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SsangYong: il nuovo Rexton sbarca in Europa

 

 

 

 

 

 

SsangYong Motor Company presenterà il nuovo SUV Rexton in Europa il prossimo autunno, dopo il lancio internazionale avvenuto a marzo durante il Motor Show di Seoul, preannunciando importanti progressi sul piano della qualità e della tecnologia per il brand. Il debutto della nuova vettura è stato commentato così da Johng-sik Choi, CEO di SsangYong Motor: ”A brevissima distanza dal lancio di Tivoli, con cui SsangYong ha imposto nuovi standard nel segmento dei SUV compatti di fascia economica, il nuovo Rexton è un’ulteriore dimostrazione del processo di rigenerazione che sta attraversando il brand dopo gli ingenti investimenti fatti da Mahindra. Si tratta della prova tangibile della nostra rapida evoluzione a brand mainstream e azienda specializzata nella produzione di SUV e 4×4.” Rexton è l’ennesimo nuovo modello della sempre più evoluta gamma SsangYong. Segue infatti l’introduzione di Tivoli (2015) e XLV (2016) e persegue l’obbiettivo dell’azienda di aggiungere un nuovo modello ogni anno per i prossimi tre, tra cui una variante pickup derivata da Rexton in arrivo nel 2018.  Oltre alla progettazione sempre più aderente alle necessità e ai gusti Europei gli sforzi dell’azienda si sono inoltre concentrati sulla creazione di nuove opportunità di crescita con lo sviluppo di veicoli elettrici ed ecologici. “Credo che tutti rimarranno esterrefatti dalla qualità di questa nuova vettura. Si tratta di un enorme progresso rispetto al modello che va a sostituire ed è già stata accolta molto bene sul mercato coreano”. La vettura ha il carattere di una ammiraglia; con una size impression notevole e una dotazione a bordo che la pone ai vertici della categoria per completezza, comfort e sicurezza attiva e passiva. Ulteriormente affinate anche silenziosità e guidabilità, grazie anche al vasto uso di acciai speciali nella vettura. Il nuovo Rexton per i mercati europei verrà lanciato a settembre in occasione della IAA di Francoforte e sarà disponibile nelle concessionarie italiane a partire da metà Ottobre 2017.

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Seat: si chiama Arona l’attacco ai B-SUV

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Seat non si ferma e prosegue con i lanci, negli ultimi due anni il marchio spagnolo ha presentato quattro nuove vetture ed ora l’attacco viene sferrato verso il segmento dei B- SUV. L’ultima arrivata si chiama Arona, terzo modello del 2017, il suo nome deriva da una città delle Canarie mentre il suo posto è accanto ad Ateca, prendendo parte alla famiglia che nel 2018 accoglierà un SUV di grandi dimensioni. Arona ha lo scopo di racchiudere in sé tutti gli stilemi dell’ultima generazione Seat, oltre che le dimensioni compatte tipiche di una cittadina e l’indole da crossover. Partiamo allora dalle dimensioni, il nuovo B-SUV nasce sulla stessa piattaforma della Ibiza (la MQB A0) ma è più lungo rispetto ad essa di 79 mm (per una lunghezza totale di 4,1 m), oltre che più alto di 99 mm. Questo permette ad Arona di avere una maggiore altezza da terra e soprattutto una maggiore abitabilità per i passeggeri, ed un bagagliaio di ben 400 litri. L’estetica ricorda molto quella della Ateca, a cominciare dal frontale su cui sono presenti i gruppi ottici Full Led e proseguendo con le fiancate e la zona posteriore, offrendo fino a 68 diverse combinazioni cromatiche ed una variante sportiva FR. Uno dei punti di forza del nuovo B-SUV spagnolo è sicuramente nella dotazione tecnologica, in particolare per quanto riguarda la sicurezza: Front Assist, regolatore automatico della distanza, Stop/Start, Hill Hold Control, rilevamento della stanchezza del conducente, sensori pioggia e luce, frenata anticollisione multipla e telecamera posteriore ad alta precisione. L’infotainment comprende uno schermo touch premium da 8”, compatibile con i sistemi Android Auto AppleCarPlay e Mirror Screen, ed il caricabatteria wireless per smartphone con amplificatore di segnale GSM, mentre saranno a richiesta il Rear Traffic Alert, il Blind Spot Detection e un sistema di assistenza al parcheggio che funziona sia per manovre in parallelo che trasversali. Le motorizzazioni di Arona saranno tutte ad iniezione diretta con turbocompresse e abbinate alla trazione anteriore, la gamma si compone di tre benzina e due diesel: per i primi c’è il 1.0 3 cilindri da 95 o 115 cavalli (il secondo anche con cambio automatico DSG), e soprattutto il nuovo TSI 4 cilindri da 150 cavalli; dal lato diesel è disponibile il 1.6 TDI da 95 cavalli, con automatico DSG, o  da 115 cavalli. Nel 2018 arriverà anche il 1.0 TSI da 90 cavalli bifuel metano/benzina, portando Seat ad essere la prima casa ad aver inserito questo tipo di propulsore su una vettura del segmento crossover compatti. Per ora la gamma motori del mercato italiano non è ancora stata definita in via ufficiale, ma sappiamo che le vendite partiranno dal prossimo mese di novembre, mentre avverrà al Salone di Francoforte il debutto al pubblico di Arona.

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Alfa Romeo: finalmente Stelvio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Sono ormai mesi che in tanti attendono il grande momento, quello di veder correre sulle strade italiane Alfa Romeo Stelvio, primo SUV del Biscione. L’attesa è praticamente terminata, gli ordini sono stati aperti e presto la vedremo calcare le nostre vie, inizialmente nella versione di lancio First Edition ed in seguito in quella definitiva. Lo speciale allestimento viene offerto ad un prezzo di 57.300 euro con la trazione integrale Q4 ed il motore turbo benzina 2.0 da 280 cavalli abbinato al cambio automatico ad otto marce; esteticamente si distingue per cerchi da 20”, pinze freno colorate, cromatura sulla cornice dei cristalli esterni, vetri posteriori oscurati e maniglie delle porte illuminate. Per gli interni la First Edition propone il volante sportivo e le palette del cambio in alluminio,  sedili in pelle con regolazioni elettriche e riscaldabili ed inserti in legno per donare un tocco di eleganza alla connotazione sportiva. Sul versante tecnologia sono presenti il display HD da 8,8 pollici, attraverso il quale vengono trasmesse le informazioni del il sistema di navigazione 3D di ultima generazione creato insieme a Magneti Marelli, ed un ulteriore display TFT da 7”. Di serie sono disponibili i sistemi di sicurezza attiva Integrated Braking System, Forward Collision Warning, Autonomous Emergency Brake e Lane Departure Warning, mentre sono opzionali dotazioni come: telecamera posteriore, sensori di parcheggio, apertura elettrica del portellone posteriore o sistema di accensione automatica degli abbaglianti. L’Alfa Romeo Stelvio, in particolare con il motore montato dalla versione di lancio First Edition, garantisce al tempo stesso ottime prestazioni e buoni consumi grazie: il 2.0 AT AWD 280 CV permette infatti consumi pari a 7 l/100 km nel ciclo combinato, 5,9 l/100 km nel ciclo extraurbano e 8,9 l/100 km in quello urbano, con emissioni di CO 2 medie di 161 g/km. Questo è possibile anche grazie alla trazione intelligente Q4 che in caso di perdita di aderenza trasmette in tempo reale fino al 50% della coppia sull’assale anteriore, mantenendo il 100% sull’assale posteriore in normali condizioni di guida. Infine, per quanto riguarda le prestazioni, parliamo di numeri da record per la categoria: accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 5,7 secondi ed una velocità massima di 230 km/h.

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Mercedes: la SLC è pronta a sostituire la SLK

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Poco più di venti anni fa Mercedes metteva alla luce il modello che stravolse la concezione di spider, quella SLK che fece esordire il tetto in metallo ripiegabile elettricamente e che riscosse un grandissimo successo tra gli amanti del genere. Adesso quel capitolo di storia è stato archiviato per scriverne uno nuovo intitolato SLC, che non si differenzia dal precedente per una sola lettera ma per una serie di aggiornamenti estetici e tecnici. Nel voltare pagina la casa della stella ha accentuato il carattere sportivo della sua spider dotandola di una calandra inedita e di inserti in alluminio nell’abitacolo, di paraurti più sportivi, di una diversa griglia frontale diamantanta e luci diurne a LED, aggiungendo alla famiglia due nuove proposte di motori che si pongono agli estremi della gamma. Da una parte la SLC 180 spinta da un 1.6 sovralimentato da 156 cavalli, dall’altra la SLC 43 AMG con un V6 sovralimentato di 3 litri capace di generare 267 cavalli di potenza; tra le due sono rimaste le “vecchie” motorizzazioni della SLC 200 (2.0 turbo da 184 CV), della SLC 300 (2.0 turbo da 245 CV) e della SLC 250d (2.1 turbodiesel da 204 CV). Per avere il cambio automatico 9G-Tronic sulle quattro cilindri bisognerà farne appositamente richiesta, mentre su tutti gli altri modelli, compresa la AMG, lo troveremo di serie. Le differenze con la SLK ci sono, ma rimangono comunque i due posti ed il tettino in metallo, con quest’ultimo che ora può essere aperto o chiuso fino ad una velocità di 40 km/h; è cresciuto anche il bagagliaio, grazie ad alcune modifiche tra cui l’inserimento di un divisorio semiautomatico del vano bagaglio che permette di avere fino a 335 litri di capacità quando il tetto è aperto. Gli interni ricordano molto quelli della SL, ma qui troviamo una nuova strumentazione, il volante sportivo a tre razze e il sistema di infotainment Comand Online gestibile attraverso il grande schermo centrale di 7”, al quale si aggiunge lo schermo multifunzione a colori TFT da 4,5 pollici posizionato tra i due indicatori. Per le versioni più potenti viene offerto di serie anche il Dynamic Select che permette di scegliere una tra le modalità Comfort, Sport, Sport+ e Indiviudal, e di conseguenza di modificare la risposta di motore, cambio e sterzo. Per chiudere con i prezzi, in quanto già ordinabile, la nuova SLC 180 parte da 37.000 euro, la SLC 200 da 47.000 euro , la SLC 300 da 48.000 euro e l’unica versione a gasolio SLC 250d da 45.820 euro; infine per la più potente 43 AMG occorrono 67.649 euro.

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Lexus NX Hybrid: la prova

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Nonostante sia facile e venga quasi spontaneo affiancare la parola lusso al nome Lexus, possiamo tranquillamente dire che non c’è solo quello nella nuova NX del marchio premium Toyota, c’è anche una tecnologia ibrida e soprattutto uno stile fuori dagli schemi. Quando nel 2013 al Salone di Francoforte fu presentato il concept LF-NX che anticipava la messa in produzione del veicolo oggetto della nostra prova, qualcuno storse la bocca davanti al suo aspetto estetico, ma dopo qualche modifica al look la NX ci è apparsa come un SUV medio decisamente originale ed intrigante, caratterizzato da linee taglienti e muscolosi passaruota. La sua personalità unica è resa ancor più aggressiva dall’allestimento messo a nostra disposizione, l’F-Sport, che si distingue per dotazioni dall’Executive e dal Luxury e si fa riconoscere dalla mascherina a nido d’ape sull’anteriore. Pronta a competere con rivali del calibro di Audi Q5 e BMW X3, il suo design tutt’altro che convenzionale è arricchito da cerchi in lega da 18 pollici, da luci diurne, indicatori direzionali, posteriori e degli stop tutte a LED, lavafari, vetri posteriori oscurati, portellone elettrico, specchietti retrovisori regolabili elettronicamente in nero opaco e per finire loghi laterali F-Sport. Se questo è solo ciò che sta fuori, entrando nell’abitacolo sembra di trovarsi in casa propria per quanti confort vengono offerti. La sensazione di lusso viene immediatamente data dai materiali e dagli assemblaggi scelti per la plancia, al centro della quale troviamo un elegante orologio analogico con illuminazione bianca a LED. Il volante, in pelle F-Sport, è regolabile elettricamente e propone le palette del cambio oltre ai comandi per audio, display e telefono; così come il volante, anche il cambio è rivestito con lo stesso tipo di pelle traforata, e solamente in questo allestimento si trovano gli sportivi pedali ed il battitacco in alluminio. Anche i sedili anteriori sono regolabili elettricamente in otto diverse posizioni, sono riscadabili e per il solo sedile del guidatore c’è anche il supporto lombare per render ancor più comoda la posizione di guida. Con lo schermo da 8” del Lexus Media Display è possibile visualizzare e gestire il sistema di navigazione, la telecamera posteriore e le informazioni generali del veicolo, mentre poco sotto troviamo il climatizzatore bizona. I passeggeri possono godersi il paesaggio a 360° grazie al tetto panoramico a vetro, e se tutto questo non bastasse ci sono le luci per l’ambiente interno che sono a LED e si accendono a sfioramento, e ancora all’interno del bracciolo sono presenti uno Smartphone Wireless Charger ed uno specchietto estraibile. Lo spazio sicuramente non manca, sono stati dichiarati 555 litri di capacità, anche se viene leggermente penalizzato dal pacco batterie posto sotto al divanetto, mentre il bagagliaio risulta ampio, spazioso e facilmente accessibile grazie all’aperura elettrica del portellone. La nostra prova è piacevolmente proseguita viaggiando a bordo della Lexus NX spinta dalla motorizzazione ibrida 2.5, l’unica disponibile in Italia per precisa scelta della casa giapponese visto che in altri mercati è possibile avere anche un motore 2.0 a benzina aspirato o tubo. Al propulsore benzina si aggiungono due unità elettriche, una all’anteriore ed una al posteriore; tutte e tre insieme generano una potenza totale di 197 cavalli e portano a consumi che mai erano stati fatti registrare su un veicolo di queste dimensioni, pari a 20 km con un litro nel tratto cittadino e 15,7 nella percorrenza media, con numeri leggermente più modesti nei tratti autostradali (11 km/l). Il motore ibrido garantisce grande silenziosità in partenza e lavora di continuo per ridurre i consumi, ricaricando le batterie sia in fase di frenata che di rilascio che a basse velocità. Forse non proprio tra le migliori su tratti fuori strada a causa di sospesioni forse troppo rigide, la NX si comporta egregiamente all’interno del traffico della città, un’agilità discreta supportata dal cambio automatico ETC. Bene anche nella sicurezza con ABS, sistema di assistenza alla frenata e controllo elettronico della stabilità. Magari il prezzo della NX nell’allestimento F-Sport non è proprio per tutte le tasche perché parte da 53.300 euro, ma è un costo che viene di certo compensato da tutte le qualità di questo SUV.

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Renault Captur Iconic: la prova

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

L’aria è più fredda, le foglie cadono, siamo ormai in pieno autunno. E’ proprio questo il tema che dominerà il nostro racconto della nuova Renault Captur Iconic. Nata nel 2013 come primo SUV della casa transalpina, la gamma Captur si è ora ampliata (precisamente dallo scorso 24 ottobre) con la serie in edizione limitata Iconic da noi provata. E’ una vettura che fa dell’esclusività il suo modo di essere, la ritroviamo nei dettagli esterni ed interni e nei tanti particolari raffinati ed eleganti pensati per una clientela che vuole stare sempre al passo con i tempi e vivere in maniera moderna e tecnologica. Ricollegandoci all’autunno, guardando la Captur Iconic salta subito all’occhio l’inedita tinta marrone/caramello che richiama i colori della stagione sopra citata, una colorazione disponibile solamente per questa versione con l’obbligo per il cliente di sceglierla per la carrozzeria o per il tetto; a questa si potranno accostare sei diverse colorazioni che andranno a comporre gli abbinamenti Be-Style; rimanendo in tema cromatico, ritroviamo lo stesso marrone/caramello nel disegno degli esclusivi cerchi in lega da 17” pollici diamantati. Sempre in esclusiva per l’Iconic, troviamo esternamente i badge Iconic vicino agli specchietti retrovisori, i privacy glass e i sensori di parcheggio ma l’unicità di questo allestimento, come ben si nota, prosegue negli interni. Nell’abitacolo autunnale spicca ancora la colorazione marrone sulle bocchette d’areazione, sul bracciolo centrale e sui pannelli per la plancia e per le portiere; debuttano su Captur gli interni in pelle, ovviamente sempre dello stesso colore, e di questo materiale sono ricoperti il volante ed i comodi sedili riscadabili impreziositi dall’Alcantara. A completare la dotazione ci sono poi la pedaliera e il pomello del cambio in alluminio, il sistema Easy Access II che permette di entrare nel veicolo e di accenderlo senza chiave, i sensori di parcheggio con telecamera posteriore ed infine l’intuitivo sistema multimediale R-Link Evolution con schermo touch da 7”, grazie al quale è possibile controllare la radio, la connettività e il navigatore con cartografia europea. L’unica cosa che sembra non essere una novità è il motore: un diesel 1.5 DCI nelle potenze di 90 e 110 Cv già utilizzato da altre case automobilistiche. Il propulsore, il solo disponibile, perde forse qualcosa nell’accelerazione (da 0 a 100 in 10,3 secondi) ma offre tuttavia consumi ridotti come i 27 km/l nel ciclo misto dichiarati dalla casa; il risparmio nei consumi è supportato dalla fascia luminosa ECO che appare sul quadrante così come dagli indicatori di cambiata. L’ottima manovrabilità della Captur Iconic e la silenziosità interna sono completati dalla buonissima risposta del cambio manuale a 6 marce da noi provato, con la possibilità di sostituire quest’ultimo con il tipico automatico doppia frizione EDC presente ormai su tutte le Renault. Per chi fosse stato convinto dalle esclusive, molteplici, dotazioni della Renault Captur Iconic, il prezzo parte da 22.600 euro e arriva ai 24.200 della versione con il cambio automatico, ma essendo un’edizione limitata bisognerà affrettarsi perché la troveremo nelle concessionarie solo fino alla prossima estate.