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Wall Strett: Fca parte bene, poi cala

 

di Maurizio Elviretti

 

Inizio soddisfacente e successiva frenata: questo, in sintesi, l’esordio ufficiale di Fiat Chrysler a Wall Street. Al debutto il titolo Fca è stato richiesto a 9,19 dollari, in rialzo del 5,6%, per poi scendere intorno a 9,07 dollari e infine passare in negativo a 8,86 dollari. In Piazza Affari, invece, dove Fca ha preso il posto dopo 111 anni della vecchia Fiat, la quotazione è rimasta positiva fino alla chiusura a 7,025 (+1,2%). A Wall Street Fca chiude in calo dell’1,00% a 8,91 dollari per azione. La giornata è stata seguita da New York dai vertici di Fca, il presidente John Elkann e l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, che hanno suonato la campanella di chiusura delle contrattazioni alle 16 locali (le 22 italiane). «La nascita ufficiale di Fiat Chrysler Automobiles con il suo debutto al New York Stock Exchange rappresenta un momento storico», ha commentato Elkann. «A partire dalle fondamenta e dalle aspirazioni di Fiat e Chrysler si apre oggi una fase completamente nuova, che ci consentirà di affrontare da protagonisti il futuro del settore automobilistico mondiale». Per Marchionne si tratta del «culmine del lavoro che abbiamo fatto negli ultimi cinque anni e mezzo per raggiungere un’unione straordinaria. Fca ha stabilito un percorso di crescita aggressivo, sulla base degli obiettivi annunciati durante l’Investor Day del 6 maggio», ha continuato il presidente, «la strada che abbiamo scelto non è quella più facile né quella che richiede lo sforzo minore. Eppure, come tante pietre miliari, non rappresenta solo la fine di qualcosa, ma è soprattutto un nuovo inizio. La giornata di oggi segna l’inizio del nostro viaggio come Fca, come un unico costruttore globale». Definita la partita finanziaria, restano i simboli, come la bandiera. Così da questa mattina sul palazzo del Lingotto, a Torino, è stata issata la bandiera bianca con il nuovo logo blu del gruppo automobilistico, Fca, Fiat Crhrysler Automobiles.

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Ecco la nuova Fiat Chrysler Automobiles

 

di Valerio Zuddas

 

La proposta presentata al Consiglio d’Amministrazione della Fiat, avanzata dall’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, che prevedeva la quotazione al mercato di Wall Street di New York e lo spostamento di una sede fiscale a Londra, è stata resa ufficiale pochi minuti fa. Si chiamerà Fiat Chrysler Automobiles (Fca) il nuovo gruppo nato dall’unione della casa torinese e di quella di Detroit.  La società ha assicurato comunque che questa scelta non avrà effetti sull’imposizione fiscale, alla quale continueranno ad essere soggette le società del Gruppo nei vari Paesi in cui svolgeranno le loro attività. La nuova holding Fiat Chrysler Automobiles sarà una società di diritto olandese. Lo ha comunicato in una nota la Fiat dopo la riunione con il proprio Cda, ufficializzando le indiscrezioni. Le azioni ordinarie saranno quotate a New York e a Milano entro la fine dell’anno. Rispecchia le modalità già usate per Cnh Industrial e che evita la difficile scelta politica fra Stati Uniti e Italia per la sede del gruppo che nascerà dalla fusione delle due case automobilistiche. Oggi saranno diffusi i risultati del quarto trimestre e del 2013. Gli analisti hanno stimato per Fiat e Chrysler un utile netto con un lieve aumento a 400 milioni di euro per il quarto trimestre e una flessione del 24% a 1,07 miliardi di dollari per il 2013. Flessione  imputabile ai problemi di Fiat in Europa, dove sono state registrate vendite deboli. I risultati dovrebbero riflettere un’inversione dei ruoli per le due case automobilistiche. Chrysler è stata trainata fuori dalla bancarotta da Fiat, ma ora le attività americane sostengono la casa italiana. Il domicilio fiscale in Gran Bretagna consentirebbe a Fiat e Chrysler di pagare meno tasse sui dividendi. E la maggior beneficiaria di questo sarebbe Exor. Il listing a New York, invece, rifletterebbe la possibilità di un maggiore e piu’ facile accesso al mercato dei capitali.