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F1, Gp di Austria: spallata Rosberg, ma Hamilton non cade

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Corrono con la stessa monoposto, fanno parte della medesima scuderia ma tutto sembrano tranne che compagni di squadra: Lewis contro Nico, è guerra aperta. Anche in Austria non c’è stato niente di amichevole, Rosberg si stava dirigendo verso la sesta vittoria stagionale ma Hamilton aveva un altro ritmo, e quando c’è stato il tentativo di sorpasso il primo ha letteralmente speronato il secondo . A pagarne le conseguenze è stato però lo stesso tedesco, Lewis è riuscito a mantenere la pista ed è stato lui a salire sul gradino più alto del podio, mentre Rosberg si vedeva sorpassato sia da Verstappen che da Raikkonen tagliando il traguardo solamente quarto. Nervosismo, tensione e polemiche in casa Mercedes, dai box sono rimasti a guardare invece di chiedere a Nico di far passare il compagno per chiudere con la terza doppietta dell’anno ma a Toto Wolf e co. non piace influenzare la corsa dei propri piloti, purtroppo ora dovranno cambiare idea per non rischiare che diventi una vera e propria lotta all’ultimo sangue ai danni della scuderia tedesca. Da una parte Hamilton, fischiato dal pubblico austriaco durante la premiazione, ha cercato di calmare le acque dicendo che forse il suo “compagno”aveva avuto un problema di freni, invece Rosberg è stato molto più diretto con un: “Lewis mi è venuto addosso”. Questo il tema principale della nona tappa corsa sul Red Bull Ring, ma praticamente di tutto il Mondiale visto fino ad ora e più che probabilmente anche di tutto quello che vedremo. Una disputa che fa passare in secondo piano il resto, con riferimento all’ottima gara di Verstappen e Raikkonen che hanno completato il podio, ma soprattutto all’uscita di Vettel, di nuovo sfortunato e tradito dallo scoppio di una gomma posteriore. Ancora da chiarire se sia stato un errore (l’ennesimo) di strategia delle gomme o se la copertura Pirelli abbia ceduto prima del previsto, fatto sta che in quel momento, dopo 26 giri, il Ferrarista era in testa senza aver ancora fatto il pit stop e invece si è ritrovato fuori dai giochi sciupando nuovamente l’occasione di centrare la prima vittoria stagionale e di avvicinarsi alle Frecce d’Argento in classifica. Kimi “Iceman” Raikkonen invece ha fatto il suo dovere, una corsa pulita e senza sbavature che però non si sarebbe conclusa sul podio se non fosse stato per il suicidio di Rosberg, complice anche una qualifica non entusiasmante. Non sorprende più invece il piccolo Max che è riuscito a chiudere al secondo posto sul circuito della propria scuderia utilizzando la stessa tattica della Ferrari senza però portarla oltre il limite; alla luce di questa prima parte di stagione, Verstappen sembra più una prima guida che il semplice gregario di Ricciardo, ancora una volta non abbastanza attento e poco resistente agli attacchi degli avversari. Impossibile negarlo, a differenza della maggior parte delle altre gare questa volta lo spettacolo non è mancato anche se a livello di risultati tutto è andato, o quasi, come da copione; nelle retrovie invece vanno annoverate diverse sorprese, a cominciare dal sesto posto di Button con una McLaren-Honda poco competitiva, passando per il settimo di Groesjan che certifica i passi in avanti fatti dal team Haas, e chiudendo con l’ottimo ottavo di Carlos Sainz partito quindicesimo con la sua Toro Rosso. Da segnalare anche la grande gioia della Manor derivante dal primo punto in stagione ottenuto grazie a Pascal Wehrlein, una bella soddisfazione per una squadra sempre più in crescita nonostante l’inferiorità rispetto alle altre in termini di disponibilità economica. A proposito di punti, archiviata la gara austriaca ora l’occhio può esaminare la classifica che recita così: Nico Rosberg 153, Lewis Hamilton 142, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen 96. Solo undici punti dividono i nemici/amici di Mercedes, una nullità se pensiamo che non siamo nemmeno al giro di boa, mentre sono più di cinquanta quelli tra le Mercedes e le Rosse di Maranello, una cifra consistente che lascia ancora sperare Arrivabene e il suo staff ma che deve essere celermente accorciata. Già nel prossimo week end si torna in pista, a Silverstone in Gran Bretagna, in casa Mercedes sarà una settimana difficile all’interno della quale si cercherà di ristabilire le gerarchie e di evitare che ci siano nuove “violenze domestiche”; forse il Cavallino dovrebbe provare a sfruttare proprio questo nervosismo tedesco, a patto però che venga prima elaborata una strategia vincente o comunque sufficiente per terminare la corsa, sorte permettendo.