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Auto Elettriche: la Ampera-e arriva in Norvegia

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

E’ un percorso che inizia dal Nord Europa quello della Ampera-e, elettrica di Opel in grado di percorrere con una ricarica completa 500 km (380 reali) che utilizzerà come meta di partenza la Norvegia per affermarsi nei mercati europei. D’altra parte la Norvegia è il mercato europeo che più parla in kW, come lo dimostra il suo parco circolante elettrico da quasi 100.000 vetture o ancora la sua quota di immatricolazioni di nuove vetture elettriche durante il 2015, pari al 22% e più alta dell’intero globo. Primati possibili grazie alle politiche che vengono attuate nel Paese Scandinavo per spingere i cittadini a comprare veicoli elettrici, tra cui l’abolizione delle imposte sull’acquisto di una vettura, riduzione del bollo, assenza di pedaggi sulle strade a pagamento, parcheggi gratuiti o accesso alle corsie riservate a taxi ed autobus. Un esempio da seguire, già altre nazioni (non l’Italia) lo stanno facendo ottenendo risultati più che soddisfacenti: Germania, Paesi Bassi, Francia e Svizzera sono già pronte ad ospitare un buon numero di veicoli elettrici in circolazione ed è proprio per le loro strade che passerà il viaggio dell’Ampera-E. In Norvegia è già ordinabile e le prime consegne saranno effettuate in primavera, nei Paesi appena citati arriverà tra la seconda metà del 2017 e il 2018.  Oltreoceano si viaggia già a ritmo di futuro invece, dove negli Stati Uniti sono state consegnate già le prime tre Chevrolet Bolt (corrispettiva americana della Ampera-e); la California è stata la prima, lì grazie agli incentivi è possibile avere la Bolt a meno di 30.000 dollari.

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Auto: il futuro in Europa è ”elettrico”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Non un semplice accordo programmatico o di buoni intenti per il futuro, bensì un vero e proprio patto per il futuro dell’elettrico in Europa. Questo il senso della joint venture, che si può definire storica, fra le case di produzione automobilistiche tedesche Bmw, Ford, Gruppo Daimler, Audi, Porsche e gruppo Volkswagen per la realizzazione e l’installazione di 400 stazioni di ricarica elettrica veloce per auto in Europa per l’anno prossimo e a seguire in futuro con altri numeri attesi. Un impegno, quello preso dalle case, che ovviamente non si intende chiuso solo al gruppo iniziale bensì aperto a qualsiasi realtà voglia dare il proprio contributo. L’idea parte dalla constatazione e dalla prospettiva ormai chiara ed evidente che nel futuro si andrà velocemente verso auto capaci di supportare la ricarica rapida e dunque il progetto prevede la realizzazione di stazioni di ricarica che forniscano potenza fino a 350 kW, utilizzando la tecnologia SAE CCS (Combined Charging System), che permette di ricaricare a tutti i veicoli elettrici e ibridi plug-in. Appare ovvio come le case di cui sopra si stiano organizzando per l’arrivo di modelli elettrici in gran quantità in Europa, alcuni dei quali verranno prodotti da loro stesse e dunque la presenza di colonnine elettriche in numero sufficiente sarà un altro passo verso la crescita dell’elettrico nel vecchio Continente; infatti, nonostante per l’anno prossimo si sia stimata la cifra di 400 stazioni di ricarica elettrica su tutto il territorio, il numero di stazioni che si prevede di realizzare entro il 2020 dovrebbero toccare le migliaia, sicuramente in proporzione corretta con il numero di auto ad alimentazione elettrica che si prevede di vedere circolare in Europa entro quella data. L’obiettivo, si legge nelle note pubblicate dalle varie case, è quello di consentire viaggi a lunga distanza attraverso la rete tramite stazioni lungo le autostrade e le principali arterie, cosa che non è stata possibile per la maggior parte dei conducenti di auto elettriche fino ad oggi. ”L’esperienza di carica è prevista per essere conveniente come il rifornimento di carburante nelle stazioni di servizio tradizionali”. Ovviamente, visto che ancora non è stato raggiunto alcun accordo con i maggiori fornitori di energia elettrica, non è ancora possibile sapere quali saranno i prezzi dell’elettricità che le colonnine forniranno.

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Jaguar entra nell’elettrico: arriva I-Pace

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il futuro si avvicina sempre più velocemente e Jaguar non vuole rimanere indietro, anche il marchio inglese si appresta ad entrare nel mondo dell’elettrico con I-Pace, concept di Suv che arriverà sul mercato in forma definitiva a partire dal 2018. Al pubblico verrà svelata durante il prossimo Salone di Los Angeles (18-27 novembre), ma per il lancio è stato progettato in collaborazione con HTC e Dell un evento mai visto prima, svolto tramite la realtà virtuale: 300 ospiti selezionati, attraverso degli hub situati a Londra e Los Angeles, potranno prima esplorare lo spazio come fossero supereroi e poi sedere direttamente nell’abitacolo della nuova I-Pace. Un’idea di certo innovativa, ma è poi nel concreto che il nuovo gioiellino di Jaguar deve stupire. La casa del Giaguaro ha così realizzato in autonomia delle batterie al litio da 90 kWh raffreddate a liquido in grado di fornire 500 km di autonomia e prestazioni straordinarie: da 0 a 100 km/h in appena 4 secondi ed una potenza massima di 400 cavalli. Con un sistema di ricarica veloce da 50 kW sarà possibile rigenerare del tutto le batterie in un paio d’ore, recuperando ben l’80% dell’energia in soli 90 minuti. Lo schema meccanico prevede un motore elettrico per ogni asse per avere le stesse motricità e prestazioni di una trazione integrale, mentre gli accumulatori si trovano al centro della vettura e nella posizione più bassa per distribiuire al meglio i pesi. Dalla F-Pace è stato ripreso lo schema delle sospensioni, con doppi triangoli di alluminio all’anteriore e Integral Link posteriore, e dalla concept Jaguar C-X 75 proviene il design che garantisce la massima efficienza grazie ad un Cx di 0,29. La piattaforma, invece, è stata creata dal nulla per sfruttare al massimo le capacità del powertrain elettrico, il che ha portato a proporzioni non convenzionali che prevedono uno spostamento dell’abitacolo verso l’anteriore, una grande riduzione degli sbalzi e un allungamento del passo fino a 2,99 metri. Gli interni non sono da meno e presentano spazio a sufficienza per cinque posti ed un bagagliaio da 530 litri, con la posizione di guida che risulta sportiva. La tecnologia della I-Pace prevede due display da 12” per gestire l’infotainment e la strumentazione di base, e a quelle già conosciute dell’Incontrol Touch Pro si uniscono altre funzionalità per controllare sia bordo che da remoto il powertrain elettrico. Per i rivestimenti dei sedili è stata scelta pelle Windsor tagliata al laser con doppie cuciture e inserti in Alcantara Moonston, un tocco di futuro viene invece dato dall’utilizzo di fibra di carbonio ed alluminio per alcuni elementi.

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E-car: 1 milione di vetture su strada

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Solo 20 anni fa in pochi avrebbero scommesso sul futuro dell’auto elettrica. Negli anni, invece, il settore ha dimostrato di sapersi fare strada tra le prestazioni delle auto diesel e benzina e tra la diffidenza dei consumatori. Un passo avanti incredibile, quello del segmento elettrico, che ha raggiunto finalmente una pietra miliare: sulle strade a livello mondiale circolano oggi oltre un milione di veicoli elettrici, e-car. Secondo il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia-IEA Global EV Outlook 2016, a fine 2015 erano ben 1,26 milioni le unità in circolazione. Nonostante le auto elettriche rappresentino una quota di mercato di solo lo 0,1% a livello globale, a fine dello scorso anno si è registrato un aumento così consistente nelle vendite di questi veicoli da aver quasi doppiato il 2014: più 70%, pari a 477.000 nuove immatricolazioni. In realtà il merito va soprattutto ad alcuni paesi – sette in tutto – che stanno recitando la parte da leone nell’e-mobility; ciascuna di queste nazioni vanta un 1% della propria flotta completamente full electric. Nel dettaglio, la Norvegia possiede la quota di mercato più alta quota (23%), seguita dai Paesi Bassi (10%). Non si tratta di una sorpresa dal momento che entrambi i paesi hanno impostato da tempo una politica aggressiva sul fronte della mobilità sostenibile, riducendo le tasse di circolazione per i veicoli elettrici e consentendo loro l’accesso alle corsie preferenziali. Gli altri paesi sono la Svezia, la Danimarca, la Francia, il Regno Unito e la Cina, con quest’ultima che è divenuta per numero il mercato delle e-car più grande al mondo. Gli autori del report sottolineano come la crescita di questi veicoli sia ovviamente connessa al boom dei punti di ricarica.

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BMW: più di 300 km di autonomia con la i3 94 Ah

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La famiglia delle elettriche di BMW si allargherà presto con un nuovo componente: la i3 94 Ah. Questo modello equipaggiato con batterie agli ioni di litio da 33 kWh, quindi più efficienti rispetto a quelle attualmente in circolazione, vedrà la luce del nostro mercato già da prima dell’inizio della prossima estate, mentre gli inglesi dovranno attendere almeno il mese di luglio. Con il nuovo pacco batterie, la i3 94 Ah garantisce una percorrenza maggiore del 50% rispetto alla sorella maggiore i3 60 Ah, raggiungendo così la grande autonomia di 200 chilometri anche in condizioni di utilizzo estreme, cioè con fari accesi, climatizzatore in funzione e in mezzo al traffico; in condizioni normali, invece, la casa tedesca dichiara una percorrenza massima di 314 km con un pieno di energia. E’ un netto miglioramento rispetto alla i3 64 Ah ora in commercio, alla quale la nuova elettrica si affiancherà senza sostituirla, mentre rimangono praticamente le stesse le prestazioni, derivanti dallo stesso motore elettrico da 170 Cv: da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi ed una velocità massima di 150 km/h. A tutti coloro che già possiedono una i3 la BMW permetterà di sostituire le batterie aumentando il raggio d’azione dell’auto fino ad arrivare quasi a quello della nuova 94 Ah. Per tutte e due le versioni sarà comunque possibile avere in futuro una variante con range extender, un piccolo motore bicilindrico a benzina da 650 cc capace di mantenere costante lo stato di carica della batteria durante la guida e di aggiungere 150 km di autonomia; infine con la i3 94 Ah la casa tedesca offrirà delle opzioni di allestimento supplementari e nuove stazioni di carica più efficienti per il garage di casa.

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Opel: pronto il debutto nell’elettrico con Ampera-e

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Quasi con naturalezza, ormai tutte le case automobilistiche stanno facendo il loro percorso verso l’ecologico sfruttandopropulsioni elettriche o soluzioni simili per l’ambiente. Così anche Opel ha deciso di entrare nel segmento dell’elettrico con un prodotto dedicato, e proprio nei giorni scorsi ha reso ufficiale la notizia secondo la quale vedremo presto la sua nuova creazione: nel 2017 ci sarà il debutto in Europa della Ampera-e. Già nel 2011 Opel aveva presentato una berlina plug-in con lo stesso nome, ma la nuova Ampera-e sarà completamente differente sia per design che per tecnologia. La piccola monovolume a cinque posti che vedremo l’anno prossimo è nata dallo stesso progetto della Chevrolet Bolt EVe dalle prime immagini ufficiale diffuse si vede bene come le due vetture siano praticamente uguali nelle forme tranne che per un dettaglio: la mascherina anteriore. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, Opel non ha ancora rilasciato alcun dato per dare maggior spazio ai contenuti, come la batteria di ultima generazione che permette di massimizzare lo spazio a bordo, o i nuovi sistemi IntelliLink e OnStar, con quest’ultimo che prevede la connessione a internet e l’invio automatico di segnalazioni di emergenza in caso di incidente. Anche sui prezzi ancora nessuna indicazione, ma dovrebbero essere quanto più possibile competitivi per facilitarne la diffusione e contrastare “avversari” come la Nissan Leaf o l’esclusiva BMW i3. Visto che ancora non si sa nulla sui dati tecnici della nuova Ampera-e per ora possiamo basarci su quelli della Bolt EV, con l’ipotesi che la futura monovolume elettrica della casa del fulmine non si discosti troppo da quest’ultima: pack batterie da 288 celle con capacità di 60 kWh e peso di 435 kg. In totale, sulla Chevrolet Bolt EV viene generata una potenza di 220 cavalli e una coppia di 360 Nm, un’accelerazione da 0 a 100 in soli 7 secondi e soprattutto un autonomia di 320 km, e la possibilità di ricaricare le batterie dell’80% in meno di un’ora.

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Tesla Supercharger: Aosta segna il primato

 

di Maurizio Elviretti

 

Inaugurata in questi giorni la stazione di ricarica per auto elettriche più grande d’Europa. Stiamo parlando del Supercharger aperto da Tesla presso l’Autoporto Pollein, vicino Aosta. La location scelta dalla Casa elettrica permette di servire Model S in viaggio tra l’Italia, la Svizzera e la Francia. Ad Aosta, i Supercharger sono ben quattordici, due in più rispetto all’area di servizio di Dorno, sulla Milano-Serravalle, la prima a debuttare in Italia. Quattordici è anche il record europeo di colonnine made in Tesla: a conferma dell’importanza della stazione, la Casa ha infatti deciso di investire di più. I Supercharger consentono di ricaricare completamente le batterie dell’auto in 75 minuti, ma ne bastano 40 per l’80% di carica. Nelle vicinanze sono state inoltre installate due colonnine pubbliche Mennekes da 22kW, accessibili con registrazioni Enel o Deval. In Europa, Aosta è la stazione Supercharger numero 153: nell’ultimo anno, il network è cresciuto di dieci volte, passando dalle 14 stazioni di aprile 2014 alle 140 del mese scorso. In Italia, Tesla è presente nelle già citate aree di Dorno est e ovest, sull’A7 dodici Supercharger, a Modena sei e a Verona altri sei. Ma per chi volesse fare il grande salto, nel mondo dell’elettrico, dove ancora è difficile ricaricare, niente paura, dato che nel corso del 2015 sono previsti altre stazioni in arrivo: Firenze, Roma, Genova, Trieste e Brennero.

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Jarno Trulli al Motor Show con la nuova formula E

 

di Edoardo D’Angeli

 

Al prossimo Motor Show di Bologna verrà presentata anche la Formula E. Alla manifestazione ci saranno Jarno Trulli e Michela Cerruti. Lo stesso Trulli, dopo la cerimonia d’inaugurazione della kermesse bolognese, scenderà nella pista dell’area 48 di Bologna Fiere per mostrare la nuova Spark-Renault SRT_01E. Per vedere e capirne di più di questi bolidi elettrici sarà possibile visitare il padiglione n.25  dove sarà presente lo stesso Trulli con il suo team di formula E, che esporranno la macchina dal 6-14 Dicembre (inizio e fine Motor show). La gente potrà rendersi conto delle prestazioni che sono in grado di eguagliare questi potentissimi mostri dell’ingegneria.

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Inibikari chiede un dollaro a testa per creare il SUV elettrico

 

di Edoardo D’Angeli

 

La Startup Inabikari ha presentato un innovativo Suv elettrico, è la prima volta che un’azienda chieda l’aiuto di finanziamenti pubblici per poter sviluppare un’auto da mettere sul mercato. La società tedesca vuole creare una vettura completamente elettrica ed ha promesso che potrà percorrere 630km con una sola ricarica e avrà un accelerazione da 0 a 100km/h in 5 secondi. Sul sito ufficiale di Inabikaru si possono vedere gli interni e gli esterni della macchina, e vengono introdotte alcune dotazioni: sistema di sicurezza progressivo, controllo della distribuzione e nuove tecnologie per l’alimentazione. La Inabikari vuole introdurre una nuova tipologia di auto elettrica che dia la possibilità di percorrere lunghe distanze senza aver bisogno di ricaricarsi grazie ai nuovi generatori di energia. Il team di ingegneri che ha a disposizione la Inabikari sembrerebbe formato dai migliori sviluppatori di nuove tecnologie: i generatori di energia, la frequenza di alimentazione statica e dinamica, i convertitori di potenza, gli inverter, i raddrizzatori, l’ups, i condensatori e le batterie, saranno in grado di dare nuovi sbocchi per il futuro elettrico. Molti altri elementi tecnici sono stati tenuti nascosti, ma, sul suo sito, Inabakari ha svelato la campagna del finanziamento pubblico, nel quale si chiede, a chi volesse, di donare un dollaro per aiutare la crescita del progetto . Sicuramente il finanziamento non sarà una cosa semplice, ma Inabikari, avendo a disposizione una squadra con elementi importantissimi, potrà sicuramente concludere questo grande progetto.

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Nissan e-NV 200: il primo furgone elettrico al mondo

 

di Maurizio Elviretti

 

La gamma di veicoli elettrici Nissan continua ad espandersi e tra i modelli si aggiunge un nuovo furgone elettrico che propone il trasporto commerciale a zero emissioni in città. Nel proprio impianto catalano di Barcellona, Nissan ha dato inizio alla produzione di e-NV 200, il suo primo furgone ad alimentazione 100% elettrica, nonché il primo in assoluto al mondo. La casa giapponese prosegue la sua linea green con un veicolo che prende spunto dalla tecnologia impiegata per la Leaf, che a tutt’oggi è l’ev più venduto al mondo (oltre 110mila pezzi). Compatto, versatile, silenzioso e risparmioso, e-NV 200 nasce sulla base della versione benzina del van, rivisitata con la stessa tecnologia elettrica messa a punto da Nissan in più di vent’anni di studi. Si ricarica in casa con una presa shuko, in 10-12 ore, o tramite colonnina, 8 ore, e ha varie modalità ‘eco’ per contenere costi e emissioni. Potrà essere immatricolato sia come vettura che come veicolo commerciale; nelle intenzioni di Nissan vuole essere una soluzione per trasporti commerciali urbani e taxi. Proprio Barcellona sarà la prima città al mondo a introdurre e-NV200 come taxi 100% elettrico, nella speranza di dare un esempio alle altre metropoli congestionate dal traffico  e dall’inquinamento. L’e-NV200, al termine della trafila produttiva spagnola, sarà esportato su 19 mercati internazionali, tra cui Giappone e quasi sicuramente Italia.