Top Foto Marco Freschi, resp Comunicazione Citroen, intervistato di Filippo Gherardi

Citroen: ricerca continua

 

a cura di Delfina Maria D’Ambrosio

Intervista di Filippo Gherardi

 

È tornato a trovarci Marco Freschi, resp Comunicazione Citroen, in un periodo particolarmente ricco di contenuti, e novità, per il marchio francese sul fronte prodotti e non solo.

Tante novità in casa Citroen negli ultimi tempi. Partiamo dall’autentica auto di copertina presentata all’ultimo Salone di Ginevra: la nuova Berlingo. Novità estetiche nel frontale con proiettori LED e paraurti aggiornato, il quale differirà a seconda del tipo di allestimento, immutate le dimensioni e anche lo spazio:

“Berlingo è un grande successo del nostro marchio, è proprio quello che ha inaugurato questa nuova tipologia di automobile, un nuovo segmento di mercato. È, infatti, una vettura polivalente, polifunzionale, dalle grandi doti di utilità e versatilità. Lanciata nel 1996 ha venduto più di tre milioni di esemplari tra la versione trasporto merci e quella trasporto persone. In questo momento si rinnova mantenendo i valori che ne hanno decretato il successo, come l’abitabilità e lo spazio nel bagagliaio, aggiungendo, però, nuovi elementi stilistici specialmente nel frontale: nuova mascherina, nuova calandra, nuovi fari al LED, e un carico di tecnologia sia all’interno, con funzionalità per chi guida e per chi sta a bordo, che con una nuova famiglia di motorizzazioni BluHDi tutte Euro 6”.

Punto di forza di questa macchina è l’abitabilità che avete lasciato immutata, il portabagagli oscilla tra un minimo di 675 e un massimo di 3000 litri e aumentano, appunto, anche le dotazioni tecnologiche:

“Si tratta di un miglioramento continuo del prodotto pur mantenendo saldi i valori fondanti che il cliente classico vuole avere. Mi riferisco, ad esempio, alle famiglie con bambini che hanno bisogno di grandi spazi nel bagagliaio per depositare passeggini o carrozzine, ma che desiderano allo stesso tempo una vettura moderna e in linea con le nuove tecnologie, per questo motivo è stato inserito uno schermo touch da 7 pollici che raggruppa buona parte della strumentalizzazione e dei comandi della vettura stessa. Il nostro obiettivo è fare delle vetture facili da utilizzare, facili da vivere, delle macchine antistress, perché le automobili devono essere delle compagne di viaggio per noi, e devono essere al 100% utili, e questo vuol dire anche offrire una tecnologia che sia semplice da utilizzare”.

Qual è il listino prezzi della Berlingo e quando la vedremo sul mercato?

“Per quanto riguarda le motorizzazioni ci sono tre livelli di potenza, soprattutto per la versione diesel che è di solito la più venduta in Italia: 75, 100 e 120 cavalli, tutte 1.6, BlueHDi e quindi Euro 6. I prezzi vanno da 18.750 euro ai 23.550 euro, quindi un range assolutamente accessibile e in linea con quelle che sono le caratteristiche della vettura e del mercato. Arriverà ai primi di giugno, siamo in fase di pre-lancio”.

Un modello che invece già da diversi mesi è sul mercato è la Citroen C4 Cactus, una vettura che sta iniziando ad incassare anche premi importanti: è arrivata seconda a Ginevra come “Auto dell’anno 2015” e al Salone di New York ha vinto il titolo di “2015 World Car Design of the Year” come la macchina più bella o comunque più particolare dal punto di vista estetico. Possiamo definirla un concentrato di estetica e di tecnologia, una rivoluzione su quattro ruote firmata Citroen:

“Sì, è il manifesto di quello che vogliamo essere come marchio, della nuova immagine che vogliamo dare. La filosofia di costruzione di questa vettura, i principi sulla quale l’abbiamo realizzata sono quelli che ci hanno sempre contraddistinto e che sempre lo faranno. Questi valori sono quelli della semplicità e della facilità d’uso, del design, ed in effetti la C4 Cactus è una vettura che rompe completamente tutti gli schemi della berlina tradizionale quindi è molto originale e facilmente riconoscibile, un po’ come le Citroen del passato che erano subito riconducibili al marchio perché assolutamente identificabili . Ha, poi, un carico tecnologico anche in questo caso molto importante e un peso notevolmente contenuto. La riduzione delle masse è un elemento chiave per garantire alla vettura dei consumi e delle emissioni inquinanti più bassi possibili. In questo caso abbiamo ridotto il peso di 200 Kg rispetto a una vettura della stessa dimensione e dello stesso segmento, una cifra enorme, e l’abbiamo fatto attraverso l’utilizzo di materiali molto particolari, acciai ad alto limite elastico ma molto leggeri. Materiali innovativi sono stati utilizzati anche per l’interno, ogni scelta ha avuto come obiettivo quello di ridurre il peso. Ciò ci ha permesso di ottenere una vettura che nella versione Blue HDi da 100 CV consuma solo 3,4 l/100 km, valori che nemmeno le citycar più economiche riescono ad ottenere, e che conta solo 89 grammi di CO2, numeri molto difficili da raggiungere per questa categoria di automobili. C’è poi tutta la questione del confort che per Citroen è un elemento fondamentale, che è stato curato nei minimi particolari, con un assorbimento delle sospensioni di altissimo livello. L’accoglienza all’interno della vettura è particolare, grazie a un sedile unito per i posti anteriori, un vero e proprio sofà, che rende molto caloroso e accogliente l’ambiente. Tutto è stato studiato proprio nell’ottica di avere una vettura facile, bella da vivere e da utilizzare durante i viaggi, senza stress anche nell’utilizzo cittadino. Del resto, ricordiamo che C4 Cactus ha questi evidenti Airbump laterali che sono delle protezioni in termoplastica molto innovativa con delle capsule di aria compressa che sono in grado di attutire i piccoli urti cittadini, ed anche questo garantisce una certa serenità di viaggio poiché non si ha paura di piccoli incidenti che rovinerebbero l’automobile”.

All’ultimo Motor Show di Bologna, oltre alla C4 Cactus, presente nel vostro stand c’era anche la nuova C1, lanciata anch’essa nei mesi scorsi sul mercato. Proprio tu, e proprio in occasione del salone bolognese, ci hai descritto la vostra nuova citycar con queste testuali parole: “Rinnovata completamente rispetto alla versione precedente, grazie a questo nuovo frontale caratterizzato dai fari su due livelli. Forti caratteristiche di maneggevolezza, di agilità, d’economicità d’uso, sopratutto in ambito cittadino. Nuove motorizzazioni e poi c’è la capotta apribile fino a 120 km/h e fino alla fila posteriore” Insomma, verrebbe da aggiungere, sembra quasi di guidare una cabrio:

“È un efficace riassunto delle caratteristiche di C1, una vettura che ha avuto un gran successo dal 2005 in poi proprio per queste sue caratteristiche anche se quella principale è, a mio avviso, la simpatia. Per simpatia intendo il suo essere facile da utilizzare da tutti, da parcheggiare, ora anche con una telecamera posteriore che aiuta ulteriormente nelle manovre, da usare in città perché è agile e sguscia nel traffico. È davvero una compagna per l’utilizzo quotidiano dal fare la spesa a portare i figli a scuola e offre grande piacevolezza, i motori sono prestazionali, consumano poco ma sono anche brillanti e poi c’è la possibilità con un pulsante di aprire il tetto e di godere della luce del sole e del vento che rendono ancora migliore l’esperienza di guida”.

Mi sembra che C1 rappresenti in pieno l’evoluzione del settore citycar, possibile che possa essere considerata una pioniera delle citycar del nuovo millennio?

“È vero, se la prima era ancora un po’ spartana, questa è più completa. È stato fatto un grande lavoro anche sull’assorbimento dei rumori, quindi l’insonorizzazione è stata maggiormente curata, è diventata più matura come versione ed è quello che il cliente vuole. Vuole avere un livello di confort e di prestazioni al quale, anche su una citycar, non riusciamo più a rinunciare. La nuova C1 rappresenta tutto ciò”.

All’ultimo Salone di Shanghai, Citroen oltre a dare il via alla commercializzazione in Cina per C4 Picasso e Gran C4 Picasso, ha presentato in anteprima assoluta il nuovo concept car Citroen Aircross, prodotto in occasione del 50 millionesimo veicolo venduto. La vera novità è rappresentata dall’ibrido plug-in insieme a una straordinaria cura per l’aggiornamento tecnologico e il confort del passeggero. E poi se la C4 Cactus ha gli Airbump, l’Aircross ha gli Alloy Bump:

“È un SUV di 4,55 metri, quindi di medio-grandi dimensioni, e si tratta di un concept importante per diversi motivi. Dal punto di vista tecnologico è il primo esempio di ibrido  benzina plug-in, quindi un insieme di motorizzazioni benzina, termiche, tradizionali ed elettriche che combinate riescono a garantire prestazioni di altissimo livello perché i due motori insieme assicurano una potenza di 300 CV e la possibilità di avere la trazione sulle quattro ruote motrici, elemento imprescindibile per un SUV. Dal punto di vista estetico è altrettanto importante perché mostra il nuovo design del marchio Citroen che era stato evidenziato su Cactus, ma lo fa su una vettura di segmento superiore adattandola a quello che è l’utilizzo del SUV, ad esempio gli Airbump evolvono in questi Alloy Bump che sono questa volta di un acciaio molto particolare, leggero ma resistente, e sono collocati nella parte bassa della carrozzeria proprio perché devono riparare da sassi e da tutti gli ostacoli che si possono trovare in un utilizzo fuori strada. Troviamo, comunque, degli elementi di design tipici del marchio Citroen come i fari su due livelli, i fari a LED, la carrozzeria con l’andamento molto liscio e rigoroso; tutti elementi che si trovano sia in Cactus che in questo concept da cui sicuramente prenderemo spunto per i modelli del futuro sia in termini stilistici che tecnologici”.

Quest’anno Citroen è protagonista anche nel ciclismo visto che è partner per il Giro d’Italia della squadra TINK OFF-SAXO, che vanta nelle sue fila atleti come Contador, Basso, Sagan:

“Abbiamo fatto una collaborazione a livello globale con questo team internazionale con atleti di altissimo livello e l’abbiamo fatto fornendo tutti i veicoli alla squadra, in particolare la Citroen C5 Tourer, quindi la versione station wagon. É interessante l’utilizzo delle vetture da parte di una squadra ciclistica, le automobili devono essere delle compagne di viaggio affidabili, performanti, capaci di andare piano, magari in salita, con marce basse senza rovinare il motore, e allo stesso tempo devono essere velocissime nell’intervenire in caso di  problemi tecnici. Inoltre, devono essere attrezzate con equipaggiamenti sia di radio che con collegamenti televisivi e, ancora, essere in grado di portare del materiale per i ricambi delle attrezzature delle bici dei corridori in gara”.

Chiudiamo con un commento su due argomenti di stretta attualità. Il progetto Ecopatente di cui voi siete partner ufficiali, un’idea nata sei anni fa che si prefissa l’obiettivo di una guida sicura per i giovani e non solo, ed anche la scommessa stimolante di casa Citroen legata alla 2CV

“Ecopatente è un progetto a cui noi abbiamo aderito con entusiasmo perché interpreta due valori fondamentali di Citroen: l’attenzione all’ambiente e la sicurezza. E’ rivolto ai giovani, a una nuova generazione di neopatentati a cui vogliamo veramente parlare perché pensiamo di avere una gamma prodotti adeguata a loro, in particolare con C4 Cactus. Abbiamo deciso di farlo in maniera concreta investendo in questo progetto, garantiamo a chi sta prendendo la patente un contributo di 1000 euro in caso di acquisto di una vettura Citroen e poi tra tutti quelli che parteciperanno a Ecopatente e risponderanno correttamente ai quiz sarà sorteggiata una persona che avrà un C4 Cactus in comodato d’uso per 5 mesi. 2CV è, invece, un progetto che gioca molto sulla creatività e sul fattore umano. Abbiamo deciso di restaurare una 2CV che era  prossima alla rottamazione e gli abbiamo ridato vita non solo dal punto di vista tecnico ma anche esteticamente andando a recuperare il progetto di Serge Gevin, una serie speciale del 1982 che non aveva mai visto la luce. Siamo entrati in contatto con lui che l’aveva disegnata, basandoci sulla sua descrizione e sui suoi bozzetti, è stata realizzata completamente in Italia. I colori sono il bianco e il giallo, due colori gioiosi, si chiama 2CV Soleil perché per lui stesso guardandola bisognava pensare al sole, al mare e alla gioia di vivere. Si tratta di un modello che incarna molte delle caratteristiche dei valori del marchio stesso e che ancora oggi andiamo a mettere in evidenza”.

Citroen

Citroen: feel good

 

a cura di Federico Gianandrea De Angelis

intervista di Filippo Gherardi

 

Motor Show di Bologna 2014, siamo andati nello stand Citroen dove abbiamo trovato ad accoglierci Marco Freschi, il Responsabile delle Comunicazioni di Citroen Italia, che ci ha parlato delle novità consolidate presenti nello stand francese, a partire dalla rivoluzionaria Citroen Cactus: «Questa, per noi, fin dall’inizio è stata la vettura di punta dell’anno 2014, il quale ha visto comunque l’arrivo di quattro nuovi modelli Citroen: C4 Picasso, Gran C4 Picasso, la nuova Citroen C1 e appunto la C4 Cactus lanciata nel mese di settembre. Cactus è il manifesto del nuovo posizionamento di Citroen, una macchina rivoluzionaria con idee innovative sotto diversi punti di vista,  sia in termini di confort che di tecnologia e stile; tutto ciò è disponibile con un budget controllato ed un rapporto prezzo/equipaggiamento molto interessante, oltre che  a costi di utilizzo molto bassi. Quello che però  emerge in maniera evidente è sicuramente lo stile, derivante da queste forme molto lisce e dalla carrozzeria levigata che fa da contrasto con gli “air bump”, ossia le protezioni laterali, frontali e posteriori che proteggono la vettura dai piccoli urti quotidiani, causa di malumore e stress; abbiamo voluto introdurre questo concetto per liberare dalle tensioni il guidatore o il proprietario, che in questo modo si sente più libero e affronta la strada diversamente. Questo modo di stare in strada senza stress, questa filosofia “feel good”, come la chiamiamo noi, è presente anche all’interno: abbiamo adottato un sofà per i posti anteriori, quindi i sedili sono uniti ed aumentano la convivialità, inoltre lo spazio a bordo è superiore alla media grazie al fatto di aver spostato l’airbag del passeggero dalla plancia al tetto, liberando una grande area per le ginocchia che dà, inoltre, la possibilità di mettere oggetti in un vano molto comodo capiente. Infine c’è il fattore luminosità, derivante dal tetto innovativo di ultima generazione che lascia passare la luce ma non il calore». Ma le novità della Cactus non sono solo di tipo estetico, come ad esempio i gruppi ottici anteriori, anche sotto il punto di vista della motorizzazione è una macchina molto all’avanguardia, come si capisce dalle parole dello stesso Freschi: «Abbiamo introdotto nella gamma di C4 Cactus motori di ultima generazione, come i benzina tre cilindri che garantiscono prestazioni sportive e allo stesso tempo consumi molto ridotti. Lo stesso vale per i diesel, che sono sempre stati la nostra forza, e sono stati ulteriormente migliorati dall’introduzione di motori BlueHDi, in grado di rispondere già ora alle normative Euro6 che entreranno in funzione a settembre 2015; anche qui siamo in presenza di propulsori dalle prestazioni ottime con consumi che una volta erano esclusivi delle vetture city car, mentre ora è possibile averli anche su auto di dimensioni e taglia più grandi». L’approccio sul mercato che ha avuto la Cactus è quello di una macchina che tutti aspettavano, non solo Citroen, ma anche gli addetti ai lavori e forse addirittura i competitors: «Sicuramente c’era molta attesa da parte del nostro entourage, e devo dire che i risultati per il momento ci premiano, sono ottimi: più di 28 mila ordini in Europa, e questo vuol dire che abbiamo dovuto aumentare la produzione nel sito industriale di Madrid,  il che rappresenta un fattore positivo in termini economici perché  ha provocato un’ ulteriore assunzione di personale. Sono tutti elementi favorevoli che ci portano a dire che la strada è quella giusta, e anche nel 2015 continueremo a puntare su Cactus, sulle sue innovazioni, sulle sue idee e sui benefici che può portare veramente al cliente; risponde a ciò che l’acquirente vuole oggi». Ma sulla copertina della casa francese di questo Motor Show non c’era solamente la Cactus, ma anche la C1, autentica protagonista della primavera Citroen, più moderna sia per lo stile che per le caratteristiche tecniche: «C1 si è rinnovata completamente rispetto alla versione precedente, già autrice di un grande successo sia in Italia che in Europa, e lo ha fatto dal punto di vista stilistico in maniera molto profonda, grazie a questo nuovo frontale caratterizzato dai fari su due livelli, di cui uno, quello superiore, contraddistinto da luci a Led molto scenografiche. E’ una vettura che piace per le sue forti caratteristiche di maneggevolezza, di agilità, d’economicità d’uso, soprattutto in ambito cittadino; sono valori importanti che si coniugano bene con il fatto di avere anche motorizzazioni nuove: un 1.0 e un 1.2 tre cilindri, entrambi sposati con l’economia. E poi c’è una chicca: ha un tetto apribile elettrico che si può aprire in movimento fino a 120 km/h e fino alla fila posteriore, il quale stravolge la vettura, facendola diventare quasi una cabrio, e rende più piacevole il viaggio». In chiusura, un commento sull’importanza, sia per il mercato italiano che per Citroen, della riapertura di un evento come il Motor Show: «Per noi è un’occasione preziosa per venire in contatto con il mondo degli appassionati delle quattro ruote; credo che il Motor Show attiri ancora questa tipologia di clienti, che poi sono coloro a cui vogliamo indirizzare il messaggio della nuova filosofia di Citroen. Per il mercato anche è molto importante che ci sia questo spazio: dà la possibilità di creare un contatto diretto tra le case automobilistiche e il pubblico, quindi è giusto continuare così».

CL 14.083.001

Citroen C1: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Nata (e sviluppata) dal progetto in comune con Peugeot 108 e Toyota Aygo, la nuova C1 sbarca sul mercato con il serio intento di conquistarlo. L’ultima versione in ordine di tempo della city car di casa Citroen si contraddistingue, innanzitutto, per due tratti dominanti: cura del design estetico e confort ai massimi livelli per una vettura della sua categoria. Partiamo dal primo aspetto: la cura quasi maniacale del dettaglio da parte dei designers francesi consegna a questa vettura componenti stilistiche davvero ragguardevoli, cominciando da un volume compatto e da una capote, per i modelli Airscape, in tela colorata sgargiante, ma anche un profilo che, grazie al particolare design dei gruppi ottici anteriori, regala alla C1 un vero e proprio ritratto facciale con tanto di naso, bocca ed occhi. Una macchina dal look simpatico ma al tempo stesso deciso, lunga 3.46 metri e con una forte componente di personalizzazione cromatica con ben otto tinte diverse. La superficie del tettino è di 80×76 cm, apribile elettricamente nella versione Airscape, mentre il peso complessivo è stato ridotto arrivando ad una massa che non supera gli 840 kg. Passando al confort, altro punto forte come detto di questa vettura, ciò che balza immediatamente all’occhio è la grande comodità dei sedili anteriori, avvolgenti ed adatti anche per sostenere le distanze più lunghe. Buona anche la tenuta di strada, tenendo sempre conto che stiamo parlando di una city car, un aspetto che tuttavia non limita manegevolezza ed agilità. Ottimo il livello di insonorizzazione all’interno dell’abitacolo, dove più di ogni altra cosa però emerge soprattutto l’importante dose di tecnologia che la nuova C1 porta in dotazione: touch board da 7″, retrocamera per il parcheggio e, ultima ma non ultima, l’innovativa tecnologia Mirror Screen che permette con estrema facilità di collegare il proprio smartphone alla vettura ed utilizzarne in pieno tutte le funzioni. Rimanendo in tema di tecnologia, disponibile anche l’Hill Assist per le partenze in salita ed il sistema di identificazione della vettura di ultima generazione Card Deluxe. Tre gli allestimenti disponibili per la versione berlina: Live, Feel e Shine, oltre alla Shine Edition, mentre per quella Airscape è disponibile anche la Feel Edition. Da un punto di vista di motori, disponibili quattro propulsori differenti: il 1.0 VTi da 68Cv ed il 1.0 e-VTi AirDream sempre da 68 Cv, oltre al 1.0 VTi 68 Cv con cambio pilotato ETG e il 1.2 VTi da 82 Cv. Per tutti vale la stessa identica linea comune: consumi ed emissioni bassissimi, e se nel primo caso non si va sotto i 3,8 l/100km ma nemmeno oltre i 4,3 l/100km, nel secondo non si superano i 99 g/km della versione 1.2 VTi 82. Disponibile sia nella doppia variante a 3 e a 5 porte, il target di riferimento del nuovo modello di C1 è di gran lunga quello delle donne, seguito da coppie senza figli e pensionati. Debutto sul mercato previsto per il 26 giugno, i prezzi sono compresi tra i 9.950 euro della versione Live 1.0 VTi 3 porte, ai 13.450 euro della versione Shine Edition 1.2 VTi 82 sempre a 3 porte.

1392925607441_ginevra[1]

Salone di Ginevra 2014, le più importanti novità

 

di Germana Condò

 

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con una delle kermesse automobilistiche più importanti d’Europa. Il Salone di Ginevra 2014, giunto all’ottantaquattresima edizione, si terrà al Palexpo. Come dichiarato dal Presidente dell’ente organizzatore dell’evento, Maurice Turrettini, sono attese tantissime novità come di consueto, 146 quelle annunciate dai 250 espositori, cui sono stati messi a disposizione oltre ottantamila metri quadri, non riuscendo a far fronte completamente alla richiesta di 83.000, formulata dai partecipanti. In un momento di cauto ottimismo generato dalla chiusura in positivo del mercato dell’auto a fine gennaio in Europa, le case automobilistiche vogliono sorprendere giocando soprattutto su due fronti, quello delle auto supersportive e quello delle green, che sul mercato sono al centro di un sempre crescente interesse. Così si sfideranno le due italiane, la Maurice Turrettini con la nuova California T e la Lamborghini con Huracan LP610-4, costrette a competere faccia a faccia con la nuova McLaren 650S, la più veloce auto da strada mai realizzata dalla factory di Woking. Sono 65 i modelli green attesi agli stand di Ginevra, che promettono livelli di emissioni di CO2 sotto i 95g/km. Questa tipologia di auto è stata radunata in un unico padiglione dedicato, in cui è stata allestita una piccola pista sulla quale il pubblico potrà testare le vetture elettriche. Il segmento dei SUV di piccola e media taglia è uno dei pochi a non conoscere crisi. Alla kermesse svizzera sono attese molte novità tra cui la nuova Fiat Panda Cross, sgargiante e tecnologica versione off-road di una tra le utilitarie più vendute in Europa, oltre alle nuove Jeep B-SUV e Opel Adam Rocks. Tra le citycar faranno il loro debutto le tre cugine accomunate da un unico progetto, la Toyota Aygo, la Citroen C1 e la Peugeot 108. E ancora la nuova generazione di Twingo, con la novità del motore posteriore e la nostalgica rievocazione della storica Renault 5. Tra le ammiraglie di lusso, è sfida aperta tra la Mercedes Classe S e la nuova Maserati Quattroporte. Il padiglione numero tre è dedicato alle 20 storiche auto vincitrici della ventiquattro ore di Le Mans. Nel corso della manifestazione, verrà presentata l’edizione 2014 della prestigiosa corsa. Il Salone di Ginevra sarà aperto dal 6 al 16 marzo. Il costo del biglietto intero è di 16 franchi svizzeri, il biglietto ridotto ha un costo di 9 euro.