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Rinspeed Ethos Concept

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Torna nuovamente a far parlare di se la Rinspeed, casa creatrice di auto anfibie e addirittura subacque (Splash e sQuba), ma questa volta per qualcosa di diverso: l’auto a guida autonoma. L’azienda svizzera fondata da Frank Rinderknecht nel 1979 ha deciso di cimentarsi in quella che sarà una delle tendenze principali dell’industria automotive del prossimo futuro, cioè una vettura capace di camminare autonomamente. Al prossimo CES di Las Vegas, in programma dal 6 al 9 gennaio, verrà presentata la Etos Concept (scritta con la Sigma), che farà poi il suo debutto europeo al Salone di Ginevra in marzo. Tecnicamente si tratta di una BMW i8 e non c’è bisogno di un occhio super esperto per capirlo; rispetto alla berlinetta bavarese sono cambiate alcune plastiche del paraurti, del frontale e della coda, oltre ai cerchi in lega che ora misurano 20 pollici e sono in alluminio e ceramica. Quello che invece cambia radicalmente rispetto alla i8, si trova dentro. Al centro del progetto, infatti, non c’è solo la guida autonoma, ma anche il rapporto tra utente e tecnologia. Per questo la plancia è tutta nuova e avvolge tanto il passeggero quanto il guidatore con due display curvi da 21,5 pollici. Quest’ultimo manovra l’auto con un volante ripiegabile sviluppato dalla ZF TRW, configurando un posto guida dove tutte le informazioni necessarie sono fornite senza particolari differenze sia in modalità autonoma che tradizionale. Anche il sistema di infotainment sviluppato da Harman, infatti, è in grado di trasformarsi in un assistente personale, interagendo col pilota si attraverso comandi vocali che gestuali. Non manca neppure un tocco di classe, come degli “obsoleti” libri cartacei alloggiati nel portaoggetti. La guida autonoma della Rinspeed Etos è supportata da otto telecamere ad alta definizione che hanno un angolo globale di 180° ed eliminano gli angoli morti, oltre a inviare sugli schermi interni immagini 3D relative ai punti di interesse. Così vengono monitorate anche le zone dove lo smartphone del guidatore non ha segnale. Il sistema, inoltre, è in grado di aggiornarsi “over the air” e di tenere sotto controllo lo sguardo del guidatore per capire dove sta puntando, così da concentrarsi sulle zone non coperte dal suo campo visivo. La stessa funzione, inoltre, accende gli schermi degli specchietti retrovisori virtuali solo quando sa che il guidatore li sta guardando, evitando distrazioni inutili. Il quadro tecnologico è completato dalla piattaforma di atterraggio (personalizzabile con 12.000 led) per il drone, ricavata sul cofano posteriore, dal sistema NFC per pagare i parcheggi e dalla ricarica wireless per smartphone.

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Prego, c’è posto

 

di Flavio Grisoli

 

In auto anche in piedi. Questo il rivoluzionario concetto sviluppato da Rinspeed con Micromax, ultima creazione della casa fondata nel 1979 e specializzata nel recupero di auto antiche e nella preparazione di soluzioni moderne. Al Salone di Ginevra è sempre presente con soluzioni innovative e singolari, e Micromax rientra in piena regola in questa categoria. Già dall’aspetto: 3,73 metri di lunghezza per due metri e due centimetri di altezza. Può adattarsi, ed essere commercializzato, come minibus, taxi o veicolo privato. Indubbiamente questo veicolo può avere un futuro di serie, a differenza di tanti altri sviluppati dalla casa svizzera, rimasti solamente dei curiosi concept. Da auto anfibie in grado di sollevarsi sul pelo dell’acqua, ad un’altra addirittura subacquea, fino ad un’altra che al posto del volante aveva un joystick. Oggi c’è Micromax. Ad alimentazione completamente elettrica, non ha certo una linea che ruba l’occhio, ma lo spazio interno è stato completamente rivisitato: la lunghezza del veicolo è quella di una Mini, quindi per intenderci non certo una berlina, ma Micromax ospita comodamente una persona seduta e tre ospiti. Come? Semplice: in piedi! Il guidatore ha la canonica seduta (guidare in piedi è ancora – forse alla Rinspeed sarà la prossima novità, chi può dirlo – impossibile), mentre alle sue spalle i passeggeri sono sistemati con delle speciali sedute rialzate e bloccati con delle particolari cinture di sicurezza. In questo modo, oltre ai passeggeri, all’interno dell’abitacolo è possibile ospitare anche bagagli di notevoli dimensioni. Introducibili grazie alla grande portiera centrale. Ovviamente grande importanza anche per la tecnologia: a disposizione dei passeggeri c’è la connessione wi-fi, ed è stata studiata anche la App giusta per un possibile futuro per questo veicolo: il car-sharing. Collegandosi tramite smartphone a questa applicazione, viene indicata la Micromax più vicina per poter trovare un passaggio.