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Fiat 500 ”Mirror”: stile e hi-tech dedicati ai Millennials

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

I media la descrivono come dedicata ”ai Millennials”, ovvero alle nuove generazioni iperconnesse che non fanno un passo se non hanno dietro lo smartphone o il tablet, quelli che le app sono uno stile di vita. Fiat 500 Mirror sta arrivando e si porta dietro tutto un bagaglio di tecnologia e di innovazioni che ne fanno una seria candidata alla scalata del segmento: da un lato il fascino intramontabile della 500, che ha passato epoche e mode diverse, e dall’altro un pacchetto completo di connettività e di hi-tech. La vettura, per così dire, è ”smartphone-oriented”, ovvero tutte le strumentazioni virano decise e nette verso l’integrazione costante e totale fra vettura e dispositivo; non per niente il nome ”Mirror” deriva chiaramente dalla presenza di uno schermo, un display per dirla in termini di questi anni, dal quale tenere sotto controllo tutte le applicazioni in connessione fra smartphone e auto. L’auto prevede comandi integrati al volante, un display touch-screen Live da 7” con sistema Uconnect integrato capace di connettere il dispositivo e le app presenti nella gamma di applicazioni che l’auto monta; i sistemi che si possono utilizzare sono Apple CarPlay per connettere iPhone con l’auto e utilizzarne tutte le app presenti, e poi Android Auto, che permette di fare la stessa cosa con gli smartphone che montano sistema operativo Android. Sulla vettura troviamo poi la connessione Bluetooth, ingressi USB e Aux. Relativamente alle motorizzazioni Fiat 500 Mirror vede un 1.2 benzina da 69 CV, uno 0.9 TwinAir Turbo 85 CV e un 1.3 Multijet 95 CV; motorizzazioni, ovviamente, che puntano a coprire tutta la fascia di guidatori dai più giovani che hanno da poco preso la patente fino ai guidatori più esperti. La dotazione non si fa mancare nulla: cerchi in lega da 15 pollici, specchietti retrovisori esterni cromati e riscaldati, fendinebbia, montante con badge “Mirror” in alluminio spazzolato e sensori di parcheggio posteriori. Quanto alle colorazioni, passando all’esterno della vettura e al look che subito balza agli occhi, troviamo il colore che la caratterizza ovvero l’Azzurro Italia, poi Bianco Gelato, Rosso Passione, Nero Vesuvio e Grigio Carrara. Per chi volesse vedere dal vivo e toccare con mano questa nuova versione della 500, la Mirror, l’occasione arriva presto perché sarà possibile averla davanti agli occhi nel prossimo weekend 8-9 Aprile, nel porte aperte in programma.

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Nuova Volkswagen Up!: cittadina ultra-tecnologica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La piccola di casa Volkswagen si rinnova allo scopo di diventare l’icona della city car del futuro, fatta di tecnologia e praticità, e sempre più vicina ai sistemi che verranno utilizzati nei prossimi anni come la guida automatica e il dialogo tra smartphone e veicoli. Proprio riguardo a quest’ultimo ad esempio, la nuova Up! propone di serie su tutta la gamma il Composition Phone, un sistema di connettività innovativo che da la possibilità di integrare nell’infotainment di bordo qualsiasi tipo di smartphone  di tipo Android o iOS. E’ inoltre possibile trasformare il proprio smartphone in un navigatore con mappe offline attraverso la specifica App Maps+More, che permette anche di visualizzare le informazioni riguardo le funzioni della vettura(giri del motore, consumi ecc..). Sempre al tecnologico sistema di connettività della nuova Up! appartiene la nuova funzione di riconoscimento della scrittura, che consente di fare ricerche all’interno dell’infotainment semplicemente scrivendo con un dito le lettere sul display, una funzione comoda e pratica. In termini di sicurezza viene introdotto, sempre di serie su tutta la gamma Up!, un sistema di frenata autonoma molto simile a quello utilizzato dalle auto a guida semi-autonoma di segmenti alti; il dispositivo utilizza un sensore laser che fino alla velocità di 30 km/h arresta il veicolo in caso un ostacolo si avvicini troppo e il guidatore non intervenga. Gli allestimenti disponibili sono tre, Take, Move e High, mentre la gamma motori propone i benzina 1.0 litri da 60 e 75 Cv e il metano da 68 Cv della versione Eco Up!, con un TSI 1.0 turbo da 90 cavalli sotto al cofano della top di gamma. Come se non bastasse, nel listino italiano troveremo anche l’ecologica variante al 100% elettrica, in grado di percorrere 160 km con una ricarica.

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Distrazioni alla guida: smartphone, velocità eccessiva e alcol

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

L’indagine che Ford ha ha commissionato relativamente alle abitudini alla guida dei giovani, studenti in età da università, altro non fa se non fotografare la realtà che ogni giorno vediamo e (purtroppo) spesso leggiamo sulle cronache. I dati, come detto in apertura, non stupiscono perché è difficile oggi non vedere a fianco della nostra auto una alla cui guida c’è qualcuno con il capo rivolto verso il basso, verso il display dello smartphone piuttosto che verso la strada. E c’è da dire, per dovere di cronaca, che non sono solo giovani o studenti, bensì un’ampia platea di persone di ogni età e provenienza sociale. Ma torniamo ai dati dell’indagine Ford, effettuata su 6.500 ragazzi fra Italia, Spagna, Germania, Francia e Regno Unito, e iniziamo con il dare qualche numero: il 43% degli intervistati ammette di inviare (e dunque scrivere!!!) messaggi di testo durante la guida, il 38% naviga nelle app e il 36% effettua o riceve chiamate mentre è al volante. Il 60% dichiara di andare più veloce del consentito e il 13% si mette alla guida dopo aver bevuto. Per quanto riguarda l’Italia, precisa l’indagine, il 49% degli intervistati usa il telefono mentre è alla guida, in Germania il 70% degli intervistati supera i limiti di velocità mentre in Francia e Spagna il 18% si mette alla guida dopo qualche bicchiere di troppo. Dati inquietanti che però, come a più riprese si legge sui media o si ascolta nei dibattiti tv, non possono stupire perché come tutti ci troviamo ad osservare la dimensione della tecnologia che giorno dopo giorno erode pezzi della nostra esistenza e il superamento dei limiti, l’ebbrezza del rischio a tutti i costi che pian piano si impadronisce di generazioni una dopo l’altra. Lasciando così la giusta osservanza dei limiti e delle regole sprofondare sempre più nell’oblio. L’importanza dei dati che emergono da queste indagini rileva soprattutto per conoscere le dimensioni di un fenomeno sempre in crescita, ovvero le cattive abitudini al volante dei giovani (e dei meno giovani) e studiare modi e tempi per arginarlo. E soprattutto per mettere in campo iniziative di sensibilizzazione e di insegnamento sul campo di quali rischi si corrano nel reiterare comportamenti pericolosi alla guida. Ford, proprio sulla scorta di questi dati ha dato il via ormai da tre anni al programma “Driving Skills for Life”, che in ben 13 paesi europei fornisce corsi gratuiti di guida responsabile ai giovani under 25.

up

Volkswagen lancia la nuova UP!: connettività e personalizzazione

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Oltre seicentomila esemplari venduti, Volante d’Oro del 2011 e World Car of the year nel 2012, ma Volkswagen non vuole fermarsi qui e presenta ora la nuova generazione di Up!, la city car straniera più venduta in Italia sia nel 2013 che nel 2014. Le vere novità riguardano più che altro tecnologia e sicurezza, gli esterni sono stati leggermente ritoccati ma continuano a dare un senso di solidità e dinamismo; leggermente cresciuta nella lunghezza (60 mm) fornisce ora luci diurne a LED e una gran quantità di personalizzazioni per l’illuminazione e soprattutto per le colorazioni grazie a sette nuove tinte e, per quanto riguarda gli interni, otto design per il dash pad e sette nuovi colori dei sedili. Progettata interamente per garantire una guida sempre connessa offre di serie per tutta la gamma la radio Composition Phone con un display a colori da 5” che supporta il sistema DAB e con le intergacce AUX-IN e schede SD; questo tipo di radio prevede solamente la connettività Bluetooth in modo che si possa collegare il sistema di infotainment a tutti i normali smartphone, e riconosce la scrittura a mano per trovare numeri ed indirizzi in completa sicurezza. A questo va aggiunto il sistema audio Beats Audio da 300 watt composto da sei altoparlanti high end e un subwoofer separato. Sono quattro le motorizzazioni disponibili sulla nuova UP!, tra cui i già noti tre cilindri 1.0 MPI da 60 e 75 cavalli (con cambio manuale a cinque marce o, a richiesta, il cambio automatizzato ASG), la variante a metano BlueMotion Technology da 68 cavalli con start/stop  e recupero di energia in frenata, e infine l’inedito benzina 1.0 TSI con 90 CV, ma durante l’estate arriverà anche la elettrica e-UP!. Con tre livelli di allestimento (Take, Move e High) e due pacchetti opzionali (Style Pack e Design Pack), la piccola tedesca arriva in Italia a prezzi che partono da 11.000 euro, 150 euro in meno rispetto alla precedente versione ma, paradossalmente, con tante dotazioni in più.

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Dimentica le chiavi, arriva InBlue

 

di Maurizio Elviretti

 

Sarà sicuramente capitato anche a voi di scendere per prendere la vostra macchina e accorgervi di aver lasciato le chiavi a casa. Da adesso, grazie ad una nuova applicazione del vostro smartphone, il dover risalire le scale per prendere le chiavi sarà solamente un vago ricordo. Arriva InBlue, un’applicazione basata su codice numerico che consentirà di aprire e avviare l’automobile tramite smartphone. Il sistema di “chiave intelligente” è stato presentato dal gruppo francese Valeo al Salone di Parigi e segna un altro, decisivo passo avanti verso l’auto “digitale”. Oltre a rendere più sicure le operazioni di apertura e chiusura della propria vettura, la chiave “virtuale” mette a disposizione una serie di nuove funzioni. I noleggiatori, per esempio, potranno semplificare le procedure di consegna del veicolo inviando semplicemente la “chiave numerica” allo smartphone del cliente, mentre chi va a fare la spesa potrà incaricare l’addetto del supermercato di caricare le buste nel bagagliaio anche in propria assenza, e i gestori delle “flotte aziendali” potranno accedere da remoto a tutti i dati del veicolo per ottimizzare la gestione del parco auto. L’app ha suscitato vivo interesse tra i partecipanti al Salone di Parigi, tanto che un costruttore, ancora sconosciuto, avrebbe avviato una fase di sperimentazione su una cinquantina di vetture.

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Smartphone di lusso a firma inglese

 

di Flavio Grisoli

 

Ormai, nel corso degli ultimi anni il giro d’affari legato agli smartphone ha raggiunto numeri impressionanti, da quelli più economici ad altri decisamente stravaganti e alla portata di poche, fortunate, tasche. Proprio per quest’ultima fascia di pubblico è dedicato il pezzo di oggi. Se è vero che il mercato del lusso non conosce mai flessioni (forse è l’unica legge economica che non ammette smentite nel mondo reale), allora la prossima commercializzazione dello smartphone costruito (nel vero senso della parola, tra poco capirete perché) dal produttore Vertu in collaborazione con Bentley farà al caso vostro. Bentley, gli amanti delle auto, lo conoscono tutti; vale la pena invece spendere due righe per Vertu. Fondata nel 1998 dal designer della Nokia Frank Nuovo, la società ha fatto informalmente parte della Nokia per permettere al brand svedese di entrare nel settore del lusso fino alla sua vendita. I cellulari sono prodotti a mano da un singolo artigiano, che precedentemente è stato istruito nella “Vertu Training School” per un anno. I materiali utilizzati sono pregiatissimi: struttura in ceramica e titanio; cuscinetti in rubino e circuito in oro e palladio; le rifiniture sono in pelle primo fiore, acciaio, oro, pietre preziose e fibre di carbonio. Le viti utilizzate sono le stesse utilizzate per la fabbricazione degli orologi svizzeri. Il vetro del display è in cristallo zaffiro, a prova di scalfitura. Sono talmente resistenti che nel 2005 un cellulare Vertu è stato sottoposto al passaggio di un’automobile, rimanendo intatto. Per quanto riguarda la collaborazione con Bentley (non è la prima con una casa automobilistica per Vertu, perché nel 2007 ne aveva instaurata una con Ferrari per festeggiare il 60esimo anniversario del Cavallino) si sa molto poco al momento. Il primo smartphone di questa collaborazione quinquennale dovrebbe essere realizzato, dal punto di vista del software, su piattaforma Android; non si sa altro su caratteristiche tecniche come peso, capacità di storage e quant’altro. La commercializzazione partirà ad ottobre e il prezzo base dovrebbe aggirarsi sui 6000 Euro. Vi sembra tanto? Non sono niente in confronto ad un Vertu “Cobra Signature” in edizione limitata. Il costo? 213mila sterline (circa 241mila Euro).

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Cambio gomme? Te lo dice lo smartphone

 

di Flavio Grisoli

 

Troppo spesso, sbagliando, gli automobilisti trascurano la cura e la manutenzione degli pneumatici, unico punto di contatto fra il veicolo e l’asfalto. Una corretta attenzione alla pressione e all’usura delle coperture può, oltre che evitare pericoli alla guida, anche apportare un significativo risparmio sul consumo di carburante. Per assicurarsi un treno di gomme sempre a posto, preliminarmente è consigliabile controllare periodicamente la corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici, indicata sul libretto di manutenzione del veicolo. Una pressione troppo alta può causare un’usura anticipata, mentre una troppo bassa danneggia la gomma e la tenuta di strada. Alcune fra le maggiori case produttrici di pneumatici (Michelin, Pirelli e Yokohama) hanno messo a punto delle app per smartphone in grado di creare dei promemoria personalizzati per tenere sempre sotto controllo lo stato del nostro treno di gomme. La casa francese ha sviluppato “MyCar”, mentre quella italiana “On The Road”. Quest’ultima, attraverso l’inserimento della targa del proprio veicolo permette al software di recuperare i dati del libretto di circolazione avvertendo l’utente delle scadenze più importanti. Un passo in avanti ulteriore è stato effettuato dai giapponesi di Yokohama, con “Check&Go!”. Una volta installata e lanciata l’app per la prima volta, è necessario inserire i dati della propria auto e attivare i promemoria. Lanciata già nel febbraio del 2012, in questi ultimi mesi sta avendo molto successo. Altri dati utili all’applicazione sono la tipologia delle strade percorse mediamente, i chilometri medi percorsi al mese. In base alle informazioni inserite l’applicazione, attraverso un algoritmo specificatamente studiato, elabora i parametri di riferimento per la manutenzione dell’auto in questione, segnalando all’utente ogni quanto controllare la pressione degli pneumatici e quando cambiarli in base a tempo e chilometri percorsi in determinate condizioni (ad esempio, se si guida solo in autostrada piuttosto che in città, e se lo stile di guida è più o meno sportivo, l’usura delle gomme sarà di conseguenza molto diversa). Fatti questi calcoli, l’applicazione fornisce infatti all’utente degli alert, ancora più funzionali grazie all’aggiornamento da poco disponibile, che consigliano le misure da prendere per mantenere gli pneumatici in salute.

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In Irlanda pene più aspre a chi usa lo smartphone alla guida

 

di Germana Condò

 

Si inaspriscono ancor di più in Irlanda le normative del Codice della Strada sull’utilizzo del cellulare o di qualsiasi strumento simile che possa distogliere lo sguardo del guidatore dalla strada anche per un momento. Anche compiendo il solo gesto di mettere gli auricolari oppure consultare lo smartphone per raccogliere solo informazioni, senza effettuare telefonate, comporta un’infrazione molto grave punita con una pesante sanzione di mille euro. Lo ha stabilito il Ministero dei Trasporti irlandese, firmando la nuova legge in materia di circolazione stradale, che entrerà in vigore dal prossimo primo maggio. La nuova normativa prevede che nel caso di recidiva la multa raddoppi, poi triplichi nel caso in cui il guidatore venga sorpreso almeno tre volte nell’arco di un anno. Inoltre è previsto un periodo di detenzione che può variare dai tre ai dodici mesi in base alla gravità dell’infrazione commessa in recidiva. Il legislatore ha inteso equiparare l’uso del cellulare alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.

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Bmw ConnectedDrive, il futuro è qui

 

di Valerio Zuddas

 

La Bmw, con l’introduzione della nuova generazione del sistema di infotainment ConnectedDrive, si prepara a “confezionare” una vettura altamente personalizzata con una tecnologia capace di superare le precedenti. Con il ConnectedDrive, l’auto non sarà solo connessa all’interno dell’abitacolo ma sarà anche in rete con l’ambiente esterno ; la previsione della casa di Monaco è di riuscire a collegare in rete entro il 2017 oltre 5 milioni di auto. La vettura sarà tarata sulle esigenze del proprio conducente, capace di intervenire nelle situazioni di emergenza, di soddisfare i suoi gusti musicali e di accogliere le richieste più disparate, dalla lettura delle ultime notizie di interesse alla ricerca di un buon ristorante dove trascorrere la serata, passando per la creazione di un proprio itinerario di viaggio con tanto di tappe, foto e commenti personali, non puntando più solo alle linee avveniristiche e agli interni al top della qualità. I sistemi attuali di infotainment, consentono di connettere il proprio smartphone al veicolo per accedere ad una molteplicità di servizi ed applicazioni scaricabili online. La casa tedesca, invece, compie un passo in avanti trasformando la propria auto in uno smartphone. La vettura viene equipaggiata ora con una sim dati, dove è possibile trovare servizi, applicazioni ed assistenza alla guida, tutto integrato direttamente nella vettura. Oltre all’assistenza alla guida (che prevede tutta una serie di dispositivi come il park assist, il rear view, l’head up display, che favoriscono il conducente nelle manovre), il ConnectedDrive si concentra ora su una serie di servizi e applicazioni, che vanno dal teleservices, alla chiamata d’emergenza in caso di incidente, al concierge services (richiesta di informazioni utili sui propri itinerari), al real time traffic con la possibilità di accesso ad internet. Le applicazioni sono scaricabili da un portale online, attraverso il quale si accede alla pagina personalizzata della propria auto ma, da luglio prossimo (in Germania è già possibile), sarà messo a disposizione il Bmw ConnectedDrive Store, accessibile ed utilizzabile sia nella vettura che attraverso il computer di casa: in questo modo, si potrà aggiornare continuamente la propria auto a seconda delle proprie esigenze. Dall’auto si può accedere anche ad un “archivio” musicale composto da oltre 12 milioni di brani e 250 canali di produzione, con la funzione Online Entertainment (in partnership con Rara.com). La durata dei singoli servizi sarà attivabile per periodi di tempo limitati, per esempio un mese, un trimestre oppure un anno (pagamento con carta di credito, durata variabile dei singoli servizi che si estende da un minimo di un mese fino a un anno o più). L’ingresso nel nuovo mondo dei collegamenti in rete Bmw avverrà attraverso il Portale cliente di internet (“My Bmw ConnectedDrive”) che consente l’accesso alla propria auto personale stando anche tramite il proprio pc.

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Parlare facile e sicuro

 

di Flavio Grisoli

 

Con l’avvento degli smartphone la vita di tutti noi è sicuramente cambiata. In meglio, ovviamente. E anche il mercato dell’auto si è dovuto adeguare all’ingresso sul mercato di questo nuovo strumento, di cui ormai nessuno può più fare a meno. Così, con il passare degli anni e con il miglioramento delle tecnologie, sulle nostre automobili sono nate decine di soluzioni per avere le funzionalità degli smartphone anche durante i viaggi in macchina. I più utili, se vogliamo, anche in termini di sicurezza, sono i sistemi bluetooth in grado di gestire le telefonate. Seecode, leader del mercato nello sviluppo di soluzioni vivavoce per le automobili, ha introdotto sul mercato due sistemi innovativi: Vossor Phonebook e Seecode Wheel V2. Il primo, grazie a quattro fascette da applicare sullo specchietto retrovisore centrale, permette di trasformarlo in un sistema vivavoce. Il “pairing” (l’accoppiamento) con lo smartphone è semplice e intuitivo e anche l’utilizzo è semplicissimo: sfiorando un tasto sul frontale è possibile utilizzare il microfono e gli altoparlanti integrati per conversare in tutta sicurezza. Inoltre, la capiente memoria interna di bordo di questo sistema consente di trasportare via bluetooth fino a 600 numeri di telefono dalla rubrica del telefono. Il secondo sistema, Seecode Wheel V2 (diretto discendente di quello appena descritto) si applica sulla parte superiore o inferiore della corona del volante. In questo modo, a differenza del modello applicabile sullo specchietto retrovisore, è possibile gestire le telefonate senza mai staccare le mani dal volante, a tutto vantaggio della sicurezza. Wheel V2, che supporta sia la funzione vivavoce che l’auricolare, dispone di un display LCD retroilluminato su cui vengono visualizzati il livello di campo del cellulare e i numeri telefonici (anche su questo modello la memoria del sistema registra fino a 600 numeri). Questa soluzione è stata messa a dura prova anche per quanto riguarda la resistenza agli impatti (per evitare che si sganci in caso di urto): infatti è certificata TÜV. Entrambi i sistemi sono già sul mercato al prezzo di 149 Euro e sono compatibili con qualsiasi telefono cellulare dotato di tecnologia bluetooth.