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A Detroit brilla il rosso di Lexus RC Coupé

 

di Germana Condò

 

Toyota ha scelto il primo evento automobilistico in programma nel 2014, il North American International Auto Show di Detroit, per presentare la versione definitiva della Lexus RC Coupè, la grande berlina sportiva del brand premium della casa giapponese che, già nella veste di concept, ha riscosso sguardi e consensi al Salone di Tokyo.  Ricorda la sorella maggiore, l’ammiraglia Lexus GS, da cui si distingue per le dimensioni più contenute, che raggiungono comunque una lunghezza di 4,67 metri, un passo di 2,71 metri ed un’altezza di 1,37 metri, pur mantenendo un look grintoso e vantando motorizzazioni dalle prestazioni brillanti. Lexus RC non uscirà su tutti i mercati con gli stessi propulsori. Sul mercato statunitense, che vedrà per primo il lancio dell’ambita coupé  nell’estate 2014,  e in alcuni altri mercati, RC coupé verrà messa in commercio nella variante ibrida 300h, l’unica disponibile nei mercati di alcuni paesi,composta da un motore a benzina 2.5 quattro cilindri da 178 CV, associato all’elettrico da 105 kW e al cambio E-CVT, in grado di sviluppare insieme una potenza effettiva di 220 CV gestita automaticamente dal controllo elettronico. Altra variante proposta sarà quella totalmente termica, la RC 350, con un V6 da 3.5 litri e 350 CV, con cambio automatico a otto rapporti. La grande novità introdotta e pubblicizzata con orgoglio dalla casa è la verniciatura della carrozzeria che, attraverso un particolare trattamento con più passaggi di cottura in forno, passando prima una vernice brillante con pigmenti metallizzati, poi la trasparente, a seguire la tinta scelta, infine di nuovo la trasparente, fa ottenere come risultato finale un colore insolitamente brillante e ricco di riflessi metallizzati, unico. Il colore scelto da Toyota per presentare la nuova Lexus RC coupé è una inedita tonalità di rosso metallizzato high-tech. Anche gli interni sono stati realizzati soltanto per questo modello, particolarmente curati ed esclusivi, come le dotazioni di sicurezza e di aiuto alla guida all’avanguardia, otre ad un sofisticato  sistema di infotainment con interfaccia Remote Touch.      

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Toyota Prius Plug-in

 

di Valerio Zuddas

 

Tutte le vetture ibride Toyota combinano, ormai, fonti di alimentazione a benzina ed elettriche. La novità di Prius Plug-in è rappresentata dalla potente batteria a ioni di litio, ricaricabile tramite una rete elettrica domestica in solo un’ora e mezza, senza aver bisogno di particolari punti di ricarica dedicati e capace di incrementare l’autonomia della modalità elettrica fino a 25 km. La vettura presenta tutte le caratteristiche di Prius ma con una maggiore autonomia in modalità solo elettrica. Prius Plug-in richiama la forma e lo stile aerodinamico di Prius originale. Inoltre, presenta un design dai dettagli cromati integrati nella parte posteriore, anteriore e sulle maniglie delle portiere. Prius Plug-in produce zero emissioni in modalità elettrica (EV) ed emissioni ultra ridotte in modalità ibrida (HV). L’alloggiamento del motore elettrico, del generatore e del dispositivo di ripartizione della potenza è situato all’interno di un’unica scatola dalle dimensioni simili a quelle di una scatola del cambio convenzionale. A differenza di una trasmissione CVT convenzionale, il sistema HSD garantisce i livelli di coppia tramite un dispositivo di ripartizione della potenza costituito da un cambio planetario; il generatore è quindi collegato direttamente all’ingranaggio planetario mentre il motore è collegato al pignone centrale. Infine, il motore elettrico è collegato alla corona dentata esterna, che a sua volta è connessa al differenziale: questo garantisce trazione alle ruote. Di conseguenza, con la potenza trasmessa dal motore termico da quello elettrico o mediante la combinazione di entrambi, il regime della corona dentata determina la velocità del veicolo. La potenza del sistema è fornita dal motore benzina VVT-i a ciclo Atkinson da 1.798 cc e 4 cilindri, capace di sviluppare 99 CV/73 kW a 5.200 rpm e 142 Nm di coppia a 4.000 rpm. A questo si aggiunge il motore sincrono a magnete permanente da 60 kW in grado di generare 207 Nm di coppia a partire da 0 rpm. Il motore termico e quello elettrico si uniscono per garantire al veicolo una potenza totale di 136 CV/100 kW. Il veicolo è silenzioso in modalità elettrica e offre un’esperienza di guida confortevole e rilassante. La tecnologia ibrida è studiata per adattarsi allo stile di vita e alle esigenze del guidatore, senza scendere a compromessi tra dinamicità e comfort. Prius Plug-in ha un’autonomia in modalità elettrica fino a 25 km con una velocità massima di 85 km/h. Secondo un sondaggio effettuato, coprirebbe addirittura il 70% degli spostamenti giornalieri. Per distanze superiori, l’utilizzo della modalità ibrida elimina ogni pensiero di autonomia limitata, estendendo la percorrenza oltre i 1.200 km.

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Lexus GS300h

 

di Germana Condò

 

Uno tra i primi marchi a credere nella tecnologia ibrida è stato da sempre Toyota. Da oggi lo fa anche con il suo brand premium, la top di gamma Lexus che si arricchisce di una ammiraglia eco-friendly. La Lexus GS300h punta a far concorrenza alle altre berline di segmento E con propulsori due litri turbo diesel, grazie alla sua anima ecologica e alle prestazioni sorprendenti. Sono molti i punti di forza su cui può contare, a partire dalla potenza dei due motori di cui l’ammiraglia verde è equipaggiata. Quello benzina 4 cilindri a ciclo Atkinson con iniezione D-4S da 181 CV e quello elettrico da 105 kW, pari a 143 Cv. Il risultato finale è che Lexus GS300h riesce a sviluppare una potenza di 223 CV totali che le consentono di raggiungere un’accelerazione di cento chilometri orari in 9,2 secondi ed una velocità massima di 190 Km orari. In base alle sue preferenze il guidatore, attivando il sistema Drive Mode Select, potrà selezionare quattro modalità di guida differenti, Eco, Normal, Sport e SportPlus, che consentiranno alla Lexus GS300h di poter passare in breve da una velocità di crociera tranquilla e confortevole ad un’accelerazione e ad una esperienza di guida molto più grintosa. Sono quattro gli allestimenti proposti, si parte dalla versione d’ingresso dal costo di 49,500 euro, poi la Executive da 57,500 euro, la F Sport da 61,000 euro, fino ad arrivare alla versione Luxury da 66,500, che può toccare i settantamila con l’aggiunta di tutti gli accessori. Già la versione base si presenta molto ben equipaggiata e curata nelle rifiniture, completa di impianto audio Premium dotato di 12 altoparlanti, sintonizzatore DAB e lettore CD/DVD. Sulla plancia è collocato lo schermo centrale da 8 pollici, attivato attraverso il Remote Touch che consente di utilizzare intuitivamente tutte le funzioni. Le batterie del motore elettrico sono posizionate in modo intelligente, per non rubare spazio al capiente bagagliaio che vanta una capacità di carico di 468 litri. La silenziosità all’interno dell’abitacolo assicura un viaggio confortevole ai passeggeri. Il climatizzatore sofisticato e intelligente, indirizza il flusso d’aria solo verso i sedili occupati. La sua tecnologia d’avanguardia purifica l’aria igienizzando i sedili, e controllando il livello di umidità nell’abitacolo, idrata anche la pelle.

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Toyota Verso, dal 2014 con motori BMW

 

dalla Redazione

 

La Toyota ha diffuso nuove informazioni in merito alla nuova Verso 2014, che sarà la prima ad equipaggiarsi dei nuovi motori BMW, frutto della collaborazione fra i due costruttori. Sarà introdotta infatti la variante 1.6 D-4D 112 CV con Start&Stop e cambio manuale sei marce. I tecnici Toyota hanno implementato alcune funzionalità del motori per migliorare le prestazioni e la silenziosità, oltre a migliorare il sistema Start&Stop, mai utilizzato prima su Verso. Come accessori di bordo possiamo trovare un sistema di infotainment molto sviluppato con il sistema del controllo della pressione degli pneumatici, connettività bluetooth e wi-fi e retrocamera. Il tutto con un display di poco più di 6 pollici migliorato nella visibilità e risoluzione.

 

® Riproduzione Riservata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Yaris Hybrid R: l’ibrido diventa sportivo

 

di Valerio Zuddas

 

Il concept della Toyota Yaris Hybrid R, presentato a Francoforte lo scorso settembre, racchiude diversi contesti, da quello urbano a quello sportivo, ed è stato creato per mostrare al pubblico i possibili sviluppi della tecnologia ibrida, con l’obiettivo di massimizzare le prestazioni e il piacere alla guida. Facendo riferimento alla versione 3 porte del modello, la trasmissione ibrida di questa vettura unisce un motore benzina 1.6 a due potenti propulsori elettrici offrendo le prestazioni di una trazione integrale elettrica ed “intelligente”. Le ruote anteriori sono spinte da un motore turbo 1.6 da 4 cilindri e 300 CV a iniezione diretta, sviluppato appositamente dalla Toyota Motorsport GmbH (TMG) secondo il regolamento previsto dalla FIA (Federation Internationale de l’Automobile) per un’unità da utilizzare in diverse discipline automobilistiche. La trazione alle ruote posteriori è invece fornita individualmente da due propulsori elettrici con 60 CV ciascuno, già presenti nella Yaris Hybrid. La trasmissione ibrida libera quindi una potenza totale di 420 CV. I due motori elettrici sono utilizzati come generatori di energia durante le fasi di frenata, fornendo una potenza supplementare in accelerazione. Come già visto nella TS 030 Hybrid, l’energia recuperata durante le frenante viene immagazzinata all’interno di un super-accumulatore. Nella Yaris Hybrid-R l’accumulatore è situato sotto il sedile posteriore, nella stessa posizione in cui si trova la batteria sulle versioni standard. Rispetto alla batteria ibrida al nichel-idruro di metallo, però, questo super-accumulatore risulta particolarmente adatto alle auto sportive grazie all’elevata densità di potenza e alla elevata velocità di ricarica. Tra il motore e il cambio sequenziale a sei rapporti, c’è un terzo motore elettrico da 60 CV che agisce da generazione in due diverse situazioni: nella decelerazione, per fornire energia al super-accumulatore, e durante l’accelerazione, per garantire potenza immediata ai propulsori elettrici posteriori. Se la potenza fornita alle ruote anteriori rischia di metterne in crisi l’aderenza, il generatore viene utilizzato come una sorta di sistema di controllo avanzato della trazione, che trasforma la coppia in eccesso in energia elettrica da destinare alle ruote posteriori, incrementando l’accelerazione e migliorando l’handling del veicolo. Per quanto riguarda il design, l’automobile si rifà ai nuovi modelli Toyota, dal look aggressivo. Le novità sono i gruppi ottici, la griglia anteriore più ampia e i dettagli blu e neri in contrasto con il colore bianco della scocca. Il design del paraurti incorpora due ampie prese d’aria e luci di marcia diurne a LED di colore blu, che contribuiscono al raffreddamento dell’impianto frenante anteriore, mentre la forma del paraurti inferiore è studiata per incanalare centralmente il flusso dell’aria sotto il veicolo. I passaruota hanno cerchi TRD da 18” con pneumatici 225/40 R18 Michelin Pilot Sport Cup dall’impronta asimmetrica, che ricorda le linee sportive della Yaris Hybrid-R. Questi pneumatici, ideali sia su strada che su pista, sono il risultato della vincente collaborazione tra Michelin e il team Toyota impegnato nel Campionato Mondiale FIA Endurance. I dischi dei freni, sportivi, sono abbinati a pinze a sei pistoncini sulla parte anteriore e da pinze a quattro pistoncini sul retrotreno. Il tappo del serbatoio, posizionato sul montante posteriore, consente una rapida apertura e semplifica le operazioni di rifornimento. Al posteriore, le luci a LED mantengono invariata la forma della versione di serie, mentre un esclusivo spoiler è stato posizionato sul tetto, ed il nuovo paraurti incorpora un ampio diffusore con tubo di scarico posizionato tra due estrattori.

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Toyota I-Road: non più solo una concept

 

di Germana Condò

 

Vista recentemente al Salone di Ginevra 2013 in veste di
concept, I-Road entrerà in produzione dal 2014 in numero limitato di esemplari,
nell’ambito di un progetto sviluppato da Toyota chiamato “Ha:mo”. Impossibile
non notarla per le sue forme insolite che rendono difficile catalogarla in una
categoria. Esteticamente appare molto simile ad un grande scooter, ma le
caratteristiche tecniche e meccaniche ne fanno una microcar a tutti gli
effetti, con la particolarità delle tre ruote, due anteriori e una posteriore, anziché
quattro. Le dimensioni sono estremamente contenute, con 235 centimetri di
lunghezza, 144 di altezza e 87 di larghezza e con un peso di 300 chilogrammi. Amica
dell’ambiente, è completamente elettrica ad emissioni zero, ha cinquanta
chilometri di autonomia ed è dotata di ben quattro motori. Due di questi, della
potenza di 2 kW, sono preposti alla trazione e alloggiati nella parte anteriore,
ciascuno su una delle ruote. Altra prerogativa di I-Road è il sistema Active
Lean, gestito da un altro dei motori di cui il veicolo è dotato che, in
sostanza, consente alle ruote di effettuare una sorta di inclinazione
automatica, attraverso la quale la carrozzeria si adatta all’angolo e alla
velocità nel momento in cui si sta effettuando una curva. Le due ruote captano l’input
che il guidatore da allo sterzo servito dall’altro motore, e seguono
perfettamente l’inclinazione necessaria a curvare il mezzo in sicurezza. Il progetto
“Ha:mo” prevede una fase sperimentale in cui Toyota mira a far arrivare la
produzione a 100 unità di I-Road, circolanti insieme ad un numero definito di
altri veicoli ecologici, i quali riceveranno assistenza riguardante tutto
quanto concerne informazioni sulla viabilità, sui percorsi, i consumi, le
emissioni prodotte. Il tutto è reso possibile attraverso l’utilizzo di “Ha:mo
Ride”, una nuova applicazione appositamente ideata per assistere gli
automobilisti, che consente inoltre di prenotare il veicolo da subito
attraverso lo smartphone.

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Nuove tecnologie, solita comodità

 

di Maurizio Elviretti

 

Nel precedente numero di Professione Motori, abbiamo introdotto l’argomento “Auris Hybrid Touring Sports ” nell’intervista al Direttore Relazioni esterne e stampa di Toyota, Lorenzo Matthias. In questo articolo andremo ad approfondire le caratteristiche e le innovazioni di questo nuovo gioiellino tecnologico della casa nipponica. La Auris Hybrid Touring Sports vanta un design anticonformista e personale, coerente con il nuovo stile Toyota, denominato “Under Priority”. Superfici ampie e levigate scolpiscono una carrozzeria che mimetizza bene le dimensioni esterne importanti: le forme slanciate della Auris Hybrid Touring Sports, infatti, riescono nell’arduo compito di far apparire dinamica una station wagon lunga oltre 4 metri e 50 centimetri. Grazie al taglio deciso, i gruppi ottici a forma di freccia dotati di luci diurne a Led regalano alla vettura una presenza su strada sicura, elegante ed appariscente al punto giusto. A bordo lo spazio è molto abbondante per tutti gli occupanti e molti dettagli, come la forma del sedili anteriori che regala 2 cm di spazio in più alle ginocchia dei passeggeri posteriori, rivelano un attento studio ergonomico dell’abitacolo. Punto di forza della Auris Hybrid Touring Sports è senza dubbio il bagagliaio, tra i più ampi della categoria. Infatti i 28,5 cm di lunghezza in più rispetto alla berlina sono andati tutti a favore del vano di carico: il volume utile è di 530 litri in configurazione standard, ma arriva a ben 1.658 litri con i sedili posteriori abbassati. A rendere unica la nuova vettura è sicuramente l’efficiente schema ibrido Toyota che ne fa l’unica station wagon presente sul mercato a vantare questo tipo di tecnologia. Il sistema ibrido della Toyota Auris Touring Sports le permette di viaggiare anche in modalità totalmente elettrica, ma solo per brevi tragitti, disponibile con le versioni a benzina 1.6 e turbodiesel common-rail 1.4 e 2.0 D-4D, a prezzi che dovrebbero partire intorno ai ventiquattromila euro (mille in più delle corrispondenti varianti hatchback a 5 porte). Tre gli allestimenti previsti: ActiveEco, Active+ e Lounge, con dotazioni vincolate e optional hi-tech non disponibili sull’allestimento base, peraltro piuttosto completo. La Lounge offre invece di serie anche il sistema di parcheggio automatizzato, i sedili anteriori in pelle e tessuto, riscaldabili, lo sblocco automatico delle serrature, il retrovisore interno cromato, i retrovisori esterni a ripiegamento automatico, i sensori di pioggia, oscurità e prossimità, il climatizzatore bizona e può adottare i fari allo xenon con abbaglianti automatici e lavafari, nonché il tetto panoramico Skyview; il navigatore con connettività Bluetooth è optional sulla Active+ e sulla Lounge. A rendere unica la nuova Auris Hybrid Touring Sports è sicuramente l’efficiente schema ibrido Toyota che ne fa l’unica station wagon presente sul mercato a vantare questo tipo di tecnologia. Il sistema HSD Hybrid Synergy Drive consente una riduzione dei consumi impensabile fino a qualche anno fa, garantendo al contempo una potenza e una coppia paragonabili se non superiori ai motori a benzina di pari cilindrata. Il motore benzina VVT-i da 1,8 litri accoppiato a due motori elettrici garantisce una potenza di 136 CV (100 kW). Nonostante la massa importante, la vettura accelera da 0 a 100 km/h in 11,2 secondi e raggiunge la velocità massima (autolimitata) di 175 km/h. Ma è dal punto di vista dei consumi che la nuova Auris Hybrid Touring Sports risulta davvero imbattibile nel suo segmento, con emissioni di CO2 pari a soli 85 g/km, emissioni di ossido di azoto (NOx) quasi nulle e nessun particolato (PM).

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Toyota: Matthias lascia dopo 15 anni

 

Dopo le dimissioni ad inizio ottobre, dal ruolo di presidente e per ragioni strettamente personali, di Massimo Gargano, Toyota per un altro pezzo della sua storia recente, almeno per quel che riguarda la produzione italiana. Lorenzo Matthias, da quindici anni responsabile Pubbliche Relazioni ed intervistato non più tardi di due settimane fa anche da noi di Professione Motori, lascia il marchio delle Tre Ellissi sempre per motivazioni di carattere personale. Dall’interno dell’azienda, oltre a ringraziare Matthias per il lavoro svolto in questi anni, fanno sapere che la nuova struttura organizzativa prevederà l’accorpamento del reparto Pubbliche Relazioni all’area Marketing & Lexus guidata da Andrea Carlucci, che diventa di fatto Marketing PR & Lexus director, mentre Fabio Di Giuseppe diventa a tutti gli effetti responsabile dell’ufficio stampa e delle relazioni esterne.

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Toyota: il futuro è “alternativo”

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione di Germana Condò 

Intervista a Lorenzo Matthias (Direttore Relazioni Esterne e stampa Toyota)

 

Il 2013 è stato ricco di soddisfazioni per Toyota che all’ultimo Salone di Francoforte ha presentato il  concept Yaris Hybrid R, la dimostrazione tangibile del fatto che l’ibrido può garantire anche ottime prestazioni. Ce ne parla?

«Si tratta di un vero e proprio concept dal punto di vista sia stilistico che tecnico, sviluppa tantissimi cavalli (420 ndr) con tre motori, tra cui due elettrici sugli assali posteriori. Un concept che abbiamo voluto sviluppare appositamente per il Salone, un modo per dimostrare che l’ibrido può essere molto divertente da guidare, oltre a rispettare l’ambiente e a consumare poco».

Il concept Yaris Hybrid R in tal senso non era una presenza isolata al Salone di Francoforte, c’era anche la Lexus LF-NX. Un’ulteriore conferma di quanto Toyota stia proponendo novità a non finire sul fronte dell’ibrido?

«Al Salone di Francoforte il nostro stand, sia di Toyota e sia del nostro marchio di lusso Lexus, era totalmente ibrido. Abbiamo iniziato dal 1997 con Prius a lavorare sulla tecnologia ibrida, eravamo un po’ dei pionieri e la cosa incuriosiva e faceva pensare che dopo qualche anno avremmo smesso di produrla. Ora invece contiamo 6 milioni di unità vendute e siamo soddisfatti del fatto che a Francoforte tutti gli altri marchi abbiano lavorato dal punto di vista dell’ibrido. Per noi il rispetto dell’ambiente è importante e per farlo bene dobbiamo farlo tutti».

Nel 2013 si è calcolato il 65% di incremento delle vendite in Europa per quanto riguarda l’ibrido. Come sta reagendo in tal senso, secondo lei, il mercato dopo Francoforte?

«Molto bene. C’è sempre più consapevolezza dell’importanza della tecnologia ibrida. Semplicemente si abbinano un motore elettrico ed uno termico, benzina o diesel, per ottenere i migliori rendimenti tra consumi e prestazioni. Si può rendere ibrida qualsiasi componente motoristica. Noi stiamo lavorando sul benzina, certe case lavorano anche sul diesel. Per noi il 2013 è stato importantissimo, Toyota ha lanciato tanti prodotti nuovi, come l’Auris Touring Sports, prima station wagon di segmento C in Europa a montare una motorizzazione ibrida. Con Lexus abbiamo chiuso il cerchio con la nuova IS Hybrid, lanciata pochi giorni fa, una berlina premium di segmento D. Siamo il primo marchio al mondo a commercializzare solo prodotti con motorizzazione ibrida».

Entro il 2015 avete in programma il lancio della prima auto Fuel Cell alimentata a idrogeno, è vero?

«Ci stiamo lavorando da molti anni ed abbiamo una nutrita flotta sia in California che in Giappone che ci da dati ed informazioni utili a capire sempre più che cosa serve per migliorare l’efficienza di questi motori. Il problema del Fuel Cell è quello di come stoccarlo, come fare in modo che sia rapidamente inserito nelle varie automobili. Ci stiamo lavorando e dal 2015 partiremo col primo prodotto in alcuni mercati. Così potremo avere riscontro sulle reazioni della clientela e capire come ottimizzare le prestazioni».

Passando all’elettrico totale, ci può parlare del concept i-Road presentato anche all’ultimo Salone di Ginevra ed ora ufficialmente in produzione?

«La mobilità del futuro per Toyota e Lexus è strutturata così: per quanto riguarda i veicoli che possono portare due persone, anche quelli definiti tricicli, tutto quanto sia ad utilizzo urbano, l’elettrico potrebbe essere una vera alternativa. Ecco come può essere contestualizzato i-Road. Per quanto riguarda la mobilità in generale, cioè un’automobile che possa essere scorporata dalle infrastrutture, per tutti i tipi di vetture più grandi, destinate a percorrere tantissimi chilometri.

i-Road sarà prodotta in serie limitata e per ora sarà utilizzata per un programma di mobilità elettrica in Giappone. Ci parla delle sue caratteristiche, in particolare del sistema Active Lean?

«È un tre ruote, con le due ruoti che effettuano una sorta di inclinazione automatica della carrozzeria che in curva si adatta all’angolo e alla velocità. Le due ruote anteriori effettuano un’inclinazione automatica e seguono i comandi del pilota, seguendo perfettamente l’inclinazione».

Nel vostro stand a Francoforte era presente anche la nuova Auris Hybrid Touring Sports, prima station wagon di segmento C a vantare sotto il cofano la tecnologia ibrida

«È un’auto che ha molti primati. Stilisticamente interessante, offre una serie di innovazioni che fanno si che quest’auto, nonostante un pacco batterie da collocare, abbia il miglior bagagliaio della categoria. Una serie di accorgimenti che dimostrano quanto Toyota abbia lavorato su questo prodotto. Il mercato la sta recependo molto bene. Con l’ultima generazione di Auris abbiamo riscosso un successo che in Italia mai aveva avuto prima e contiamo di fare un buon lavoro anche con Hybrid Touring Sports».

Ci parla dei tre allestimenti Active Eco, Active Plus e Lounge?

«Gli allestimenti previsti sono di tre tipologie. La caratteristica principale di questa vettura è che già a partire dalla versione d’ingresso, Active Eco, è totalmente equipaggiata con tante cose di serie. Poi è disponibile una lunga scelta di accessori, fino ad arrivare ad eccellenti sistemi di navigazione satellitare di ultima generazione, cerchi in lega da 17” e tanto altro».

Ci illustra la particolarità delle linee, delle forme filanti che la caratterizzano e del taglio deciso dei gruppi ottici che creano una forma a freccia?

«Si avvicina molto al concetto di Auris 5 porte e le conferisce maggior dinamicità.  Questo design è stato pensato per dare al prodotto la visione di una station wagon. Per me in realtà è un nuovo modo di concepire un’auto di dimensioni un po’ più generose. Pensiamo che per il mercato italiano, da sempre attento a questo tipo di vetture, possa essere un prodotto interessante».

Toyota Auris Touring Sports, la prima station wagon a montare una propulsione ibrida ma anche una vettura particolarmente comoda, con un bagagliaio di una capienza eccezionale, il più grande della categoria.

«È vero. È stata progettata per posizionare le batterie in modo da non dare fastidio ai passeggeri o togliere spazio. Tutte le nostre vetture sono concepite in questo modo, la stessa Yaris, il cui bagagliaio nella versione Hybrid è perfettamente uguale a quello della versione tradizionale. Del resto è nel DNA Toyota cercare di offrire la miglior qualità possibile in quel momento. La qualità anche negli interni, la ricerca dei materiali, gli assemblaggi, i colori, la disponibilità degli accessori, tutto studiato nel minimo dettaglio. Questo consente alle nostre vetture di mantenere nel tempo un valore residuo elevato».

Quali sono le speranze Toyota su questa vettura, non tanto a livello numerico quanto di affermazione?

«Nel 2013, parlando di privati ed escludendo le flotte, abbiamo venduto Auris quasi come la Golf. Per noi questo è un dato molto interessante, un successo importante che indica quanto sia stata apprezzata dalla clientela. In futuro con la Touring Sports vorremmo migliorare ancora».

Questo è stato un anno intenso e difficile per il mercato dell’auto. Per Toyota?

«Per noi è stato un anno di riflessione e di grandi cambiamenti. Sono arrivati tanti prodotti nuovi. La crisi c’è ma noi contiamo sul fatto che tra pochi mesi inizieremo a vedere la luce, a vedere un maggiore interesse per quanto riguarda l’automobile».

Come si approccia Toyota al 2014? Ripartendo naturalmente dalla tecnologia hybrid?

«Già oggi produciamo più di un milione di ibridi al mondo ogni anno. Continueremo a lanciare nuovi prodotti, anche se molto abbiamo già fatto nel 2013. Continueremo a credere nell’automobile sempre di più e ad offrire sempre più prodotti adatti alla clientela italiana».

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Yaris Hybrid-R-Concept

 

della Redazione

 

Tra le novità che verranno presentate al prossimo Salone di Francoforte, in casa Toyota si segnala anche la Yaris Hybrid-R-Concept. Il marchio giapponese ha reso noto in questi giorni i dati tecnici della sua nuova creatura a propulsione ibrida, che presenta nella fattispecie la bellezza di tre motori: un 1.6 turbo quattro cilindri montato nella posizione anteriore-trasversale, e due unità elettriche montate sul posteriore. Sommando proprio la potenza di queste tre propulsioni, la nuova Yaris Hybrid Concept riesce ad erogare una potenza pari a 420 CV, suddivisi in 300 CV per il motore quattro cilindri, e 60 CV ciascuno per i due motori elettrici, specificando che quest’ultimi due in fase di decelerazione fungono per lo più da generatori. Funge invece solo da generatore diretto il terzo motore elettrico, da 60 CV, presente tra il motore e la trazione sequenziale. A tal proposito, l’energia recuperata in fase di decelerazione viene accumulata in un unico super condensatore, in un processo similare a quello delle macchine ibride da corsa.