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Pneumatici e sensori hi-tech: a Ginevra sbarca ”Pirelli Connesso”

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

A Ginevra Pirelli ha lanciato l’ennesima sfida della sua lunga storia: la kermesse elvetica è stata la sede della presentazione di ”Pirelli Connesso”, una piattaforma integrata al pneumatico P Zero o Winter Sottozero disponibile al ricambio in versione nera o colorata che, ”grazie a un sensore fissato nell’incavo e collegato ad un’ app, dialoga con l’automobilista, fornendo informazioni su alcuni parametri fondamentali relativi al funzionamento della gomma oltre che una serie di servizi personalizzati”. La tecnologia di ultima generazione applicata non solo all’abitacolo e alla strumentazione dell’auto ma anche ai pneumatici. Il sistema sarà disponibile, spiega Pirelli, in una prima fase per le auto prestige nelle misure dai 19 pollici in su per le gamme P Zero e Winter Sottozero e primo Paese di distribuzione, a partire dall’estate del 2017, saranno gli Stati Uniti. La realizzazione di ”Connesso” rientra nella strategia di Pirelli che punta alla totale personalizzazione; onde avere una vettura dalle prestazioni più sicure ed efficaci, si può avere in mano dati sullo stato di funzionamento, usura e manutenzione dei pneumatici. Il sensore, il cui peso non influisce, viene inserito nell’incavo della gomma che gli consente di comunicare costantemente con il pneumatico. misura continuamente lo stato di funzionamento di ciascun pneumatico e trasmette le rilevazioni a una centralina elettronica e al cloud Pirelli. Ed è questo il vero vero cervello del sistema, tramite cui avviene l’elaborazione dei dati che poi sono inviati alla app dell’utente finale. Il sistema Pirelli Connesso, spiega la casa, riconosce il codice identificativo del pneumatico e misura i vari livelli: pressione e temperatura delle gomme (anche a veicolo fermo), carico verticale statico, usura del pneumatico, numero di chilometri percorsi e, in una successiva versione che aumenterà le funzioni della prima release, anche una stima dei chilometri ancora percorribili con quelle coperture. Il sistema, poi, può avvertire con degli alert il conducente quando la pressione di uno o più pneumatici è troppo bassa o quando si è prossimi al limite di usura; in tal caso la app individua le officine più vicine e disponibili e può prenotare direttamente un appuntamento o ordinare i pneumatici sostitutivi. Il tutto, ovviamente, in totale e completa integrazione con le altre app dello smartphone e con la strumentazione di bordo, a cui aggiunge altri dati tramite cui tenere sotto controllo sicurezza e prestazioni del veicolo.

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Pokemon Go: la nuova minaccia per la sicurezza stradale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Distrarsi al volante? Al giorno d’oggi è sempre più frequente. Da qualche giorno però è necessario prestare ancor più attenzione. Di chi è la colpa? Dei Pokemon. La nuova applicazione per smartphone, che sta facendo impazzire migliaia di persone in tutto il mondo, potrebbe essere molto pericolosa per la sicurezza delle persone. Ne è sicura l’Asaps, l’associazione sostenitori della Polstrada, che chiede al Governo “di intervenire con un provvedimento urgente che sanzioni più severamente l’utilizzo della app, fino al sequestro del cellulare per almeno un mese per chi è alla guida e ai pedoni a caccia di Pokemon durante gli attraversamenti della strada, anche sulle strisce”. O perlomeno, inibire il funzionamento della app durante la guida, estendendo il divieto d’uso non solo ai conducenti ma anche ai passeggeri.
“Sono numerose – avverte il presidente Giordano Biserni – le segnalazioni da parte delle forze di polizia di comportamenti anomali fra i conducenti e si contano già i primi incidenti Pokemon/correlati. Prima che la situazione dilaghi, con conseguenze serie e preoccupanti, chiediamo anche ai vertici delle forze di polizia e ai sindaci di intervenire con misure che intensifichino i controlli”.
Attenti dunque quando ci si mette al volante. La sicurezza stradale e l’incolumità di guidatori e passeggeri sono cosa troppo importante per essere messa in pericolo alla ricerca di un “animaletto” virtuale.

 

 

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Luiss Green Mobility: l’app per la mobilità a zero emissioni

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Luiss presenta il progetto “Green Mobility”, il primo servizio di mobilità sostenibile e intelligente che trasforma il modo di spostarsi da una sede universitarioa all’altra. Da oggi infatti, tutti gli studenti del prestigioso ateneo potranno usufruire di diverse stazioni di ricarica con una semplice applicazione e senza nessun vincolo contrattuale; a disposizione degli studenti 54 mezzi tra auto, biciclette e scooter, ovviamente tutti elettrici, allo scopo di aumentare la sensibilità ambientale grazie all’innovazione ICT e alle ultime novità in termini di automotive. Attraverso la tecnologia Banking Operation Maintenance Telematics and Security (BOMTS) le infrastrutture di ricarica intelligenti saranno connesse tramite server 24/24 h ad un’inedita piattaforma ICT per sfruttare il sistema di mobilità elettrica senza bisogno di badge per il riconoscimento o di contratti con il rivenditore di energia. “Il modo di utilizzare le cose sta cambiando, a partire dalle auto e dai mezzi di trasporto – ha spiegato Giovanni Lo Storto, Direttore Generale Luiss – con questo progetto offriremo ai ragazzi qualcosa di utile e allo stesso tempo uno strumento di crescita. LUISS Green Mobility risponde all’esigenza di un’ecologia più sociale e di un ambiente più tutelato, nell’ottica di una formazione in cui il rispetto per la natura e per il bene comune siano un tassello imprescindibile per la crescita di ciascuno dei nostri studenti. Grazie alla app sarà facile utilizzare le colonnine di ricarica in maniera rapida e attraverso gli smartphone, si può prenotare da remoto sia il posto che l’ora della ricarica, e con i prossimi sviluppi sarà possibile accedere anche ad altri servizi”. Insieme a LUISS, hanno collaborato al progetto Electric Drive Italia, Intesa SanPaolo, Mercedes Benz, con quest’ultima che ha fornito 18 smart elettriche, e Energeko, società specializzata in veicoli a propulsione elettriche che ha messo a disposizione 12 scooter.

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“Ugo”: arriva l’app che ti riporta a casa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Esci con gli amici e vuoi alzare il gomito più del solito? Ok, ma fatti riportare a casa da “Ugo”. Ugo è l’assistente personale che rende la tua vita più semplice attraverso un’app, disponibile sugli store iOS e Android dal 28 giugno. Nasce per permettere a coloro che utilizzano la propria auto di spostarsi in totale sicurezza e serenità anche quelle volte in cui preferirebbero non mettersi al volante. Non soltanto dopo un paio di bicchieri di vino a cena, ma anche quando si è molto stanchi o la patente è scaduta. Ma ‘Ugo’ è anche la risposta alle situazioni di difficoltà che persone non vedenti, anziane o con disabilità motorie affrontano ogni giorno: fornisce loro un accompagnamento e un supporto, con o senza vettura, per il tempo necessario. Inoltre, è rapido e tempestivo, perfetto per gestire anche l’imprevisto. Tutti gli Ugo sono selezionati e formati per garantire la massima affidabilità e sono coperti da un’assicurazione Kasko che tutela il cliente da ogni imprevisto. Ma come funziona? È sufficiente scaricare l’app e registrarsi per poter fare richiesta immediata. In pochi minuti il sistema di geo-localizzazione individua l’Ugo più vicino ed ecco spuntare un’elegante e rassicurante figura, riconoscibile dal papillon azzurro, che riaccompagnerà passeggeri e vettura dove desiderano. Tutti gli Ugo hanno fedina penale pulita e più di tre anni di patente, con almeno 20 punti. Ugo è disponibile oltre che in tempo reale, anche su prenotazione. Richiedendolo con un anticipo di 24h, il cliente non dovrà fare altro che trovarsi nel punto e all’orario stabilito per godere del servizio. Un’assicurazione kasko fornita da Zurich tutela il cliente da ogni imprevisto, mentre il sistema di feedback permette di mantenere alta la qualità del servizio. La nuova iniziativa parte a Milano ma sarà seguita dall’apertura a Roma e dal lancio del servizio di accompagnamento anche per anziani e non vedenti. L’obiettivo degli ideatori è estenderla a breve a tutta l’Italia e sbarcare in seguito in Europa.

 

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YourParkingSpace: l’app per cercare parcheggio anche nelle abitazioni private

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Sarebbe davvero bello disporre di un’app che ci cerca e trova facilmente parcheggio. Un’app utile, che ci eviterebbe lo stress di cercare con innumerevoli giri nel quartiere un luogo dove lasciare la macchina. In Gran Bretagna tutto questo è già realtà e si chiama YourParkingSpace, sito innovativo che propone parcheggi anche in abitazioni private naturalmente di quelle persone che lo inseriscono nel database dell’azienda indicando l’indirizzo, gli orari, le foto e la tariffa. Viceversa, chi ha bisogno di trovare parcheggio dovrà solo accedere al sito, indicare il luogo e la zona e consultare la lista che verrà proposta. A permettere un buon risparmio solitamente sono proprio i garage, giardini privati e cortili condominiali anche se, ovviamente, più ci si avvicina al centro di Londra più il prezzo sale. A fondare il servizio è stato, nel 2006, Charles Cridland  al quale, durante i suoi viaggi per andare a lavoro, non sono scappati i tanti cortili e parcheggi privati vuoti londinese Kew Gardens Station. Da allora, in quattro anni, sono stati inseriti nel database 10mila posti. Attualmente la proprietà è di Harrison Woods che sta puntando a portare il servizio fuori dalla Gran Bretagna e a conquistare nuovi paesi.

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Seat: arriva l’app che trova parcheggio

 

di Maurizio Elviretti

 

Sapete quanto tempo si perde, in media, a cercare parcheggio? Ben 20 minuti.  Infatti, secondo una stima dell’ONU il 30% delle persone che vedete alla guida di un’auto in qualsiasi momento sta cercando un posteggio. Numeri destinati a peggiorare: si stima che nel 2050 il 66% della popolazione mondiale vivrà in contesti urbani, aumentando drammaticamente la concentrazione di veicoli in città già congestionate. ”Per trovare un parcheggio nelle strade delle principali città europee – ha spiegato Jordi Caus, Responsabile Nuovi Progetti per la Mobilità Alternativa di Seat – si perdono circa venti minuti”. Per tentare di risolvere, o perlomeno di “alleviare le sofferenze” degli auotmobilisti, Seat ha sviluppato ParkFinder, un’app per smartphone che indirizza gli automobilisti verso i parcheggi liberi disponibili lungo le strade di Barcellona. Il progetto pilota, infatti, è partito nella metropoli catalana, con il supporto del Comune. Per ottenere l’informazione basta inserire la zona in cui si è diretti o, una volta arrivati nella zona di destinazione, chiedere all’applicazione dove parcheggiare. Ma l’obiettivo di questo progetto è di andare oltre al problema del parcheggio, aggiungendo ulteriori funzionalità legate al tema della mobilità urbana nel prossimo futuro. Una delle principali sfide, infatti, è quella di prevenire le congestioni del traffico, gestendo in maniera intelligente la circolazione delle auto.

 

 

 

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Cityscoot: a Parigi l’app per l’affitto del motorino elettrico

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Muoversi in scooter è una grande comodità, specialmente nelle città particolarmente trafficate come, ad esempio, la capitale della Francia: Parigi.  Proprio il traffico, però, nuoce particolarmente all’ambiente, servirebbe quindi qualcosa in grado di unire la comodità del motorino a una soluzione green friendly. A farlo c’ha pensato un gruppo di imprenditori privati francesi che ha inoltre inserito un altro importantissimo vantaggio: la possibilità di prendere lo scooter in affitto. Il 30 giugno inizierà infatti la prima fase di sperimentazione di Cityscoot, 70 motorini elettrici che gireranno per le strade della città della Tour Eiffel. Sul modello dell’app per le automobili elettriche Autolib’ e di quella per le biciclette Velib’, Cityscoot permetterà di individuare il motorino e di prenotarlo con un semplice click spendendo 3 euro ogni 15 minuti. Il servizio sarà lanciato a gennaio del prossimo anno e, nei primi sei mesi, saranno messi in circolazione almeno mille scooter.

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Dimentica le chiavi, arriva InBlue

 

di Maurizio Elviretti

 

Sarà sicuramente capitato anche a voi di scendere per prendere la vostra macchina e accorgervi di aver lasciato le chiavi a casa. Da adesso, grazie ad una nuova applicazione del vostro smartphone, il dover risalire le scale per prendere le chiavi sarà solamente un vago ricordo. Arriva InBlue, un’applicazione basata su codice numerico che consentirà di aprire e avviare l’automobile tramite smartphone. Il sistema di “chiave intelligente” è stato presentato dal gruppo francese Valeo al Salone di Parigi e segna un altro, decisivo passo avanti verso l’auto “digitale”. Oltre a rendere più sicure le operazioni di apertura e chiusura della propria vettura, la chiave “virtuale” mette a disposizione una serie di nuove funzioni. I noleggiatori, per esempio, potranno semplificare le procedure di consegna del veicolo inviando semplicemente la “chiave numerica” allo smartphone del cliente, mentre chi va a fare la spesa potrà incaricare l’addetto del supermercato di caricare le buste nel bagagliaio anche in propria assenza, e i gestori delle “flotte aziendali” potranno accedere da remoto a tutti i dati del veicolo per ottimizzare la gestione del parco auto. L’app ha suscitato vivo interesse tra i partecipanti al Salone di Parigi, tanto che un costruttore, ancora sconosciuto, avrebbe avviato una fase di sperimentazione su una cinquantina di vetture.

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Ecco le nuove Fiat Panda e Punto Young

 

di Germana Condò

 

Fiat ha lanciato le nuove versioni Young di Panda e Punto, dedicate al pubblico più giovane e attento alle ultime tecnologie oltre che al look della propria auto. Entrano così nella gamma Fiat questi due modelli caratterizzati per alcuni tratti distintivi esteriori. Nella Panda spiccano gli adesivi lungo le fiancate e il posteriore con il logo Young, alcuni dettagli giallo fluo della scritta riproposti sui coprimozzi, i copri specchietti color grigio opaco, come i cerchi in lega e la possibilità di personalizzare la carrozzeria con l’aggiunta del pacchetto “Color YOU”, che include il tetto e le calotte dei retrovisori in tinta nera oltre ai vetri posteriori e lunotto oscurati. I colori disponibili per la carrozzeria sono cinque, il bianco Gelato, il rosso Passione, il nero Cinema, il grigio Argento e il verde Prato. La Punto Young esternamente gioca sulle stesse cromie, con minime differenze e pacchetti specifici per il modello. All’interno completa il look giovanile il rivestimento dei sedili in tessuto jeans con cuciture a rilievo e logo Young sui poggiatesta. L’equipaggiamento di serie offre contenuti interessanti, comprendendo il controllo elettronico della stabilità con Hill Holder oltre che per Punto (in cui era già di serie in tutta la gamma) anche per Panda, il climatizzatore manuale e la vera novità, la My Stream Radio Clarion, impianto dotato di prese Usb/Aux-in con un amplificatore da 50Wx4. È dotato inoltre di interfaccia wireless Bluetooth che consente di gestire attraverso i comandi vocali le telefonate e il download della rubrica, oltre che di essere connessi con gli smartphone o con la musica preferita grazie alla funzione audio streaming. Per quanto riguarda le motorizzazioni si può scegliere tra tutte quelle già presenti in gamma e il prezzo di lancio per entrambi i modelli è di 9.950 euro fino al 30 aprile, dopo questa data la Panda avrà un prezzo d’ingresso di 11.360 euro. Fino al 15 maggio per gli interessati all’acquisto di Punto e Panda Young, Fiat ha previsto un’ulteriore possibilità di cumulare punti per avere uno sconto maggiore, attraverso un’app di Facebook chiamata “Fiat Simply Contagious” che prevede la condivisione sulla propria pagina FB della promozione Fiat. Ogni contatto varrà un punto e ogni cento condivisioni scatta lo sconto di 100 euro, andando avanti così fino a 500 punti, che si tramutano in altrettanti euro di sconto.