Lancia-Ypsilon

Auto usate: pochissime hanno l’omologazione Euro 6

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

In periodi di crisi, si sa, le persone si ingegnano cercando di risparmiare, investire e vedere ciò che non usano più. Questo, naturalmente, è valido anche per il mondo dell’automobile, le vetture spesso conoscono un secondo mercato, venendo messe in vendita dai proprietari che magari hanno deciso di comprare una nuova automobile. Dall’altro lato, naturalmente, molte persone acquistano automobili usate che permettono di risparmiare un bel po’ di denaro. Su internet ci sono moltissimi annunci, per tutti i tipi di macchine, ma con un’attenta analisi (in questo caso condotta sul portale subito.it) emerge un dato inquietante. Nonostante stia per diventare obbligatoria l’omologazione Euro 6 (precisamente lo sarà da martedì primo settembre 2015) pochissime rispettano questo parametro. Tra gli annunci, invece, ‘virtuosi’ la maggior parte riguarda due auto: la Fiat Panda e la Lancia Y. Un altro dato riguarda invece l’età delle macchine messe in vendita, il 74%, infatti, non supera i dieci anni di vita.

mercato usato top

Usato garantito

 

di Germana Condò

 

È l’anno più duro di una crisi economica che sembra non voler finire. A risentirne sono oramai tutti i settori del mercato, e si cerca di risparmiare anche sui beni di prima necessità. In un quadro così deprimente, analizzando i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, scopriamo inarrestabile il declino del mercato dell’auto e che le auto immatricolate dalla Motorizzazione nel mese di giugno 2013 sono state 122.008, con una flessione del 5,51% rispetto al giugno 2012. Si registrano, inoltre, 322.102 trasferimenti di proprietà di auto usate nel giugno 2013. Anche rispetto a questo dato si è verificata una flessione del 3,31% dallo scorso anno, ma se consideriamo che il volume globale delle vendite di giugno è stato di 444.110 vetture, di cui solo il 27,47% sono immatricolazioni mentre il 72,53% sono trasferimenti di proprietà, salta all’occhio l’entità del problema. Nonostante il lancio continuo di modelli accattivanti e dotati delle tecnologie più innovative, nonostante le campagne studiate dalle case produttrici per invogliare all’acquisto, il mercato del nuovo non decolla. Complici la recessione, le scelte politiche, i costi di utilizzo e di manutenzione dei veicoli sempre in crescita, tasse varie, carburanti e assicurazioni esageratamente cari e, dato non trascurabile, la paura concreta di controlli fiscali. Tutto contribuisce a dissuadere dall’acquisto di una nuova auto, e chi non ne può proprio fare a meno preferisce optare per una di seconda mano. Le concessionarie che non riescono a raggiungere gli obiettivi di vendita sul nuovo, cercando di sfruttare il momento favorevole per l’usato, si sono organizzate per spingere le vendite delle chilometri zero e delle auto aziendali, magari aggiungendo qualche accessorio come gli pneumatici da neve in regalo, oppure proponendo finanziamenti e permute di ogni genere. Addirittura si offre il pagamento in contanti di un’eventuale differenza di valore della vettura ritirata in cambio della nuova. L’acquisto dal concessionario sotto l’aspetto della garanzia per chi compra è senz’altro più sicuro. Per eventuali difetti emersi successivamente e invisibili nell’immediato, potrà essere richiesta la riparazione a spese dell’autosalone (nel rispetto dei termini di garanzia). Non tutti però credono che questa forma di tutela valga quella percentuale in più che le concessionarie applicano sul prezzo dell’auto. Non a caso il maggior numero di trasferimenti di proprietà avviene in conseguenza di compravendite tra privati, convinti che il vero affare si possa concludere solo con questa modalità, magari chiedendo assistenza ad un meccanico di fiducia che, con un accurato esame, saprà individuare eventuali difetti nascosti prima di chiudere l’accordo. Ma la strada che conduce all’affare della vita è disseminata di ostacoli. C’è il rischio che l’affannosa ricerca del risparmio porti ad incappare in truffe ben organizzate. La modalità più diffusa di ricerca dell’auto usata è senza dubbio attraverso i vari portali di annunci dedicati, in cui è possibile selezionare in poco tempo tutte le inserzioni sul modello desiderato. Il truffatore presenta la propria auto in condizioni ottimali, meccaniche e di carrozzeria, ad un prezzo leggermente più basso della media ma invitante quel tanto che basta per farsi notare e preferire. Il venditore vorrà chiudere la trattativa in fretta perché deve ripartire per il proprio paese e chiederà di versare un acconto su un circuito internazionale, visto il gran numero di proposte. L’acquirente effettuerà il versamento e comunicherà le coordinate al venditore che, a quel punto, incasserà l’acconto e si renderà irreperibile. Per evitare brutte sorprese e toccare con mano la merce, i cittadini hanno saputo organizzare veri e propri mercatini a loro uso e consumo. Un buon metodo per poter provare anche alla guida la vettura e poter contrattare sul prezzo, senza i rincari delle concessionarie pur, tuttavia, senza garanzie. Già da tempo a Roma i privati si radunano ogni domenica al Km 13 della Via Aurelia, per vendere o cercare l’auto giusta, fenomeno che negli ultimi tempi ha assunto dimensioni sempre maggiori. L’Italia con i suoi brand non riesce ancora a far innamorare gli automobilisti il cui indice di gradimento, anche nella ricerca dell’usato, si sposta verso le auto straniere. Primo produttore assoluto si riconferma la Germania che con le sue berline compatte ha conquistato i primi posti nella scaletta delle usate preferite. BMW Serie3, Audi A4 ed anche l’intramontabile Volkswagen Golf. Una curiosità. Ad inserirsi in questa classifica di queste grandi ricercate tedesche, il cui valore non sembra temere i segni del tempo, è la nostra Fiat Panda che tra le utilitarie ha saputo conquistare il primato tra tutte le piccole più trendy del momento.