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Campionato Italiano Rally: apertura da record sulle strade del Ciocco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

104 equipaggi al via, tra gli iscritti Cir e quelli al Campionato Regionale Acisport, per la 40^ edizione del Rally il Ciocco e Valle del Serchio gara di apertura del Campionato Italiano Rally 2017, organizzata dalla Ose (Organization Sport Events). Come ogni anno le incertezze della vigilia, sono state presto spazzate via dalla qualità e dalla quantità di piloti che si sono iscritti alla gara ed al CIR. I nomi dei piloti, la qualità delle vetture e dei team in gara, non lascia dubbi sul futuro di questo campionato destinato, in tutte le sue varie declinazioni, ad essere bello e combattuto forse come non mai. Molti i favoriti ad iniziare da quelli “obbligati” a lottare per il tricolore, Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, Peugeot 208 T16 R5, ed Umberto Scandola con Guido D’ Amore, Skoda Fabia R5, sicuramente i due maggiori favoriti per il successo finale. Ma contro di loro ci saranno almeno altri tre equipaggi da tenere in debita considerazione. Da questi possono nascere le sorprese, iniziando dal giovanissimo finlandese Kalle Rovanperä, sedici anni, alla guida di una Peugeot 208 T16 R5, appoggiata da Peugeot Italia e Pirelli, in cerca di esperienza sulle strade italiane ma anche sicuramente in grado di realizzare tempi d’eccellenza. Una stagione tra sorprese e conferme ci si aspetta invece da Simone Campedelli, in coppia con Pietro Elia Ometto sulla Ford Fiesta R5 della Orange1 Racing, e da Andrea Nucita, in coppia con Marco Vozzo con la Skoda Fabia R5 della Phoenix. Il primo ha già dimostrato, anche lo scorso anno, di poter lottare alla pari con i primi. Il secondo manca dal CIR continuativamente da qualche tempo, ma ha sempre dimostrato di essere molto veloce. Tra gli altri iscritti all’assoluto del CIR meritano una citazione sicuramente Elwis Chentre, in coppia con Fulvio Florean su una Hyundai i20 R5, Ivan Ferrarotti, con Gaetano Caputo su una Ford Fiesta R5 della GIMA, e Antonio Rusce, in coppia con Sauro Farnocchia, su una Ford Fiesta R5 della X Race Sport.

Fuori dal Cir, ma in gara per fare buone cose, anche Alessandro Perico, Skoda Fabia R5, “Ciava”, Hyundai I20 R5, e Rudy Michelini, Ford Fiesta R5. Nel Campionato Italiano RGT lotta a cinque tra le quattro Abarth 124 Rally, in gara anche per il loro monomarca, di Fabrizio Junior Andolfi, Damiano De Tommaso, Andrea Minchella e Salvatore “Totò” Riolo, e la Porsche 997 RGT di Alberto Sassi. Tra gli iscritti al Campionato Italiano Due Ruote Motrici le due Renault Clio R3 di Kevin Gilardoni e Riccardo Canzian, se la dovranno vedere con la Abarth 500 di Manuel Villa, e la Peugeot 208 R2 di Marco Pollara. Per il Campionato Italiano R1 lotta aperta tra il piccolo plotone delle Suzuki Swift R1B, guidate dal Stefano Martinelli pilota di casa e qui vincitore lo scorso anno, e le Renault Twingo R1A. I piloti in gara lotteranno anche per i rispettivi monomarca il  Suzuki Rally Trophy  ed il  Twingo R1 Top.

Le Validità – Il 40. Rally Il Ciocco e Valle del Serchio sarà dunque la prima delle otto gare del Campionato Italiano Rally 2017 e, oltre alla validità per il CIR Conduttori e per il CIR Costruttori, avrà anche quella per il CIR Due Ruote Motrici Conduttori e Costruttori, per il Campionato Italiano Rally RGT e per il Campionato Italiano R1. Al Ciocco prenderà il via anche il Trofeo Abarth 124 Rally. Sempre tra i Trofei monomarca la gara sarà valida anche per i trofei Renault; il Trofeo Clio R3 Top e il Trofeo Twingo R1. Partirà dal Ciocco anche la stagione del Suzuki Rally Trophy 2017, riservato alla Swift Sport 1600 R1B. Da sottolineare anche le validità per il Campionati Regionali e per il Trofeo Rally Automobile Club Lucca.

Il percorso – Per quanto riguarda il tracciato rispetto alla passata edizione c’è un aumento del chilometraggio dei tratti cronometrati. Classiche le speciali di gara con apertura con la prova “Forte dei Marmi” (km. 1,500), sul lungomare versiliese in programma domani nel tardo pomeriggio, e con una novità assoluta l’inedita prova di “Gragnanella” di km. 6,450. 17 in totale le prove speciali in programma, pari a 175.30 chilometri cronometrati, immerse in un percorso totale di 720.50 km. Il via sarà dato alle 18.30 di venerdì 17 marzo a Forte dei Marmi, mentre il traguardo conclusivo sarà nel cuore di Castelnuovo Garfagnana alle 15.30 di domenica 19 marzo.

Le dirette streaming Acisport – Saranno sei in totale, trasmessi sul sito ufficiale www.acisport.it. Il primo collegamento sarà quello della diretta della prova di apertura “Forte dei Marmi” in programma per venerdì 17 marzo con inizio collegamento per le 18.30. Gli altri collegamenti sono poi previsti nelle due giornate successive, sempre in diretta, dai vari Riordini, con gli aggiornamenti, le interviste ai protagonisti ed le immagini della gara.

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#GuardaLaStrada, video dell’Aci sulla sicurezza è già virale

 

di Maurizio Elviretti

 

La campagna ACI per la sicurezza stradale #GuardaLaStrada #MollaStoTelefono, iniziativa lanciata a metà luglio e rivolta ai giovani dai 18 ai 29 anni, ha già raggiunto i suoi obiettivi, con largo anticipo rispetto a quanto programmato. Ad oggi sono già oltre 3,5 milioni le visualizzazioni sul web del video clip, con protagonista l’attore Francesco Mandelli, così distribuite: 1.750.000 da Facebook e Instagram, 150.000 da YouTube, 100.000 da Twitter, 1.500.000 dalle altre piattaforme web (quotidiani online, Google, agenzie stampa). Una straordinaria affermazione per questa campagna sociale, confermata anche da oltre 10 milioni di Impression sulla rete, a cui vanno aggiunti i milioni di lettori, telespettatori e radioascoltatori che sono stati raggiunti dal messaggio grazie ai servizi giornalistici delle tante testate nazionali stampa, televisive e radiofoniche. Di fronte all’incremento degli incidenti mortali, in larghissima parte causati dalla distrazione alla guida anche per l’uso del telefono – ha commentato il presidente ACI Sticchi Damiani – avevamo il dovere di intervenire subito e con efficacia. La guerra per la sicurezza non è conclusa, ma riteniamo di aver dato un contributo per rendere più coscienti i nostri giovani del pericolo dello smartphone al volante. L’affermazione di questa campagna ci incoraggia a proseguire senza sosta con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione di tutti gli utenti della strada sul tema della sicurezza”. La campagna proseguirà fino a domenica 7 agosto, il weekend dell’anno di massima intensità del traffico automobilistico, contrassegnato dal bollino rosso o nero.

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Il libretto va in pensione

 

In un mondo sempre più digital oriented, in cui il cartaceo lascia ormai posto alla tecnologia, l’Aci non è da meno. Dal 5 ottobre, infatti il certificato di proprità cartaceo è andato in pensione, il documento d’ora in poi sarà rilasciato in rete, mentre al conducente sarà dato un codice con il quale potrà accedervi e consultare tutti i dati. La sostituzione dei libretti attualmente in dotazione avverrà gradualmente previa presentazione agli sportelli del PRA. In questo modo sarà più facile avere tutte le informazioni sui propri dati, un vantaggip non da poco che si somma al risparmio di carta e quindi ad un’ottica più green. Migliora anche la sicurezza: non ci si dovrà più preoccupare di furti e smarrimenti, con miglioramenti in termini di contraffazioni. Ma la svolta non si esaurisce qui, dal 19 ottobre non ci sarà più l’obbligo di esporre il contrassegno dell’assicurazione, il controllo avverrà attraverso occhi digitali.

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La Targa Florio Classica sulle strade siciliane dal 16 al 18 ottobre

 

Si svolgerà dal 16 al 18 ottobre prossimi la Targa Florio Classica, l’appuntamento con il prestigio, l’eleganza e la storia dell’automobile, organizzato dall’ACI Palermo in collaborazione con l’Automobile Club d’Italia e ACI Storico, su un percorso che porterà gli equipaggi in gara attraverso luoghi particolarmente suggestivi della Sicilia. Si tratta di una competizione di regolarità pura riservata ad auto di particolare rilevanza storica, costruite fino al 1977. Verranno accettati 100 equipaggi con precedenza per le vetture costruite dal 1906 al 1977 e che hanno partecipato alla Targa Florio. L’ACI Palermo si riserva di accettare altri modelli di vetture che non rientrino nel periodo indicato. Per tutti i partecipanti sarà un prestigioso appuntamento alla scoperta di luoghi unici per bellezze naturali, storia, cultura, tradizione e arte, di un’isola particolarmente votata all’ospitalità. La Targa Florio è la corsa automobilistica più antica del Mondo, nata da uno spirito d’avanguardia come quello del suo ideatore. Proprio Vincenzo Florio, parlando con un amico, sottolineò agli inizi del ‘900 come la diffusione di automobili da viaggio doveva essere parallela alla costruzione di strade rotabili. La Targa Florio è identità culturale di una terra che affonda le sue radici in una storia quanto mai antica ed articolata, che ha arricchito ed aperto l’isola a popoli, civiltà e tradizioni. Ad ospitare la partenza della Targa Florio Classica 2015 sarà la maestosa ed elegante cornice del Teatro Massimo nel cuore di Palermo. La prima strada ad essere percorsa sarà la via del “sale” che porterà la prestigiosa passerella di auto esclusive in provincia di Trapani in riva al Mar Mediterraneo sulle saline di Marsala, con gli inconfondibili mulini a vento che danno all’intero paesaggio una caratteristica unica. Sono molte le meraviglie della provincia trapanese. I luoghi ove l’Eneide narra che vi si siano tenuti i giochi in onore alla morte di Anchise, il padre di Enea, per tale ragione si passerà dal meraviglioso Tempio di Segesta. Si toccherà l’estrema punta della Trinacria, Castelvetrano, attiguo all’antica Selinunte, oggi parco archeologico più vasto d’Europa. Per tornare verso Palermo è stata scelta la via di “Garibaldi, o via dei Mille”, quel glorioso percorso che diede inizio all’unificazione d’Italia. Si passerà dal Sacrario di “Pianto Romano” per raggiungere Calatafimi, quindi, attraverso le alture, sponde della Conca D’Oro, si tornerà nel capoluogo. Suggestivo, emozionante e rievocativo sarà il tracciato madonita che ricalca il percorso delle epiche edizioni della Targa Florio velocità. Un paesaggio mozzafiato incastonato tra le alte Madonie e l’azzurro del Mar Tirreno, con i suoi caratteristici centri, autentici scrigni di arte, architettura, storia, tradizione, cultura ed enogastronomia. Castelbuono, Campofelice, Cefalù, Geraci, le Petralie e Piano Battaglia, solo per citarne qualcuno.

Sara Safe Factor

Sara Safe Factor

 

di Filippo Gherardi

Sara Safe Factor: formula che vince non si cambia. E per formula vincente, in questo caso, ci riferiamo alla sicurezza stradale spiegata da chi della velocità e della passione per la guida ne ha fatto una ragione di vita, a chi, i giovani delle scuole superiori, rappresenta il futuro del nostro paese. La nostra redazione di Professione Motori è tornata in platea (o nei banchi di scuola se preferite ndr) in occasione della tappa romana che si è tenuta lo scorso 13 Novembre al Liceo Eugenio Montale di Roma. Un’iniziativa organizzata e promossa dall’ACI in collaborazione con la Sara Assicurazioni e rivolta, come detto qualche rigo più su, ad un pubblico di giovanissimi studenti. Un incontro che ha permesso di capire quelli che sono i rischi che una guida spregiudicata ed un’interpretazione errata dei codici stradali possono comportare. Una crociata a cui tutti ci sentiamo in dovere di partecipare, e che ACI e Sara Assicurazioni stanno riuscendo a diffondere in modo capillare ed intelligente lungo il loro itinerante viaggio nelle scuole di tutta Italia. In supporto alle parole, come spesso succede, arrivano anche i numeri, e nello specifico quelli riportati ufficialmente dall’Istat che certificano quanto le vittime per incidenti stradali in Italia continuino a diminuire ogni anno sempre di più, con il nostro paese che si stanzia al quattordicesimo posto in Europa in questa classifica tutt’altro che invidiabile. Entrando più nel dettaglio, nel 2013 sono stati in tutto 181.227 mila gli incidenti riscontrati sulle strade italiane, con un calo del 3,7% rispetto all’anno precedente. Calo del 9,8%, sempre rispetto al 2012, si certifica anche per quel che concerne le vittime della strada, e se si allarga l’analisi statistica al periodo compreso tra il 2001 ed il 2013 il calo, in Italia, di vittime stradali è addirittura del 52 %. Numeri incoraggianti, ma si deve e si può continuare a migliorare, come piace ripetere a Rosario Giordano, responsabile Ufficio Stampa ACI Sport e brillante moderatore della giornata, oltre che ad Andrea Montermini, uno che nella vita ha corso e vinto un po’ ovunque (compresa la Formula 1), il primo, il più efficace e forse anche il migliore testimonial del concetto che sta alla base dell’intera attività del Sara Safe Factor: In strada e in pista vincono le regole.

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ACI presenta il nuovo Tommy

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

La tutela dei disabili è un tema che sta particolarmente a cuore all’Automobile Club d’Italia, un argomento importante per il quale si stanno sperimentando possibili soluzioni. Quest’estate, infatti, è stato installato per le strade di Roma Tommy, un sistema ideato per tutelare le aree di sosta dei disabili. Oggi, dopo alcuni mesi di prova, Tommy è stato perfezionato e l’ACI, in collaborazione con l’Automobile Club di Roma, ACI Consult e la onlus Insettopia,  ha deciso di presentarlo e dedicargli la terza giornata della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. Le novità sono sicuramente rappresentate dall’assenza di ingombro nell’area di parcheggio e dal dissuasore elettronico attivabile con il telecomando del proprietario del posto. In caso di sosta non autorizzata si attiverà un allarme acustico e si stanno sperimentando anche telecamere in grado di rilevare le targhe degli automobilisti che commettono l’infrazione.  Inoltre, sempre dalla partnership di ACI, Insettopia e Automobile Club di Roma è nata un’altra interessante iniziativa, una vera e propria sfilata per le strade di Roma di Smart Elettric-Drive, automobile elettriche per ragazzi autistici che permettono di percorrere fino a 150km con un euro di ricarica elettrica e di parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu.

 

 

 

 

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Minicar pericolose, lo confermano i test di Euro Ncap

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Quattro i modelli presi in esame Euro NCAP per testare la sicurezza delle cosiddette minicar: la golf-car Club Car Village,, la Ligier IXO 4 posti, la Renault Twizy 80 elettrica e la Tazzari Zero. Per questi veicoli è stato studiato per l’occasione un protocollo di valutazione che prevede un urto frontale a 50km/h contro una barriera deformabile, ed un urto laterale sempre alla stessa velocità con un carrello dal frontale deformabile. Tutti negativi i risultati emersi: la Club Car si è quasi del tutto distrutta, Ligier e Tazzari hanno riportato la rottura della copertura sopra il guidatore o addirittura del sedile, mentre la Twizy, unica con airbag di serie, ha offerto una protezione leggermente migliore ma la sicurezza resta comunque compromessa dalla struttura rigida. Nessuno dei veicoli provati è arrivato al 50% del punteggio massimo, dato preoccupante, visto che in Europa ne circolano 320 000 esemplari, di  cui 80 000 in Italia e 10 000 solo nella città di Roma; ma la pericolosità di queste “macchinette” non è una novità: Aci aveva infatti già diffuso dei dati riguardanti il triennio 2010-2012 dal quale è emerso che in 2152 incidenti in cui è stato coinvolto almeno uno di questi quadricicli ci sono stati 40 morti e 2922 feriti, dei quali oltre il 40% aveva un’età tra i 14 e 18 anni. Questi esami hanno quindi spinto l’ente europeo indipendente Euro NCAP, fondato da Aci, a lanciare un allarme sicurezza, visto e considerato che è possibile guidare queste vetture già a 16 anni e in alcuni casi anche a 14 grazie al patentino AM.

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RCA: siamo alle solite

 

di Germana Condò

 

Non firmi quel decreto, Presidente!”. Con queste parole l’Organismo Unitario dell’Avvocatura  si è rivolto a Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, chiedendo di respingere il decreto “ammazza risarcimenti, predisposto illegittimamente dal Governo Monti”, che abbatterebbe di almeno un cinquanta per cento i risarcimenti per i danni alle persone, “vittime della strada e della malasanità”. La contestazione, appoggiata da altre realtà, come la AIFVS (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada), è chiara. Trattasi di una norma che disciplina il risarcimento del danno alla persona di non lieve entità, conseguenza di incidenti stradali ed estensibile anche a danni subiti per la malasanità. In base al decreto in questione, sarebbe previsto un taglio a circa la metà dei risarcimenti sul danno alla persona “e anche di più quelli spettanti ai macrolesi” insiste l’OUA che aggiunge “una previsione vergognosa perché umilia la dignità delle vittime e di tutti gli italiani che dovessero subire un grave danno alla propria salute”. L’obiettivo dichiarato dal Governo era stato la riduzione dei costi delle polizze. E difatti le previsioni diffuse dalle compagnie assicurative, prima tra tutte la compagnia assicuratrice ufficiale dell’ACI, SARA Assicurazioni, sono ottimistiche riguardo all’inizio di un percorso di riduzione delle tariffe RCA che potrebbe raggiungere il 3,5%. Una strada che potrebbe risultare facilmente percorribile, nel caso di approvazione del decreto sul risarcimento dei danni fisici oltre il 9% di invalidità. Tanto per avere un’idea, un giovane di 35 anni, invalido al 50%, oggi riceve un risarcimento che si aggira tra i 384 ed i 480 mila euro, da domani la cifra potrebbe calare a 220mila euro. Ancora un regalo ai poteri forti? E’ quanto sostiene la AIFVS che, a conferma della ingiustizia e della inutilità del “decreto ammazza risarcimenti”, ha denunciato al Ministro della Salute, nel corso di un incontro, che la previsione da parte delle assicurazioni di una riduzione dei premi RC auto, qualora venissero dimezzati i risarcimenti per legge, sarebbe una falsa prospettiva. Infatti non verrebbero presi in considerazione i dati sulla diminuzione dei sinistri negli ultimi dieci anni, e la conseguente riduzione del numero dei risarcimenti per le società assicurative le quali, nel frattempo, non hanno fatto altro che aumentare i premi RCA, aumentando i profitti e non preoccupandosi affatto del dato più scandaloso: in Italia siamo costretti a pagare una RC doppia rispetto alla media europea.