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Citroen C4 Cactus ”Unexpected by Gufram”: materiali, colori e artigianalità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Il modello sarà svelato in anteprima alla Design Week di Milano (4-9 Aprile) e già dal nome che porta di sicuro c’è da attendersi un concentrato di sorprese. Stiamo parlando della Citroen C4 Cactus ”Unexpected by Gufram”, vettura che nasce dall’iniziativa dei due marchi di incontrarsi e di mettere a sistema le rispettive punte di eccellenza; la scelta della casa automobilistica francese di realizzare questo modello con l’azienda torinese di arredo Gufram non è in realtà un unicum, visto che nel percorso di Cactus sono molte le serie speciali che si sono susseguite e che hanno messo in evidenza, l’una dopo l’altra, i vari aspetti di questa vettura di successo. Si tratta, spiega Citroen, di ”una vera e propria concept car che – coerentemente con il claim di Citroën, Be Different – mescola la forte personalità dell’unconventional crossover del Marchio del Double Chevron con il design radicale e pop di Gufram”. Il risultato è una ”proposta innovativa nell’uso dei materiali, come i caratteristici Airbump delle fiancate realizzati per l’occasione nell’inconfondibile Guflac, speciale vernice brevettata da Gufram che consente sperimentazioni estetiche uniche”. Si può infatti notare che la tinta della carrozzeria sfuma gradualmente dal verde lime della parte posteriore verso l’arancione acceso del cofano, puntando il faro su quella che è una evidente citazione del ”Metacactus di Gufram”, l’edizione limitata del Cactus realizzata nel 2012 in occasione del quarantesimo anniversario del celebre appendiabiti del marchio. Due dimensioni che si fondono in una, creando una sensazione estetica profondamente suggestiva e stimolante. Un esempio, quello di C4 Cactus ”Unexpected by Gufram”, che ricorda ancora una volta come la grande maestria artigianale e le moderne tecnologie, anche nel settore auto, riescano a creare modelli innovativi; dai materiali passando per la dimensione cromatica, la creatività e lo stile, il passo di chi esplora e naviga il presente in tutte le sue sfaccettature si pone come tassello di base per rivoluzionare i modelli presenti ma sempre con lo sguardo attento al passato. Che ricorda una vettura di successo ormai costante, nel tempo, nonostante sia passato qualche anno dal suo debutto in società. Leggere il presente nell’ottica di voler rivoluzionare il domani.

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Citroën C4 Cactus “Just Black”

 

di Stefano Ursi

 

C4 Cactus è una linea che ha riscosso successo e che ha visto e continua a vedere innumerevoli modelli e varianti della linea base. Ma gli occhi, in questo momento, la fanno da padrone. Un colore deciso, una scelta simbolica che privilegia eleganza e originalità. Il nero, colore della notte, che racconta un carattere grintoso e voglioso di nuove sfide. Così possiamo iniziare il viaggio nella nuova Citroën C4 Cactus “Just Black”, crossover in edizione limitata che presenta alcune interessanti novità rispetto al modello base e su cui la casa madre parigina punta forte. Una scelta di stile ma non solo quella di dare vita ad un modello che faccia del nero intenso il suo elemento distintivo di design e in Just Black è tutto nero: dalla carrozzeria agli Airbump sui fianchi (caratteristici di Cactus), passando per i cerchi in lega da 17 pollici e i mancorrenti del tetto. Nulla si discosta da una scelta cromatica ben precisa, dall’anima black che si palesa anche all’interno del veicolo con il navigatore integrato rigorosamente nero e con il gioco di toni fra superfici lucide e opache che rendono l’auto, all’interno e all’esterno, elegante e di grande impatto visivo. Se però ci soffermassimo solamente sul carattere cromatico della vettura e non andassimo a fondo su motorizzazioni e tecnologia di bordo mancheremmo di centrare la totalità di Just Black, in quanto modello cui Citroën affida il tentativo di sedurre un’ampia fetta di pubblico e di potenziali acquirenti. Partiamo dalle motorizzazioni e C4 Just Black ne prevede tre: benzina tre cilindri Pure Tech da 82 cavalli e da 110 cavalli (quest’ultimo con Stop&Start) e diesel 1,6 BlueHDi da 110 cavalli. Una cosa che occorre sottolineare è che gli allestimenti prevedono molti elementi di serie, il che permette di avere a disposizione un’ampia gamma di funzioni: fra questi navigatore integrato, sensori di parcheggio, climatizzatore automatico e vetri posteriori oscurati. Un cenno va poi fatto sulla importante funzione “Cornering Lights”, che permette ai fari fendinebbia di illuminare la strada più a fondo e di ridurre quello che in gergo viene definito “autoabbagliamento”, causato dalla luce che si riflette dalla nebbia o dalla forte pioggia, aumentando così la visibilità e la sicurezza in presenza di condizioni atmosferiche difficili. Un crossover che rimane negli occhi per la scelta cromatica e che non lesina di certo funzioni e strumenti utili alla guida, per un modello che dovrà fare da apripista all’evoluzione sempre in corso di C4 Cactus.

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C4 Cactus: la nuova filosofia di Citroen

 

di Maurizio Elviretti

 

Lo scorso 26 e 27 Giugno il nostro Direttore Filippo Gherardi è stato ospite in quel di Amsterdam dove si è svolta l’anteprima stampa della Citroen C4 Cactus, l’ultima creatura della casa francese. Nell’occasione ha avuto modo di testare con mano caratteristiche tecniche ed estetiche della nuova Cactus, oltre che scambiare alcune battute con il Responsabile Relazioni Pubbliche e Relazioni con i Media Citroen Italia Marco Freschi, che ci ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Più design, più confort, più tecnologia utile, il tutto ad un budget controllato. Questi sono gli assi portanti e la filosofia su cui è stata realizzata la nuova Citroen C4 Cactus, una vettura completamente innovativa che vuol rispondere alle esigenze dei clienti di oggi, una clientela che vuole veramente di più di ciò che realmente conta per lei. Per il design la risposta è immediata, con linee pure, semplici e con dettagli moderni come i fari anteriori al LED e con l’innovazione mondiale degli AirBump, protezioni laterali con capsule ad aria compressa che hanno una doppia funzione, sia di design che di protezione dai piccoli urti quotidiani. Più confort: Citroen da sempre è attenta al benessere a bordo e al comportamento stradale della vettura. Qui ci siamo migliorati grazie al nuovo sofà anteriore, con la possibilità di unire i due sedili anteriori, in un ambiente facilitato per l’utilizzo e per il viaggio, il tutto con dei brevetti internazionali, come lo spostamento dell’airbag lato passeggero dalla plancia al tetto della vettura, in modo da lasciare più spazio agli occupanti. Più tecnologia utile: tutti gli strumenti, le funzioni e i comandi della vettura sono stati raggruppati in uno schermo touch da 7 pollici. Abbiamo eliminato la maggior parte dei pulsanti a bordo, difficili da gestire, li abbiamo concentrati in due schermi di facile utilizzo, un po’ come i nostri smartphone che abbiamo a disposizione ogni giorno. Tutto questo ad un budget controllato, che non è solo il prezzo d’acquisto, comunque importante ed assolutamente concorrenziale rispetto al suo segmento d’appartenenza (a partire da 14.950€ fino a 21.600€), ma soprattutto un budget controllato in base ai costi d’utilizzo, con un consumo molto ridotto, grazie a due elementi particolari: i motori Euro 6, in particolare il BlueHDi da 100 CV, un motore diesel molto performante, e il peso, un elemento su cui i tecnici Citroen hanno lavorato tantissimo, riducendolo di 200kg rispetto ad una berlina tradizionale, elemento fondamentale per ridurre i consumi e per garantire più maneggevolezza e più agilità alla vettura stessa. Non crediamo che ci sia un target di clientela specifico. La vettura è molto trasversale, è chiaro che ha delle dimensioni di 4,16m molto compatte, una vettura con 5 posti, un bagagliaio da 358 litri, quindi può essere una vettura adatta alla famiglia o anche femminile. Crediamo che con questa tipologia di vettura Citroen rimescoli le carte nell’ambito del settore delle vetture compatte del segmento C, ma introduce anche nuovi elementi ed una nuova filosofia d’auto, più moderna e più adatta ai tempi in cui viviamo”.