Nissan 370z

Nissan: entra in Europa la nuova 370Z

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

A quasi cinquanta anni dal lancio della prima generazione, con la 370Z Model Year 2018 si apre una nuova era per le sportive di Nissan. Da quella Fairlady Z del 1969 le grandi performance ed il look accattivante ad un prezzo molto invitante sono state sempre le caratteristiche principali delle veloci giapponesi, e oggi come allora anche il lungo cofano e lo sbalzo posteriore molto corto rappresentano elementi distintivi. Un altro classico sono gli interni dominati dal volante a tre razze e tre indicatori circolari, ma le novità non mancano di certo sulla nuova 370 Z, a partire dagli esterni: il profilo viene esaltato da finiture esterne e maniglie nere, sul posteriore spiccano invece la fascia nera del paraurti e fari combinati di serie che prima era possibile avere solo sulla Nismo. Anche l’anteriore si impreziosisce con nuovi gruppi ottici scuri e tra le altre novità troviamo i cerchi in lega da 19”, mentre a completare l’aspetto sportivo e dinamico c’è una nuova tinta rosso metallizzato. Dal punto di vista tecnologico troviamo (come optional) il sistema di infotainment Nissan Connect Premium con schermo touch da 7”, navigatore satellitare, lettore DVD e telecamera posteriore, ma è sul lato tecnico che arrivano le principali, e forse più succulente, innovazioni. Una su tutte deriva dalla partnership tra Nissan ed il brand sportivo Exedy, si tratta di una rivoluzionaria frizione ad alte prestazioni che richiede una pressione molto più leggera sul pedale e favorisce la fluidità dei cambi di marcia a scalare. Ciò che c’è sotto al cofano rimane sempre la parte più attraente della 370Z, un 3.7l V6 in grado di erogare 328 cavalli e capace di controllare le ruote posteriori tramite un cambio manuale a sei rapporti o un automatico a sette marce. Le prestazioni sono esaltate dalla distribuzione dei pesi e dalla messa a punto dalle sospensioni, inoltre la 370Z è ancora l’unica auto del segmento a fornire il sistema Syncro Rev Control, il cui scopo è quello di regolare in modo automatico e sincronizzato la velocità del motore tra una marcia e l’altra nei modelli con cambio manuale. Per chi vuole acquistarla, la 370Z MY 2018 è già entrata nel mercato europeo ma le modifiche del restyling non investiranno i modelli Roadster e Nismo, che rimarranno comunque in vendita.

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Jaguar: la XJ si rinnova e propone una sportiva da 575 CV

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

A settembre la nuova ammiraglia di Jaguar farà il suo debutto nelle concessionarie, la XJ Model Year 2018 è stata investita da un profondo restyling per quanto riguarda confort e lusso, ma anche in termini di prestazioni. In gamma infatti entra la variante XJR575, una vera e propria supercar travestita da berlina di lusso che va a collocarsi ovviamente al top dell’offerta della casa inglese. Questa versione, disponibile anche con il passo più lungo, si distingue per uno speciale kit estetico e aerodinamico che prevede delle prese d’aria sul cofano motore e sull’anteriore con inserti Gloss Black, cerchi in lega Farallon da 20” sempre dello stesso colore, pinze dei freni rosse e quattro scarichi sportivi in acciaio inox; gli esterni sono inoltre personalizzabili con le due speciali livree esterne Velocity Blue e Satin Corris Gray. Creata dal reparto Special Vehicle Operations di Oxford Road, la XJR575 esprime attraverso i suoi interni impreziositi da materiali lussuosi un carattere sportivo, delineato in particolar modo dai sedili rivestiti in pelle nera con cuciture a rombo firmati, sui poggiatesta, dalla sigla 575; gli stessi sedili, nella variante a passo lungo, sono reclinabili elettricamente ed hanno una memoria per le posizioni, oltre che tre differenti modalità per la funzione massaggio. A livello tecnologico il Giaguaro offre sulla nuova XJ l’ultima generazione del TouchPro con schermo da 10”, un sistema di infotainment che permette una completa connettività con gli smartphone e soprattutto dotato di Wi-Fi 4G; per la sicurezza, invece, sono da segnalare l’Autonomous Emergency Braking, il Lane Keep Assist e il Driver Condition Monitoring. Oltre alla supersportiva XJR575, l’ammiraglia inglese propone le versioni Luxury, Premium Luxury, Portfolio, R-Sport e Autobiography, tutte caratterizzate da gruppi ottici anteriori full LED con luci diurne J-Blade. La gamma motori varia in base ai mercati, ma in generale prevede quattro benzina ed un solo diesel: il più piccolo V6 3.0 sovralimentato da 300 cavalli è l’unico abbinabile alla trazione integrale, salendo incontriamo invece tre varianti del V8 5.0 proposto nelle potenze di 470 e 510 cavalli. Per chi preferisce il gasolio c’è il V6 turbodiesel 3.0 da 300 cavalli, mentre il quarto motore a benzina si trova sotto al cofano della XJR575: il potente V8 qui offre 575 cavalli che portano ad una velocità massima di 300 km/h con un accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,4 secondi.

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Kia Sorento 2018: stile rivisitato, occhi su spazio e comfort

di Stefano Ursi

Innovare, rinnovare, rivedere lo stile e arricchirlo, ma sempre nel solco della tradizione. Questa l’idea che ha fatto da base di partenza per quella che sarà la Kia Sorento 2018, nuova versione del Suv della casa coreana: modernità, eleganza e novità nel design sono le caratteristiche che balzano subito agli occhi; di primo impatto lo sguardo viene colpito immediatamente dai gruppi ottici anteriori con fari a LED, dalla griglia frontale cromata, rivisitata, e dalla configurazione della parte inferiore del frontale che vede le luci fendinebbia, quattro proiettori per lato, poste ai lati del paraurti. E, particolare che in molti hanno evidenziato, sopra a delle piccole prese d’aria. Elegante e stilisticamente rivista, la nuova Kia Sorento vede all’interno un’attenzione altissima per lo spazio e la comodità; 4,78 m di lunghezza e 1,89 m di larghezza, nuova Kia Sorento vede un vano bagagli che varia da 660 a 1.732 litri e permette, dunque, di implementare ancora di più quello che è uno dei suoi elementi principali, ovvero la tendenza verso il viaggio, l’avventura, che si mescolano in maniera armonica con la dimensione sportiva. Per quanto riguarda la tecnologia che la nuova Sorento 2018 dovrebbe montare al suo interno, ancora non è dato sapere molto ma di certo se si è passati per una rivisitazione dello stile e del design, ci si può aspettare che l’avanzamento sarà anche dal punto di vista delle tecnologie di bordo e delle strumentazioni. Se è vero, infatti, che stile e aspetto sono fondamentali, rimane sempre viva e presente l’esigenza di realizzare vetture in cui la tecnologia, e in particolar modo la connettività con i servizi più disparati, sia più all’avanguardia possibile. Più elegante, più moderna ma allo stesso tempo sempre più legata ad un passato di successo e di crescita importante sul mercato, Kia Sorento 2018 pare andare incontro alle esigenze di una clientela che chiede sempre di più ma che non vuole rinunciare alle proprie certezze quando valuta l’acquisto di un’auto. Così i media internazionali riportano le parole della casa, che vanno esattamente in questa direzione: ”Ci aspettiamo – si legge – una maggiore fidelizzazione dai nostri clienti perché la Sorento è diventata ancora più lussuosa”. Per quanto riguarda le motorizzazioni, questo nuovo modello vedrà due scelte, entrambe abbinate ad un cambio automatico ad otto rapporti: turbo benzina da 2.0 litri e un diesel da 2.2 litri.

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Nissan Navara Double Cab: la prova su strada

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

Non c’è niente da fare, le mode americane prima o poi sbarcano da noi, ed  è così anche in campo automobilistico, dove le vetture a ruote alte ormai sono la norma anche sulle nostre strade nelle quali iniziano a vedersi sempre più pick-up. Intendiamoci, non quelli con i poderosi V8, in quel caso i consumi e le tasse spegnerebbero il desiderio a chiunque, ma basta un possente turbodiesel per sentirsi uno yankee. Un motore come il 2.3 dCi presenta sulla Nissan Navara della nostra prova, una vettura che si è rinnovata profondamente e che adesso strizza l’occhio ai crossover della Casa giapponese a livello di design e finiture. Certo il motore potente e robusto, con 190 CV, non lascia spazio a fraintendimenti, è un’unità fatta per togliere l’auto dalle situazioni difficili e spostare agevolmente la sua massa ingombrante, anche a costo di essere rumoroso in qualche circostanza. Comunque, garantisce prestazioni interessanti, considerando i 184 km/h di velocità massima e l’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in soli 10,8 secondi! Tutto questo su un’auto dal peso che sfiora i 2.000 kg, e che ha un corpo vettura importante, dalla lunghezza superiore ai 5 metri, la larghezza di circa 2 metri e con un’altezza di 1,85 metri. Tradotto, significa che per strada tutti non potranno fare a meno di notarvi, ma non preoccupatevi, perché con la tipica calandra a V, con l’accenno di spoiler alla fine del cassone e con i cerchi in lega, sarete al passo con i tempi. La Navara è interessante nella sua estetica, anche se non sfugge alla sua missione di mezzo commerciale ed offre un cassone che va ad influenzare in maniera importante il lavoro dei designer. E la “nostra” è la variante con la doppia cabina, che offre comodi posti anche nella zona posteriore e fornisce una buona accessibilità, ma la variante a cabina singola ha ancora più spazio per il carico. Chiaramente anche sulla doppia cabina abbiamo potuto trasportare di tutto, a patto di mantenere un’andatura tranquilla. L’abitacolo è ben fatto e sembra di essere al volante di una X-Trail per il disegno della plancia, anche se poi le plastiche dure e la leva del cambio dall’escursione generosa ci ricordano che siamo su un pick-up. Non le manca niente, dal sistema multimediale con schermo da 7 pollici fino al dispositivo che inquadra la vettura in ogni angolazione per effettuare le manovre e ci sono anche le bocchette d’areazione per i passeggeri che siedono dietro. Su strada le sospensioni posteriori multilink, una chicca destinata solo alla Navara doppia cabina, aiutano il confort e la dinamica, perché ricordiamoci che abbiamo sempre un telaio a longheroni da fuoristrada vera. Ed in effetti, quando si lascia l’asfalto, l’altezza da terra di 23 cm, gli angoli d’attacco e d’uscita, rispettivamente di 30.4 e di 25.6, uniti alla trazione integrale ed al sistema di controllo della velocità in discesa, consentono di andare praticamente ovunque. L’unica raccomandazione è stare attenti alle dimensioni in alcuni passaggi per non rovinare la carrozzeria. Il costo della Navara varia a seconda dell’allestimento, del motore, e di tanti altri piccoli dettagli ed ha una forbice di prezzo importante, che va dai quasi 25.000 euro fino ai quasi 42.000 euro.

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Mazda: la CX-5 si rinfresca

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il SUV di Mazda si rinnova, a cinque anni dalla prima apparizione uno dei punti di forza della casa giapponese si aggiorna dal punto di vista meccanico e tecnologico, con qualche lieve ritocco al look. I motori per il mercato italiano sono due, lo SkyActive-D 2.2 turbodiesel nelle potenze di 150 e 170 CV e lo SkyActiv-G 2.0 a benzina da 165 CV, disponibili sia con la trazione integrale che con quella a due ruote motrici e abbinabili a cambi manuali ed automatici. Esteticamente non cambia molto eccezion fatta per il frontale che regala una maggiore profondità, gli interni invece sono stati modernizzati e impreziositi da materiali di qualità superiore: tutti i sedili sono nuovi e progettati per fornire un maggiore confort ai passeggeri ed il volante presenta una diversa impostazione. Al centro della plancia della nuova Mazda CX-5 c’è sempre lo schermo da 7” che però fornisce un’inedita tecnologia antiriflesso, mentre il sistema di infotainment è stato migliorato per quanto riguarda la connettività in movimento favorendo l’accesso a social e radio via internet. Al debutto il portellone ad apertura elettrica e il parabrezza anteriore con decongelamento dei tergicristalli, sul versante sicurezza arriva poi la telecamera frontale che consente di vedere veicoli che sbucano dagli incroci senza dover sporgere eccessivamente il muso della vettura.

Mercedes-Benz GLA 220d 4MATIC, X 156 (2017)

Mercedes GLA: un restyling per tutti i gusti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Fin dalla nascita Mercedes GLA si è inserita nel segmento dei SUV compatti riscuotendo un discreto successo in più mercati, da quello Europeo, in particolar modo Gran Bretagna, Germania ed Italia, fino a quelli di Cina ed USA. Ora è pronta a confermarsi con un restyling discreto, ma basato su sportività ed un’ampia offerta di versioni, allestimenti e motorizzazioni. Per quanto riguarda queste ultime, nessun altro nel segmento fornisce una scelta tanto vasta: si va dalla GLA 180d 109 CV fino alla Mercedes-AMG GLA 45 4MATIC da ben 381 CV, ma in questo caso la vera novità si chiama GLA 220 4MATIC, propulsore da 184 cavalli che si inserisce tra i modelli a benzina da 156 e 211 CV. Design e performance si fondono nei tre diversi assetti disponibili: di serie il Comfort Offroad, rialzato di 30 mm e quindi più da SUV, ma a richiesta ci sono l’assetto ribassato e il comfort. I pararurti sono stati leggermente ritoccati, ci sono dei nuovi cerchi in lega leggera e una nuova tonalità beige, mentre i fari bixeno lasciano il posto a fari LED High Performance, distinguibili per un’illunminazione quasi diurna e per un consumo più contenuto. Nella nuova Mercedes GLA anche gli interni salgono di livello, sia per quanto riguarda i materiali più ricercati che per la tecnologia: il Media Display sospeso da 8” offre un’ottima visibilità per la gestione delle diverse funzioni e sopratutto per la telecamera a 360° (optional) che nessun altro nel segmento ha nella propria dotazione. Tra i sistemi di sicurezza troviamo di serie la frenata autonoma, che avverte e se necessario interviene nel caso ci sia una distanza troppo ridotta con il veicolo antecedente, e l’Attention Assist, che riconosce la stanchezza del guidatore e lo avvisa prima che si verifichi un colpo di sonno. I prezzi vanno dai 30.140 euro della GLA 180 fino ai 63.550 euro della Mercedes-AMG GLA 45 4MATIC.

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Volkswagen: il restyling di Golf coinvolge anche la GTE e la GTD

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Volksagen Golf si è da poco presentata nella nuova versione rivisitata, ma la gamma della nuova generazione viene ora completata dall’arrivo di due modelli sportivi, la GTE e la GTD. Ancora non sono stati svelati i prezzi, ma sappiamo intanto che la GTE ha subito dei piccoli ritocchi estetici derivanti dall’inserimento di gruppi ottici a LED e di finiture blu nel paraurti anteriore, e soprattutto che questa versione utilizza un powertrain plug-in ibrido aggiornato capace di percorrere 50 km senza emettere emissioni e di un’autonomia totale di 880 km. E’ composto da un motore termico quattro cilindri 1.4 TSI da 150 cavalli e da un propulsore elettrico da 102 cavalli, che uniti generano una potenza totale di 204 CV, ai quali si abbina il cambio doppia frizione a sei marce. L’altra sportiva, la GTD, sarà quella in grado di fornire le migliori prestazioni tra i diesel e sarà proposta in seguito anche in versione Variant. La GTD monterà il 2.0 TDI da 184 cavalli e 380 Nm di coppia che le permetterà di accelerare da 0 a 100km/ in 7,5 secondi (7,9 s per la Variant) con consumi compresi tra i 4,4 e i 4,7 litri ogni 100 km. Anche qui ci sono gruppi ottici a Led ma in più la dotazione interna offrirà l’infotainment Composition Colour, i sedili sportivi e il servosterzo progressivo.

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Dacia Sandero Stepway: test-drive nel segno della Smorfia

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Più di 280.000 veicoli venduti in tutta Italia in meno di dieci anni e un 2016 da record (52.253 unità) che ha visto i volumi aumentare del 12%, la crescita di Dacia è stata quasi esponenziale ma la sorella piccola di Renault non vuole fermarsi qui, anzi. Nel 2017 ci saranno tante novità, la prima di queste “arriva” da Napoli, la Città del sole, di Totò e, soprattutto nel nostro caso, della Smorfia. Ad ogni numero una parola, ad ogni numero una nuova Dacia Sandero Stepway, è così che la piccola crossover rumena si è presentata all’Italia e al nostro Test Drive. A parte i “loghi superstiziosi” sulle fiancate, a saltare all’occhio è il frontale rinnovato dalla nuova firma luminosa e dalla griglia con finiture cromate che rendono la vettura più dinamica. A classificarla in maniera netta nella categoria crossover ci sono le barre sul tetto ed una maggiore altezza da terra, mentre appare una scelta moderna quella del design posteriore con i fari divisi in quattro quadrati. Gli interni salgono leggermente di livello con gli elementi in cromo satinato presenti in diverse parti come il quadro strumenti, il volante e il pomello del cambio; per il confort anche nuove sellerie, comode e con impunture più spesse. Ad un equipaggiamento di serie comprendente climatizzatore manuale, Media Nav Evolution, cruise control e radar parking posteriore, si aggiungono due nuovi dispositivi di assistenza alla guida (optional): retrocamera di parcheggio e Hill Star Assist, molto utili nel “Torture Test” di Napoli. Sono stati proprio loro di Dacia a ribattezzarlo in questo modo, perché hanno voluto farci provare la “piccola” di casa per le vie strette e trafficate di Napoli, allo scopo di mostrarci quanto sapesse cavarsela anche in situazioni non proprio accomodanti. In effetti tra le note tredici discese di Sant’Antonio, nel quartiere Posillipo, la nuova Sandero Stepway ha dato buona prova di agilità e di solidità, o meglio, robustezza, punto chiave sul quale si è sviluppato il video virale diffuso sui social dal marchio rumeno con il testimonial d’eccezione Salvatore Esposito meglio conosciuto come Genny Savastano di Gomorra. Un’ultima novità l’abbiamo trovata sotto al cofano, perché il nuovo benzina 1.0 tre cilindri da 75 cavalli va ad inserirsi nella gamma già composta da un altro benzina, lo 0.9 l da 90 cavalli, e dai diesel 1.5 dCi da 75 e 90 CV. Tutto ad un prezzo che rimane sempre uguale: il listino della nuova Sandero Stepway che parte da 11.950 euro con il motore 0.9 TCe da 90 cavalli e arriva fino a 13.450 euro con il 1.5 dCi 90 CV con cambio Easy-R. Ufficialmente, arriverà nelle nostre concessionarie a partire dal 21 gennaio.

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Nuova Golf 2017: restyling tecnologico

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Con oltre 33 milioni di unità vendute in sette generazioni Golf viene registrata come una delle dieci auto più vendute nel mondo, la sua carriera non è finita e anzi ha ancora molto da dire, ma anche lei come tutte ha bisogno di qualche piccolo ritocco. Volswgen ha quindi proceduto con il facelifting ed è pronta a lanciare sul mercato, a partire dal prossimo febbraio, la nuova versione di Golf, sia berlina a 3 e 5 porte che Variant, con poche differenze a livello estetico ma tante novità sul piano della tecnologia. Visto che il look era già vincente, la casa tedesca si è limitata a piccoli interventi su scudi paraurti e gruppi ottici, ora con proiettori a LED. Tutto il resto è invece stato profondamente aggiornato, a partire dall’infotainment che ora garantisce una connessione integrale con gli smartphone, l’aumento dei servizi online ed una strumentazione all’avanguardia come lo schermo da 9,2 pollici che può essere controllato sia tramite il tocco che attraverso gesti. La sicurezza aumenta con i nuovi sistemi di assistenza alla guida che fa un passo in avanti verso la guida autonoma attraverso la possibilità di marciare in colonna automaticamente fino alla velocità di 60 km/h. Sotto al cofano un nuovo motore 1.5 litri TSI da 150 cavalli e nella versione Evo BlueMotion con 20 cavalli in meno ma un occhio di riguardo verso i consumi: sfrutta una tecnologia tipica degli ibridi e si può spegnere anche durante la marcia quando non viene premuto l’acceleratore. Rimanendo in tema, la nuova Golf si appresta ad arrivare in versione elettrica (e-Golf), capace di offrire 300 km di autonomia, e nelle vesti di ibrida sportiva GTE in grado di percorrere fino a 50 km senza emissioni.  Non mancherà di certo la nuova GTI, migliorata sotto il profilo estetico e delle dotazioni per far da contorno all’evoluzione del precedente motore ora con potenze di 230 e 245 Cv (GTI Performance). Successivamente attendiamo notizie riguardanti i propulsori diesel e soprattutto i prezzi, che però non dovrebbero discostarsi troppo da quelli attuali, pari a 18.900 euro per l’entry level.

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Mercedes CLA 220d Shooting Brake restyling: la prova

 

di Valerio Verdone

 

Con la stessa filosofia costruttiva della CLS, la Mercedes CLA Shooting Brake restyling riprende, in proporzione, le linee della sorella maggiore. Infatti, è lunga 464 cm e alta appena 144 cm, al punto che la sua silhouette è alquanto slanciata. A livello estetico troviamo una nuova mascherina, dei paraurti rivisti e nuovi terminali di scarico annegati nel paraurti posteriore. Nella parte bassa del frontale spicca un profilo verniciato argentato, che può essere anche nero o cromato a seconda della versione. Inoltre, con il facelift di metà carriera, la scelta di colori si arricchisce dell’affascinante blu Cavansite. Completano il quadro dei cerchi in lega di nuovo disegno. L’abitacolo riprende le forme della versione a quattro porte, dopo tutto, questa “wagon-coupé” deriva proprio da lei, e così si presenta particolarmente curato sia a livello estetico che per quanto riguarda le finiture. Non mancano particolari che affascinano gli automobilisti più sportivi, quali il volante dalla corona schiacciata e la strumentazione con due strumenti analogici che ingloba un display digitale. L’aspetto interessante è che il disegno della zona posteriore non va ad influenzare la capacità di carico del bagagliaio, ampio, ben 495 litri, ed espandibile a 695 litri con la funzione Cargo, che rende più verticale lo schienale (mentre reclinandolo si arriva a 1354 litri). Ma non è tutto, perché oltre agli strumenti ridisegnati, ed ad un impianto audio di qualità superiore (optional), con il restyling arrivano nuovo schermo per l’infotainment da 8 pollici, l’apertura automatica del portellone posteriore (optional) ed i fari anteriori High Performance a led (optional), per i quali la casa dichiara un consumo energetico inferiore del 70% in confronto alle tradizionali lampadine alogene. Infine, il sistema multimediale è divenuto compatibile con Apple CarPlay e AndroidAuto. Abbiamo provato la versione CLA 220 d, equipaggiata con il noto 2.1 turbodiesel, capace di erogare 177 CV. Grazie al Dynamic Select abbiamo potuto impostare la modalità di guida più idonea alla situazione, mutando il carattere della vettura. Così, nei viaggi abbiamo puntato sul comfort, sempre di gran livello, grazie anche al cambio automatico a doppia frizione, rapido, silenzioso e puntuale negli innesti, mentre nelle strade ricche di curve abbiamo sperimentato la funzione sport, per una guida più coinvolgente. La vettura si è dimostrata sempre all’altezza della situazione, ma per i più esigenti è disponibile anche con la trazione integrale 4Matic. Ottimi i consumi, con una percorrenza dichiarata di 4l/100 km, mentre le prestazioni sono brillanti, grazie ad un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 7,8 s e ad una velocità massima prossima ai 230 km/h, 228 km/h per l’esattezza, per merito dell’aerodinamica da riferimento. Certo, la visibilità posteriore paga le linee audaci e i poggiatesta integrati anche nei sedili posteriori, ma con la retrocamera si risolve ogni problema. Il prezzo? Da 40.520 euro per la versione Executive ai 46.870 euro della Premium 4Matic.