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Smart ForTwo Cabrio Electric Drive: fresca ed ecologica

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

L’animo non cambia, rimane sempre la stessa, piccola e agile Smart, sotto al cofano però ora batte un altro cuore, più silenzioso ed ecologico. Parliamo della nuova Smart ForTwo Cabrio Electric Drive e del suo propulsore elettrico da 82 cavalli e 160 Nm di coppia, capace di fornire un’autonomia di 155 km e di toccare i 130 km/h di velocità massima (autolimitati elettronicamente). A permettere un chilometraggio tale alla piccola tedesca è la nuova batteria agli ioni di litio da 17,6 kWh, ricaricabile del tutto in 6 ore, una ricarica che può essere ottimizzata dal tasto ECO presente agli interni, il quale modifica il software di controllo della climatizzazione, varia l’erogazione della potenza del motore e fa guadagnare il 10% di autonomia. Vettura tanto cittadina quanto estiva grazie alla capote che può aprirsi in appena 12 secondi, la Smart ForTwo Cabrio Electric Drive presenta esteticamente alcuni tratti della più sportiva Brabus, si a livello di aerodinamica che di look, con la possibilità di avere anche la cellula tridion in un esclusivo verde elettrico. Gli interni sono pressappoco gli stessi delle sorelle non elettriche, con l’aggiunta di due indicatori circolari sulla parte posteriore del cruscotto che permettono di tenere sotto controllo la carica della batteria. La vendita e le ordinazioni sono in Italia sono già aperte, con le prime consegne che verranno effettuate da ottobre, e a prezzi che vanno dai 27.160 euro per l’allestimento Pure fino ai 29.389 euro per il Prime; il successo è però stato così ampio che fino alla fine dell’anno sono state già assegnate tutte le unità messe in vendita, e quindi ordinandola ora non si potrebbe avere prima del nuovo anno. E’ inoltre in fase di studio, insieme ad Enel, una formula che prevede l’acquisto con leasing di 36 mesi, dal costo mensile di 300 euro con maxi rata finale, comprendente però l’installazione dell’impianto di ricarica all’interno del proprio garage. Oltre ad essere all’apice per quanto riguarda l’agilità, grazie al suo raggio di sterzata  di ben 6,95 metri, e a fornire ottime prestazioni soprattutto per districarsi nel traffico cittadino (da 0 a 60 km/h in 4,9 secondi e da 0 a 100 km/h in 11,8), la nuova Smart elettrica ha il pregio di essere completamente silenziosa e soprattutto di poter entrare nelle ZTL delle grandi città senza bisogno di alcun tipo di permesso, aspetto che chi vive in città non potrà assolutamente sottovalutare.

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Renault Zoe: 400 km di libertà ecologica

 

 

 

di Flavio Grisoli

 

Diciamocelo francamente: tutti, ma proprio tutti, se ci viene chiesto quale è il primo motivo che ci frena dall’acquistare un veicolo elettrico, rispondiamo: “Poca autonomia, ho paura di rimanere a piedi”. O, per i più “audaci”, la giustificazione è un’altra: “Non ci sono le stazioni di ricarica”. Bene, possiamo dire che oggi Renault ha tolto la maggior parte di questi dubbi. Infatti, la casa della Losanga, dopo la presentazione europea di Lisbona della fine dello scorso anno, in questi giorni ha voluto puntare di nuovo fortemente sull’elettrico in un mercato, quello italiano, poco “ricettivo” sotto questo punto di vista. Nella splendida e insolita cornice del Labirinto della Masone, nel cuore della pianura padana, un eccentrico progetto ideato e realizzato dall’editore e collezionista d’arte Franco Maria Ricci, Renault ha presentato alla stampa la nuova ZOE, il modello di punta del parco elettrico della factory francese. Con 400 km di autonomia in modalità NEDC (ovviamente in condizioni ottimali: questo significa che con persone a bordo e con una guida non troppo sportiva si raggiungono comunque comodamente i 300 km senza doversi fermare), ZOE è attualmente l’auto elettrica più “autonoma” sul mercato. E’ stato un bel miglioramento, perché a fronte di un aumento del solo 10% delle dimensioni del comparto batteria, ne è stata raddoppiata l’efficienza (si passa dai 22 ai 41 kWh). Queste batterie, dalla chimica rinnovata (manganese, nichel e cobalto), sono state realizzate in collaborazione da Renault e LG Electronics nello stabilimento di Flan, così come tutta la vettura. 300 km sono davvero tanta strada: potremmo andarci da Roma a Firenze senza mai fermarci. E questo ci fa capire come, in situazioni “cittadine” non dovremmo davvero preoccuparci dell’autonomia di un’auto elettrica. Basti pensare che, in media, un automobilista compie circa 60 km al giorno. Renault ha pensato anche alla capillarità e tipologia delle paline di ricarica: attraverso il cavo di ricarica intelligente “Camaleon”, come lo stesso nome ci suggerisce, il sistema si adatta automaticamente al tipo di alimentazione che trova (monofase, trifase, ad alta capacità). E per le ricariche? Estenuanti attese? Nossignori: infatti in soli 30 minuti si possono recuperare 120 km di autonomia. E allora, visto che abbiamo detto che Renault ha tolto “quasi” tutti i dubbi, quali sono quelli che rimangono? Bé, per quanto riguarda l’Italia, soprattutto quelli “esterni” alla volontà della casa guidata da Carlos Ghosn: infatti di incentivi all’acquisto di veicoli elettrici non ce n’è neanche l’ombra (a fronte dei forti aiuti, tra defiscalizzazione e veri e propri bonus che troviamo in Norvegia, Francia, Germania) e poi una politica sostanzialmente ferma (strano) sul tema dell’installazione delle paline di ricarica. Come sempre tanti tavoli, tanti incontri, commissioni e sottocommissioni: ma quando c’è da mettere la firma e iniziare a cambiare davvero le cose spuntano i problemi. Da qualche mese diverse case automobilistiche, Renault in testa, si sono unite per cercare di fare più lobbying nei confronti del governo e dei fornitori di energia elettrica: chissà che non riescano a smuovere qualcosa, soprattutto dal punto di vista della presenza in autostrada delle stazioni di ricarica elettriche. Si parla del 2019 come data di svolta, vedremo. ZOE, presentata alla stampa italiana nel suggestivo labirinto di bambù più grande del mondo, offre oltre alla versione classica anche quella Van (con un carico di un metro cubo), propone come top di gamma la versione Bose (sellerie speciali in pelle, impianto audio Bose, cerchi in lega da 16’’ e tinta dedicata grigio ittrio). Connettività: i sistemi MyZE Connect e MyZE Interactive permettono di tenere sotto controllo lo stato della ricarica dell’auto da remoto, di interromperla o farla partire o addirittura di programmare l’accensione del climatizzatore quando l’auto è ancora in ricarica per evitare che nei primi km di viaggio si disperda troppa energia per rinfrescare o scaldare l’abitacolo. I prezzi: si parte (con batteria a noleggio) dai 22.750 Euro della versione a 22 kWh fino ai 29.850 Euro della versione Bose 41 kWh; con batteria in acquisto, il range va dai 30.750 ai 37.850 Euro. Prezzi alti, è vero: ma sono soldi che si vanno a recuperare con l’utilizzo: niente bollo per cinque anni, si risparmia sull’assicurazione, sulle ZTL cittadine e sulle strisce blu. Oltre che sulla benzina, ovviamente.

Audi e-tron Sportback concept

Sportiva dal cuore elettrico: Audi e-Tron Sportback Concept

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Prestazioni da sportiva ma cuore a propulsione elettrica. Ecco Audi e-Tron Sportback Concept, che nella cornice del Salone di Shanghai vede il suo punto di partenza per la presentazione al grande pubblico e agli esperti del settore; un altro passo in avanti nel futuro elettrico per Audi, dopo la presentazione al Salone di Francoforte del 2015 della e-Tron Quattro Concept, da cui tutto è iniziato. Infatti il motore a propulsione elettrica di e-tron Sportback concept deriva proprio da lì ma promette una crescita esponenziale dal punto di vista delle prestazioni, del design e del comfort. Con una potenza complessiva da 320 kW, ovvero 435 cv e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4 secondi, e-Tron Sportback concept monta una batteria agli ioni di litio da 95 kWh che si raffredda a liquido. L’autonomia è pari a 500 km secondo il ciclo di omologazione Nedc e l’accumulatore è posizionato tra gli assi, sotto l’abitacolo, onde favorire l’equilibrio dei pesi della vettura. Le dimensioni, come in molti hanno già detto, sono importanti e raccontano di un’auto che quando arriva, sulla strada, si vede: lunghezza 4,9 metri, larghezza 1,98, altezza 1,53 e passo a 2,93 metri; una proposta, quella di e-tron Sportback concept, che punta a toccare le esigenze di più segmenti di clientela, nelle cui corde c’è sicuramente il rispetto della sostenibilità ambientale ma anche la guida di una vettura che dia soddisfazione e prestazioni. E in questo senso anche il design è decisivo; l’auto, infatti, presenta griglia ottagonale singleframe ma ”rivisitata” grazie ad un taglio orizzontale e una zona centrale sigillata e verniciata nel colore della carrozzeria. Una vettura che si mostra e si presenta come un Suv-coupé, di cui la casa era ancora priva e con la quale si arricchisce di un elemento molto richiesto. Cerchi in lega da 23 pollici, non più specchietti laterali ma telecamere, luci anteriori a LED con tecnologia Matrix che riescono a modulare la luce a seconda dell’illuminazione esterna o della presenza di altre auto nelle vicinanze. Così Dietmar Voggenreiter, responsabile marketing e vendite di Audi AG, spiega il perché della presentazione a Shanghai: ”La Cina è il mercato più importante al mondo per le auto elettriche. Ciò vale per l’infrastruttura, per gli incentivi e anche per le vendite. Già oggi sono presenti circa 150.000 stazioni di carica, alle quali se ne aggiungeranno altre 100.000 entro la fine del 2017. Questa rapida crescita ci troverà ben preparati”, spiegando che Audi presenterà nei prossimi anni 5 modelli e-Tron, tra cui alcune alimentate esclusivamente a batteria ma con autonomia ancora più ampia.

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Nuova Renault Zoe: elettrica da 400 km

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Chi fino ad ora ha sempre visto le auto elettriche come dei “giocattolini” limitate negli utilizzi, con la nuova Renault Zoe deve completamente cambiare concezione. Parliamo di una vera macchina, con le forme al posto giusto, un confort interno di alto livello ed una guidabilità invidiabile; il tutto ovviamente impreziosito dalla nuova batteria Z.E. 40, che permette di avere un’autonomia di ben 400 km (nel ciclo NEDC) trasformando quindi la Zoe in una vettura capace non solo di essere utile in città ma anche di fare comodamente gite fuori porta. Rispetto al vecchio modulo da 22 kWh, che rimarrà comunque in listino, la nuova batteria si presenta con una capacità di 41 kWh ma solamente 22 kg in più, grazie all’operato degli ingegneri Renault che sono intervenuti sulla chimica senza dover aggiungere ulteriori moduli e, soprattutto, chili. La Zoe promette e mantiene, nel provarla sulle strade portoghesi abbiamo percorso 170 km senza andare a risparmio con luci e climatizzatore accesi, ed una volta arrivati a destinazione l’autonomia stimata dalla vettura era ancora di 98 km, sintomo che i 300 km effettivi garantiti dalla Losanga possono essere considerati reali. Il motore permette ottime accelerazioni mettendo fin da subito a disposizione i 225 Nm di coppia, non avendo marce la guida risulta molto fluida e la silenziosità, ovviamente, è al massimo, anche se qualche fruscio lo si percepisce durante i tratti autostradali e ad alte velocità (siamo riusciti a spingerla fino a 143 km/h). All’efficacia del motore elettrico vanno aggiunti tutti i confort di cui si può godere con i tre livelli di allestimento: già il Life offre ABS, ESP, airbag frontali e laterali, climatizzatore automatico e sistema multimediale R-Link; l’Intens aggiunge telecamera posteriore di parcheggio, impianto Auditorium 3D by Arkamys, specchietti ripiegabili elettricamente e cerchi in lega Bangka da 16”. Infine, l’allestimento top di gamma Bose offre cerchi in lega Bangka diamantati da 16”, tinta carrozzeria Grigio Ittrio, sellerie in pelle, sedili anteriori riscaldabili e sistema audio Bose con radio DAB.  Altro argomento da trattare quando si parla di elettriche è la ricarica: qui la nuova Zoe non fa sorprese particolari come nei punti precedenti e si mantiene negli standard. Attraverso una colonnina da 43 kWh, una rarità nel nostro Paese, si riesce a caricare l’80% della batteria in un’ora, mentre in soli 30 minuti una ricarica rapida permette di avere 80-100 km di autonomia reale. Con le classiche colonnine da 22 kWh invece si impiega 1h e 45 per fare il “pieno”, mentre con la wallbox casalinga da 6 kW, che Renault offre in omaggio ai primi acquirenti di Zoe, è necessario tenerla sotto carica per 7 ore e 45 minuti. In chiusura i prezzi, se fossimo in Francia avremmo un vantaggioso incentivo di 10.000 euro ma siamo in Italia, ed il listino rimane così com’è: noleggiando la batteria (69 euro al mese la Z.E 40 e 59 euro la 22 kW) si va dai 22.500 euro della Zoe ai 29.600 euro dell’allestimento Bose; con la batteria in acquisto, si parte da 30.500 euro fino ad arrivare ai 37.600 della top di gamma. In Italia purtroppo, dove il mercato delle elettriche rappresenta solo lo 0,1% del totale, sarà difficile vederne in quantità nel breve periodo, ma gli ordini sono già aperti e qualche azienda lungimirante la riceverà in consegna dal prossimo gennaio.

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Nissan Leaf: la prova

 

di Valerio Verdone

 

La Nissan Leaf è la vettura elettrica più venduta al mondo, visto che sono oltre 200.000 le unità acquistate, e questo per la sua autonomia che, unita ad un’abitabilità a prova di famiglia, la rende adatta a chi usa l’auto tutti i giorni, soprattutto in città, dove ci sono più punti di ricarica rapida. Comunque, se l’autonomia precedente era di 199 km, adesso, con il nuovo pacco batterie da 30 kWh, è arrivata a 250 km, ce n’è abbastanza per permettersi anche la classica gita fuori porta senza patemi d’animo. Esteticamente, non ci sono novità di sorta tranne una nuova colorazione di tonalità marrone metallizzata e l’antenna, per il resto ritroviamo il frontale con sbalzo ridotto, e linee pulite, i fari di grandi dimensioni, e un andamento della fiancata a 2 volumi che la rende originale e mai banale. Al posteriore spiccano i gruppi ottici sottili, mentre coglie di sorpresa la mancanza di una calandra vera e propria quando si osserva l’auto nella parte anteriore, ma la spiegazione risiede nel fatto che quello spazio è dedicato alle prese per la ricarica. L’abitacolo, con la strumentazione divisa su due livelli, consente di avere tutte le informazioni possibili sullo stato della batteria, l’autonomia residua, e fornisce un supporto al guidatore al fine di adottare una guida sostenibile per sfruttare al massimo il propulsore elettrico e viaggiare per la distanza garantita di 250 km. C’è tanto spazio, sia avanti che dietro, ed anche il bagagliaio non è niente male. Al centro della plancia è posizionato, ben in evidenza, lo schermo touch da 7 pollici del sistema multimediale che adesso è stato aggiornato e consente una migliore navigazione e la localizzazione delle colonnine di ricarica più vicine. A proposito di tempi di ricarica, il nuovo pacco batterie, che ha accresciuto l’autonomia del 26% ed il peso di 21 kg, si può ricaricare utilizzando il cavo standard collegandolo ad una presa domestica in circa 8 ore, oppure con tempi inferiori utilizzando un caricabatteria da 6,6 kW in luogo di quello da 3,6 kW standard, ma in quel caso è necessario rivedere il contratto con la compagnia che fornisce elettricità, mentre, nelle colonnine pubbliche l’operazione può essere accelerata in soli 40 minuti. Al di la di queste tempistiche, che poi dipendono sia dalla rete elettrica di casa che dalla disponibilità di colonnine nella propria città, la Leaf può contare su un motore elettrico da 109 CV che spinge in maniera istantanea, ma quello che sorprende è l’assenza totale di rumore, per cui è possibile percepire ogni fruscio aerodinamico. La ripresa è straordinaria, perché la coppia arriva in maniera istantanea, e forse è necessario prendere un attimo le misure alla vettura per utilizzarla al meglio, visto che, se si propende per una guida nervosa, l’autonomia cala in maniera considerevole. Meglio concentrarsi sulla strumentazione, che invita a guidare rilassati, per essere ancora più green e, nello stesso tempo, per viaggiare entro i limiti di velocità consentiti. Oltre tutto, con la Leaf, a seconda delle città, si possono avere delle agevolazioni importanti come l’esenzione dal ticket per i parcheggi sulle strisce blu e l’accesso libero alla zone ZTL. A livello di prezzi, si parte dai 36.065 euro della versione Acenta e si arriva ai 39.085 della variante Tekna. Chiaramente, i listino scende se si propende per il noleggio delle batterie.

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Peugeot iOn: l’elettrica del Leone

 

di Valerio Verdone

 

L’auto elettrica non è più una chimera, un prodotto futuristico da esporre nei saloni, ma rappresenta una realtà del nostro mercato, come dimostra la Peugeot iOn, la piccola ad impatto zero della Casa del Leone. Con un costo adeguato alle innovazioni che porta sotto pelle, la citycar elettrica del nostro test ha un listino di 30.689 euro, ma presenta diverse agevolazioni, tra cui l’esenzione del bollo, del pagamento del parcheggio nelle strisce blu, e addirittura l’accesso nella ZTL in alcuni dei centri cittadini più grandi. Chiaramente, è importante che il governo contribuisca per diffondere questa tecnologia, ma è chiaro che la vettura della Peugeot rappresenta una soluzione reale per chi sceglie di rispettare l’ambiente. D’accordo, la iOn è la gemella della Mitsubishi iMiev e della Citroen CZero, ma comunque mantiene una personalità leonina. L’esterno è caratterizzato da sbalzi ridotti, e così, nonostante una lunghezza di appena 3,48 metri, lo spazio a bordo è adeguato a trasportate in tutta comodità 4 persone, grazie ad un passo di 2,55 metri. La linea è sacrificata alla funzionalità, per cui troviamo il tetto alto e le porte dall’ampia apertura. All’interno, come abbiamo detto, c’è spazio in abbondanza, anche se il bagagliaio da 168 litri, privo di cappelliera, non è certo quello di una wagon. Comunque, troviamo guizzi di originalità nelle superfici laccate che adornano parte del volante e della plancia, e nella strumentazione semplice e chiara, che, oltre al livello di carica della batteria, informa in tempo reale sulle performance ecologiche della guida. Ed è proprio su questo punto che la iOn si distingue dalle auto a motore termico. Infatti, si viaggia nel silenzio più totale, al punto che è consigliabile suonare per avvertire i pedoni quando si transita nel centro della città. L’auto si rivela agile, grazie al motore da 67 CV posizionato sotto il baule di carico, mentre il comparto batterie a litio da 158 kg si trova sotto i sedili e abbassa il baricentro della vettura. Ne deriva un comportamento piacevole, con una spinta sempre disponibile, tanto che da 0 a 50 km/h s’impiegano appena 5,9 secondi. Quanto basta per muoversi con brio in ambito cittadino e fare qualche sortita fuori porta, anche perché l’autonomia è di 150 km e purtroppo non ci sono tante colonnine di ricarica nelle nostre cittadine. Comunque, per fare il pieno di elettricità si impiegano 6 ore utilizzando la rete elettrica da 220 V, mentre il tempo si abbassa notevolmente, ad appena 30 minuti, sfruttando la rete elettrica industriale da 380 V. L’aspetto positivo della guida in elettrico, oltre al comfort ed alla ripresa fulminea, sta nel consumo, visto che con l’equivalente di 2 euro di elettricità si riescono a percorrere 100 km. Chiaramente, siamo consapevoli che l’auto elettrica migliorerà le sue performance nei prossimi anni, visto che diversi costruttori stanno lavorando su questa tecnologia, ma la Peugeot, dopo l’ibrido diesel, è un passo avanti nella mobilità ecosostenibile, e con la iOn interpreta alla perfezione il tema delle auto ad impatto zero destinate, per il momento, ad utilizzo cittadino, in attesa di una rete di ricarica adeguata anche ai lunghi spostamenti. Chissà se nel prossimo futuro la piccola del Leone avrà una sorella di maggiori dimensioni? E’ ancora presto per dirlo, ma è chiaro che la iOn rappresenta un punto di partenza per la mobilità del futuro firmata Peugeot, ma nello stesso tempo anche un punto d’arrivo, visto che ha reso fruibile oggi questa tecnologia destinata alle auto del futuro.

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BMW: più di 300 km di autonomia con la i3 94 Ah

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La famiglia delle elettriche di BMW si allargherà presto con un nuovo componente: la i3 94 Ah. Questo modello equipaggiato con batterie agli ioni di litio da 33 kWh, quindi più efficienti rispetto a quelle attualmente in circolazione, vedrà la luce del nostro mercato già da prima dell’inizio della prossima estate, mentre gli inglesi dovranno attendere almeno il mese di luglio. Con il nuovo pacco batterie, la i3 94 Ah garantisce una percorrenza maggiore del 50% rispetto alla sorella maggiore i3 60 Ah, raggiungendo così la grande autonomia di 200 chilometri anche in condizioni di utilizzo estreme, cioè con fari accesi, climatizzatore in funzione e in mezzo al traffico; in condizioni normali, invece, la casa tedesca dichiara una percorrenza massima di 314 km con un pieno di energia. E’ un netto miglioramento rispetto alla i3 64 Ah ora in commercio, alla quale la nuova elettrica si affiancherà senza sostituirla, mentre rimangono praticamente le stesse le prestazioni, derivanti dallo stesso motore elettrico da 170 Cv: da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi ed una velocità massima di 150 km/h. A tutti coloro che già possiedono una i3 la BMW permetterà di sostituire le batterie aumentando il raggio d’azione dell’auto fino ad arrivare quasi a quello della nuova 94 Ah. Per tutte e due le versioni sarà comunque possibile avere in futuro una variante con range extender, un piccolo motore bicilindrico a benzina da 650 cc capace di mantenere costante lo stato di carica della batteria durante la guida e di aggiungere 150 km di autonomia; infine con la i3 94 Ah la casa tedesca offrirà delle opzioni di allestimento supplementari e nuove stazioni di carica più efficienti per il garage di casa.