Volkswagen Golf Alltrack Golf GTD Variant und Golf R Variant

Golf Variant: una gamma tutta nuova

 

di Leonardo Frenquelli

 

Volkswagen ha deciso di dare una nuova vita alle Golf Variant. Il mercato è tiranno ed inevitabilmente, il grande successo della Golf berlina è andato ad oscurare la versione station wagon prodotta dalla casa tedesca. Così, per dargli una nuova luce, i tedeschi hanno prodotto una gamma completamente nuova ed adeguata alle diverse richieste del mercato. Sono tre i modelli che si preparano ad esordire sul mercato a giugno la “GTD”, la “Alltrack” e la sportiva “R”. Tre auto con caratteristiche diverse che vanno a rientrare nel segmento C, senza alcun precedente storico, tutte prodotte sfruttando l’eccezionale duttilità della piattaforma modulare MQB. Tra le proposte, sicuramente la più “semplice” è la GTD che disporrà soltanto di una motorizzazione e della sola trazione anteriore di serie. L’obiettivo però era un altro: il 2.0 litri TDI da 184 cavalli e 380 Nm di coppia, offre allo stesso tempo delle prestazioni di ottimo livello e dei consumi ribassati a 4,4 litri ogni cento chilometri percorsi. Per una station wagon, poter vantare una percorrenza da zero a cento chilometri orari in otto secondi netti non è da sottovalutare, così come è importante sottolineare l’efficacia di questo propulsore sia col cambio manuale che con la doppia frizione Dsg. E per chi invece fosse alla ricerca di un compromesso tra un SUV ed una Variant, come amano chiamare le station wagon in Volkswagen, ecco la Golf Variant Alltrack. Un assetto rialzato, la trazione integrale ed una apparato di elettronica studiato specificatamente, la rendono più adatta a diversi terreni, quasi da off-road. Più varia per questo modello la gamma motoristica: saranno tre i TDI Bluemotion a disposizione. Un 1.6 da 110 cavalli montato sul veicolo meno costoso di gamma (29.400 euro), e poi due propulsori da 2.0 litri con 150 e 184 cavalli di potenza. Infine, ce n’è anche per chi ha ambizioni più sportive, con la versione “S”, disponibile in Italia soltanto su ordinazione. Anche sulla R è prevista la trazione integrale, abbinata ad un 2.0 litri TSI turbo benzina da 300 cavalli che, al limitatore, può raggiungere i 250 chilometri orari ed arrivare da zero a cento in 5.1 secondi.

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Volkswagen, avanti a suon di successi

 

di Leonardo Frenquelli

 

Continua il cammino verso la leadership del mercato mondiale per la Volkswagen. La casa tedesca ha fatto registrare ancora dei dati eccezionali, frutto di un lavoro ben pianificato nel tempo che ha garantito un fatturato di oltre 200 miliardi. Le armi segrete dei tedeschi sono senz’altro la lungimiranza e la pazienza: nonostante i tredici miliardi di utile incassati, per le prossime stagioni è già stato programmato un piano globale di tagli e riduzioni, indirizzato a rendere ancora più efficiente e redditizia la produzione. Preso atto dei costanti miglioramenti infatti, a Wolfsburg hanno comunque deciso di risparmiare altri cinque miliardi entro il 2017, riducendo la gamma ad i modelli che danno i migliori feedback e gratificando il più possibile tutti i dipendenti. L’obiettivo storico è quello di superare i gruppi rivali di Toyota e General Motors, una prospettiva che dovrebbe essere raggiunto addirittura prima del 2018. Dopo aver sacrificato la Eos, la coupè-cabriolet sulla base della Golf, Volkswagen ha recentemente annunciato l’interruzione della produzione della Polo a tre porte (il pubblico ha dimostrato di preferire la versione cinque porte) e non è escluso che altri modelli siano destinati a scomparire. Stando alle ultime indiscrezioni, il maggiore indiziato è lo storico Maggiolone: negli ultimi tre anni, le vendite non sono state eccellenti e più basse rispetto a ciò che ci si aspettasse a Wolfsburg. Potrebbe dunque chiudersi un capitolo che, indubbiamente, ha segnato la storia del mercato automobilistico mondiale. Un sacrificio importante che, molto probabilmente darà i suoi risultati, come già sta accadendo per i dipendenti, con gli operai in prima fila: il piano di risparmio è attuato, come detto, anche per estremizzare l’efficienza del loro lavoro e sono già pronti cospicui bonus per l’operato svolto fino ad ora. L’ultimo passo, target principale in casa Volkswagen, è quello di innalzare il margine percentuale di utile, non solo sui modelli, ma su ogni singola vettura venduta, proprio per andare a smuovere i colossi extra-europei, anche prima del previsto.

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Tanti Auguri “Bulli”

 

di Maurizio Elviretti

 

Sono passati ben 65 lunghissimi anni dal debutto di uno dei  pezzi “vintage” più famosi di sempre. Infatti nel marzo del 1950 fece ufficialmente il suo esordio su strada il Volkswagen Transporter, meglio conosciuto come “Bulli”. Costruito ispirandosi chiaramente alle forme e alle linee del Maggiolone originale, il Transporter è divenuto nel corso degli anni il simbolo di un’intera generazione, quella dei “Figli dei Fiori”. Un grande traguardo, anche se le ultime generazioni della gamma non assomigliano nemmeno lontanamente al loro illustre progenitore. In Brasile addirittura c’è chi ha iniziato a produrlo ancora con le sue caratteristiche originali e con un motore moderno, ma è praticamente impossibile staccare il Bulli dall’immaginario collettivo dei suoi gloriosi anni a cavallo tra i decenni ’60 e ’70. La prima versione del Transporter era dotato di un motore da 1.100 cc di cilindrata e poteva sviluppare una potenza di appena 24 CV. Nonostante questo, però, era in grado di trasportare fino a otto persone, con l’ultima fila di sedili in grado di essere rimossa per fare spazio ai bagagli. Il T1, la primissima generazione del mezzo, ebbe un successo tale che la Volkswagen si vide costretta a costruire uno stabilimento dedicato solamente a lui pochissimi anni dopo il suo debutto. Da allora, nei già citati 65 anni, sono state vendute ben 11 milioni di unità.

 

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Nuova Passat Alltrack: pronta per mostrarsi a Ginevra

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Al prossimo Salone di Ginevra, Volkswagen mette in mostra una nuova versione della sua Passat: la nuova Passat Alltrack, sul mercato da settembre. Esteriormente presenta delle modifiche che riguardano in particolar modo i parafanghi, le minigonne laterali, le protezioni paraurti in plastica grezza e gran parte dei dettagli in alluminio, mentre l’altezza da terra è stata aumentata di 27,5 millimetri. La trazione è di tipo integrale 4Motion, ed è possibile attivare la guida off-road, capace di modificare la risposta dell’acceleratore e del cambio automatico (un DSG a 6 rapporti doppia frizione presente di serie su tutte le versioni), di migliorare la taratura di ABS e ESC e di attivare i sistemi Hill Descent Control e Hill Start Assist. Come optional c’è invece il Trailer Assist, il sistema che supporta la guida con rimorchio, in quanto la Passat Alltrack è stata omologata da 1800 a 2200 kg; questa variazione dipende dal tipo di motore, in Europa avremo la possibilità di scegliere tra i TSI 1.4 e 2.0, il primo con 150 cavalli e il secondo con 220, o le tre versioni del 2.0 TDI: mono turbo con 150 o 190 cavalli, e biturbo da 240 CV. All’interno ci sono sedili in Alcantara, pedaliera in alluminio e logo Alltrack sul battitacco, tutto con finiture dedicate; il display del sistema Infotainment può essere da 5, 6,5 o 8 pollici, sono supportati Apple Car Play, Android Car e tutte le funzioni Mirror Link.

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Volkswagen Sharan: a Ginevra gli aggiornamenti

 

di Maurizio Elviretti

 

Il prossimo Salone di Ginevra, in programma dal 5 al 15 marzo, porterà alla luce anche la rinnovata Volkswagen Sharan. La monovolume riceverà un importante aggiornamento, soprattutto per quanto riguarda le motorizzazioni e la tecnologia a bordo, ma anche con qualche novità estetica. Il lancio di questo modello è previsto per il prossimo luglio in tutta Europa, mentre sarà anticipato in Germania dalla prevendita nel mese di Aprile. Gli aggiornamenti estetici riguardano l’introduzione dei gruppi ottici con tecnologia LED al posteriore e l’introduzione di nuovi cerchi in lega leggera da 16”, mentre entrando nell’abitacolo avremo tre inserti decorativi su plancia e porte ed una nuova funzione massaggio per i sedili. E’ stata rivoluzionata la gamma dei sistemi di infotainment, con la possibilità di richiedere MirrorLink, Apple CarPlay e Android Auto, per una connettività maggiore. Novità anche per i sistemi di assistenza alla guida: la nuova frenata anti collisione multipla fa ora parte della dotazione di serie, così come la funzione Auto-Hold del freno di stazionamento elettronico. Per quanto riguarda le motorizzazioni, i due nuovi TSI erogano rispettivamente 150 e 220 CV di potenza (quest’ultimo +20 CV rispetto al precedente). I tre nuovi TDI, invece, vengono offerti con potenze di 115, 150 (+10 CV) e 184 CV (+7 CV). Ad eccezione del TDI meno potente, tutti i propulsori possono essere abbinati al cambio a doppia frizione DSG a 6 rapporti.

Auto dell'Anno 2

Scettri e corone

 

di Filippo Gherardi

 

Il 2015 si è aperto all’insegna del Salone di Detroit, è innegabile. Tra i padiglioni del North American International Auto Show in questi ultimi giorni si sono alternate novità, scommesse e previsioni di un futuro immediato rigorosamente a quattro ruote. Ma il 2015 si è aperto anche, e soprattutto, con l’eredità lasciata da un 2014 difficile (ancora) un po’ per tutti, ma comunque vada anche tutt’altro che avaro in termini di spunti e prodotti. Mentre a Detroit infatti addetti ai lavori ed appassionati immortalavano le novità proposte nei vari stand, i numeri delle vendite diffusi negli stessi giorni e relativi, appunto, al 2014 fotografavano gli ultimi dodici mesi del mercato mondiale. Nei giorni scorsi il nostro Leonardo Frenquelli ha setacciato cifre e classifiche trapelate su web ed organi d’informazione, ciò che ne esce è che Toyota si conferma, per il terzo anno di fila, il costruttore con più vendite all’attivo, con un totale di 10,23 milioni di veicoli ed una crescita di tre punti percentuali che trova la sua consacrazione soprattutto, e proprio, nel mercato USA oltre che in quelli emergenti di Cina e Brasile. Ma attenzione, perché subito alle spalle Volkswagen sembra, e non solo in senso strettamente automobilistico, aver messo la freccia per un sorpasso che, secondo le previsioni, dovrebbe concretizzarsi in pieno proprio nel 2015. Il gruppo di Wolfsburg, per il momento, non va oltre la seconda piazza, con un totale vendite di 10,14 milioni ed una crescita stimata addirittura sul 4,2%. Terza piazza, ed anche in questo caso torniamo a “disturbare” gli Stati Uniti e Detroit, per General Motors che si ferma appena sotto la soglia dei 10 milioni, con un totale di 9,92 milioni di veicoli venduti ed una crescita del 2%. Il resto della classifica consolida “matrimoni ben riusciti” come nel caso di Renault-Nissan (quarto posto) o di Hyundai-Kia (quinto), ma anche come nel caso del neonato gruppo FCA (settimo, subito alle spalle di Ford) e del sodalizio francese PSA (nono) “braccato” da altri due colossi nipponici come Honda (ottavo) e Suzuki (decimo). Marchi orientali sugli scudi quindi, ma con europei e soprattutto americani pronti, determinati e con le carte in regola per ridisegnare un nuovo assetto geografico del mercato automobilistico. Numeri altrettanto significativi, soprattutto per quel che riguarda sempre casa Volkswagen, quelli relativi alle auto più vendute in Europa nel 2014: la Golf conquista il primo posto con 520.958 unità ed un progresso rispetto al 2013 dell’11,1%, alle sue spalle, sempre sul podio e nell’ordine, la Ford Fiesta, con 308.999 vetture ed una crescita del 5,3%, e la Renault Clio, “ferma” a quota 300.924 e ad una crescita del 5,1%.  Nel frattempo è arrivata comunicazione anche delle sette finaliste del “Car Of The Year 2015″: saranno BMW 2 Series Active Tourer, Citroen C4 Cactus, Ford Mondeo, Mercedes-Benz C Class, Nissan Qashqai, Renault Twingo e Volkswagen Passat a contendersi lo scettro di “Auto dell’Anno” il prossimo 2 Marzo nell’immediata vigilia del Salone di Ginevra. Sette contendenti, molto diverse tra loro, che hanno saputo convincere chi (la giuria di 58 giornalisti internazionali ndr) si è trovato a giudicarle, con buona pace di coloro (le altre 26 auto su 33 totali) che sono rimaste fuori dai giochi.

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2014, Toyota regina del mercato

 

di Leonardo Frenquelli

 

Da tre anni a questa parte la corona di marchio più vincente del mercato automobilistico mondiale, è in Giappone, sponda Toyota. Anche nel 2014 infatti, il gruppo nipponico è quello che ha saputo far registrare il maggior numero di vendite nell’arco dei dodici mesi. Sembra passata una vita, ma era soltanto il 2008 quando la General Motors perdeva lo scettro che le apparteneva da più di settant’anni. Dopo il calo dovuto alla tragedia dello tsunami del 2011, la catastrofe naturale che ha recato più danni economici nella storia dell’uomo, Toyota è tornata davanti a tutti nel 2012 e lo è rimasta anche per l’anno appena trascorso. È stata una stagione fruttifera dunque per i giapponesi, così come lo è stata per il gruppo Volkswagen, secondo in questa speciale graduatoria. Con un incremento di vendite oltre i quattro punti percentuali, i tedeschi sono riusciti per la prima volta nella loro storia ad oltrepassare il muro dei dieci milioni di veicoli venduti, superando anche le proprie previsioni: secondo i calcoli del gruppo infatti, un risultato simile non sarebbe dovuto arrivare prima del 2018. Volkswagen, ha ottenuto questi numeri con strategie ben diverse da quelle Toyota:  se i giapponesi hanno puntato forte sul mercato statunitense, quello asiatico e le richiestissime tecnologie ibride, i teutonici hanno invece fatto leva sulla propria influenza nel mercato europeo, rimanendo comunque al passo con le più moderne forme di alimentazione alternativa e soddisfacendo le più diverse richieste dei clienti del “vecchio continente”. Sull’ultimo gradino del podio c’è la General Motors, quel gruppo che qualche anno fa regnava incontrastato e che nel 2014 non è andato oltre il due percento di incremento di vendite. I dati sono positivi dunque, in particolare per Toyota ma in giappone conosco bene il trend che il mercato sta prendendo e sanno perfettamente come, già l’anno prossimo, le posizioni di vertice della classifica potrebbero cambiare. Per il 2015 i nipponici prevedono un leggero calo di vendite e produzione nel mercato interno quindi, tenendo conto della costante crescita di Volkswagen, nel caso in cui i tedeschi mantenessero il livello di incremento, potrebbero, e per alcuni avrebbero dovuto già dal 2014, vedersi superati dalla potenza tedesca, nonostante la maggiore ampiezza dei mercati asiatici.

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Bentley, presentata il nuovo SUV “Bentayga”

 

di Edoardo D’Angeli

 

In una conferenza stampa in corso a Detroit Wolfgang Durheimer, il CEO della Volkswagen, ha annunciato l’arrivo del nuovo SUV firmato Bentley. Tutto questo a distanza di circa tre anni dal primo teaser del concept EXP 9F. Il nuovo SUV della casa brittanica si chiamerà Bentayga e verrà presentato nel 2015 per poi raggiungere tutti i mercati del mondo nel 2016. Com’era accaduto nel Salone di Ginevra nel marzo del 2012, quando veniva presentato il concept EXP 9F, che fu inaugurato con grandi previsioni ma aspettative che non si sono avverate, è successo qualcosa di simile anche per la nuova Bentley. L’Automotive News ha ricordato che la Volkswagen non è una grande nominatrice di macchine e afferma che “Bentayga” sembra più un nome per un medicinale che per un’auto. Ma la Bentley in un comunicato ha chiarito il nome del SUV, ricordando che a nord (sia in America che in Russia) esiste la foresta della Taiga, mentre nell’isola Gran Canaria è famosa la ‘Roccia Bentayaga’, una coppia di superfici e location in cui l’auto dovrebbe trovare il suo terreno e le sue prestazioni ideali.

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Golf R Touch e Connected Golf: la tecnologia tedesca a Los Angeles

 

di Leonardo Frenquelli

 

Il 2014 ha visto crescere nel mercato automobilistico l’importanza dell’infotainment, per le macchine di qualsiasi segmento. Volkswagen ha scelto di iniziare l’anno nuovo ancora all’insegna della tecnologia  e del progresso in funzione delle più esigenti necessità del cliente. Partendo dalla base dell’ultima Golf R, ha dato vita a due concept particolari, la Golf R Touch e la Connected Golf, che sono quasi uno showcase di tutte le potenzialità degli ingegneri tedeschi. Dalla prima, in cui attraverso degli specifici sensori sarà possibile utilizzare come “telecomando” il proprio corpo per controllare ad esempio il tettino e la posizione dei sedili ed un touchscreen come “cabina di regia”, alla seconda, quella “Connected” che vanta gli ultimi aggiornamenti dal punto di vista di devices ed infotainment. L’intera strumentazione delle vetture sarà personalizzabile per quanto riguarda la grafica ed il colore mentre le possibilità di connettività con gli smartphone di chi è a bordo, con il sistema Carplay, Mirror Link e l’esordio di Android Auto. Ancora una volta, Volkswagen si mostra all’avanguardia anche per quanto riguarda il parcheggio: fa il suo debutto il Trained Parking: è possibile far memorizzare alla vettura le manovre necessarie per posteggiare nel proprio box, per fargliele effettuare in automatico al rientro a casa. Per presentare il frutto di tanti studi, tra cui anche l’E-Golf Intelligent Charge, sistema di ricarica wireless per le vetture elettriche, la casa tedesca ha scelto l’International Consumer Electronic Show di Los Angeles, una kermesse di prima importanza sin dalle prime edizioni degli anni ottanta e che raramente ha visto come protagoniste dei concept di macchine, sicuramente destinate a ridefinire la visione della tecnologia nel mercato automobilistico mondiale.

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La Palio domina in Brasile

 

di Edoardo D’Angeli

 

La Fiat Palio ha conquistato il mercato brasiliano. Supera di fatto l’antagonista Volkswagen Gol. Ha dichiararlo è stata la Fenabrave, la federazione dei distributori di auto del Brasile. Lo scorso mese la Palio ha venduto 15.399 unità, mentre la Gol 12.024. Nel periodo di gennaio-novembre 2014 la Fiat ha venduto complessivamente 160.784 unità Palio, contro le 159.025 sempre della Gol. Nel mercato l’azienda italiana detiene il 26,36% di quote mentre la tedesca il 26,10%. Un altro risultato importante per l’azienda torinese è la vendita del pick-up strada che nel mese di novembre è stato venduto in 11.435 unità seguito anche qui, dal Saveiro della Volkswagen con 8.463  vendite. Nel complesso inzio anno-novembre il pick-up è arrivato a 139.572 unità, conquistando così i 56,61% del segmento. Se si sommano tutte le auto e commerciali, la Fiat controlla il mercato brasiliano con 631.181 veicoli venduti e un 21,21% di quota totale davanti a GM con 17,89% e Volkswagen con 17,33%.