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Toyota: partnership con il Coni fino al 2024

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Un nuovo accordo è stato siglato tra il più grande costruttore di auto mondiale e la massima organizzazione sportiva italiana: Toyota e Coni avviano una nuova partnership che durerà fino al 2024. Si tratta di un accordo dal valore di poco più di un milione di euro all’anno, sottoscritto dal Presidente del Coni Giovanni Malagò e dall’Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia Andrea Carlucci, che prevede la fornitura di 25 vetture, 20 Toyota Rav4 Hybrid e 5 Lexus, le quali accompagneranno gli atleti azzurri nel percorso che li porterà prima alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018 e poi a quelle di Tokyo 2020 fino a chiudersi con i giochi del 2024. A fare da testimonial durante la “cerimonia” di presentazione c’erano cinque grandi sportivi italiani:Odette Giuffrida,  medaglia d’argento nel Judo a Rio 2016, Daniele Lupo, argento nel Beach Volley, e gli azzurri Marco Di Costanzo, Marta Pagnini e Matteo Castaldo, ovviamente arrivati a bordo di una Rav4 Hybrid. Toyota Mondo e il Comitato Olimpico Internazionale avevano già avviato una collaborazione nel 2015, ora la partnership si concretizza anche in Italia con grande soddisfazione del Presidente Malagò: «Il fatto che Toyota abbia voluto investire nel Coni per noi è motivo di grandissimo orgoglio. Quando il Cio ha fatto l’accordo con Toyota, ma non era così automatico che arrivasse anche per i comitati olimpici nazionali. Questo è quello che il Cio chiede e si dovrebbe fare, ma soprattutto c’è un formidabile desiderio da parte di Toyota di investire nello specifico nella realtà del Coni. E arrivando fino al 2024 non è un’esperienza mordi e fuggi. Complimenti al responsabile marketing del Coni, Diego Nepi, il motore, il sostenitore, il coordinatore di questa partnership. Per il mondo dello sport si tratta di un giorno importante perché sancisce l’inizio di un rapporto con un’eccellenza del mondo automobilistico. La mia esperienza personale, da imprenditore, mi aveva fatto conoscere la Toyota molti anni fa, permettendomi di intuire che sarebbe diventato un colosso del settore perché sapeva anticipare i tempi e percorrere strade coraggiose e innovative. Per il CONI, la Toyota è un partner nuovo ma al tempo stesso un partner importante che ha ottenuto successi in tutto il mondo in tema di mobilità. Siamo molto soddisfatti per questo accordo che garantisce al Comitato Olimpico Nazionale Italiano un parco auto molto innovativo, vicino ai temi dell’ambiente, considerando che utilizzeremo auto ibride e con celle a combustibile, una peculiarità lanciata proprio sul mercato dalla Toyota. Oggi sono un’azienda leader e siamo particolarmente onorati di celebrare questa intesa che ci consente di viaggiare nel futuro». Il numero uno del Coni avrà in dotazione una Lexus Rx450 per tutta la durata dell’accordo, a consegnargli le chiavi l’a.d. Carlucci che ha voluto così commentare l’avvio della collaborazione: «Il nostro obiettivo è battere i nostri record e confidiamo di superarci anche quest’anno. Come detto dal presidente del Cio, Thomas Bach, si parla di mobilità sostenibile e senza innovazione e investimenti non si riesce a generare un beneficio per i clienti. In questo noi ci sentiamo davvero sportivi e dall’unione di queste due culture nasce una partnership di eccellenza. Questa partnership rappresenta per Toyota un traguardo importante e rispecchia valori comuni sui quali il nostro brand lavora da sempre: creare una società migliore, attraverso l’applicazione del nostro spirito Kaizen, il miglioramento continuo di qualsiasi attività o processo, unito all’innovazione, nel rispetto delle persone e del lavoro di squadra. Riteniamo che attraverso la tecnologia ibrida e l’uso diffuso dell’idrogeno, quale risorsa energetica alternativa, si possano ottenere obiettivi importanti per un futuro migliore e favorire il benessere delle persone e della società in generale. Come nello sport, che punta alla ricerca continua di nuove sfide, nel pieno rispetto delle persone e del loro potenziale, con la tecnologia ibrida e con l’idrogeno, abbiamo lanciato la nostra sfida più grande e adesso la stiamo raggiungendo: costruire un mondo che sia realmente a emissioni zero. Grazie a questa partnership, di lunga durata, sono sicuro che svilupperemo programmi innovativi che vedranno sport e mobilità sempre più in prima linea».

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Nuova Rav 4 Hybrid: Toyota rifa il trucco alla sua SUV

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

E’ tempo di restyling per Toyota Rav 4, e proprio nei prossimi giorni (il 23 e 24 gennaio) la nuova SUV giapponese arriverà nelle nostre concessionarie con il suo look aggiornato, la propulsione ibrida e ad un prezzo di lancio speciale, 28.900 euro contro i 32.550 effettivi. Partendo dagli esterni, sulla Rav 4 Hybrid si fa subito notare l’inedito frontale con i suoi gruppi ottici dal taglio moderno che vanno a riprendere il nuovo corso di stile di Toyota inaugurato con Auris; sempre sul davanti c’è una presa d’aria con dimensioni maggiori rispetto a quelle del precedente modello, e anche sul posteriore è evidente la nuova grafica dei fari. Internamente sorprendono lo spazio e la versatilità, visto che anche per un quinto passeggero l’ultima crossover di Toyota risulta più che comoda grazie all’assenza del tunnel della trasmissione. Come per le altre ibride del marchio è stata scelta una tonalità di blu per tutta la strumentazione, la quale comprende uno schermo TFT da 4,2 pollici per le informazioni di bordo ed un ulteriore display da 7 pollici per l’infotainment gestibile tramite il sistema Toyota Touch 2. Sotto al cofano della nuova Rav 4 Hybrid si presenta un motore 2.5 a benzina coadiuvato da uno o due motori elettrici, a seconda che si scelga la variante 2WD o 4WD, che generano nel complesso una potenza di 197 cavalli; per il cambio c’è il “solito” e-CVT utilizzato anche dalle altre ibride Toyota. Unica alternativa al motore ibrido sarà il 2.0 diesel di stampo BMW da 143 cavalli di potenza, ma disponibile solamente con le due ruote motrici. Lunga la lista di sistemi di assistenza alla guida e per la sicurezza, come quelli che aiutano a rimanere in corsia o che rilevano la presenza di pedoni, o ancora il cruise control adattivo, il riconoscimento dei segnali stradali, gli abbaglianti automatici e le telecamere che permettono di vedere l’auto dall’esterno a 360 gradi. Sulla nuova Rav 4 Hybrid disponibile in tre diversi allestimenti, ossia Active (2WD), Style e Lounge, più un quarto riservato alla clientela Business, la dotazione di serie prevede: il climatizzatore bi-zona, il sensore crepuscolare e per la pioggia, la telecamera posteriore, il kit di riparazione, il controllo di stabilità e di trazione, i retrovisori regolabili elettricamente, i fari bi-led e fa anche il suo primo ingresso su questo modello il portellone elettrico.

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Rav4: a New York arriva l’Hybrid

 

di Leonardo Frenquelli

 

La Toyota continua ad essere pioniera nel campo delle alimentazioni alternative. La casa giapponese ha annunciato che la sua gamma di ibridi sta per essere ampliata: è in arrivo la RAV4 Hybrid. Tramite un comunicato ufficiale è stato reso noto che il due aprile al Jacob Javits Center, in occasione del New York International Auto Show, verrà svelata questa inedita versione del SUV che tanto successo ha portato in casa Toyota. Per ora ci è concesso vedere soltanto un’immagine del retro, dalla quale si può ben distinguere la scritta “Hybrid” ed il differente design dei led interni ai fari posteriori. Queste e poche altre saranno le differenze estetiche che si potranno riscontrare rispetto alle versioni già presenti sul mercato, giusto le caratteristiche proprie della linea delle ibride Toyota, come il blu delle finiture e dell’illuminazione della plancia. I giapponesi non hanno voluto rendere nota alcuna specifica tecnica ma si cominciano a fare le prime supposizioni: la base meccanica e tecnologica dovrebbe essere la stessa utilizzata per la produzione della Lexus NX 300h, modello da poco lanciato sul mercato internazionale. Il propulsore della Lexus, dunque quello che ipoteticamente dovrebbe montare la nuova RAV4 Hybrid, è un 2.5 insieme ad una doppia sezione elettrica utile anche per il 4×4, per un totale di 197 cavalli. Dopo Prius, Yaris e Auris, la famiglia delle ibride Toyota accoglie una nuova nata, confermando la casa giapponese come leader del settore a basso impatto ambientale.

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Toyota: il destino è “fatto in casa”

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione di Maurizio Elviretti

 

Dopo aver intervistato Andrea Carlucci in merito a quelle che erano le proposte di Toyota all’ultimo Salone di Ginevra, questa volta è stato il Responsabile Comunicazione Fabio Di Giuseppe ad accoglierci nella sede romana del marchio giapponese per parlarci della nuova Verso appena introdotta sul mercato, ma anche del futuro di Yaris, dei successi del RAV4 e delle novità sul fronte Lexus.

È uscita sul mercato la nuova Toyota Verso 1.6 D-4D, macchina importante che introduce un motore 1.6 con delle particolarità significative: parliamo infatti di un diesel con consumi ridotti, basse emissioni ed abbinato ad un cambio sei marce, potenza 112 CV e velocità massima da 185 km/h

“Verso è il primo esempio di collaborazione tra Toyota e Bmw. Parliamo di un motore nel cuore del segmento dei monovolume, un prodotto di derivazione tedesca che il centro di ricerca e sviluppo europeo di Toyota ha rivisitato e perfezionato per rimanere in linea con le ultime normative in termini di emissioni a livelli di consumi assolutamente ridotti. Avevamo prima un 2.0 diesel, forse troppo grande come cubatura per quello che è il mercato, per la classica famiglia con necessità di sette posti. Così facendo avremo la possibilità di offrire una vettura 1.6 diesel, 112 CV, nel cuore del segmento con consumi ridottissimi e sicuramente un prodotto dalle molteplici configurazioni, dai sette posti fino a trentadue tipi di configurazione all’interno dell’abitacolo. Una vettura molto compatta, con la disponibilità dei sette posti, leader di segmento in questo senso, una vettura in linea con i tempi anche per quello che richiede questo tipo di cliente, una famiglia moderna, in termini di tecnologia e connettività. Oltre ai classici schermi per dvd sui sedili posteriori, troviamo il Toyota Touch 2, l’evoluzione del sistema Touch Toyota che abbiamo visto per la prima volta su Yaris al lancio della nuova generazione. Un sistema multimediale che oltre alle classiche connessioni, Usb, Bluetooth, aggiunge oggi dei servizi di connessione molto avanzati. Troviamo addirittura della applicazioni tipo Twitter, Google Panoramio o Google Street View”.

Una macchina, quindi, che possiamo riassumere dicendo che piace, unica nel suo segmento e che fa davvero risparmiare, dati i bassissimi consumi ed un motore che garantisce un risparmio sulla manutenzione ordinaria

“Questo è uno dei primi passi che stiamo portando avanti, in questi ultimi mesi abbiamo dato sempre più attenzione a quello che non è solo il mercato del privato ma anche al mercato delle flotte. Un cliente privato percorre meno di 15 mila km, mentre un cliente flotte va ben oltre con 20 o 25 mila km l’anno. Quello che accade con Verso 1.6, abbiamo allungato il periodo di manutenzione e questo permette meno tagliandi all’interno del periodo di possesso della vettura. Abbassare il costo di possesso della vettura, quindi, oltre a costi che dipendono dalla motorizzazione come il bollo o l’assicurazione. Allungare il periodo di manutenzione della vettura ti permette di abbassare anche il costo di possesso”.

Arrivata sul mercato a fine marzo, quali sono i prezzi di lancio e a quale target di clientela è rivolta?

“Il prezzo di lancio è di 19.900€, in concessionaria c’è un’azione molto forte di lancio sul prodotto cuore di gamma, l’allestimento Active, che comprende il sistema Touch 2, cerchi in Lega, clima automatico, nuovi rivestimenti interni e tutto quello che è necessario su una vettura di questa categoria. Il target sono famiglie che hanno necessità di qualche spazio o posto in più, in una vettura che rimane comunque sempre entro i 4 metri e mezzo”.

A giugno è previsto il restyling di Yaris, e questo ci permette di chiederle come sta procedendo la commercializzazione della versione ibrida che in Italia ha incassato successi davvero ovunque

“Anticipazioni sul restyling non possiamo darli, non abbiamo informazioni ufficiali di cui poter parlare. Per quel che concerne l’ibrido, Verso completa la famiglia monovolume Toyota, dove si aggiunge un sette posti ibrido il Prius Plus, quindi al 1.6 Diesel di cui abbiamo parlato non dimentichiamo il 1.8 con cambio automatico e Power Train ibrido, che anche questo sta godendo di grandissimo successo soprattutto nei grandi centri urbani. Yaris Ibrida oggi è il primo prodotto fra le citycar, se parliamo di grandi centri urbani, su Roma e Milano, il grande successo di questo modello proietta la gamma ibrida di Toyota, ma dell’ibrido in generale. Un mercato ibrido che ormai viaggia stabilmente su numeri vicini all’uno, uno e mezzo di mercato, quindi in grandissima crescita, con sempre più attenzioni da parte delle istituzioni. Il comune di Milano sappiamo che dà l’accesso gratuito all’area centro, mentre il comune di Roma dà un accesso scontato nel centro storico e non si paga il parcheggio nelle strisce blu. Molte tra le maggiori regioni italiane hanno esentato le vetture ibride al pagamento del bollo e sono sempre di più i comuni e le regioni che hanno attenzioni per questa tecnologia”.

In occasione dell’ultimo salone di Ginevra abbiamo avuto occasione di sbirciare nel vostro stand una delle protagoniste assolute dell’intero Salone: la Toyota Aygo

“Sicuramente il successo di Ginevra è dato dal fatto che fino a quell’istante non avevamo svelato nulla, neppure una foto, tranne un teaser dove si intravedeva la parte anteriore della vettura. In questo senso è stata una delle sorprese assolute di Ginevra. C’era uno stand intero dedicato all’Aygo con 13 vetture, una diversa dall’altra, con i molteplici modi di personalizzare questo gioiellino. Questa X che parte da davanti ed arriva fino alla parte posteriore caratterizza molto il design della vettura, come disse il chief engineer David Terai che si è ispirato ai manga giapponesi, precisamente ad Astroboy. Un altro pilastro di questa vettura è l’estrema multimedialità, un sistema touch di ultimissima generazione e retrocamera disponibile di serie sul segmento A che rappresenta un’unicità all’interno del mercato. Collettività ai massimi livelli con il Mirror Link, questa funzione che duplica quello che vediamo sul nostro cellulare direttamente nel touchscreen della macchina”.

La vedremo sul mercato italiano entro l’estate, sono confermati questi tempi d’uscita?

“Sì, la presentazione è prevista per giugno e le prime consegne a cavallo tra Luglio e Settembre”.

Passiamo ora ad una macchina che proprio in questi giorni ha festeggiato il ventennale della sua nascita. Stiamo parlando del RAV4, la vettura che ha creato il segmento di riferimento, rivoluzionandolo sia in termini stilistici che prestazionali. I numeri di questa macchina sono impressionanti: cinque milioni di unità vendute dal suo lancio ad oggi, ed anche nell’ultimo anno, il 2013, si è affermata come una delle vetture più apprezzate del mercato italiano, a dimostrazione che gli anni passano per tutti ma non per la RAV4

“Io andrei anche aldilà del mercato italiano, oggi se guardiamo le classifiche mondiali rientra all’interno della top 15 dei modelli venduti, oltre mezzo milione di vetture vendute ogni anno con il badge RAV4. La sua storia parte dal 1994, parliamo di quattro generazioni che hanno avuto un filo di continuità in ognuna di esse. Si è partito dal primo modello tre porte, una vettura che era assolutamente avanti sia in termini di design ma anche in termini di tecnologia. Un vero fuoristrada contenuto in una citycar del tempo. La seconda generazione ha avuto un’esplosione in termini di volumi, motore diesel e cinque porte. Anche li c’è stata l’evoluzione della trazione integrale, un po’ più votata ai consumi rispetto alla performance off-road. La macchina si stava evolvendo in un concetto di crossover più moderno. La terza generazione, un successo incredibile, con questo motore D-Cat che abbatteva il particolato pur senza avere il filtro antiparticolato. Anche li ci fu un record con quasi ventimila vetture vendute in un anno in Italia. Dopodiché il RAV ha abbandonato la ruota posteriore, è diventata una vettura sempre meno da esperto del off road e più macchina da famiglia, l’ultima generazione soprattutto ha una capienza di bagagliaio di 500 litri, apertura elettrica per facilitare il carico, grandissimo comfort di guida pur non abbandonando mai quella che è la storia del RAV, ovvero il 4×4, un sistema permanente. Una vettura che si è evoluta con i tempi, sempre più crossover e sempre meno fuoristrada, senza abbandonare però il suo DNA originale”.

RAV4 è stata fonte d’ispirazione per tanti competitor, voi di Toyota, fronte Lexus, recentemente avete lanciato questa nuova Lexus NX, un SUV compatto che si ispira nella sua compattezza proprio al RAV4

“Mancava nella gamma Lexus un SUV compatto, avevamo l’RX, il primo per antonomasia di quelle dimensioni che ha precorso un po’ i tempi, dagli Stati Uniti è arrivato poi qui in Italia. Quello che mancava era un SUV più compatto, intorno ai 4,50 metri, ibrido perché il DNA di Lexus è 100% ibrid, almeno per quel che riguarda in Italia. Abbiamo parlato prima del successo globale del RAV4, vale la pena citare anche il successo globale di Lexus, visto che è il marchio premium più di successo nel mondo, dopo Bmw, Mercedes e Audi. Sicuramente questo nuovo modello NX, svelato per ora solo nel nome, poi lo vedremo ufficialmente al Motorshow di Pechino a breve anche nelle sue forme, avrà sicuramente una nuova spinta in termini sia di volumi che di successo del marchio”.

Riguardo invece alla Lexus CT 200 H, stiamo parlando di una vettura migliorata nella dinamica di guida, nell’insonorizzazione, nel feeling del cambio e in termini di consumi di emissioni CO2

“Emissioni assolutamente ridotte, leader di segmento, ovviamente dove è molto difficile arrivare per altre tecnologie può arrivare oggi l’ibrido di Toyota e Lexus. CT rappresenta il ticket d’ingresso nel mondo del Premium Lexus, un mondo sicuramente votato al lusso e alla raffinatezza, alla ricerca dei materiali, alla cura dei dettagli, ma un lusso sicuramente alla portata del cliente che si rivolge a quel tipo di vettura. Oggi è una vettura fortemente riposizionata nel prezzo, che si affaccia sul mercato al di sotto dei 23 mila euro con un equipaggiamento assolutamente completo, e che invitiamo i clienti interessati al segmento C, quello di successo nel Premium, ad andare a provare questa, perché rimarranno entusiasti sia della fluidità, della silenziosità, del piacere di guida, ma anche delle performance che riesce a garantire”.

In chiusura, impossibile non parlare di Toyota e motorizzazioni alternative: a Ginevra ci avete confermato che state facendo passi in avanti per quel che riguarda la tecnologia Fuel Cell, che porterà alla realizzazione della prima auto ad idrogeno

“Quando è stata lanciata la prima Prius, nel 97, l’ingegnere capo di Prius era visto come un pazzo, un visionario, al tempo. Sono passati alcuni anni, e Toyota ha raggiunto i sei milioni di unità ibride vendute nel mondo. Solo in Italia ne sono state vendute oltre 14 mila lo scorso anno, in totale non solo Toyota e Lexus. Quindi la visione di quell’ingegnere è stata una visione di successo. Vedremo se anche in questo caso succederà lo stessa cosa”.

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Toyota richiama in officina 6,39 milioni di auto

 

di Germana Condò

 

La casa automobilistica più grande al mondo Toyota ha annunciato che 6,39 milioni di auto prodotte dal 2004 al 2013 dovranno rientrare in officina per controllare l’esistenza di possibili problemi tecnici o meccanici di diversa natura. I modelli interessati dal richiamo coprono quasi tutta la gamma, passando per quelli a noi più noti come Yaris, Rav4, Auris, Urban Cruiser. Proprio i primi due modelli sarebbero quelli più coinvolti in Italia, per un totale di circa duecentomila unità. Per la casa automobilistica nipponica è il più grande richiamo di veicoli dal 2012 e l’impatto non ha tardato a ripercuotersi sulla Borsa di Tokio in cui il titolo in chiusura delle contrattazioni ha perso circa tre punti percentuali. Tra i difetti oggetto di controllo, un problema riguardante il cavo a spirale potrebbe riguardare circa 3,5 milioni di auto prodotte tra l’aprile 2004 e il dicembre 2010, con sedici modelli coinvolti. Altro difetto riguarderebbe la guida dei sedili che non fissata adeguatamente, potrebbe slittare e causare situazioni di pericolo alla guida, per questo sono stati richiamati otto modelli per un numero di 2,32 milioni di unità prodotte dal gennaio 2005 all’agosto 2010. Un difetto rilevato al piantone dello sterzo ha fatto richiamare in officina 760mila vetture prodotte dal settembre 2005 al febbraio 2009. Altri sei modelli prodotti tra il marzo 2012 ad agosto 2013, con un numero di 20mila vetture da controllare, potrebbe far riscontrare danni al motore di avviamento, infine 160mila veicoli prodotti tra l’agosto 2005 e il febbraio 2008 verranno ispezionati per verificare il buon funzionamento del motorino del tergicristallo del parabrezza. La Toyota ha tenuto a precisare che la scelta di richiamare un numero così ingente di veicoli è dettata dalla serietà e dall’interesse per il benessere del cliente, che viene prima della preoccupazione delle ripercussioni economiche sull’azienda stessa. Inoltre, non è noto alcun incidente avvenuto a causa dei difetti segnalati, posizione del tutto lontana da quella di General Motors, ad esempio, che ha iniziato a ritirare i propri veicoli solo dopo la denuncia di tredici incidenti mortali.

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RAV4: vent’anni di successi

 

di Leonardo Frenquelli

 

Nel 1994 sembrava un progetto esagerato, un 4×4 troppo piccolo per essere prodotto. Se in Toyota avessero abbandonato quel progetto, probabilmente oggi il mercato automobilistico avrebbe un altro volto. Stiamo parlando della RAV4, perché sono passati vent’anni dal momento in cui ha fatto il suo esordio sul mercato il capostipite di tutti i SUV. Dal pianale della Corolla, la Toyota ha anticipato qualsiasi altra casa, dando via ad un trend che continua ancora oggi e che fu subito molto apprezzato, come dimostrano i dati già del primo anno di vendite: siamo intorno sessantamila unità vendute, numeri che si andranno poi duplicando e triplicando di anno in anno. RAV sta per “Recreation Active Vehicle”, un concetto che all’epoca non aveva precedenti e sinonimo del moderno SUV e la sua crescita durante gli anni ha permesso alla Toyota di portare avanti il modello per ben 4 serie, con l’ultima presentata a Ginevra nel 2013 e tutt’ora in produzione. Il propulsore della capostipite era da 152 cavalli, un benzina 2.0 che nel tempo ha sviluppato diverse versioni, fino ad arrivare ai 177 cavalli dell’ultima presentata. Addirittura, a dimostrare le capacità dei tecnici Toyota, non solo lungimiranti ma anche garanti di grande prestazioni, una particolare versione della terza serie detiene un record invidiabile: la versione americana che fu messa in vendita in Italia nel 2007, grazie a dei rapporti più corti sullo stesso motore con 400 Nm di coppia, registrava una percorrenza da zero a cento chilometri in 6.8 secondi. Ancora oggi è un record imbattuto. In 20 anni di storia la Rav4 è stata venduta in più di cinque milioni di unità, 1.3 milioni soltanto in Europa, numeri importanti come è giusto che sia per una vettura che ha segnato il mercato.

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Toyota: Ritorno al futuro

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione di Germana Condò

 

Tradizione e punti fermi, ma anche un’attenzione mirata e rivolta, continuamente, al futuro. Con questi presupposti Toyota si è presentata all’ultimo Salone di Ginevra e, soprattutto, di questi aspetti ci ha parlato Massimo Gargano, Presidente Toyota Italia, in questa breve intervista.

Ci illustra le caratteristiche del Rav4 di quarta generazione?

«Rav4 è un prodotto che ha inventato, di fatto, la sua categoria di mercato, affermandosi come il SUV più venduto in Italia. Da quando l’abbiamo lanciato sul mercato, abbiamo venduto più di 180.000 unità. Ora siamo arrivati alla quarta generazione di quello che, proprio in virtù dei numeri succitati, bisogna considerare a tutti gli effetti come un simbolo di Toyota in Italia e nel mondo. Rav4 si rinnova e, allo stesso tempo, mantiene inalterate le sue caratteristiche fondamentali, a partire dalla grande dinamicità, sia su strada che su terreno sconnesso, grazie ad una trazione 4×4 assolutamente efficace, proseguendo con un design ad alta personalità ed innovazioni dal punto di vista tecnologico e della sicurezza, come dimostrano le cinque stelle Euro Ncap. Le dimensioni sono leggermente cresciute, offrendo così un maggior comfort ai passeggeri posteriori ed un vano di carico più ampio, pur preservando comunque la solita versatilità che lo ha sempre caratterizzato».

Tra le novità in esposizione c’è Auris Touring Sports. Come nasce questo modello?

«E’ nata, coerentemente con la strategia di sviluppo della gamma, per ampliare l’offerta della nuova generazione Auris lanciata a gennaio e che sta andando molto bene sul mercato. Parliamo di una station wagon cinque porte compatta, che avrà come punto di forza la tecnologia full hybrid. E’ un modello importante che saprà coniugare varie esigenze ed interpretare quella trasversalità nella ricerca di prodotti nuovi su un mercato in cui abbiamo monovolumi e SUV di tutte le grandezze. Anche la station wagon ha bisogno di reinterpretarsi e la Touring Sports assolve esattamente questa funzione. Sarà lanciata verso la fine dell’anno».

In mostra abbiamo anche due prototipi: FT86 Open Top e i-Road

«Toyota non si caratterizza solo per un particolare segmento o per una data tecnologia ma continua ad investire in più direzioni, con razionalità ma anche con passione. Noi riteniamo che la via della mobilità sostenibile sia percorribile su più fronti: dall’elettrico alle energie rinnovabili, all’idrogeno e all’ibrido, che è la nostra spina dorsale. Per questo proponiamo un modello completamente elettrico, che sperimenteremo per i prossimi tre anni a Grenoble. Per quanto riguarda la versione cabrio della Gt86, si tratta ancora di un concept. Stiamo valutando la sua eventuale produzione anche sulla base del riscontro che riceveremo. Continueremo, comunque, a lavorare sulla tecnologia ibrida, con un approccio orientato a basse emissioni, bassi consumi e rispetto per l’ambiente».

Proprio la Gt 86 è stata premiata con la medaglia d’argento nell’ambito della competizione “Auto dell’Anno”. Vale più questo secondo posto oppure il primo posto ottenuto come marchio più ecologico tra tutte le case automobilistiche?

«Tutti i riconoscimenti hanno il loro valore e il loro senso. Toyota è riconosciuta come marchio green in diverse categorie non solo in termini di emissioni ma, considerando un raggio più ampio, anche come filosofia industriale, dallo sviluppo prodotti alla gestione del processo produttivo. Sono tutte conferme, ma è evidente che per noi siano altrettanto importanti quelle relative all’apprezzamento del prodotto, in questo caso di una vettura originale, in controtendenza rispetto al mercato ed anche coraggiosa, così come lo è stata la scelta dell’ibrido quando il mercato era orientato verso altre tecnologie. Toyota si può considerare l’azienda dell’ibrido ma anche della sportività. Oggi che il mercato va verso l’ibrido, noi abbiamo voluto ridare un segnale di sportività e il riconoscimento su Gt86 ci riconferma la bontà della scelta».