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Audi S3 Cabriolet

 

di Valerio Zuddas

 

Dopo aver presentato allo scorso Salone di Ginevra la nuova S3 Cabriolet, la vettura che è andata a completare la gamma delle A3 Cabriolet, l’Audi si candida prepotentemente per la leadership di questo segmento. Questa versione top di gamma è già disponibile a partire da un prezzo di riferimento per il mercato tedesco di 48.500 euro. I 300 CV e 380 Nm del 2.0 TFSI e la trazione quattro con cambio S Tronic, rendono l’auto in grado anche di fornire prestazioni da autentica sportiva, con soltanto 5,4 secondi necessari per toccare i 100 km/h da fermo e 250 km/h di velocità massima autolimitata. La S3 Cabriolet ha un peso totale di 1.620 kg (di cui il 56% sull’asse anteriore) e un consumo medio di 7,1 l/100 km, con 165 g/km di CO2. Per quanto riguarda l’allestimento, i quattro scarichi posteriori integrati nel diffusore e il kit aerodinamico con finiture platinum gray, rendono la S3 diversa dalle altre A3 Cabriolet configurandone un assetto sportivo, oltre allo sterzo con rapporto variabile elettromeccanico e i cerchi in lega d’alluminio 8×18″ con pneumatici 225/40, che nascondono parzialmente alla vista l’impianto frenante sportivo con dischi anteriori da 340 mm. Come optional è disponibile il sistema Magnetic Ride, che agisce sugli ammortizzatori e può essere regolato dall’Audi Drive Select, il quale influisce anche sulla risposta del motore, del cambio e dello sterzo. Gli interni della nuova S3 Cabriolet offrono due tinte esclusive, Panther Black e Sepang Blue, che si aggiungeranno alle altre dieci già disponibili, oltre ai tre colori offerti per la capote elettrica di tela. Negli interni prevale il nero, con finiture in alluminio spazzolato sulla plancia e strumentazione S a fondo grigio con numeri bianchi. Sono di serie i sedili sportivi di pelle e tessuto, ma in opzione sono disponibili differenti finiture con pelle e Alcantara e anche i sedili S monoscocca, con pelle trattata per evitare il surriscaldamento della superficie con i raggi solari. I vari optional possono essere su richiesta, sia il volante sportivo con sezione inferiore piatta ai gruppi ottici Led, sia il sistema multimediale MMI Navigation Plus con MMI Touch e la connessione LTE. Inoltre è disponibile anche l’impianto audio Bang & Olufsen con 13 diffusori e il pacchetto dei dispositivi di sicurezza che comprende Cruise control attivo, Side Assist, Active Lane Assist, Traffic Sign Recognition, Park Assist e Auto Pre Sense.

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X-Trail 2014

 

di Valerio Zuddas

 

Diventare, entro il 2016, il primo costruttore asiatico in Europa: sarà questo l’ambizioso obiettivo della Nissan che come primo passo ha proposto la nuova X-Trail 2014. La Casa di Yokohama, con la terza generazione volta pagina in maniera radicale per seguire le logiche di mercato. I due enormi successi commerciali Juke e Qashqai hanno imposto un look più nuovo e moderno, rendendo lo stile estetico della Nissan X-Trail più dolce e più vicino a quello dei crossover/SUV di famiglia. Il target è di venderne mezzo milione di unità l’anno (dal suo arrivo, nel 2001, ne sono state vendute 1,7 milioni). Esteticamente la nuova Nissan X-Trail 2014 sfoggia il tipico frontale V-Motion, con gruppi ottici a LED allungati verso i lati e un paraurti molto alto. Lateralmente i parafanghi molto accentuati, gonfi ed alti, ne esaltano l’aspetto massiccio ricordando la sua vera natura da 4×4. Dietro, il design è più funzionale, un po’ meno addolcito dell’anteriore e più da off-road. I cerchi in lega da 19 pollici (disponibili anche da 17) forniscono un tocco molto potente e raffinato. Per quanto riguarda le dimensioni, la nuova Nissan X-Trail mantiene quasi identiche le misure rispetto alla passata generazione, si allunga soltanto di 8 mm, ma il passo aumenta di ben 76 mm, che nell’abitacolo di un’auto si notano eccome. Lo spazio in più nell’abitacolo si nota soprattutto nella parte posteriore e sopra la testa, dove i volumi abbondano. I passeggeri posteriori, rispetto alla X-Trail del 2007, hanno a disposizione il 20% in più di spazio, che equivale a 10 cm. Sempre le poltrone posteriori, abbattibili con uno schema 40/20/40, possono essere ripiegate con diverse possibilità, tra cui è compreso anche lo scorrimento (con tutti i sedili abbattuti si possono caricare oggetti lunghi fino a 260 cm). Il portabagagli, da 550 litri, è modulabile grazie a due pannelli removibili e configurabili in nove posizioni differenti. Inoltre ci sarà la possibilità di avere una fila ulteriore di sedili ripiegabili proprio nel bagagliaio garantendo 7 posti in totale, con ogni fila leggermente soprelevata rispetto a quella anteriore. Negli interni, i materiali soft touch che rivestono tutta la plancia e i pannelli delle portiere, le rifiniture in plastiche che imitano la fibra di carbonio, i materiali di alta qualità e un tetto panoramico che moltiplica la luce e la sensazione di spaziosità, elevano la nuova X-Trail a un gradino molto più alto rispetto alla vecchia versione rendendola di gran lunga più confortevole. Il motore è un 1.6 Diesel da 130 CV a 4.000 giri con una coppia motrice massima di 320 Nm disponibile a 1.750 giri: un ottimo motore che sembra calzare a pennello nel cofano della Nissan X-Trail. Il cambio è il manuale a sei marce, non sempre precisissimo e morbido, ma in alternativa si può optare anche per l’automatico XTronic CVT. Il sistema ALL MODE 4×4 di ultima generazione è una garanzia. I consumi dichiarati dalla Casa, che si aggirano sui 5,0l/100 km, sono molto allettanti e la tecnologia si mette molto a servizio della guida. Grazie al sistema Nissan Chassis Control (con Active Ride Control, Active Engine Brake, Active Trace Control, Hill Start Assist) si percepisce la fluidità di guida al volante. La sicurezza è praticamente da vettura di classe premium, ed è garantita da ulteriori sistemi tecnologici di ultimissima generazione come l’Around View Monitor con Intelligent Park Assist, il Nissan Safety Shield, il Forward Emergency Braking o il Moving Object Detection solo per citarne alcuni. Gli allestimenti della nuova Nissan X-Trail 2014 saranno, come da tradizione, i tre noti Visia, Acenta e Tekna. Inizierà ad arrivare nelle concessionarie a Luglio 2014 e le prime consegne ai clienti avverranno a settembre. Per quanto riguarda i prezzi previsti per il mercato italiano si partirà da una versione base di 27.500 euro fino a quella più accessoriata da 34.300 euro.

Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde

Giulietta Quadrifoglio Verde

 

di Valerio Zuddas

 

Sarà l’Alfa Romeo Giulietta la vettura di punta dell’edizione Quadrifoglio Verde. Il nuovo kit estetico dedicato comprende uno scudo paraurti rivisitato, con la fascia bassa di colore nero e con un labbro inferiore pronunciato rispetto a quello delle versioni normali da più aggressività all’anteriore. A questo si aggiungono i classici fanali con finitura brunita, i gusci dei retrovisori ed i cerchi in lega sempre con trattamento brunito. Le fiancate sono sottolineate dalle nuove minigonne, anch’esse di colore nero, che contrastano con le pinze dei freni rosse. Anche sulla Giulietta, le maniglie sono con trattamento brunito e si intonano molto bene con la nuova colorazione Grigio Magnesio opaco, disponibile anche sulla sorella maggiore. Riguardo al posteriore, i designer hanno introdotto un nuovo paraurti dotato di un finto diffusore dell’aria nella parte più bassa, che fa da cornice ai due grossi terminali di scarico cromati a sezione circolare. Per gli interni, invece, sono previsti dei nuovi sedili sportivi rivestiti in pelle ed Alcantara, che sono però più contenitivi di quelli precedenti, dotati di poggiatesta integrato con il logo del quadrifoglio cucito a contrasto. A questo si aggiungono anche il nuovo volante, sempre con impunture a contrasto, e la nuova strumentazione sportiva. Ma non si tratterà solo di estetica il restyling della Giulietta Quadrifoglio Verde 2014. Il motore, infatti, sarà cambiato rispetto all’attuale: anche se numeri alla mano la cosa potrebbe passare inosservata, il 1.750cc da 235 CV attuale cederà il posto al più recente 1.750cc dell’Alfa Romeo 4C, realizzato in alluminio. La potenza sale di poco, parliamo di 240 cavalli, ma dovrebbe cambiare il carattere dell’unità. Il sound sarà più aggressivo, anche se non ancora ai livelli della 4C. Un’altra novità è rappresentata dall’introduzione del cambio automatico sequenziale a doppia frizione TCT con sei rapporti, disponibile come alternativa al classico manuale. Le nuove versioni Quadrifoglio Verde sono già state messe in commercio da questo mese di maggio ad un prezzo che si aggira attorno ai 32.000 euro.

Mercedes GLA

Mercedes GLA

 

di Valerio Zuddas

 

Con l’arrivo della primavera è stata presentata la nuova Mercedes suv GLA (la A rappresenta la condivisione della piattaforma della Mercedes Classe A), la nuova proposta di casa Mercedes che segna l’ingresso della Casa tedesca nella categoria dei SUV medio-piccoli, quella, per intenderci, della BMW X1 e dell’Audi Q3, ma anche della Range Rover Evoque. La Mercedes GLA è lunga 442, larga 180 e alta 149 cm. Il suo profilo è piuttosto aerodinamico, con un coefficiente Cd di 0,29 che contribuisce sensibilmente a contenere i consumi quando si marcia oltre i 60 km/h. Per quanto riguarda la trazione, la Mercedes GLA propone il nuovo sistema 4Matic in grado di variare sempre e al 100% la distribuzione della coppia alle ruote. Il design elegante e la trazione versatile sottolineano la personalità della Mercedes GLA: un’auto che vuole mettere a proprio agio in tutte le possibili situazioni, dalla mobilità urbana al viaggio autostradale e al fuoristrada (sempre con l’approccio da auto di lusso). Sono quattro i motori disponibili, due a benzina e due turbodiesel. Tutti a 4 cilindri. I due “benzina” sono rispettivamente il 1.6 da 156 CV a 5.300 giri e 250 Nm di coppia tra 1.250 a 4.000 giri, impiegato sulla GLA 200, e il 2.0 da 211 CV a 5.500 giri e 350 Nm tra 1.200 a 4.000 giri della GLA 250. I due turbodiesel sono di uguale cilindrata: 2.1. Il primo eroga 136 CV con 300 Nm nell’arco da 1.400 a 4.000 giri (per la GLA 200 CDI). Il secondo fornisce 170 CV con 350 Nm da 1.600 a 3.200 giri (per la 220 CDI). La trazione integrale è disponibile su quasi tutta la gamma. Solo la versione GLA 200, con motore a benzina 1.6 da 156 CV, è proposto unicamente con la trazione anteriore. Tutte le altre proposte di motore sono disponibili sia con le due ruote motrici che con il sistema “integrale” 4Matic. Il turbodiesel 2.2 da 136 CV, che equipaggia la Mercedes GLA 2.2 CDI, fa segnare un consumo medio di omologazione di 4,3 litri/100 km, con emissioni di CO2 di 114 g/km. A contenere i consumi contribuisce il sistema Stop&Start, disponibile su tutta la gamma. La versione con le prestazioni più brillanti è sicuramente la GLA 250 4Matic che raggiunge i 235 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 7,1 secondi. Il suo consumo medio è di 7,1 l/100 km. Le sospensioni presentano uno schema classico MacPherson all’avantreno e multibraccio dietro. L’impianto frenante ha un innovativo sistema che lavora in abbinamento all’Esp. In caso di sovrasterzo, il sistema interviene controsterzando, mentre se la frenata avviene su un fondo disomogeneo per tenuta, la forza frenante viene distribuita sulle quattro ruote in maniera da ottenere la massima capacità frenante. Si pone in linea con la tradizione del marchio la dotazione di sistemi elettronici, sia per l’ausilio alla guida e per la sicurezza che per il comfort di viaggio, offrendo le più avanzate possibilità di connessione.

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BMW i8

 

di Valerio Zuddas

 

Prosegue il connubio inedito tra tecnologia e alte prestazioni proposto dalla meccanica ibrida plug-in della BMW. La Casa tedesca aveva già presentato lo scorso settembre 2013 al salone di Francoforte la nuova BMW i8, la supercar che taglia i consumi. Questa auto sportiva trasforma il suo stile di rottura in uno dei principali argomenti del suo design, a cavallo tra aerodinamica e innovazione. Per quanto riguarda la carrozzeria, la i8 è si differenzia dalle ibride tradizionali che sono state proposte negli ultimi anni. Assieme alla ricerca aerodinamica volta a ridurre la resistenza all’avanzamento e i consumi, è subentrato anche un fondamentale aspetto estetico: il taglio del Cx e la ricerca di un’estetica innovativa si sono uniti, creando un risultato inconfondibile. La vettura è sportiva e pulita anche nell’estetica: bassa e filante, la i8 non è mai banale e declina il canone delle proporzioni sportive con larghe carreggiate, sbalzi corti e impressione dinamica, seguendo un nuovo linguaggio, creato per distinguerla dal resto della produzione, facendo sempre riferimento agli imperativi della BMW dell’aerodinamica. I giochi di linee e superfici si intersecano e sovrappongono, creando dei risvolti tecnici, come il “canale” formato dai pannelli della carrozzeria che si trova alle spalle del finestrino posteriore. Gli interni dell’auto sono realizzati con materiali sostenibili, con gli interni improntati ad una nuova sportività. Nella i8 è possibile trovare sia l’orientamento della plancia verso il guidatore, sia l’uso di materiali riciclabili o trattati secondo processi sostenibili. La sportiva verrà messa in commercio già da questo febbraio, con un prezzo di listino che partirà da una base di 126.000 euro.

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Usa: si viaggia più sicuri con le “talking car”

 

di Valerio Zuddas

 

Negli Stati Uniti si sta studiando una regolamentazione che preveda l’installazione, per tutte le auto nuove, di un “chip wireless” con le onde radio per la comunicazione tra veicoli. Queste ‘talking car’, secondo gli esperti, potrebbero ridurre addirittura dell’80% il numero di incidenti stradali. Le nuove norme potrebbero entrare in vigore all’inizio del 2017 (ancora sotto la presidenza di Barack Obama, quindi); un’innovazione che contribuirebbe anche a ridurre il traffico congestionato e a risparmiare carburante. Questa nuova generazione dotata di chip wireless utilizza una apposita frequenza chiamata Dedicated Short Range Communications, DSRC, da affiancare alle reti cellulari 3G e 4G già installate dai costruttori per i servizi Internet. Il sistema DSRC, sistema simile al Wi-fi utilizzato da smartphone e computer, permette di ricevere ed elaborare i segnali di altre auto con il DSRC e di rilevarne la posizione, la direzione e la velocità, così da allertare il guidatore fino a frenare in automatico per evitare un incidente. L’agenzia per la sicurezza NHTSA si è mostrata fiduciosa in una tecnologia basata su prove concrete, come quelle effettuate per un anno sulle strade di Ann Arbor, nel Michigan, dove sono state testate circa 3.000 vetture con DSRC. Questo studio è costato un investimento di ben 25 milioni di dollari. Anche in Europa le case automobilistiche sono già al lavoro per la creazione di auto connesse, con le prime che usciranno già nel 2015. Secondo degli studi, la tecnologia globale nei veicoli nuovi crescerà del 10% nel 2018 e del 70% nel 2027. Nonostante tutti questi vantaggi, la tecnologia produrrebbe alcuni rischi legati alla privacy e alla sicurezza, così come era avvenuto con la diffusione dei telefoni cellulari.

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Jaguar F-Type Coupé

 

di Valerio Zuddas

 

Lo scorso 19 novembre è stata completata la gamma della Jaguar F-Type, fino ad ora presente solo nella versione roadster, con la variante coupé. Il debutto della nuova sportiva inglese è avvenuto in contemporanea a Los Angeles e Tokyo (due dei più importanti appuntamenti di fine anno), a causa di una singolare coincidenza di date. A partire dalla prossima primavera, la nuova vettura della Casa inglese sbarcherà sul mercato e sarà messa in commercio anche in Italia a partire da fine aprile. Il veicolo traduce in serie i concetti espressi dal prototipo C-X16, di cui mantiene l’impostazione a cofano lungo e cabina arretrata. Il corpo vettura è in alluminio, come sulla roadster. Garantisce un valore di resistenza torsionale da record, pari a 33.000 Nm/grado, il più elevato mai raggiunto da una Jaguar stradale. Il posteriore della F-Type Coupé adotta poi uno spoilerino retrattile, montato a piedi del lunotto, che fuoriesce una volta raggiunti i 112 km/h e si ricompone non appena tornati sotto gli 80 km/h. Il vano bagagli si allarga fino a 407 litri, mentre il tetto è disponibile in metallo o cristallo. La gamma sarà inizialmente composta dalle versioni base, S ed R. La Jaguar F-Type Coupé adotta il V6 supercharged da 3.0 litri, accreditato di 340 CV e 450 Nm. Raggiunge i 96 km/h con partenza da fermo in 5.1 secondi e tocca la velocità massima autolimitata di 260 km/h. La Jaguar F-Type S Coupé monta anch’essa il sei cilindri, configurato però in variante da 380 CV e 460 Nm. Accelera così da 0 a 96 km/h in 4.8 secondi e galoppa fino alla velocità massima di 275 km/h. La Jaguar F-Type R Coupé copre lo 0-96 km/h in 4.0 secondi e raggiunge i 300 km/h, valori garantiti dal motore V8 Supercharged (550 CV, 680 Nm). Di serie per tutte lo Start&Stop. Le versioni S ed R sono ordinabili con l’impianto frenante Carbon Ceramic Matrix (CCM), riconoscibile per le pinze di colore rosso e composto da dischi freno ampi 398 mm all’anteriore e 380 mm al posteriore. Garantisce un risparmio in termini di peso quantificato in 21 chili, mentre le pinze hanno sei e quattro pistoncini. Al CCM si abbinano i cerchi in lega Storm da 20 pollici. Le dimensioni e le prestazioni dell’impianto frenante di serie aumentano al variare dell’allestimento, passando dai 354/325mm della base ai 380/376mm della R. Quest’ultima vanta poi specifiche tarature e propone di serie i sistemi Electronic Active differential(EAD) e Torque Vectoring. I prezzi sono indicativi ma partiranno dai 69.800 euro della F-Type 3.0 da 340 CV, passando per gli 81.800 euro della 3.0 S da 380 CV, mentre la più potente 5.0 V8 da 550 CV costerà ben 107.500 euro.

Volkswagen-E-UP

Volkswagen e-up!

 

di Valerio Zuddas

 

È stata presentata lo scorso novembre al salone di Francoforte la Volkswagen e-up!, l’auto elettrica caratterizzata da dimensioni estremamente compatte, quattro posti ed un’autonomia di ben 160 chilometri, più che sufficiente per gli spostamenti quotidiani in città. Un pieno d’energia viene a costare poco più di 3 euro con la Volkswagen e-up! che, con un consumo di 11,7 kWh/100 km, grazie ad una spesa di poco superiore a quello di un litro di benzina, è in grado di percorrere quasi 100 chilometri. Come tutte le automobili elettriche, anche questa presenta degli inconvenienti comuni a tutte le altre della categoria: le batterie sono ancora molto ingombranti e pesanti, basti pensare che sotto il pianale della vettura sono stati aggiunti 230 chilogrammi di pacco batterie a ioni di litio, ed i tempi di ricarica, a meno che non si abbia una colonnina fast charge, che consentirebbero la ricarica rapida in mezz’ora (fino all’80%), sono ancora molto lunghi. La soluzione più semplice è quella della presa nel box: nove ore, cioè una nottata, bastano a ripristinare il livello massimo. Anche i prezzi risultano elevati: in Germania per la Volkswagen e-up! sono necessari 26.900 euro, batterie incluse, quasi 15 mila in più rispetto al prezzo di listino della versione a benzina da 75 cavalli. Passando alle caratteristiche tecniche, il baricentro basso e la dotazione di 210 Nm di coppia la rendono scattante e agilissima. L’autonomia dichiarata è di 160 chilometri. Ci sono due profili, Eco ed Eco+, che permettono di allungare le percorrenze sensibilmente. Il primo riduce la potenza massima da 60 a 50 CV, ma anche l’assorbimento del climatizzatore. Il secondo taglia la potenza a 40 CV e rinuncia del tutto al clima, modificando ulteriormente anche la risposta al pedale dell’acceleratore.

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Peugeot prepara un nuovo concept

 

di Valerio Zuddas

 

Peugeot annuncia ufficialmente che al Salone di Pechino (che si terrà dal 20 al 29 aprile) di quest’anno verrà presentata una nuova concept car, che analogamente a come fu fatto per la Onyx, rappresenterà un’anticipazione della strada che intraprenderà il marchio del Leone nei prossimi anni, per quanto riguarda il design. Attraverso un comunicato stampa di poche righe, che non ha svelato moltissimo a livello di dettagli su questa prossima concept car, la casa francese parla di un prototipo che sarà lungo 4,73 metri e alto 1,31, con uno stile “atletico ed elegante per quattro passeggeri con i loro bagagli”. Si fa riferimento, inoltre, all’uso di materiali inediti e particolari, ribadendo ulteriormente il collegamento con la serie di prototipi Onyx, per quanto molto probabilmente l’eredità tra le due vetture sarà più a livello di idea che concreto. Per celebrare al meglio questo debutto, Peugeot preparerà una speciale installazione artistica chiamata Tribute to Sensations, anch’essa ispirata alle forme di questa concept car. Non sapendo molto dell’auto che varrà svelata, non ci resta che affidarci al teaser che Peugeot ha rilasciato insieme all’annuncio dell’arrivo del prototipo. Da quello che si può intravedere, si avrà a che fare molto probabilmente con una coupé o con una berlina particolarmente sportiva e slanciata. Dal punto di vista meccanico, non siamo a conoscenza di cosa vorrà fare il marchio, ossia se verrà proposto qualcosa il più vicino possibile alla realtà del mercato, oppure se si tratterà delle classiche “esagerazioni da salone”, come era già stato fatto con la Onyx (che aveva un motore da corsa). Nel primo caso la scelta ricadrà, come sempre, tra un motore tradizionale e il sempre più popolare sistema Hybrid4.

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RCZ R: potente bellezza

 

di Valerio Zuddas

 

La versione più sportiva della coupé francese 1.6 THP da 200 cavalli, la Peugeot RCZ R ancor prima del suo debutto sul mercato si attesta come la più potente vettura di serie nella storia del marchio del Leone. I cavalli, rispetto alla precedente Peugeot RCZ, diventano 270 (con una potenza specifica di quasi 169 CV/litro) grazie a un motore di gran lunga rinnovato nei pistoni (sviluppati con Mahle Motorsport), bielle, cuscinetti, monoblocco, turbocompressore Twin Scroll, collettori e scarico. Il peso della vettura è inferiore di 17 chili (1.280) rispetto alla precedente, mentre l’assetto è stato completamente rivisto e ribassato di 10 millimetri, abbinato a cerchi specifici da 19 pollici. L’impianto frenante è stato potenziato con pinze anteriori rosse a quattro pistoncini. In coda si segnala uno spoiler che genera un carico aerodinamico di 15 chili. Infine, per sfruttare al meglio la cavalleria, è stato introdotto un differenziale meccanico a slittamento limitato. Il modello verrà introdotto sul mercato in questo mese gennaio ed il prezzo dovrebbe attestarsi sui 40.000 euro: una bella differenza rispetto alle altre RCZ, giustificata, però, dalle importanti modifiche tecniche. Rispetto alla “200 Cavalli” si viene accolti nell’abitacolo da un sedile più sportivo e avvolgente, ben regolabile a livello meccanico. L’impostazione del volante e della pedaliera richiamano visibilmente quelle delle altre RCZ, con una caratterizzazione sportiva e non invadente. Sempre molto ampio lo spazio per chi sta davanti, apprezzato dai passeggeri nei viaggi a lunga percorrenza.