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Lexus RC 300h Hybrid

 

di Maurizio Elviretti

 

Nelle prossime settimane i concessionari italiani “ospiteranno” la prima coupè ibrida di Casa Lexus: stiamo parlando della RC 300h Hybrid, una due porte dalla linea sportiva con frontale con la tipica calandra a clessidra e gruppi ottici a Led con disegno a “L”. Le dimensioni non si discostano molto da quelle di una BMW 4 Coupè, con i quasi 4 metri e settanta di lunghezza, 1,84m di larghezza e 1,39m di altezza. L’abitacolo è pensato per 4 persone, con materiali e finiture di pregio e diversi sistemi tecnologici, come il sistema multimediale Lexus HMI, Human Machine Interface. La meccanica della Lexus RC 300h è costituita dal sistema ibrido che abbina il 4 cilindri da 2,5 litri VVT-i da 181 CV e 221 Nm di coppia massima all’unità elettrica da 143 CV e 300 Nm. Combinazione che consente di usufruire sulle ruote posteriori 223 CV complessivi capaci di spingere i 1.725 kg della RC Hybrid fino a 190 km/h (la velocità è autolimitata) e di farla scattare da 0 a 100 km/h in 8,6”. La percorrenza dichiarata è di 20,4 km/l per i tre classici cicli (urbano, extraurbano e combinato). La trasmissione è a variazione continua di rapporto (E-CVT), ma con la possibilità di selezionare i rapporti con in modo sequenziale con i “paddle” al volante. In fase progettuale i tecnici della Lexus hanno prestato particolare attenzione alla sicurezza inserendo sulla RC 300h Hybrid diverse soluzioni d’avanguardia, quali le sospensioni adattive AVS (solo F Sport) e il sistema di gestione della dinamica di marcia Vehicle Dynamics Integrated Management (VDIM). Alla sicurezza attiva contribuiscono pure il rilevatore degli angoli ciechi degli specchi retrovisori (Blind Spot Monitor) e quello del superamento della linea di corsia Lane Departure Alert (LDA), nonché il dispositivo di rilevazione del traffico posteriore (Rear Cross Traffic Alert) e i fari abbaglianti automatici (AHB). La Lexus RC 300h è in listino nelle versioni Executive e F Sport. La prima è pensata per coloro che prediligono il comfort e ha una dotazione di serie esaustiva (solo due gli optional, navigatore e vernice metallizzata, entrambi a 950 euro) comprensiva, tra l’altro, di climatizzatore bi-zona, rivestimenti in ecopelle, sedili anteriori riscaldati con 8 regolazioni elettriche e Lexus Media Display. La F Sport si distingue esternamente per la griglia anteriore a nido d’ape e disegno dei paraurti dedicato. All’interno il look è più sportivo grazie ai rivestimenti in pelle traforata di sedili e volante, agli inserti in metallo e a pedali e battitacco “griffati” F Sport. Altri optional sono la modalità di guida Sport S+ aggiuntiva alle quattro di serie (Snow, Eco, Normal e Sport) e la presenza del sistema Premium Navigation con schermo da 7” integrabile con il sistema audio Mark Levinson con 17 altoparlanti e 835 Watt di potenza (optional a 1.250 euro). Il listino della coupé ibrida di Lexus è di 46.000 euro per la Executive e di 49.950 euro per la F Sport. Prezzi che nella fase di lancio subiscono uno sconto di 6.100 euro consentendo di acquistare la versione d’accesso a 39.900 euro e quella sportiva a 43.850 euro.

Top Foto, Toyota Yaris Hybrid "by Glamour"

Yaris Hybrid: la prova

 

di Flavio Grisoli

 

Il Piccolo Genio colpisce ancora. No, non è il titolo di un film degli anni ’90 ma la sintesi perfetta di una storia che si rinnova ancora. Quando fu lanciata sul mercato, la Toyota Yaris fu chiamata “Piccolo Genio” perché racchiudeva in sé tutte le novità che le moderne citycar negli anni avrebbero sviluppato: facilità di guida, agilità, grande spazio interno, ricchezza di optional già nei modelli entry-level. Oggi, nell’era dell’alimentazione alternativa Toyota è ai vertici, e con la sua Yaris Hybrid ha raccolto consensi e, cosa ancora più importante, ottimi riscontri di vendita. Ma, se è vero come è vero che il Piccolo Genio non finisce mai di stupirci, allora ecco a voi il modello “Glamour”. Ideato in collaborazione con la omonima rivista patinata, la Yaris Hybrid “by Glamour”, come potete facilmente riscontrare sul sito internet è pensata principalmente per le giovani donne di oggi. Dinamiche e sempre di corsa, che siano in carriera o mamme a tempo pieno, ma che non vogliono rinunciare alla qualità e al comfort quando si mettono al volante. Le dimensioni sono quelle solite: quasi 4 metri di lunghezza, un bagagliaio capiente (286 litri) e un motore benzina 1.5 16v 75 cv Euro 6 dalle emissioni bassissime (82 g/km di co2), accoppiato ad un motore elettrico da 60 cv. Il tutto per dei consumi da urlo: quasi 30 km con un litro di benzina. Qui non c’è nulla di diverso dalla Yaris classica. La vera differenza la fanno gli allestimenti: non possiamo notare il colore, un azzurro mare davvero particolare. Poi i cerchi, più grandi (da 16’’) in doppia colorazione nero più cromato. Proseguendo, notiamo gli inserti in nero sul laterale e le finiture posteriori satinate, così come la griglia del radiatore. Domina poi il tutto il tetto panoramico, azionabile manualmente con una doppia tendina. All’interno, è un concentrato di tecnologia: sensori luci e pioggia, telecamera posteriore con assistenza al parcheggio, climatizzatore automatico bi-zona, volante in pelle con comandi audio e cruise control, vivavoce bluetooth e predisposizione usb. Il tutto manovrabile attraverso il grande schermo LCD da 7 pollici con il sistema “Toyota Touch&Go”. Per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza c’è davvero tutto: 7 airbag, ABS, EBD, assistenza alla frenata, VSC e TRC (controllo di stabilità e trazione), più l’assistenza alla partenza in salita. Il cambio è automatico e offre buone sensazioni di guida. Nel traffico di una grande città è una manna dal cielo, su questo non c’è dubbio. È silenziosissima, anche quando si preme un po’ di più sull’acceleratore, e fa sì che i viaggi anche un po’ più lunghi siano rilassanti e tranquilli. Come guidabilità siamo ai massimi livelli, e la sensazione di spazio che si ha all’interno è davvero notevole. Mettere in meno di 4 metri uno dietro l’altro un guidatore e un passeggero al di sopra di un metro e ottanta non è cosa da poco. Toyota ha prodotto un numero davvero molto limitato di queste vetture (circa 400), e ve ne potete portare a casa una con poco più di 21mila Euro. Non è pochissimo, è vero. Ma provate a mettere tutti questi optional su una vettura dello stesso segmento. O non sono disponibili, e quindi dovete salire di categoria, oppure li paghereste molto di più. È questa la forza del Piccolo Genio, che prosegue la sua storia come meglio non potrebbe.

Top Foto, Toyota Auris Touring Sports Hybrid

Toyota Auris Touring Sports: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

L’identità e le misure tipiche di una familiare, ma anche l’eleganza (interna ed esterna) che l’avvicinano in maniera neanche troppo implicita al concetto di berlina di lusso. Ecco la nuova Auris Touring Sports, un concentrato di tecnologia e di avvolgente comodità ben allineato con i canoni stilistici, sobri ma al tempo stesso curati nel dettaglio, di casa Toyota. Lunga 4,5 metri, larga 1,7 ed alta 1,4, la nuova Auris Touring Sports si caratterizza, ovviamente e in virtù proprio delle misure appena citate, per una spiccata capacità interna sia nell’anteriore che nelle tre, comode, sedute posteriori, oltre che naturalmente per un bagagliaio che va da una capacità minima di 530 ad una massima di 1658 litri. Disponibile tanto nella versione benzina 1.6 Valvematic quanto nella doppia variante diesel 1.4 D-4D e 2.0 D-4D, il modello provato dalla nostra redazione era la versione Hybrid 1.8 VVT-i che monta un motore benzina 4 cilindri Euro 5 da 99 CV abbinato ad un’unità elettrica con batterie al nichel ed 82 CV di potenza. La trazione è anteriore, le sospensioni MacPherson all’anteriore e a doppio braccio oscillante nel posteriore, il cambio E-CVT, il servosterzo elettrico e il diametro di sterzata, tra marciapiedi, compreso tra i 10,4 e 10,8 metri. La macchina, complice anche le misure, non rimane particolarmente maneggevole, ma tutto sommato sembra comportarsi dignitosamente anche nelle più classiche situazioni di traffico cittadino. La velocità massima è autolimitata a 175 km/h, mentre l’accelerazione da 0 a 100 non va sotto gli 11,2 secondi. Auto, come detto anche in apertura, adattissima ad un uso familiare, ed allora ecco servita una buona dose di dotazioni di sicurezza, tra cui: ABS, ripartitore elettronico ed assistenza alla frenata, controllo elettronico della frenata, abitacolo indeformabile ad alta protezione e ben 7 airbag SRS, oltre al sistema Follow Me Home che mantiene accesi gli anabbaglianti per un tempo predeterminato dopo lo spegnimento del motore. A proposito di fari e gruppi ottici, le luci diurne sono al LED così come le posteriori, mentre per quel che concerne le caratteristiche del design esterno tutto, o quasi, è in tinta con la carrozzeria (maniglie, paraurti e specchietti retrovisori) eccezion fatta per le barre longitudinali in alluminio. Dimostrazione evidente dello stile sobrio, ma comunque efficace, delle auto di casa Toyota. Lo stesso che si ritrova, d’altronde, all’interno della nuova Auris Touring Sports con sedili in tessuto ed inserti, in particolar modo sulla plancia, di pelle. I sedili anteriori sono riscaldabili, il climatizzatore automatico e bi-zona, il volante in pelle e il pomello dal cambio blu color resina. Tra le due sedute anteriori presente un comodo bracciolo portaoggetti, mentre nella fila posteriore il bracciolo, in pelle, si ricava dalla seduta centrale. Da un punto di vista della tecnologia, disponibile computer di bordo multifunzionale con Energy Monitor, indicatore Eco Drive e Sistema Simple Intelligent Park Assist abbinato a retrocamera di serie. Inoltre, nella versione Hybrid con allestimento Lounge (provata dalla nostra redazione) è presente anche il sistema multimediale Toyota Touch&Go Plus con, tra le altre, navigatore satellitare, display da 6,1″, controllo vocale e 6 altoparlanti, oltre al tetto panoramico Skyview che permette di aumentare considerevolmente la luminosità all’interno dell’intero abitacolo, nonostante vetri posteriori oscurati.

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Toyota Concept U2: utile e flessibile

 

di Leonardo Frenquelli

 

Nel corso di questi ultimi mesi si è registrato un forte incremento delle vendite di veicoli commerciali. La Toyota è pronta a qualsiasi cambiamento del mercato ed ha presentato a San Francisco un nuovo concept. Si tratta dell’ U2 Concept, un prototipo pronto a rappresentare al meglio il “furgone” di nuova generazione, coniugando le necessità professionali alle funzionalità per il tempo libero. La “U” sta infatti per “Urban Utility”: sarà un veicolo compatto ed adatto a qualsiasi tipo di situazione cittadina, che la Toyota ha studiato sfruttando anche tecnologie già comuni sui veicoli commerciali europei, come quella del “giraffone”: una particolare apertura della parte posteriore del tetto, che facilità le attività di carico e scarico e amplia la capienza complessiva del mezzo. La parola d’ordine dell’U2 è la flessibilità e, stando anche a quanto dichiarato dalla società stessa, il target su cui si è deciso di puntare è quello delle piccole imprese e dei professionisti indipendenti. Per quanto questo mercato possa avere proporzioni limitate negli States, patria natìa dell’intero progetto, si può facilmente riferire ad una clientela europea, che verrà raggiunta attraverso la joint-venture intrapresa da Toyota con l’azienda francese PSA. Tra le altre innovazioni, anche la particolare conformazione del portellone posteriore, estendibile a tal punto da diventare una vera e propria rampa, ovviamente per caricare più agilmente l’ampio vano, fulcro dello studio effettuato per gli interni. Vista l’esperienza Toyota, non è da escludere l’applicazione della tecnologia Hybrid per quanto riguarda la motorizzazione del veicolo ed ulteriori novità riguardano gli interni ed il sistema di infotainment: oltre ad uno stile minimalista e semplice, U2 sarà munito di una plancia totalmente nuova, costituita sostanzialmente solo da un I-Pad ed un comando rotativo che saranno in grado di esaudire le più esigenti richieste del cliente. Un veicolo commerciale funzionale e compatto ma anche duttile e flessibile, pronto ad irrompere sul mercato statunitense ed europeo.