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Nuova Opel Astra: più spaziosa ma meno pesante

di Federico Gianandrea de Angelis

E’ ormai da poco terminata la celbre mostra del Salone di Francoforte, Opel è passata dalla porta principale con la nuova versione della sua Astra, sia in formato station wagon che Sport Tourer, ossia berlina. Anche se a guardarla non sembra, a livello di dimensioni (4,7 metri di lunghezza, 1,87 di larghezza e 1,5 di altezza) non è cambiato moltissimo rispetto alla precedente generazione se non una minore altezza di 3 centimetri e una lunghezza ridotta di 5 centimetri, mentre per quanto riguarda l’abitabilità ci sarà molto più spazio tanto per chi siederà davanti quanto per i passeggeri posteriori: lo schienale sarà frazionabile nello schema 40:20:40 e il vano bagagli raggiunge ora i 1630 litri. Anche esteticamente è abbastanza simile al “vecchio” modello, in particolar modo nella forma delle luci, nel tetto ad arco e nel corto cofano motore, ma in realtà le nuove forme sono molto più scolpite, con nervature pronunciate che ne snelliscono la linea. Questa non è solo un’impressione , perché allo stesso tempo la nuova Astra ha veramente perso peso: la scocca ha perso 77 kg grazie all’uso maggiore e consistente di acciai e materiali ad alta resistenza, e altri 50 kg sono stati risparmiati attraverso il lavoro fatto sulle ruote, sui freni e sulle sospensioni; in totale, la variazione in negativo di peso oscilla tra i 120 e i 200 chili, a seconda del motore che viene scelto.Ovviamente di questo ne beneficiano i consumi e le prestazioni dei propulsori, tra i quali troviamo il trre cilindri 1.0 da 105 CV già visto sulla Corsa e il nuovo quattro cilindri 1.4 da 145 CV entrambi turbo ed a iniezione diretta; ci sarà invece un solo diesel, il 1.6, ma declinabile in varie potenze comprese tra i 95 e 136 cavalli. A porsi come alternativa ai cambi manuali, poi, saranno disponibili il cinque rapporti robotizzato o un automatico a sei marce. Per la tecnologia si parte dall’apertura Keyless del portellone posteriore fino ad arrivare alla telecamera Opel Eye con funzioni avanzate: il Lane Keeping Assist, il Forward Collision Alert, il Side Blind Spot Alert, il Traffic Sign Assist, il Collition Mitigation Braking, l’Headway Alert e il Following Distance Indicator;senza dimenticare il sistema di infotainment Navi 900 Intellilink.Per ora, la nuova Astra è ordinabile solamente nella versione cinque porte, per quella station wagon bisognerà aspettare almeno la fine dell’anno.

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Opel aggiunge alla sua Mokka la versione b-Color

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo aver raggiunto un successo incredibile durante la scorsa estate, la Mokka di Opel si prepara a sorprenderci ancora attraverso la b-Color, una versione aggiornata dell’allestimento Cosmo. Agli equipaggiamenti di quest’ultimo, si aggiungono nuovi tratti stilistici tutti di colore nero, come i cerchi in lega da 18”, il tetto e i copri specchietti retrovisori. Rimane comunque dotata di tutte le tecnologie che l’hanno fatta diventare uno dei suv compatti più maneggevoli, come il Controllo elettronico della Stabilità, completo di assistenza alla partenza in salita e in discesa (Hill Start Assist e Hill Descent Control), o la telecamera anteriore Opel Eye con Traffic Sign Recognition, in grado i riconoscere i segnali stradali. Non mancano poi il sistema di fari anteriori adattivi, i sedili ergonomici certificati e il portabiciclette integrato FlexFix di seconda generazione, e per avere la Mokka nella nuova versione b-Color, basterà solo aggiungere 350 euro al prezzo della Cosmo.

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Opel Karl: la city car per cinque persone

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il suo scopo è quello di prendere il posto dell’Agila, almeno è così che è stata presentata allo scorso Salone di Ginevra la nuova Opel Karl, city car a cinque posti e cinque porte studiata per essere razionale ma ben rifinita nei dettagli. La vettura prende il nome da Carl von Opel, il figlio primogenito del fondatore della casa tedesca, Adam Opel, e anche se arriverà nelle nostre concessionarie solo durante la prossima estate, è già possibile ordinarla ad un prezzo di listino che parte da 9.900 euro. Con questa spesa potremo avere la versione base, e anche se il motore a disposizione sarà uno solo, un 1.0 EcoTec da 55 cavalli che consuma 4,3 l/100 km ed ha emissioni di CO2 pari a 99g/km, gli allestimenti tra cui scegliere saranno tre: il base, l’N-Joy e il Cosmo. Il primo prevede airbag frontali, laterali e a tendina, Hill Start Assist, ESP, sistema Isofix, computer di bordo e montiraggio pressione pneumatici; l’allestimento N-Joy, che ha un prezzo di partenza di 11.600 euro, ha anche il climatizzatore manuale, cruise control, modalità City e radio R300 BT con Cluetooth e USB. Infine la Opel Karl Cosmo, versione top di gamma acquistabile a 13.100 euro, fornisce dotazioni come: cerchi in lega da 15 pollici, climatizzatore automatico, volante in pelle con comandi radio, fendinebbia con cornering light integrata e Lane Departure Warning (che avverte in caso di superamento involontario dei limiti di carreggiata). Pensata per ben comportarsi nel traffico cittadino, con i suoi 368 centimetri non sembra la solita “macchinetta” da città, anzi, dal punto di vista estetico si può notare come riprenda molto dalle sue cugine Adam e Corsa, in particolare per quanto riguarda elementi dell’anteriore come la grande mascherina e i fari sagomati; guardando la Karl lateralmente possiamo notare una linea di cintura alta, con il finestrino posteriore che finisce all’altezza del lunotto, con delle nervature laterali la rendono più slanciata. All’interno c’è tanto spazio, soprattutto per la testa di chi si accomoda sui sedili posteriori, ed è proprio per far sentire a proprio agio i cinque passeggeri per i quali è pensata che è stato ridotto lo spessore delle portiere, inoltre scavate all’altezza dei gomiti. In più, tanta cura nei materiali: sono state utilizzate plastiche rigide e allo stesso tempo ben definite e molto resistenti ai graffi delle distrazioni di tutti i giorni. Anche sulla Karl, come su tutte le altre Opel, sarà disponibile il sistema onStar: attraverso un tasto potremo contattare una centrale operativa e chiedere quale sia il ristorante più vicino in zona, informazioni su come arrivarci e persino assistenza stradale, ma per sfruttarlo sarà necessario fare un abbonamento annuale di cui ancora non si conoscono i costi.

 

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“Eye tracking”: Opel studia il futuro

 

di Leonardo Frenquelli

 

Tra tutti i marchi automobilistici del mercato internazionale, è ormai una consuetudine la corsa alla tecnologia migliore, più nuova, quella che meglio sappia unire il comfort alla sicurezza. Una delle case che tiene da sempre il passo è la Opel che sta progettando qualcosa di straordinario. Come se non fosse già all’avanguardia l’impianto di illuminazione attualmente di serie su quasi tutta la gamma, sistema AFL + bi- xenon con dieci differenti funzioni e modalità di illuminazione, la casa tedesca punta a far diventare il conducente il vero centro della luce della vettura. È in avanzata fase di progettazione infatti il sistema “Eye tracking” che renderà possibile indirizzare i propri fari solamente con un movimento degli occhi stessi, cambiando punto di vista. È stata necessaria un’ampia elaborazione del sistema che è ora giunto ad una fase molto avanzata, dopo aver incontrato problemi logistici inerenti l’occhio umano stesso e l’elaborazione dei dati. I tecnici dell’International Technical Developement Center Opel di Russelsheim hanno dunque creato una tecnologia tale da effettuare cinquanta scansioni al secondo dell’occhio di chi guida, grazie a dei sensori periferici ad infrarossi ed a dei fotodiodi centrali. Avendo potenziato anche la velocità dell’elaborazione e della trasmissione dei dati, era necessario ovviare ad una condizione naturale inevitabile: l’occhio umano si muove molto spesso, troppo per far sì che i fari seguano ogni singolo cambiamento di direzione, o siano soggetti alle possibili distrazioni dell’uomo. Così, stando a quanto detto da Ingolf Schneider, Direttore della tecnologie di illuminazione Opel, è stato messo a punto un “algoritmo di ritardo”, in grado di fluidificare al massimo il cono di luce prodotto dall’impianto. Indipendentemente dal pilota comunque, un minimo di illuminazione sarà comunque garantita dall’anabbagliante della vettura.

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Opel a Ginevra per la prima mondiale della nuova Corsa OPC

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Come ogni anno, il mondo delle automobili si riunisce a Ginevra, il salone aprirà il prossimo 5 marzo e rimarrà aperto fino al 15 con tutte le grandi novità, tra cui la presentazione in anteprima mondiale della nuova Opel Corsa OPC. Le linee, l’assetto, e la guidabilità di una sportiva ci fanno capire subito di essere davanti a un tipico esemplare creato dall’Opel Performance Center, così come lo fa il colore azure blue usato in esclusiva per il solo modello OPC. Il motore è sicuramente uno dei punti forti di quest’auto, un turbo 1.6 da 207 cavalli che eroga una coppia massima di 245 Nm tra 1.900 e 5.800 giri, ma grazie alla funzione overboost è possibile arrivare fino a 280 Nm. La potenza del motore può essere gestita tramite un cambio a sei rapporti molto preciso, e per quanto riguarda i numeri delle prestazioni, la nuova Corsa OPC è in grado di arrivare da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi   toccando una velocità di punta pari a 230 km/h; i consumi non sono eccessivi ed equivalgono a 7,5 litri per 100/km con emissioni di CO2 di 174g/km. Passando agli esterni che mostrano tutta l’indole sportiva della Corsa OPC, troviamo sotto ai gruppi ottici anteriori grandi prese d’aria racchiuse in una cornice d’alluminio, e una presa più piccola sulla parte anteriore del cofano; nel posteriore c’è uno spoiler sopra il portellone disponibile in due versioni differenti: uno di serie più sottile, e uno più grande che rende maggiore la deportanza sull’asse posteriore.  Ovviamente anche gli interni sono impostati sull’assetto sportivo in ogni dettaglio: volante in pelle con sezione inferiore appiattita, pomello del cambio OPC, pedaliera sportiva vicino alla strumentazione OPC e sedili Recaro capaci di garantire un grande supporto laterale anche in curva. Infine, per chi vuole andare oltre, c’è la possibilità di avere il pacchetto performance della Corsa OPC, che prevede differenziale meccanico autobloccante a dischi multipli Drexler, cerchi da 18 pollici con pneumatici Michelin, freni Brembo con dischi anteriori da 330 mm e un telaio ancora più sportivo.

 

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Opel Adam: ora ancora più completa

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Continua a crescere la Opel Adam: i costruttori francesi migliorano questo crossover attraverso nuovi tipi di tecnologie e di funzioni, primi su tutti il cambio Easytronic e la capote Swing Top. Quest’ultima in particolare, ora è disponibile anche sulla versione base e non più esclusivamente sulla Adam Rocks, e grazie ad un pulsante si può ritirare la capote in soli cinque secondi, anche in movimento fino a 140 km/h. Il cambio automatico Easytronic 3.0, invece, completa la scelta dei tipi di trasmissioni, e permette di unire l’utilità di una trasmissione automatica alla maggiore validità fornita da una manuale: gli innesti sono più veloci e meno bruschi, i consumi di emissioni vengono ridotti dell’otto per cento. Più precisamente, con il motore aspirato 1.4 litri da 64 KW e 87 cavalli, il cambio Easytronic riduce i consumi di 0,4 litri/100kmn, ossia 10 grammi di CO2 al chilometro in meno rispetto ad un classico manuale a cinque rapporti, nessun altro cambio garantisce valori del genere. Opel Adam ecoFlex con dispositivo Start/Stop arriva così a fare 100 km con soli 4’7 litri e ad emettere 109g/km, rientrando in questo modo nella classe di efficienza energetica B e non più nella C; il cambio Easytronic ha un costo di 450 euro, i quali vanno aggiunti ai 15.500 euro del prezzo base (IPT esclusa).

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Opel Adam S

 

di Leonardo Frenquelli

 

Da citycar a sportiva il passo è breve. Il 2015 porta con sé uno dei modelli più attesi sul mercato dopo numerose anticipazioni. Stiamo parlando della Opel Adam S, rivisitazione in chiave sportiva della compatta tedesca che ha riscosso un discreto successo ed è pronta ad evolversi. Dopo un primo concept allo scorso Salone di Ginevra, la casa del fulmine ha presentato ufficialmente questo modello alla kermesse di Parigi, sorprendendo molti degli addetti ai lavori. La Adam S infatti, ha mantenuto le caratteristiche che presentava il concept ed ora può essere acquistata da chiunque sia alla ricerca di un mix di stile e potenza. Una versione più aggressiva e d’impatto, che ruota tutta intorno a buonissime prestazioni ed un look grintoso, sia per gli esterni che per gli interni. I rivestimenti altamente personalizzabili, comprendono la scelta di sedili ed assetto sportivi firmati Recaro, mentre all’esterno le minigonne laterali, le luci diurne a LED, lo spoiler anteriore modificato ed i cerchi in lega di serie da diciassette o diciotto pollici non fanno si, di certo, che questa Adam S passi inosservata. La Opel già in altre occasioni ha dimostrato di non avere nulla da invidiare a molte altre case per quanto riguarda le alte prestazioni, ed ancora una volta non si smentisce. Il propulsore è già motivo di vanto per la casa tedesca, grazie ad ottime statistiche e numeri. Sarà un 1.4 turbo Ecotec, con una potenza di 150 cavalli, per 220 Nm di coppia, abbinati ad un cambio manuale a sei rapporti. Un motore preciso ed efficiente che garantisce una percorrenza da zero a cento chilometri orari in 8.5 secondi ed una velocità massima di 200 chilometri orari. Numeri molto positivi anche rispetto al propulsore precedentemente di serie, un 1.4 aspirato, garantendo un guadagno di potenza di oltre il 60%. Per assistere ad un propulsore simile, Opel ha studiato un nuovo sistema frenante con il settore OPC (Opel Performance Centre), centro celebre anche per la versione sportivissima di Opel Corsa, un telaio ed un’aerodinamica speciale. L’omologazione Euro 6 è garantita da consumi ribassati che si aggirano attorno ai 6,5 litri ogni cento chilometri, a dispetto delle mire sportive della vettura. Non manca mai, ovviamente, un sistema di infotainment di primo livello: sulla Opel Adam S sarà disponibile IntelliLink, con un display da 7” che comunicherà con dispositivi iOS o Android e facilmente via Bluetooth.

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Opel Karl e il rilancio del marchio

 

di Leonardo Frenquelli

 

La Opel è pronta a sostituire la storica Agila con la city car destinata a completare la nuova gamma del marchio tedesco. Quando nel 1862 Adam Opel fondò la fabbrica, la produzione era ben lungi dall’interessare il mercato automobilistico;  soltanto quando il primogenito Karl nel 1898 indirizzò l’azienda verso i motori, il marchio cominciò a prendere piede. Proprio da Karl prende il nome la nuova vettura, che andrà ad affiancare così la Adam e l’ultima versione della Corsa a partire dai primi mesi della prossima estate. Tanto lavoro ha permesso che la Karl fosse un connubio di tecnologia e comfort, ad un prezzo di listino più che ragionevole, previsto sotto i 10.000 euro. Omologata per cinque persone, vanta un ottimo rapporto tra dimensioni esterne (sarà lunga attorno ai quattro metri) ed abitabilità dello spazio interno. Per una city car spesso non sono richieste prestazioni di livello eccezionale, ma il propulsore 1.0 tre cilindri a benzina si colloca tranquillamente nella media del mercato, con una potenza di 75 cavalli ed un cambio manuale a cinque rapporti. La Karl disporrà di tutti i sistemi di sicurezza ormai pretesi dal mercato: dall’ ESP all’ABS con Hill Start Assist, passando per il Park Assist ed il Cruise Control con limitatore automatico della velocità. Come optional potrà essere aggiunto il Lane Departure Warning ed è molto interessante anche il sistema “City”: un semplice pulsante sarà in grado di ridurre la resistenza dello sterzo per rendere più agile il veicolo nel traffico cittadino. L’Opel Karl sarà disponibile in dieci tinte diverse e si spera possa essere un passo avanti verso una forte ripresa per il marchio tedesco: nell’ultimo anno, si sono verificate ingenti perdite economiche al cospetto dell’esplosione del fenomeno Chevrolet, soprattutto nel vecchio continente. Pur portando un nome ed uno stemma completamente europeo, la Karl sarà prodotta nello stabilimento della Daewoo di proprietà della General Motors in Corea del Sud e, molto probabilmente, sulla stessa piattaforma sarà prodotta un’identica Vauxhall Viva, per ampliare il mercato ed aumentare gli introiti.

le future Opel Zafira e Meriva saranno Cuv

Opel Zafira e Meriva diventranno Cuv

 

di Maurizio Elviretti

 

Il Cuv (crossover utility vehicle) è sicuramente il segmento di maggior succeso in questi ultimi anni, fattore che sta portando la Opel a spostare due veicoli simbolo come Meriva e Zafira, da Mpv a Cuv, in modo da poter competere con alcuni protagonisti del mercato come Nissan Juke e Qashqai. Secondo le ultime indiscrezioni i nuovi modelli di Meriva e Zafira avranno un’architettura progettata per garantire un ampio spazio a bordo ma con un design decisamente più sportivo e con linee accattivanti. Le nuove “creature” della Casa Teutonica nasceranno nell’ambito della cooperazione PSA-GM e faranno parte del programma che prevede appunto modelli sviluppati su piattaforme comuni. Il debutto? Dovrebbe essere previsto per la fine del 2016.

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Opel Mokka: i numeri da capogiro ancora non le bastano

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo aver raggiunto i 300 mila ordini ed essere diventata l’auto più venduta nella sua categoria nel mese di agosto, Opel Mokka viene nuovamente rinnovata per proseguire sulla scia del successo. Grazie a questi numeri, il SUV della casa tedesca diventa il terzo modello più venduto da Opel, dietro solamente a Corsa e Astra, ma i suoi creatori non vogliono fermarsi qui e propongono ulteriori novità sulla versione che uscirà il prossimo anno. In particolare saranno applicate modifiche al motore: verrà infatti proposto sulla nuova Mokka un turbodiesel 1.6 CDTI da 136 cavalli omologato Euro 6, il quale prenderà il posto del precedente 1.7. Il nuovo motore accresce la potenza di 6 cavalli e la coppia massima di 20 Nm, arrivando ad un totale di 136 CV e 320 Nm; grazie a questi ritocchi migliorano anche le prestazioni, e la nuova Mokka sarà in grado di fare da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi, toccando la velocità massima di 191 km/h. Allo stesso tempo si abbassano i consumi e le emissioni di CO2: il modello della nuova Mokka  dotato di sistema Stop&Start consuma in media 4,1 litri per 100 KM (mezzo litro in meno rispetto a prima), ed emette 109 g/km di CO2 (11g/km in meno).