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Ford Mustang parte alla conquista del pianeta

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Ecco che finalmente la nuova Ford Mustang entra in produzione, per essere venduta a partire dal 2015 in centoventi paesi del mondo. Sarà assemblata esclusivamente nello stabilimento di Flat Rock, e partendo da lì arriverà anche in Europa, importata ufficialmente nel Vecchio Continente per la prima volta in cinquanta anni di vita, sbarcando poi in Inghilterra, Australia e Sud Africa  anche in una versione che prevede la guida a destra, cosa che prima non si era mai vista. Il modello del 2015, già presentato a marzo 2014 al Salone di Ginevra, avrà sul pannello strumenti un badge con la scritta “Mustang-Since 1964” e molti dei suoi componenti saranno prodotti in allumino, come parte del comparto sospensivo, le boccole, il cofano e i pannelli laterali. Due le carrozzerie disponibili per la Ford Mustang di sesta generazione, fastback e convertible, e altrettanti sono i motori: un EcoBoost 2.3 da 310 Cavalli e 434 Nm di coppia, e un 5.0 V8 da 435 Cv e 542 Nm; nuove anche le sospensioni, rese del tutto indipendenti, e il ponte posteriore integral link che fa in modo di mantenere sempre la stessa altezza da terra della coda della vettura sia nella fase di accelerazione che in quella di frenata.

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Ford presenta il nuovo pick-up Super Duty 2015

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

In Texas sono sempre molto richiesti i pick-up, e Ford si prepara a lanciare sul mercato locale una nuova versione della sua Serie F Super Duty. Le modifiche più sostanziali riguardano il motore, un diesel V8 6.7 Power Stroke, nato già da qualche anno ma ora rinnovato, che avrà una potenza di 400 cavalli e una coppia massima di 1084 Nm, grazie al nuovissimo turbocompressore GT37. Oltre al turbo, è stata migliorata l’inezione, che ora garantisce minor rumore e vibrazioni, ed è stato progettato un nuovo sensore per regolare la temperatura dei gas di scarico. Il  motore è disponibile anche in versione biffe/benzina Gpl, che riduce costi e consumi senza però influenzare le prestazioni, che rimangono le stesse. In più, sul nuovo Ford F-450 Super Duty, sono stati potenziati telaio e sospensioni e aggiunte delle ruote da 19,5 pollici, mentre per migliorare la guida sono state rivisti lo sterzo e l’impianto frenante, le barre stabilizzatrici e gli ammortizzatori.

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Ford: premi e tecnologia

 

Intervista di Flavio Grisoli

Testo a cura di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Abbiamo avuto il piacere di ospitare nei nostri studi televisivi Marco Alu, Direttore Relazioni Esterne Ford Italia. Tra le tantissime novità che abbiamo analizzato insieme a lui, siamo partiti col parlare della vittoria del motore EcoBoost 3 cilindri che per il terzo anno consecutivo, cosa mai successa prima, ha ottenuto il titolo di motore dell’anno, vincendo inoltre anche il premio Best Engine Under 1.0-litre: “Per noi si tratta di una grandissima soddisfazione,  sapevamo che questo motore ci avrebbe dato molte gioie, ma non ci aspettavamo che arrivasse a tanto. A noi piace ormai definirlo insuperato e insuperabile, del resto se per tre anni consecutivi si vede riconfermato con larga maggioranza motore dell’anno, evidentemente vuol dire che i nostri ingegneri hanno fatto un gran lavoro. E’ un motore straordinario, di una flessibilità incredibile che ci consente quindi di utilizzarlo praticamente su quasi tutte le auto della nostra gamma, possiamo dire che oggi rappresenta lo stato dell’arte dell’ingegneria automobilistica. I nostri ingegneri – ha proseguito Marco Alu – hanno infatti trovato una soluzione che riduce quello che è il problema maggiore di questi motori con due o tre cilindri: le vibrazioni. Grazie a un gioco di equilibrio dei volani il motore risulta essere molto stabile, e questo è già un primo risultato importante, poi la sua flessibilità lo rende talmente modulabile che l’abbiamo portato dai 100 cv fino ad oltre 200cv, un range in cui il motore ha dimostrato di riuscire a spingere in maniera equilibrata anche masse importanti, si tratta insomma di un motore che con un piccolo ingombro riesce a risolvere i problemi su una molteplicità di prodotti. Ottime sono poi le caratteristiche sia in termini di consumo che di emissioni. Noi consigliamo sempre al consumatore di chiedersi quanto il suo uso dell’automobile giustifichi il sovrapprezzo delle motorizzazioni alternative. Difficilmente, infatti, il cosiddetto vantaggio alla pompa permette di recuperare la differenza, quei 1000, 2000, anche 4000 euro che ci sono tra l’acquisto di un motore benzina e uno con una motorizzazione alternativa, del resto ormai la differenza tra diesel e benzina si aggira intorno ai dieci, quindici centesimi al litro. Secondo noi la soluzione perfetta è proprio una motorizzazione 1.O Ecoboost, che comunque sia con 100 che con i 125 cv risulta divertentissima da guidare e assicura, a chi lo ama, il sound del motore benzina, che è sempre un suono più stimolante rispetto al motore diesel”. Abbiamo chiesto a Marco Alu un parere su questi motori tre cilindri che adesso sembrano essere molto apprezzati: “Possono esprimere grandissime potenzialità, inoltre ormai si va sempre più alla ricerca di un alleggerimento delle vetture, ovviamente in sicurezza, e questi motori più piccoli più leggeri sono una soluzione che incide in maniera particolare sulla riduzione del peso della macchina che comportando  quindi una riduzione dei consumi e delle emissioni, oltre che a un risparmio per chi utilizza l’automobile. Noi ci pregiamo di essere stati i primi a tirar fuori un prodotto che fosse credibile per motorizzare vetture che fino a ieri si pensavano impossibili da motorizzare sotto un quattro cilindri”. Parlando di motorizzazioni alternative, non potevamo non parlare anche dell’elettrico: “Noi abbiamo già una Focus elettrica in commercio, e presto ne arriverà una  versione aggiornata, ma i risultati sono stati assolutamente modesti in termini di numeri. Purtroppo, infatti, le case automobilistiche sono mille anni avanti alle istituzioni locali e questo vale per quasi tutti paesi del mondo, certamente ce ne sono alcuni che sono molto più bravi di noi  ma non c’è nessuno che consenta davvero una motorizzazione elettrica che cmq implica grossi investimenti, cosa che oggi non esiste da nessuna parte. Anche le città più blasonate di Europa , sono meglio attrezzate di Roma e di Milano sicuramente, ma non sono in grado di gestire una motorizzazione elettrica. Per me il futuro dell’elettrico puro purtroppo è ancora lontano, oggi secondo me il futuro più immediato è non solo nello sviluppo ulteriore delle motorizzazioni tradizionali, diesel e benzina, che tanto possono dare ancora sotto il profilo dell’efficienza ed emissioni, ma soprattutto con le motorizzazioni ibride che sicuramente sono quelle che vedremo maggiormente sulle strade nei prossimi anni”. Ford è impegnatissima e all’avanguardia sul fronte della tecnologia e della sicurezza, dove ha sviluppato la tecnologia SYNC: “Il SYNC nasce da una duplice considerazione, la prima è che senza dubbio la sicurezza, e di questo Ford ne ha fatto sempre un cavallo di battaglia, deve essere al primo posto nella progettazione di una vettura, senza compromessi. La seconda è relativa al bisogno di prendere atto che ormai tutti quanti noi abbiamo dei devices, degli smartphone con i quali interagiamo e, ahimè, lo facciamo anche quando siamo in macchina; bisognava trovare perciò il modo di farlo in sicurezza. Il SYNC ci permette di raggiungere questo obiettivo, è una piattaforma aperta, che riesce a connettersi con grande facilità a qualsiasi tipo di device, indipendentemente dal sistema operativo che utilizza, e punta tutto sui sistemi vocali, con i quali possiamo attivare i principali comandi della vettura e addirittura farci leggere gli sms, che può sembrare una cosa divertente o un gioco, ma in realtà è comodissimo e, soprattutto, permette di lavorare su quella che è la più alta causa di incidenti in Europa e forse nel mondo, cioè la distrazione per scrivere un sms. Quindi, credo che la comodità che accresca la sicurezza sia una strategia doppiamente vincente. In questo senso noi ormai abbiamo adottato questo SYNC che per altro verrà  affiancato dalla SYNC 2 con la nova Focus che avremo in  ottobre che vedrà  aggiunto il touchscreen. In conclusione, posso dire che abbiamo equipaggiato con questo sistema più di undici milioni di vetture nel mondo, parliamo di quello che ormai è un must”. Si parla molto delle auto a conduzione automatica, abbiamo chiesto a Marco Alu se la Ford è interessata anche a questa nuova frontiera: “Per il ruolo che ricopriamo nel mondo, come importantissimo produttore di automobili, non possiamo non essere interessati a questo argomento, poi si può avere una visione più o meno ottimistica relativa a quelli che sono i tempi. Anche in questo caso, infatti, c’è bisogno dell’istallazione di infrastrutture che consentano a queste vetture di dialogare con qualcosa per sapere cosa succede dietro l’angolo, dietro la curva, dietro il dosso. Quindi bisognerà trovare dei protocolli di comunicazione comuni a tutte le case e ancora non ci sono e dei linguaggi di connessione car to car che consentano di gestire il traffico. Noi qualche passo concreto nel futuro lo faremo, per esempio la nuova S-Max quando arriverà avrà già un sistema di comunicazione car to car, è chiaro che per il momento dialogherà con le altre S-Max o con le Ford o con le altre case con cui troveremo degli accordi tecnologici. Si tratta di un primo passo, ma sicuramente parliamo di una sfida affascinante”. Quanto ai veicoli su strada, tra le diverse novità abbiamo sicuramente l’Ecosport, ma arriverà anche la Edge e, per gli amanti del brivido, la Mustang: “Per quanto riguarda l’Ecosport siamo in questo momento nel mese di lancio, abbiamo più di sedicimila ordini a livello europeo nonostante ci troviamo davvero nei primissimi giorni. È il nostro SUV compatto, quattro metri di vettura, molto carino e molto apprezzato specialmente dai giovani a cui è piaciuto molto esteticamente. Va a completare verso il basso, nel senso di dimensioni, la nostra famiglia di SUV. Si tratta di una vettura per altro portatrice di una nuova tecnologia, al SYNC aggiunge l’AppLink, un software che permette di attivare le app del proprio smartphone, ma solo le app che selezioniamo basandoci su determinati criteri di sicurezza, quindi non sceglieremo mai un giochino mentre selezioneremo spotify e Tomtom. Si tratta di un ulteriore passo avanti anche per il SYNC. Parlando della Edge, bisogna sottolineare come il segmento dei SUV sia l’unico in crescita, precisamente è cresciuto del 21% negli ultimi anni. Ormai, infatti, il concetto di SUV è cambiato, si è ampliato perché comprende anche il nostro Ecosport, che è un 4 metri, e arriva poi alle dimensioni di quella che sarà anche la Edge, ormai quindi è ampiamente superato il concetto del fuoristrada degli anni 80 che esplose come moda, parliamo di vetture multifunzionali che rispondono a tutte le  esigenze delle famiglie moderne, dando un senso di sicurezza e di controllo maggiore della strada grazie, ad esempio, alla guida alta e alle le dimensioni, che in qualche maniera hanno sostituito nel cuore dei consumatori quella che è stata per lungo tempo la Station Wagon che ancora va, ma che ha perso un po’ di appeal rispetto al passato. Su questo segmento che è in crescita, e che in Italia ormai ha raggiunto dimensioni che un tempo appartenevano a segmenti molto più ampi come volume, Ford rivendica tante primogeniture. Negli Stati Uniti, infatti, il nostro marchio è quello che ha portato il SUV al successo, abbiamo tanto da dare ed essere un produttore globale ci permette, dove ci sono le condizioni, di adattare dei prodotti e di portarli in altre parti del mondo, nel caso specifico la Edge ha avuto un grande successo negli Stati Uniti ma arriverà anche in Europa l’anno prossimo. Si tratta di un SUV grande, che completa verso l’alto la famiglia perché è di 4, 81m di lunghezza per 1.93 di larghezza e 1,70. Molto confortevole, molto definito, davvero un alto di gamma che non vediamo l’ora di avere tra di noi. Quanto alla Mustang, parliamo di un mito e mi fa piacere che arrivi in Europa dopo cinquant’anni, ma soprattutto sono felice dell’operazione che stiamo facendo, perché, sembra strano ma Mustang ha un nome che vive di suo nell’immaginario di chi ama le automobili,  ma non sempre viene accostato a Ford, mentre lo è da sempre, e quindi vogliamo far conoscere anche questa faccia del nostro marchio, quella dei SUV, della Edge e della Mustang , perché Ford è molto più di quello oggi la gente in Europa conosce”. Sotto l’aspetto sportivo, Ford è stata presente al festival di Goodwood, in Inghilterra, con la Focus ST che presto arriverà anche da noi: “Goodwood è stata l’occasione perfetta per lanciare la Focus ST, auto che esiste già in versione benzina, ma alla quale si aggiungerà la versione diesel quindi un turbodiesel da 185cv che sicuramente avrà una grande attinenza con quelli che sono i gusti e le preferenze dei consumatori tipicamente italiani e darà, secondo noi, la possibilità a molte più persone di avvicinarsi al lato sportivo del nostro marchio. La Focus ST è una macchina straordinaria e con delle caratteristiche dinamiche di guidabilità e di stabilità in strada straordinarie, unite poi a una potenza di motore divertentissima. Se su tutto questo ci mettiamo una motorizzazione turbodiesel, quindi sicuramente molto attesa e ricercato dal consumatore, non possiamo che essere sicuri di toglierci grandi soddisfazioni”.

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Nuova C-MAX: fuori le prime immagini

 

di Leonardo Frenquelli

 

Cominciano a trapelare le prime indiscrezioni ed immagini della nuova generazione della Ford C-MAX, la monovolume, o crossover come detta la moda del mercato, della casa americana. Non sono ancora note specifiche tecniche riguardanti le motorizzazioni ma dalle prime foto di test privati, nonostante la carrozzeria fosse coperta ed “oscurata” per nascondere le nuove linee, qualcosa si riesce ad intuire. Le maggiori modifiche saranno apportate alle parti posteriori ed inferiori, mentre per le fiancate non dovrebbero esserci, al momento, sostanziali differenze. La parte anteriore ha subito delle modifiche, sia a livello del paraurti che della griglia. Il cofano sarà probabilmente meno esposto con delle linee più brevi e dinamiche ed è stata cambiata, anche se non di molto, la forma degli antinebbia sul paraurti. La griglia anteriore invece, segue il principio che Ford ha iniziato ad inserire già dalle versioni più recenti di Focus e Fiesta, ovvero una chiaro riferimento allo stile Aston Martin, da applicare anche sulla prossima versione della Mondeo. Il riferimento alla storica casa inglese, fa parte di tutta una serie di “regole” che vanno a delineare il nuovo linguaggio del design Ford, evidente anche nella parte posteriore della nuova C-MAX. Se, come sembra dalle foto, il paraurti posteriore sarà più grande, il nuovo stile della casa dell’Ovale si nota dalla semplicità e “leggerezza” del cofano del bagagliaio, più scarno e minimalista. Le foto del prototipo che sono ora a disposizione, ovviamente non sono molto dettagliate per quanto riguarda gli interni del veicolo ma si può supporre che lo stile sarà molto vicino, se non uguale, a quella dell’ultima generazione di Ford Focus. La C-MAX dunque, giunta alla terza generazione dopo essere entrata sul mercato nel 2003, aver subito un primo restyling nel 2007 ed aver visto ufficialmente la seconda generazione, quella attualmente sul mercato, nel 2010, si appresta ad essere ancora diversa, senza drastici cambiamenti ma con un nuovo concetto di stile e di design.

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Ecco il nuovo Transit targato Ford

 

di Valerio Zuddas

 

In questi giorni, la Ford è alle prese con i test di resistenza nuovo Transit. L’obiettivo è quello di simulare in 6 mesi il corrispettivo di 10 anni di lavoro nelle condizioni d’uso più difficili, in 4 continenti e in condizioni climatiche con temperature che sono andate da -40 a +40 gradi. Sono state quindi eseguite delle prove per questa vettura che hanno comportato bagni di sali e fanghi corrosivi, sessioni di sforzo continuativo e migliaia di cicli di apertura e chiusura delle porte. Nel corso di questi test, sono state identificate a apportate sui prototipi oltre un centinaio di modifiche, con altrettanti miglioramenti che permetteranno al nuovo Transit di portare il segmento dei veicoli commerciali da 2 tonnellate a dei livelli di efficienza di affidabilità al top della gamma. Presso il Centro Prove di Lommel, in Belgio, la Ford ha sperimentato su tutti i nuovi modelli Transit (van, chassis e minibus) a oltre 30 test che comprendevano anche prove di traino prolungate a pieno carico. L’elenco dei test ai quali è stato sottoposto il Transit prevedeva sessioni di 2 mesi in cui i Transit sono stati guidati ininterrottamente alla massima velocità, oltre alle prove su percorsi dissestati e chiusi per 12 settimane in speciali strutture nelle quali si simulano, tra sali e fanghi corrosivi, condizioni meteo assolutamente straordinarie attraverso le quali misurare la resistenza al deterioramento. Per oltre un mese il nuovo Transit è stato inoltre sottoposto al test dell’otto, durante il quale i veicoli percorrono continuamente un otto per sottoporre alle più difficili sollecitazioni le gomme, i cuscinetti e lo sterzo. Gli ingegneri Ford hanno guidato il nuovo Transit per più di 5.000 chilometri su un apposito percorso fatto da strade piene di buche e ostacoli, facendolo impattare contro marciapiedi di 140 mm a 60 km/h per verificarne la resistenza agli urti accidentali. Prima del lancio, il nuovo modello è stato guidato per più di 500.000 chilometri in condizioni di utilizzo reale, in collaborazione con una selezione di clienti fleet. Il motore TDCi 2.2 è stato sottoposto a test di laboratorio per decine di migliaia di ore, compresa una prova di funzionamento continuativo a pieno regime della durata di ben 46 giorni e delle speciali strutture hanno permesso di simulare un intero ciclo di 10 anni del motore in soli 30 giorni. Il Transit sarà la vettura di punta dell’omonima gamma di veicoli commerciali Ford, che è riuscita a rinnovare l’intera offerta di veicoli commerciali europei in appena due anni.

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Ford: un errore che costa caro

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

In arrivo una bruttissima batosta per la Ford: molto probabilmente dovrà risarcire più o meno duecentomila clienti, per un totale di oltre cento milioni di dollari in meno nel portafoglio Ford, perché alcune delle proprie vetture consumano più di quanto dichiarato. I modelli per così dire “colpevoli” sarebbero sette: quattro versioni della Fiesta m.y. 2014, due della monovolume C-Max (sia la versione Hybrid che quella Plug-In Hybrid), la berlina Fusion e la Lincoln MKZ Hybrid. La segnalazione alla EPA, l’ente statunitense per la protezione dell’ambiente, è arrivata direttamente da Ford, quando, in seguito ad un’indagine interna iniziata ad ottobre 2013, si è resa conto che le sue vetture consumavano più di quanto dichiarato, circa sette miglia in meno con un gallone, equivalenti a tre chilometri a litro. La svista risale in realtà al 2012, anno in cui Ford modificò le procedure di conteggio dei consumi, sbagliando però la formula per i calcoli aerodinamici in galleria del vento. Immediate le scuse del Presidente e Amministratore Delegato di Ford Alan Mullay, ed ora la casa automobilistica americana ha 15 giorni di tempo per rimediare all’errore e correggere i dati ufficiali di ogni veicolo.

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Mondeo si mette a dieta e perde 363 kg

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Ford sceglie di utilizzare materiali leggeri per la futura generazione della Mondeo; è quasi pronto un nuovo modello: la “Lightweight Concept Car”, che, rispetto al precedente, sarà più leggero di 363 kg (23% del totale) grazie all’utilizzo di materiali in acciaio ad alta resistenza per il telaio, come alluminio e fibra di carbonio. Con questi materiali non solo la vettura sarà più snella, diminuiranno anche le emissioni di CO2 e i consumi, arrivando a 17,01 km/litro, e tutto ciò senza dover necessariamente ricorrere a tecnologie ibride. Secondo il responsabile tecnico di Ford per la ricerca globale e dei materiali di produzione, la sicurezza e la solidità della vettura non subiranno modifiche in negativo, anzi rimarranno pressappoco gli stessi, mentre potrebbero invece aumentare leggermente i costi. In ogni caso la nuova Mondeo disporrà con molta probabilità di un motore Eco Boost 1.0 litri, da 125 Cv come quello presente già ora nella Fiesta e nella Focus, che, unito ad una migliore forma aerodinamica, consentirà una maggiore efficacia del carburante.

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Arriva il nuovo Troller T4, il SUV brasiliano di Ford

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Jeep si vuole espandere nel mercato brasiliano? Ford risponde con un nuovo modello SUV: il Troller T4. Questo veicolo non sarà direttamente prodotto da Ford, ma da una sua azienda satellite brasiliana: la Troller Veicuols Especials; nata ad Horizonte nel 1997, questa casa iniziò la produzione proprio con veicoli che replicavano la Jeep Wrangler, ma con caratteristiche particolari che li adattavano a competizioni fuoristrada e rally raid. Adesso la Troller, in collaborazione con Ford, mette a disposizione una vettura da strada, completamente prodotta in Brasile e con un design di carrozzeria tipico del marchio americano per assicurarsi una fetta quanto più ampia possibile del mercato carioca. Il nuovo T4, totalmente rivisto rispetto ai modelli precedenti sia per quanto riguarda la carrozzeria che la piattaforma, è stato studiato nei minimi dettagli: 22 milioni di test virtuali, 53 milioni di ore di progettazione computerizzata e più di 200 milioni di chilometri di prove sia su strada che su sterrati per cercare di raggiungere la perfezione. Nonostante tutta questa fatica, alla sua presentazione qualche giorno fa a Sao Paulo, il SUV di Troller e Ford ha ricevuto non poche critiche, perché troppo influenzato dallo stile della casa americana, e anche perchè troppo lontano dai precedenti modelli fatti per affrontare situazioni estreme di off road. Non solo, il nuovo T4 costerà molto di più del suo predecessore, 150 000 real rispetto ai 95 000 di prima, e supererà anche di 5000 real il prezzo della Jeep Wrangler in Brasile, sua diretta rivale.

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Ford presenta la tuta della terza età

 

di Germana Condò

 

I dati raccolti da uno studio sull’età media della popolazione nei prossimi anni hanno stabilito che nel 2060 l’età media della popolazione sarà di 47,9 anni e il 30% saranno over 65. Per avere la certezza di poter essere sempre accanto alle esigenze della clientela, una clientela presumibilmente più anziana nei prossimi anni, Ford ha progettato la tuta della terza età, che presenterà alla Sarpi Bridge Oriental Design Week. Questa tuta verrà indossata dagli ingegneri della casa automobilistica e consentirà loro di immedesimarsi completamente nella condizione di una persona anziana e di sperimentare sulla propria pelle le difficoltà che un anziano incontra alla guida. Ci saranno così i presupposti per progettare modelli dedicati a questa fascia di clientela. La tuta è composta di parti rigide, come il busto, in grado di simulare la rigidità corporea che aumenta con l’avanzare dell’età. Un collare limita di gran lunga i movimenti e la torsione del collo, mentre nella zona che va dal bacino in giù i movimenti delle gambe e dei piedi saranno limitati con l’intervento di un tutore. Altri accessori serviranno a rallentare ulteriormente la risposta degli altri sensi, come i guanti che diminuiscono la percezione tattile, gli occhiali che simulano problemi alla vista legati all’età come le cataratte e i tappi alle orecchie per l’udito. “Abbiamo sviluppato questa tuta per mostrare ai nostri ingegneri e ai nostri designer cosa vuol dire avere più anni sulle spalle -  spiega Achim Lindner, medico del Centro Ricerche Europeo di Ford – e bisogna sempre tener presente che l’invecchiamento non è una malattia, ma un processo naturale della vita”. Grazie all’utilizzo di questo particolare strumento, gli ingegneri avranno la piena consapevolezza di quali aspetti migliorare nei propri veicoli, in modo da renderli più adeguati alle esigenze fisiche della persona man mano che l’età aumenta.

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La Limo presidenziale andrà via con Obama

 

di Germana Condò

 

La Limousine nota al mondo come “The Beast”, l’auto nera blindata e impenetrabile, in grado di resistere agli attacchi di natura chimica oltre che ai proiettili, che dal 20 gennaio del 2009 trasporta il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama nei suoi spostamenti, andrà in pensione allo scadere del suo mandato nel 2017. I servizi segreti statunitensi sono già al lavoro per completare il bando che probabilmente decreterà verso la fine di agosto che sarà il costruttore selezionato per realizzare la prossima Limo presidenziale che entrerà in servizio con l’elezione del prossimo presidente degli USA. Nel bando sono elencati i requisiti richiesti per partecipare. Tra quelli imprescindibili è previsto che ai candidati non dovranno mancare la sicurezza e la riservatezza, oltre alla sede principale nel territorio statunitense. Il contratto si suddivide in quattro fasi di lavoro, di cui la prima prevede lo sviluppo della blindatura, nella seconda fase la blindatura dovrà essere integrata nel veicolo e verranno selezionati i pezzi che andranno a comporre il telaio, la carrozzeria e gli interni, nella terza fase si effettueranno vari test per verificare l’efficacia delle soluzioni adottate per passare poi alla quarta fase, quella della produzione vera e propria. La Limousine di Obama è stata costruita da General Motors, basata sulla Cadillac DTS, utilizzando parti del telaio di Chevrolet Kodiak ed alcuni elementi di Escalade. Il Gruppo GM ha prodotto le auto presidenziali degli ultimi trent’anni e per questo potrebbe risultare favorito rispetto ad altri concorrenti come Ford e Chrysler. Ripercorrendo all’indietro la storia delle auto costruite a protezione del Presidente USA, ricordiamo che la Chrysler ha fornito una Imperial Convertible per una parata di Eisenhower nel 1952 e l’anno successivo una Crown Imperial con carrozzeria Derham e vetro antiproiettile per gli spostamenti del presidente. Fino al 1960 le stesse auto sono state utilizzate anche da Nixon vicepresidente. Anche Ford può vantare una lunga tradizione nella produzione di auto istituzionali. Tra il 1939 e il 1982, poi dal 1989 al 1992 le Limousine dal marchio Lincoln hanno prestato servizio per Ronald Regan e Jeorge HW.Bush e sono state protagoniste di fatti di cronaca nera, come l’attentato che portò all’uccisione di Kennedy nel 1963, il quale viaggiava a bordo di una Lincoln convertibile.