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Fiat Tipo SW 1.6 Lounge: la prova su strada

 

di Valerio Verdone

 

La Fiat Tipo SW completa la gamma della vettura dall’ottimo rapporto qualità/prezzo del Marchio Fiat. Più lunga della 5 porte, rispetto alla quale guadagna 20 cm, vanta un bagagliaio da riferimento e si adatta alle esigenze di chi usa l’auto per lavoro o nel tempo libero. Esteticamente, è la fiancata la parte che cambia di più: con una lunghezza decisamente cresciuta, si presenta più slanciata e ciò rende la SW la Tipo più equilibrata della gamma. Insomma, un bel disegno, che vede una zona posteriore ben inglobata ad una vista laterale più ampia e ad un frontale speculare a quello di berlina ed hatchback. L’interno è ben fatto, con materiali di buona qualità, e vanta un sistema multimediale UConnect Live con schermo touch da 7 pollici, navigatore con mappe 3D e radio Dab, oltre alla retrocamera posteriore. Lo spazio a bordo è ottimo per 4 persone, mentre il quinto passeggero viaggia più sacrificato. Il vano di carico è il suo punto di forza, con una capacità che va da 550 litri fino a 1.600 litri ed un pavimento piatto che si prolunga quando vengono abbattuti i sedili del divano posteriore.  Durante la guida si percepisce una buona stabilità, il volante è sensibile al punto giusto per il tipo di guida a cui è destinata, mentre il motore 1.6 diesel, da 120 CV e 320 Nm di coppia, assicura riprese rapide, ben coadiuvato dal cambio manuale a 6 marce dalla buona manovrabilità. La velocità massima è di 200 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h si compie in meno di 10 secondi, 9,7 secondi per l’esattezza. I consumi invece, in base al dato dichiarato, si attestano sui 3,7 l/100 km. La Lounge ha una buona dotazione di base, ed il prezzo per questa wagon 1.6 diesel è di 23.000 euro. Anche se l’esemplare in prova, con diversi pacchetti ed accessori che la rendono praticamente una full-optional, ha un costo di 24.700 euro.

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Automotoretrò 2015

 

di Maurizio Elviretti

 

Supercar esclusive, moto rarissime, strambe autovetture e pezzi di ricambio più rari che mai. Si può racchiudere in queste poche parole “Automotoretrò”, l’ormai tradizionale Fiera dedicata all’auto d’epoca, andata in scena dal 13 al 15 Febbraio al Lingotto Fiere di Torino, luogo emblematico dove per quasi un secolo sono stati costruiti i modelli più celebri della Fiat, primo fra tutti la mitica Topolino. Sono circa 60.000 i visitatori che hanno affollato gli spazi per le manifestazioni dedicate al motorismo storico e alle auto da corsa, ben 8.000 in più rispetto alla passata edizione. Tra questi, numerosi gli stranieri, provenienti da Francia, Inghilterra, Germania e Svizzera. Un aumento del 18% che conferma come il comparto del motorismo storico e del mondo delle corse motoristiche, pur in un momento di difficoltà, sono in grado di registrare grandi numeri. L’evento, che ha accolto 1.200 espositori e oltre 3.000 veicoli, rappresenta oggi un indiscusso polo di attrazione per un pubblico sempre più variegato. Da un padiglione all’altro, si passa nel giro di pochi metri da una bancarella con i ricambi per la Vespa allo stand che espone in pompa magna la Lancia Aurelia Florida. Un prototipo dal valore inestimabile carrozzato da Pininfarina che ispirerà la successiva Flaminia, ed oggi riportato alle condizioni originali grazie alle cure del grande collezionista e magnate Corrade Lopresto. Ci sono centinaia di metri quadrati dedicati ad auto e moto in vendita e con un po’ di pazienza si possono trovare veramente delle chicche. E il bello è che si possono trovare gioielli per tutte le tasche: non solo fuoriserie come le “classiche” Ferrari Testarossa, Lamborghini Diablo e Jaguar E-Type, ma anche mezzi decisamente più accessibili come Fiat 500, Vespa e Lambretta in testa. Ma tra i corridoi del Lingotto si riesce anche a sorridere grazie ai tanti mezzi curiosi e bizzarri, spesso artigianali, esposti con orgoglio dai legittimi proprietari. Tra le più visitate un’improbabile Fiat Croma Cabrio, ma anche una Fiat 500 Limousine e una DeLorean DMC-12 di Ritorno al Futuro. Visto il grande richiamo di pubblico, anche quest’anno non è mancata la presenza di alcuni costruttori automobilistici presenti in veste ufficiale. Non poteva mancare Abarth, uno dei marchi che ha fatto del legame con il passato la propria bandiera, del resto come Mercedes che ha colto ancora una volta l’occasione per mostrare i frutti del programma usato garantito First Hand, naturalmente con un occhio di riguardo alle vetture d’epoca più prestigiose. Non rimangono delusi però anche gli amanti dei mezzi più moderni. Basta spostarsi nel padiglione di Automotoracing infatti per trovare auto contemporanee, sportive mozzafiato, ma anche ampio spazio al tuning e al mondo custom. Piuttosto fitto poi il programma di prestazioni e spettacoli, soprattutto nell’area esterna, dove drifting e guida sicura, con i corsi Dekra, sono stati grandi protagonisti. «Siamo soddisfatti» ha affermato Beppe Gianoglio, organizzatore di Automotoretrò, che ha proseguito: «Abbiamo avuto un incremento di pubblico e di espositori, che hanno confermato la loro soddisfazione sotto il profilo sia commerciale che di visibilità. Ancora una volta la Città di Torino si conferma capitale del motorismo storico, ma non solo. Anche Automotoracing si sta affermando come vero e proprio punto di riferimento per gli amanti delle corse. Da domani inizieremo a lavorare alla prossima edizione, che ci auguriamo possa essere ancora migliore». I numerosi eventi che si sono susseguiti in questa tre giorni hanno coperto un largo ventaglio di offerte: dai libri protagonisti nello stand ASI, ai tour sperimentali, alle celebrazioni di importanti traguardi, tra cui la presentazione dell’80esimo anniversario della FIAT 500 “Topolino”, agli immancabili giri di drifting che hanno animato il piazzale antistante l’Oval del Lingotto. Non sono mancate le celebrazioni sportive, diverse, infatti, le premiazioni che si sono susseguite, tra cui quella che ha visto il giovane Gabriele Torelli ricevere il premio come vincitore dell’ultima edizione di Green Hybrid Cup, serie valida come campionato italiano energie alternative, organizzata da BRC. Soprattutto auto e veicoli, ma anche tanta solidarietà: la fiera dedicata al motorismo storico ha chiuso le porte, per questa trentatreesima edizione, con un’iniziativa di grande valore sociale che ha visto protagonisti i bambini in degenza presso la struttura CASA U.G.I. (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini) e l’ospedale Regina Margherita, i quali hanno preso parte ad un test in pista, a bordo delle nuove Abarth 500 e 500 storiche.