma soprattutto per testare su strada il nuovo motore introdotto in gamma: il 1.6 BlueHDi da 120 CV. Da un punto di vista estetico, il profilo vivace e giovanile della carrozzeria viene esaltato dalle ondulature presenti sulle estremità laterali del tetto, oltre che dalla combinazione cromatica che abbina, almeno nella versione Allure provata dalla nostra redazione, una tinta bianca con fascioni e vetri scuri e specchietti e barre longitudinali cromati. La forma dei fari allungata, e dalle dimensioni contenute, ne esalta il dinamismo, i cerchi e la griglia anteriori, entrambi argento, rappresentano un altro tratto distintivo sempre da un punto di vista cromatico. All’interno, sedili in pelle con significativi inserti in alcantara, cruscotto pulito e volante dalle dimensioni contenute, ma d’altronde se la 208 ha introdotto il concetto di Peugeot i-Cockpit, la 2008 è forse la macchina in cui questa stessa idea, almeno da un punto di vista di proporzione degli spazi, raggiunge (almeno fino a questo momento) la sua massima realizzazione. Semplice ed intuitivo il computer di bordo touch-screen, impossibile da non raccontare il gioco di luci che caratterizza tanto il quadro strumenti quanto il perimetro laterale del tetto, con scie luminose (o “stelle comete”) che consegnano un’ulteriore feeling , soprattutto in orari notturni, con la vettura. Aprendo il capitolo tecnico, la trazione è anteriore e nel cuore del tunnel centrale, appena sotto al cambio, manuale a sei rapporti nella versione in prova, troviamo il sistema Grip Control che consegna una motricità estesa a tutta la vettura e che varia in ben cinque configurazioni differenti: standard, neve, fuoristrada, sabbia ed Esp off. Chiudiamo con il motore, new entry, come detto, della gamma a disposizione della 2008. Stiamo parlando di un 1.6 BlueHDi da 120 CV e 300 Nm di coppia, Euro 6 e con consumi medi, stimati, di 3,7l/100 km. Motore brillante ed economico, che sommato ad una spiccata maneggevolezza (tenuto conto che stiamo pur sempre parlando di una macchina lunga 4,16 m e con una massa complessiva di 1275 kg) consegna delle ottime sensazioni alla guida. Non trascurabili, per un crossover, neanche le prestazioni: con una velocità massima di 190 km/h ed un’ accelerazione da 0 a 100 in 9,6 secondi.

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Nuova Audi R8

 

di Maurizio Elviretti

 

Stessa pelle, cuore nuovo: potremmo definirla così, in sintesi, la nuova Audi R8 che dà l’addio al “vecchio” otto cilindri e da ora in poi conterà solo sul motore V10. Il modello base, equipaggiato con la variante da 540 CV di potenza massima accelera in 3,5 secondi sullo 0-100 e raggiunge i 323 kmh di velocità massima, mentre la versione Plus che è equipaggiata con la variante da 610 CV accelera in 3,2 secondi sullo 0-100 kmh, 9,9 sullo 0-200 e raggiunge i 330 kmh. E’ insomma la R8 più veloce di sempre. Il motore, lubrificato a carter secco, dispone di numerose soluzioni tecnologiche di rilievo, come la doppia iniezione, diretta e indiretta, il sistema di disattivazione dei cilindri ai bassi carichi e lo Start&Stop. Grazie all’ottimizzazione complessiva della meccanica, all’Audi sono in grado di dichiarare valori di consumi inferiori del 10% circa rispetto alla precedente R8 V10, con la versione “base” accreditata di 11,8 l/100 km e 275 g/km di CO2 e la Plus di 12,4 l/100 km e 289 g/km. Su entrambe le varianti è di serie il cambio sette marce a doppia frizione S tronic con tre modalità automatiche, quella manuale e la funzione di coasting, per un ulteriore risparmio di carburante. Di serie è anche la trazione integrale Quattro con autobloccante posteriore e frizione elettroidraulica multidisco anteriore al posto del precedente giunto viscoso, che può inviare anche il 100% della coppia a uno dei due assi. Il nuovo sistema Audi drive select offre ora cinque modalità di guida: alle già note Comfort, Auto, Dynamic e Individual si è aggiunta la Performance, sia pure a richiesta sulla V10, mentre è di serie sulla V10 Plus. Altra differenza tecnica tra le due versioni è la presenza dell’impianto frenante carboceramico sulla V10 Plus, al posto dei dischi in acciaio a margherita adottati dalla V10. La R8 di seconda generazione è stata costruita su una nuova struttura di tipo “space frame” più leggera di 50 kg, grazie anche al maggiore uso di carbonio. Il telaio è abbinato a sospensioni a doppi triangoli sovrapposti all’anteriore e al posteriore realizzati in alluminio come buona parte della scocca e la stessa veste aerodinamica è diversa dal modello uscente, in virtù del fondo piatto e dell’estrattore ridisegnato. Tra le novità ci sono anche i fanali laser, disponibili come optional: insieme all’Audi virtual cockpit, i gruppi ottici costituiscono il plus tecnologico del nuovo modello, che si configura nella doppia veste di sportiva e ammiraglia, visto il grande carico di contenuti innovativi. La seconda generazione della R8 sarà in vendita a partire da settembre, ma le prevendite sono già avviate proprio in questi giorni ai prezzi di 169.500 euro per la versione da 540 CV che diventano 195.800 euro per la Plus.