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Seat: si chiama Arona l’attacco ai B-SUV

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Seat non si ferma e prosegue con i lanci, negli ultimi due anni il marchio spagnolo ha presentato quattro nuove vetture ed ora l’attacco viene sferrato verso il segmento dei B- SUV. L’ultima arrivata si chiama Arona, terzo modello del 2017, il suo nome deriva da una città delle Canarie mentre il suo posto è accanto ad Ateca, prendendo parte alla famiglia che nel 2018 accoglierà un SUV di grandi dimensioni. Arona ha lo scopo di racchiudere in sé tutti gli stilemi dell’ultima generazione Seat, oltre che le dimensioni compatte tipiche di una cittadina e l’indole da crossover. Partiamo allora dalle dimensioni, il nuovo B-SUV nasce sulla stessa piattaforma della Ibiza (la MQB A0) ma è più lungo rispetto ad essa di 79 mm (per una lunghezza totale di 4,1 m), oltre che più alto di 99 mm. Questo permette ad Arona di avere una maggiore altezza da terra e soprattutto una maggiore abitabilità per i passeggeri, ed un bagagliaio di ben 400 litri. L’estetica ricorda molto quella della Ateca, a cominciare dal frontale su cui sono presenti i gruppi ottici Full Led e proseguendo con le fiancate e la zona posteriore, offrendo fino a 68 diverse combinazioni cromatiche ed una variante sportiva FR. Uno dei punti di forza del nuovo B-SUV spagnolo è sicuramente nella dotazione tecnologica, in particolare per quanto riguarda la sicurezza: Front Assist, regolatore automatico della distanza, Stop/Start, Hill Hold Control, rilevamento della stanchezza del conducente, sensori pioggia e luce, frenata anticollisione multipla e telecamera posteriore ad alta precisione. L’infotainment comprende uno schermo touch premium da 8”, compatibile con i sistemi Android Auto AppleCarPlay e Mirror Screen, ed il caricabatteria wireless per smartphone con amplificatore di segnale GSM, mentre saranno a richiesta il Rear Traffic Alert, il Blind Spot Detection e un sistema di assistenza al parcheggio che funziona sia per manovre in parallelo che trasversali. Le motorizzazioni di Arona saranno tutte ad iniezione diretta con turbocompresse e abbinate alla trazione anteriore, la gamma si compone di tre benzina e due diesel: per i primi c’è il 1.0 3 cilindri da 95 o 115 cavalli (il secondo anche con cambio automatico DSG), e soprattutto il nuovo TSI 4 cilindri da 150 cavalli; dal lato diesel è disponibile il 1.6 TDI da 95 cavalli, con automatico DSG, o  da 115 cavalli. Nel 2018 arriverà anche il 1.0 TSI da 90 cavalli bifuel metano/benzina, portando Seat ad essere la prima casa ad aver inserito questo tipo di propulsore su una vettura del segmento crossover compatti. Per ora la gamma motori del mercato italiano non è ancora stata definita in via ufficiale, ma sappiamo che le vendite partiranno dal prossimo mese di novembre, mentre avverrà al Salone di Francoforte il debutto al pubblico di Arona.

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Cadillac, in cantiere un crossover compatto

 

di Germana Condò

 

Nel prossimo futuro di Cadillac potrebbe esserci un crossover compatto. Per ora si tratta di una notizia senza troppi dettagli, che nasce da una dichiarazione del Vicepresidente senior di Cadillac Global, Robert E. Ferguson, resa ad un giornalista del sito Edmunds in occasione del Salone dell’Auto di Detroit. L’idea di partenza è quella di un’apertura del brand, controllato dall’americana General Motors, ad una fetta di mercato che riscuote il suo maggior successo in Europa, il segmento dei crossover compatti. Ferguson ha lasciato intendere che Cadillac potrebbe a breve progettare una vettura di questo segmento, un piccolo e lussuoso crossover basato sulle caratteristiche di Buick Encore, in grado di sottrarre clienti alle tanto attese Audi Q3, Mercedes GLA e Bmw Active Tourer, che saranno sul mercato dall’inizio del prossimo anno. Altra novità riguarda le motorizzazioni. Il Vicepresidente esecutivo per lo sviluppo prodotto globale di General Motors, Mark Reuss, a Detroit ha affermato che sui veicoli GM in futuro si adotteranno più propulsori diesel, soprattutto in considerazione del fatto che in Europa l’alimentazione a gasolio è molto più richiesta rispetto al mercato americano. La stessa considerazione vale per Ferguson che riterrebbe indispensabile per incrementare le vendite sul mercato europeo delle vetture Cadillac. Il primo a montare un propulsore diesel potrebbe essere il grande SUV Escalade, il veicolo Cadillac dal maggior potenziale commerciale.