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Vacanze: paese che vai, codice della strada che trovi

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Mancano ancora pochi giorni e gran parte delle famiglie italiane partirà per le tanto attese vacanze. Man mano che ci avvicina alla data fissata, aumenta l’attenzione per la pianificazione, dagli indumenti e oggetti che non potranno mancare in valigia, ai documenti e itinerari. Per chi sceglierà di muoversi in automobile alla scoperta di paesi esteri è indispensabile non tralasciare un aspetto: lo studio del codice della strada della nazione di destinazione. Paese che vai regole che trovi: sono molte e diverse le leggi delle quali gli automobilisti dovranno tener conto. In Francia, ad esempio, c’è l’obbligo di portare con sé un alcoltest usa e getta omologato, mentre  moltissimi paesi (Austria, Germania, Francia, Bulgaria, Belgio, Lettoria, Grecia, Lituania, Polonia, Romania, Regno Unito e Turchia)si può incorrere in una multa se non si ha in automobile un estintore. Nessuno, poi, poteva immaginare che in Estonia è obbligatorio avere a bordo due zeppe per bloccare il veicolo nelle soste. Attenzione anche a dosare l’utilizzo di alcolici durante le vacanze se si intende guidare, quasi tutti i paesi infatti sono molto severi, Finlandia, Belgio, Spagna, Svezia e Polonia hanno un tasso consentito inferiore a quello italiano; in Croazia, Estonia, Repubblica Ceca e Romania il conducente non può addirittura bere niente, mentre sono leggermente più permissivi del nostro stivale Irlanda, Gran Bretagna, Malta e Lussemburgo, con il tasso fissato allo 0,8 contro lo 0.5 italiano. Quanto ai telefonini, l’uso è vietato quasi ovunque, a cambiare è l’importo della multa, ci sono poi nazioni severissime come l’India dove sono proibiti anche i cellulari hand free. Il  bollino autostradale è invece indispensabile nei seguenti paesei: Ungheria, Slovenia, Repubblica Slovacca, Romania, Repubblica Ceca, Austria, Lituania, Bulgaria.

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Attraversamento sicuro

 

di Germana Condò

 

Nonostante la presenza di attraversamenti pedonali, semafori e segnali lampeggianti installati nei vari comuni, il numero di incidenti subiti dai pedoni travolti da un’automobile in fase di attraversamento è ancora troppo alto. In questi giorni a Lugano ha preso il via un progetto, presentato qualche mese fa, con lo scopo di sperimentare un dispositivo studiato con l’obiettivo di assistere i pedoni che necessitano di attraversare la strada, laddove non siano presenti nei dintorni dei semafori pedonali. Il dispositivo appositamente studiato è poco ingombrante e di facile installazione, consiste in una colonnina di acciaio levigato dell’altezza di 1,20 metri, dotata di un pulsante che all’occorrenza verrà azionato dal pedone. La colonnina inizierà ad emettere segnali luminosi grazie ai Led di color arancio installati al suo interno, per una durata che potrà essere impostata attraverso un timer, in base alla lunghezza della strada da attraversare. La colonnina inizierà a diffondere anche un segnale sonoro che indicherà ai non vedenti la durata dell’intervallo lampeggiante. L’effetto auspicato dovrebbe essere duplice. Da un lato le vetture sarebbero allertate dal segnale luminoso del passaggio di un pedone e spinte a rallentare, dall’altra gli stessi pedoni verrebbero costretti a premere il pulsante della colonnina, tale azione richiede una conseguente maggiore attenzione nell’attraversamento, che non avverrebbe più in maniera distratta, come capita in molti casi. Il progetto si propone di mettere in sicurezza tutte quelle strade in cui l’attraversamento risulta particolarmente pericoloso ed in cui non si riescono a trovare soluzioni efficaci nonostante gli interventi adottati. La sperimentazione durerà un periodo di tre mesi, in cui si cercheranno di individuare i vantaggi delle colonnine e possibili migliorie da apportare all’impianto. Per collocare le colonnine non sono state scelte strade a caso, bensì viali con specifiche difficoltà di attraversamento. Cinque in totale le postazioni, tutte con due corsie di marcia, caratterizzate dalla vicinanza di edifici scolastici o da un gran numero di attraversamenti quotidiani, o con illuminazione notturna, due vie delle quali dotate di telecamera fissa. In settembre è prevista l’installazione di altre cinque colonnine da sistemare in attraversamenti cruciali. Il test avviato nella città ticinese è un progetto pilota, ovvero rappresenta solo l’inizio di una sperimentazione a più ampio raggio che potrebbe prendere il via in altri comuni, qualora l’efficacia dell’impianto venga confermata nel periodo sperimentale.

Legislazione

Euro regole

 

di Germana Condò

 

Con l’intento di omologare o, comunque, stabilire degli standard comuni ai vari stati membri, relativamente alle pratiche sulla revisione dei veicoli circolanti sulle strade d’Europa, l’Europarlamento si è riunito nei giorni scorsi. Il risultato del vertice è stato l’approvazione di nuovi dettami riguardanti norme di circolazione, documenti di immatricolazione, revisione e controlli su strada dei veicoli commerciali, conformati a standard minimi, cui tutti i Paesi UE dovranno adeguarsi. Ora si resta in attesa della formale approvazione da parte del Consiglio UE. Le nuove normative consentiranno di semplificare la reimmatricolazione di un veicolo da un paese all’altro dell’Unione Europea in quanto per le autorità nazionali è previsto l’obbligo di riconoscere la validità di un certificato di revisione rilasciato da un altro paese. L’introduzione di questo principio, per il proprietario comporterà che non ci saranno spese aggiuntive nel passaggio da uno stato all’altro o nel cambio di proprietario, e attraverso l’utilizzo di banche dati comuni sarà più facile tenere sotto controllo i risultati dei test effettuati sui veicoli e la validità dell’autorizzazione a circolare, così da migliorare la sicurezza sulle strade. Questo è quanto ha tenuto a specificare in assemblea una delle relatrici, Vilja Savisaar-Toomast (Alde). Allo stesso tempo sarà più complicato per i frodatori riuscire a contraffare il chilometraggio di un veicolo, attraverso un controllo più rigido da effettuarsi, al momento del rilascio del certificato, sul contachilometri tramite uno specifico test svolto durante il controllo tecnico. Nel testo redatto dalla Commissione è specificato che gli Stati membri restano comunque liberi, se ritengono, di adottare normative più rigide in rapporto agli standard europei approvati. La Commissione UE ha trattato il tema anche in relazione ai veicoli a due e a tre ruote, rilevando che saranno soggetti a controlli, attraverso ispezioni obbligatorie a partire dal 2020, solo i motocicli che superano i 125 CV di cilindrata, modificando il testo iniziale in cui si proponeva un regolamento comune che riguardasse i motocicli di tutte le cilindrate. Anche nel caso dei motocicli i singoli stati avranno la possibilità di esentare i mezzi dal controllo qualora siano state adottate misure alternative ugualmente valide e garanti degli standard di sicurezza stradale.