Audi A8

Nuova Audi A8: guidare diventa un optional

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Ha il sapore di futuro ma è nettamente più vicina al presente, lo stile e soprattutto la tecnologia della nuova di Audi A8 permettono alla casa dei Quattro Anelli di fare quel salto temporale che in molti attendevano. Da brava ammiraglia la quarta generazione di A8 rappresenta una “premessa” in termini di look a tutte le future vetture provenienti da Ingolstadt, ne sono un esempio la calandra allargata e i fari posteriori a sviluppo orizzontale con tecnologia Oled. E’ cresciuta di 7 centimetri raggiungendo una lunghezza totale di 5,17 metri, tradotto vuol dire più spazio per il nuovo abitacolo dal carattere decisamente minimalista: niente più manopole o touchpad, bensì un doppio display nella parte centrale del cruscotto capace di diventare invisibile grazie ai black panel. L’infotainment può inoltre supportare le funzioni di swiping o di scrittura e la sua gestione può avvenire tramite comandi vocali, mentre per quanto riguarda la connettività ” esterna” è presente un modulo con servizi Car-to-X che permettono alla nuova A8 di mettersi in contatto con le altre vetture. La principale novità riguarda la guida autonoma, elaborata seguendo perfettamente la filosofia dei tedeschi “All’Avanguardia della Tecnica”: il Traffic Jam Assistant riesce a manovrare totalmente l’auto, anche durante code o ingorghi, fino alla velocità di 60 km/h su superstrade ed autostrade, nel frattempo il “pilota” umano può comodamente seguire uno dei suoi programmi preferiti in TV e farsi fare un massaggio ai piedi (optional per la versione a passo lungo); sono da menzionare in termini di avanzata tecnologia anche il Park Pilot ed il Garage Pilot, ottimi per parcheggiare l’auto uscendo dalla stessa. Tutti questi sistemi, però, non saranno disponibili prima del 2018, pochi mesi dopo l’uscita della nuova ammiraglia prevista per il prossimo autunno, successivamente al debutto ufficiale che avverrà durante il Salone di Francoforte a settembre. Anche a livello tecnico le sorprese non mancano, su tutte spiccano lo sterzo dinamico e le sospensioni attive Audi AI, capaci di alzare o abbassare ogni ruota singolarmente attraverso degli attuatori elettrici alimentati da un circuito elettrico a 48 Volt offerto di serie su tutte le versioni. In un primo momento la nuova A8 sarà proposta con due motori turbo V6, il 3.0 TDI da 286 cv e il 3.0 TFSI da 340 cv, più avanti arriveranno gli 8 cilindri 4.0 TDI da 435 cavalli e 4.0 TFSI da 460 CV, ed infine saranno resi disponibile il top di gamma W12 6.0 litri da ben 590 cv e la variante plug-in ibrida con il 3.0 TFSI da 449 cv con un’autonomia in modalità totalmente elettrica di 50 km.  Tutte le motorizzazioni potranno essere classificate come mild-hybrid grazie all’alternatore azionato a cinghia e al sopra citato circuito elettrico da 48V, elementi che migliorano l’efficienza dei propulsori in particolar modo per quanto riguarda i consumi, i quali arriveranno ad un massimo di 0,7 litri per 100 km.

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Audi, Nvidia e Mobileye: il prossimo orizzonte è la ”guida pilotata”

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Uno dei regali più interessanti che il CES 2017 di Las Vegas lascia in eredità all’anno che è appena iniziato (e ai prossimi) è l’accordo, confermato e implementato, fra Audi, Nvidia e Mobileye per la realizzazione di un sistema di intelligenza artificiale che verrà montato come ”cervello” sulla prossima A8. Il programma di auto ‘pilotata’ è un obiettivo suggestivo che la casa di Ingolstadt, tramite questa collaborazione di altissimo profilo tecnologico, vuole portare anche oltre quello della guida autonoma: un percorso complesso ma dalle potenzialità infinite. Un futuro che si staglia nel settore dell’auto su cui, al momento, non è possibile tracciare dei confini. L’incontro fra le tre realtà permetterà di studiare e realizzare meccanismi di cosiddetto ‘deep learning’, ovvero di comprensione da parte del veicolo di tutto ciò che lo circonda, come se alla guida ci fosse una persona. Dunque in questo senso si può parlare di ulteriore passo rispetto alla guida autonoma. Il perno, come evidente, è l’intelligenza artificiale, di cui AUDI mostra alcuni dettagli appunto al CES di Las Vegas tramite una dimostrazione di Audi Q7 deep learning concept, il cui cuore è il supercomputer Drive PX 2. Un calcolatore che è collegato alle telecamere posteriori dell’auto e che permette alla stessa di memorizzare, tramite il suo cervello interno, tutto ciò che la circonda, fra semafori e strade, passando per le condizioni e le misure della carreggiata. La sostanza di questo avveniristico passaggio, che pare scavalcare quello sulla guida autonoma per passare direttamente alla guida ”pilotata”, è andare nella direzione di realizzare vetture che siano più sicure e affidabili che mai, con o senza conducente. Certo è che l’avanzamento della tecnologia in questo senso è decisivo e permetterà, con ogni probabilità già da Audi A8, di saggiare e testare con mano quanto sia stato grande e ampio il percorso che questo progetto ha fatto, sulla via della costruzione di un futuro nuovo per l’automobile. Il cervello di A8, infatti, sarà potentissimo e avrà la capacità di apprendere tutto ciò che circonda la vettura, la cui presentazione dovrebbe avvenire attorno alla metà del 2017. Che in molti già hanno ribattezzato l’anno della rivoluzione della guida: ”autonoma” o ”pilotata”, questo sarà il domani a dircelo con certezza. O magari entrambe irromperanno nella nostra quotidianità.