jeep-renegade-night-eagle-3

Jeep: è sul mercato italiano la Night Eagle

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il 13 gennaio 2016 è stato il giorno del debutto sul mercato italiano della nuova serie speciale Jeep Renegade: la Night Eagle. Con colorazioni inedite e tanti contenuti tecnologici, la nuova Sport Utility del marchio statunitense prende spunto dall’allestimento Longitude di Renegade e si caratterizza per gli elementi del design in grigio scuro satinato che la rendono ancor più selvaggia; sulla grigli anteriore ci sono i loghi Jeep, ai quali si aggiungono le cornici dei fendinebbia, le barre sul tetto, il logo personalizzato e gli esculsivi cerchi in lega da 17 pollici colorati in nero a protezione degli pneumatici M+S. Oltre alle tre colorazioni Carbon Black, Alpine White e Solar Yellow, per l’Aquila della Notte si potrà scegliere anche il nuovo Volcano Sand. Nella ricca dotazione di serie spiccano: il volante in pelle con comandi, il sistema di infotainment Uconnect Radio Live con schermo da 5 pollici, i sedili in tessuto Bark Brown con regolazione lombare elettrica per il guidatore, il cruise control, i sensori di parcheggio posteriori, il climatizzatore manuale e il quadro strumenti con display TFT da 3,5”. Sotto al cofano della Renegad Night Eagle c’è un propulsore turbodiesel 2.0 Multijet da 120 cavalli (depotenziato rispetto al precedente da 140 CV), al quale si abbina il cambio manuale a 6 rapporti e la trazione integrale Jeep Active Drive, con quest’ultima che permette di passare in maniera fluida dalla trazione integrale alle due ruote motrici. Questo particolare allestimento, il quale offre inoltre numerose possibilità di personalizzazione, può quindi essere già provato negli show room ed acquistato ad un prezzo di partenza di 27.490 euro.

JeepRenegade

Cinque stelle per la Jeep Renegade

 

di Edoardo D’Angeli

 

La Jeep Renegade ha dimostrato di essere un ottima auto, ottenendo il massimo delle stelle, cinque, nei crash test svolti da Euro NCAP, l’ente europeo che si occupa della sicurezza stradale. Oltre alla Jeep sono tate premiate anche l’Audi A3 Sportback e-tron con cinque stelle e la Kia Soul che ha ottenuto quattro stelle. L’obbiettivo più importante è stato raggiunto da tutte e tre le macchine, ovvero la sicurezza dei bambini a bordo. La Renegade e la Kia hanno raggiunto l’80%, mentre l’Audi ha conseguito il 78% a causa delle difficoltà rilevate nell’alloggiamento del seggiolino di bordo. Gli esiti passivi anch’essi positivi che hanno visto la Jeep, della casa statunitense, con qualche problema per la protezione dal colpo di frusta, al pari anche della Kia Soul. Mentre l’Audi ha riscontrato problemi per la protezione del torace nel test del palo. Carenze sia per la tedesca che per la Soul nell’impatto frontale, causate da una carente pressione dell’airbag nella parte del guidatore. Si conferma il punto debole per tutte e tre le macchine la protezione dei pedoni in caso d’investimento. Per il giudizio finale l’Euro NCAP ha dimostrato che l’efficace sistema di frenata automatica d’emergenza (AEB) montato sulla Jeep Renegade e Audi A3 ha superato i test con il massimo dei voti ed è stato possibile raggiungere grazie anche all’avvisatore di corsia e al limitatore di velocità che è in dotazione anche sulla Kia Soul.

Jeep Renegade esposta al Salone di Ginevra 2014

Jeep Renegade

 

di Maurizio Elviretti

 

Con la nuova Jeep Renegade, la casa a stelle e strisce amplia la propria gamma entrando così in un nuovo segmento. Questo nuovo modello offre una capacità off-road di riferimento nella categoria, anche in considerazione del fatto che è il primo modello, nel suo segmento, ad avere il cambio automatico a nove rapporti garantendo prestazioni ottimali sia su strada che fuoristrada. Grazie ai due sistemi avanzati di trazione che Renegade dispone, la vettura è in grado di trasferire il 100% della coppia su una singola ruota, garantendo così la massima aderenza. Passando al design, per la nuova Jeep Renegade è stato pensato un look best in class nella categoria e dimensioni adatte alla guida in città, sempre in grado di trasferire uno stile deciso, versatile e funzionale, proprio come vuole il brand. Il risultato è sotto gli occhi di tutti con delle linee decise e proporzioni aggressive di Jeep Wrangler. Inoltre, le due configurazioni di tetto apribile My Sky, disponibili solo su richiesta, offrono tutto il divertimento e la libertà della guida open air anche grazie alla possibilità di riporre facilmente i pannelli all’interno della vettura. Come per il design, Jeep ha voluto tenere fede al proprio stile anche negli interni, con un aspetto robusto ma allo stesso tempo vivace. La cura del particolare e l’utilizzo di materiali pregiati fanno dell’interno della Renegade un vero gioiellino, unico del suo segmento, denominato Tek-Tonic. Il Tek-Tonic combina forme morbide e piacevoli al tatto con dettagli robusti e funzionali. Alle superfici principali, come ad esempio quella del quadro strumenti integrato rivestito con materiali morbidi, si sovrappongono elementi funzionali dal design audace, come la maniglia di sostegno del passeggero (come quella del Wrangler per capirci…), indispensabile nella guida off-road. Gli esclusivi fissaggi delle mascherine protettive, le finiture anodizzate, i colori suggestivi si ispirano alle attrezzature utilizzate negli sport estremi. Il familiare motivo ad “X” che caratterizza il tetto e le luci posteriori completano il look Tek-Tonic degli interni della Renegade. In linea con la tradizione Jeep, la nuova Renegade è lo Small SUV più capace, più efficiente nei consumi e tecnologicamente più avanzato di sempre. Può essere dotata di 16 diverse combinazioni di motori e propulsori, cosa mai esistita prima d’ora su una Jeep, per soddisfare le richieste specifiche dei clienti in tutto il mondo. Sul nuovo modello sono disponibili quattro motori a benzina MultiAir e due motori diesel MultiJet II. Abbinata al motore diesel MultiJet II da 2,0 litri o al motore benzina MultiAir2 da 2,4 litri, la trasmissione automatica a nove rapporti offre una serie di vantaggi tra cui un’aggressiva capacità di ripresa, un’erogazione fluida della potenza alle velocità autostradali e un’efficienza maggiore nei consumi rispetto a un cambio automatico a sei rapporti.