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Audi: è il momento della nuova Q2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Sarà Ginevra il palcoscenico della nuova Audi Q2, SUV compatto che arriverà nelle concessionarie dal prossimo marzo. L’obiettivo è quello di entrare in un segmento di mercato che negli ultimi anni ha avuto molto successo, e per raggiungerlo Audi ha voluto chiedere il supporto di Marc Lichte, responsabile dello stile che per creare la nuova Q2 è partito dalla piattaforma modulare MQB, la stessa di A3 e altri modelli della casa, ma con qualche piccola modifica per essere adeguata alla “sua” vettura. Ovviamente la nuova Audi Q2 andrà ad occupare la parte alta del segmento, pronta a sfidare vetture come Nissan Juke, Fiat 500 X o Opel Mokka, e cercherà di sfruttare la sua configurazione 4×4, anche se alcuni allestimenti potranno avere la semplice trazione anteriore. Sotto al cofano dell’ultima arrivata tra le Quattro Anelli sono stati annunciati svariati motori benzina e diesel, come i 1.0, 1.4 e il potente 2.0 per i primi, o i 1.6 e 2.0 per i secondi. Per ora non è in programma nessuna variante ibrida e neanche una sportiva SQ2, ma non è da escludere un loro arrivo nei mesi successivi all’uscita.

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Audi TT Offroad

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Ormai anche l’Audi è determinata a proporre la sua SUV coupé: dopo che il 2014 si è aperto con il debutto della allroad shooting brake concept al Salone di Detroit e della TT offroad concept al Salone di Pechino, è chiaro che la strada verso il varo del modello di serie è tracciata. Resta solo da capire quale sarà la sigla che identificherà commercialmente la nuova linea di prodotto. Da Ingolstadt escludono categoricamente che possa chiamarsi Q4 (o Q2): queste sigle, infatti, sono già state registrate dall’Alfa Romeo e Q4 è proprio la denominazione che identifica le Alfa (e le Maserati) a trazione integrale, varianti che potrebbero tornare alla ribalta nel nuovo imminente piano industriale. All’Audi, intanto, avrebbero già scelto di integrare le future Suv sportive nella famiglia della TT, come del resto si evince dalle evidenti parentele stilistiche. Per esempio, una delle sigle in fase di valutazione sarebbe TTQ. L’operazione, d’altra parte, avrebbe un senso: il sub brand TT potrebbe in effetti trasferire sulle SUV i propri consolidati valori di sportività e conferire alle “coupé rialzate” un’identità specifica molto differente da quella delle Q3, Q5 e Q7.