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Volkswagen rinuncia all’Angelo Giallo

 

di Germana Condò

 

L’assegnazione dell’ambito riconoscimento “Gelber Angel” 2014 conferito dall’Adac, il potente Automobil Club tedesco che ogni anno premia l’auto più amata dell’anno, è stata seguita da una serie di polemiche sgradevoli che ha portato le maggiori case produttrici tedesche tra cui Daimler, BMW, Volkswagen e Porsche a dichiarare di voler restituire tutti i riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni dall’ente. In un comunicato diffuso da Daimler si spiega che questi premi sono importanti in quanto rappresentano un indice di gradimento e danno idea dei gusti della clientela in un dato momento storico. Una votazione falsata non ha nessun valore e non è di nessuna utilità per il costruttore. Facciamo un passo indietro per ricordare quanto accaduto. L’Angelo Giallo 2014 sarebbe andato alla Volkswagen Golf, risultando la preferita da 34.299 votanti. Da un controllo effettuato dalla società di consulenza Deloitte, i voti effettivi che avrebbero determinato l’incoronazione della Golf sarebbero stati solamente 3.409. Lo scandalo che ne è derivato, ha portato anche alle dimissioni del suo responsabile della comunicazione, nonché direttore di Motorwelt (la rivista dell’Automobil Club)  Michael Ramstetter. Ma non è finita qui, infatti le indagini iniziate nei giorni successivi, volte a verificare se anche nelle precedenti edizioni i dati raccolti avessero subito manipolazioni, hanno svelato altre truffe nel settore dell’assistenza stradale dell’ente incriminato. I meccanici ADAC, in cambio di bonus di vario genere, avrebbero condizionato la scelta di automobilisti iscritti a cambiare anche prematuramente la batteria della propria auto, senza una vera e propria necessità. Sotto accusa anche i dirigenti dell’ente che avrebbero utilizzato per esigenze personali gli elicotteri adibiti al soccorso stradale. Nonostante le sconsiderate manipolazioni, la Volkswagen Golf conferma il suo primato, mentre al secondo posto sarebbe arrivata BMW Serie3, che sulla classifica stilata da ADAC non compariva neanche tra i primi cinque posti. In ogni caso il “Gelber Angel” non verrà assegnato per un lungo periodo di tempo, lo ha annunciato la dirigenza dell’ADAC.

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Germania: scoppia lo scandalo “Auto dell’anno”

 

di Germana Condò

 

Nei giorni scorsi erano state liquidate come un semplice pettegolezzo giornalistico le indiscrezioni svelate in un articolo della Suddeutsche Zeitung, notizie sulla base delle quali il premio più ambito per le case automobilistiche in Germania, il riconoscimento dell’ “Auto dell’anno” conferito dall’Adac, il potente Automobil Club tedesco, sarebbe stato truccato. La reazione della dirigenza dell’ente, che con i suoi 19 milioni di iscritti è il più grande d’Europa, era stata immediata e si era gridato ad un vero e proprio “scandalo per il giornalismo”. Purtroppo a distanza di quattro giorni dalla cerimonia ufficiale di premiazione tenutasi nell’ex residenza reale di Monaco, che ha visto trionfare nuovamente la Volkswagen Golf quale auto più amata dai tedeschi anche nel 2013, l’Adac ha dovuto ammettere le proprie responsabilità e il suo responsabile della comunicazione, nonché direttore di Motorwelt (la rivista dell’Automobil Club) Michael Ramstetter, ha dovuto dimettersi da tutte le sue cariche. Un’ammissione di colpa da parte dell’Adac che avrebbe eletto la nuova Golf come auto preferita dai tedeschi nel 2013 con solo 3.409 voti effettivi, a fronte dei 34.299 dichiarati. Inevitabile la risonanza dell’accaduto nell’ambito del settore e subito sono arrivate le prime richieste di far chiarezza sui fatti dal Ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt con l’invito all’ente di “mettere tutte le carte in tavola”, ma anche dalle case produttrici BMW e Volkswagen, soprattutto quest’ultima perché coinvolta direttamente. Sembra anche che arrivati a questo punto la questione non riguardi esclusivamente il premio conferito quest’ultimo anno ma che l’Adac sarà chiamato a produrre documentazione inerente alle precedenti edizioni dal 2005 in poi.