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Mini: anche la Countryman si rifa il look

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il ritocco è completo, anche l’ultima superstite dal restyling della famiglia Mini cambia trucco ed ecco che arriva la nuova versione della Countryman: più spaziose, comoda e anche ibrida plug-in. E’ stata sviluppata sulla stessa piattaforma della Bmw Serie 2 e anche grazie a questo guadagna ben 20 centimetri di lunghezza, 2 cm di larghezza e 7,5 cm di passo rispetto alla precedente generazione; questo significa una maggiore abitabilità, quindi più spazio per la testa e le spalle per chi siede sui sedili anteriori, con un aggiornamento nella regolazione dei sedili, ed un bagagliaio cresciuto addirittura di 220 litri per un volume totale di 450 litri ampliabile fino a 1.390 l. Anche la zona dei passeggeri posteriore è stata ampliata e ora riesce ad ospitare comodamente fino a tre persone adulte con un accesso migliorato grazie alle modifiche apportate alle due porte posteriori. Ma è sotto al cofano che troviamo la vera e propria novità: con la nuova Countryman anche Mini propone una motorizzazione ibrida plug-in, capace nella variante Cooper S E Countryman All4 di fornire un’autonomia di 40 km in modalità elettrica. Il propulsore è composto da un 3 cilindri 1.5 da 136 cavalli a cui si aggiunge un’unità elettrica da 65 kW (88 CV) per un totale di 224 CV di potenza. In realtà tutte la gamma motori dell’ultima generazione di Mini Countryman, disponibile sia in 4×2 che 4×4, è completamente nuova e composta da due benzina, di cui un 3 cilindri 1.5 da 136 CV e un 4 Cilindri 2.0 da 192 CV, e altrettanti diesel, ossia un 4 cilindri 2.0 nelle potenze di 150 e 190 CV, tutte con tecnologia TwinPower Turbo. Il grande vantaggio di queste propulsioni sta nei consumi contenuti, pari a 2,1 l/100km nel ciclo combinato, ed emissioni di CO2 comprese tra 159 e 49 g/km.