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MotoGP: brutto infortunio per Valentino Rossi

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Questa proprio non ci voleva per il Dottore, la stagione lo vede come inseguitore a 26 punti da uno scatenato Dovizioso ma ciò che è successo ieri potrebbe comprometterla del tutto. Durante gli allenamenti di ieri con una moto enduro a Parchiule, vicino Urbania, Valentino è caduto rimanendo vittima di un brutto infortunio: frattura di tibia e perone della gamba destra, la stessa che nel 2010 lo aveva fermato durante le prove al Mugello. La situazione è apparsa da subito abbastanza grave, sportivamente parlando, perchè dopo averlo sentito al telefono Graziano Rossi, il padre del pilota, ha annunciato: “Valentino non è ottimista, la gamba gli fa molto male, è un casino”. Poco dopo anche il comunicato della Yamaha che in qualche modo rassicurava i tifosi almeno sulla gravità dell’incidente: “Valentino Rossi è lucido e cosciente”. Il trentottenne pluricampione del mondo e già leggenda del motociclismo è stato subito trasportato all’ospedale di Urbino, per poi essere trasferito al “Torrette” di Ancona dove è stato operato con urgenza durante la notte. Quest’anno è il secondo infortunio per Valentino, lo scorso 25 maggio un colpo subito al torace durante degli allenamenti in moto da cross aveva spaventato ma non aveva avuto effetti sul suo Motomondiale; stavolta però è molto diverso, è lo stesso incidente che sette anni fa lo aveva tenuto fermo per 40 giorni mettendo fine ai suoi sogni di mondiale in favore di Lorenzo. Vale adesso dovrà stare fermo più o meno per lo stesso periodo, rientrerà in Giappone e salterà due gare perdendo con molta probabilità tanti punti dalla vetta. Questa proprio non ci voleva!

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MotoGp, Rio Hondo: Vince Marquez, disastro Iannone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Termas de Rio Hondo da ieri sera è sinonimo di “suicidio Ducati”. Infatti nella seconda prova stagionale, sul tracciato argentino, Iannone stende all’ultimo giro Dovizioso gettando al vento un weekend fino a quel momento da incorniciare. Ride Valentino Rossi che grazie all’errore ducatista, passa secondo sotto la bandiera a scacchi, dopo una gara difficile causata dal cambio moto. Vince Marquez, dopo un duello con Rossi per metà gara, per poi avere vita facile a causa dei problemi del Dottore. Il podio lo completa Dani Pedrosa che chiude terzo con un distacco di ben 28 secondi. La pista argentina, oltre al duo di casa Ducati, ha fatto altre vittime illustri come Lorenzo e Vinales, traditi dall’asfalto bagnato dalla pioggia. Il GP a Termas De Rio Hondo regala ancora grandi emozioni e duelli epici, con i due ducatisti protagonisti di una lotta fratricida. Alla partenza tante incognite, dal meteo al cambio moto che per questioni di sicurezza è stato imposto a tutti i piloti a metà gara. Lorenzo, dopo una partenza sprint, va subito in crisi confermando le difficoltà vissute per l’intero weekend, a dargli il colpo di grazia ci pensa una chiazza di umido che lo stende sull’asfalto. In testa Marquez prova a replicare il ritmo indiavolato esibito fin da venerdì mattina, ma pian piano Rossi prende confidenza con la moto annullando il tentativo di fuga. Tra i due nasce un testa a testa che ricorda la sfida dell’anno scorso, ma a rovinare lo spettacolo ci pensa il pit-stop che penalizza le prestazioni dell’italiano. Rossi rientra in pista ma si capisce subito che non ha più tra le mani la M1 di prima, l’anteriore balla e i tempi si alzano. Il pesarese deve guardarsi alle spalle, perché da dietro si fanno vedere minacciose le sagome di Vinales e delle due Ducati. Il crono è impietoso, Valentino perde un secondo a giro da tutti e viene risucchiato dagli inseguitori. Proprio quando il sorpasso della Suzuki sembra ormai questione di curve, Rossi ha il colpo di coda del campione riuscendo a rimandare al mittente le minacce e a siglare giri finalmente competitivi. Il pilota della Yamaha con le unghie e con i denti riesce a stare davanti per qualche tornata, ma alla fine deve cedere al passo migliore degli avversari. Sulla pista di Termas de Rio Hondo bagnata dalla pioggia nessuno è al sicuro, in particolare nella curva 1. Vinales commette un peccato di gioventù e va ad assaggiare l’asfalto. Ma non è finita, perché a pochi metri dal traguardo Iannone prova a vendicarsi del Qatar e ad infilare il compagno di squadra. Ma stavolta il danno è doppio perché sul podio non ci finisce neanche una rossa: contatto ed entrambi a baciare l’asfalto argentino. Una rivalità tra i due compagni di squadra forse alimentate anche dalle voci di mercato che vedono Lorenzo vicinissimo alla casa di Borgo Panigale. A ringraziare c’è anche Pedrosa che sale sul podio nonostante un distacco abissale. In classifica generale Lorenzo viene superato da Marquez, Rossi e Pedrosa. Da segnalare i primi punti in MotoGP dell’Aprilia. Contento del primo podio stagionale Rossi, ma non della gara: “All’inizio ho avuto delle piccole difficoltà, poi ho preso il ritmo e con la prima moto sono stato veloce, ho lottato con Marquez. Con la seconda non ho avuto mai la stessa sensazione, sono partito male e sono stato sempre lento, alla fine se le Ducati non si fossero toccate non sarei sul podio ed alla fine va bene così avendo conquistato il primo podio della stagione. Non riesco a spiegarmi neppure io la differenza tra la prima e la seconda parte di gara -prosegue Rossi- di solito le moto sono identiche, forse c’è stato qualche problema in più con le gomme, magari scaldate diversamente, non ce l’ho mai fatta a prendere il ritmo e guidare bene, ero in difficoltà, quando provavo a spingere mi si chiudeva la moto, ho rischiato di cadere diverse volte ma alla fine è andata bene. Certo, con la prima moto ero davvero forte, ci saremmo divertiti, forse potevo anche provare a vincere. La moto peggiorava giro dopo giro, quando acceleravo sbagliavo e son venuti a prendermi prima Vinales e poi le Ducati”. Il più amareggiato è sicuramente Dovizioso, che si è visto sfuggire un secondo posto certo: “La moto stava andando molto bene, questo weekend è stato difficile per tutti. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, alla fine di questa giornata potevamo avere due moto sul podio e io potevo essere ad un punto da Marquez. Iannone non è venuto nemmeno a chiedermi scusa, ma me lo aspettavo”. In casa Ducati è scoppiata la bomba. Vedremo se tra sette giorni, nel Gran Premio di Austin, le acque “rosse” si calmeranno.

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MotoGp: Lorenzo vince a Losail

 

di Maurizio Elviretti

 

Il mondiale MotoGp 2016 si apre nello stesso modo in cui si è chiuso quello del 2015, con Jorge Lorenzo sul gradino più alto del podio. Lo spagnolo si è infatti aggiudicato la prima prova stagionale, sul circuito di Losail in Qatar davanti alla Ducati di Andrea Dovizioso e alla Honda di Marc Marquez, mentre Valentino Rossi deve accontentarsi di un quarto posto che comunque lascia ben sperare per il futuro. L’avvio della gara è molto più combattuto del previsto a causa del motore Ducati che a lungo la fa da padrone in pista. Poi Andrea Iannone sbaglia e scivola dopo un contatto con il cordolo in un momento di battaglia per il primo posto tutto ducatista. Ora il pacchetto di testa è composto da quattro piloti compresi in un secondo, mentre Pedrosa e Vinales sono più lontani a tre. Mentre Marquez si fuma Rossi che scala quarto, la gara si stabilizza con un gruppo di quattro moto che fa l’andatura. I piloti vogliono studiare l’andamento degli pneumatici e nessuno tenta l’attacco decisivo. Il primo che rompe gli equilibri è naturalmente Jorge Lorenzo, che a 14 giri dal termine scavalca Dovizioso e si riporta nell’unica posizione in cui si sente a suo agio, primo. Lo spagnolo giro dopo giro crea un vuoto incolmabile dietro di se, mentre si accende la bagarre di sorpassi e controsorpassi per gli altri due posti disponibili del podio. Marquez supera Dovizioso, il quale aspetta con caparbietà e punge al momento opportuno, Valentino si mette in scia dello spagnolo, tenta il sorpasso, ma va un pelo largo e il primo Gp del campionato si chiude con Lorenzo primo, il Dovi secondo e Marquez terzo. È un Valentino Rossi non del tutto soddisfatto quello che si presenta davanti ai microfoni dopo il 4° posto del Qatar. “Sono contento del passo avuto perché siamo andati tutti molto veloce, ed eravamo davvero al limite – dice Vale -, ma mi è sempre mancato un pelo. Sono stato anche veloce a tratti e costante, ma non ho mai avuto il guizzo, ero un po’ attaccato al gancio senza mai avere lo spunto in certi punti pista per tentare l’attacco. Sarebbe bello sapere se con un’altra gomma sarebbe andata diversamente: nel finale scivolavo un po’ sulla destra e faticavo in accelerazione. Speriamo di aver sbagliato gomma, ecco, ma anche se avessi scelto la soft dietro come Lorenzo non è detto che sarei andato meglio. Siamo battuti, ma vispi: non è andata male, ma mi dispiace di aver mancato il podio e soprattutto di non essere mai arrivato nemmeno nelle condizioni di provarci”. “Sono davvero felice, con le nuove regole abbiamo ritrovato il feeling. Stiamo tornando nel modo giusto siamo qui e siamo competitivi, sono felicissimo di aver iniziato così». E’ raggiante il pilota della Ducati Andrea Dovizioso dopo il secondo posto ottenuto all’esordio del mondiale MotoGp 2016. “Con Marc non è stata una lotta semplice, entrambi abbiamo avuto un po’ di problemi nell’angolazione in entrata e uscita – ha proseguito parlando del duello finale con Marquez – abbiamo distrutto le gomme ma sono riuscito a passarlo e chiudere la linea sull’ultima curva”. Queste infine le parole del Porfuera, che ha spiegato anche il gesto del “bocca cucita” fatto all’arrivo: “C’è un detto che dice che un gesto vale più di mille parole. Che ognuno faccia le sue riflessioni”. Poi sul Gp: “E’ stata fondamentale la scelta della gomma posteriore, perché Valentino e Marquez avevano scelto quella più dura, ma la maggior parte degli altri aveva optato per la morbida. Dopo il warm-up non mi piaceva come si era comportata la mia moto, quindi ho fatto un po’ una scommessa sulla morbida ed è andata molto bene, perché invece di calare il ritmo è aumentato giro dopo giro ed alla fine ho fatto un 1’54″9, un tempo impensabile prima della gara”. Si riposa il prossimo weekend, quello di Pasqua, ma si riprende subito il 3 Aprile con il GP d’Argentina.

 

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Ducati Desmosedici: il live della presentazione ufficiale

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Dopo le presentazioni dei giorni scorsi di Honda e Yamaha, questa mattina sarà il turno della Ducati che, alle ore 11, nella storica sede di Borgo Panigale, svelerà la nuova Desmosedici GP che vedremo in pista nel campionato MotoGp 2016. I piloti Andrea Dovizioso e Andrea Iannone hanno terminato nello scorso weekend i test IRTA in programma sul circuito di Phillip Island, in Australia, e si sono occupati dello sviluppo della nuova moto, in vista della stagione che scatterà il 20 marzo dal circuito del Qatar. Di seguito il live scritto dell’evento.

ore 11.45 – Fine della presentazione

ore 11.42 – Domenicali: “Bellissimo l’adesivo sul serbatoio 1926-2016. Novant’anni di storia non sono male”.

ore 11.40 – Presentato il collaudatore ufficiale Michele Pirro: “Sono contento di questo lavoro, e devo molto a Ducati”. Pirro farà tre wildcard a Misano, Mugello e Valencia.

ore 11.35 – Entra sul palco la nuova Ducati Desmosedici. Dovizioso: “Quella dello scorso anno era già bella, ma questa lo è ancor di più. Sono contento per aver instaurato subito un buon feeling con la moto”.

ore 11.25 – Julian Thomas chiama sul palco gli “A-Team” Andrea Dovizioso e Andrea Iannone. Dovizioso: “Abbiamo iniziato bene, ma non benissimo. Bisognerà lavorare su molti aspetti. Mi aspetto molto dal test in Qatar, dove lo scorso anno registrammo i miglior tempi. Obiettivi? Sarà una frase fatta, ma noi siamo qui per vincere”. Iannone: “Credo che il 2016 sia difficile perché dobbiamo davvero soddisfare diverse aspettative, ma siamo un grande gruppo con delle strutture incredibili con cui speriamo di arrivare a vincere. Oggi sono in Ducati, nel team ufficiale, anche grazie a Pramac che per me è sempre stata una grande famiglia”.

ore 11.20 – Dopo le parole di Dall’Igna, salgono sul palco Paolo Ciabatti (direttore sportivo Ducati Corse) e Davide Tardozzi (manager Ducati Corse). Ciabatti: “E’ la mia quarta stagione qui, quando sono tornato con un compito che sembrava difficile. Spesso parlavamo di come raddrizzare una brutta situazione. Ci siamo riusciti con Dall’Igna e Tardozzi nel 2014 abbiamo fatto tre podi e nel 2015 abbiamo veramente fatto un grande passo avanti. Vogliamo vincere in MotoGP, è un obbiettivo difficile ma abbiamo due piloti ed un tester, Michele Pirro, di cui ci fidiamo. Siamo riusciti a riportare Casey Stoner qui con noi: lui ha un ruolo importante, ha dimostrato di essere velocissimo. Tardozzi: Vorrei dire che Casey si è detto entusiasta di essere tornato in famiglia. è stato bello vederlo lavorare in questo ruolo, che è più importante di quanto si creda. ha parlato molto con i nostri piloti ed ha capito il suo ruolo. Per quanto riguarda i piloti, non credo che i test rispecchino i reali valori in pista. Abbiamo lavorato su novità senza cercare il tempo sul giro, ed il passo non è male. nel test in Qatar, dove cercheremo il tempo, farà vedere che siamo in grado di giocarcela.

ore 11.15 – Julian Thomas chiama sul palco il Direttore Generale di Ducati Corse Luigi Dall’Igna: “Si può dire che abbiamo regalato tante emozioni, la moto è sicuramente cresciuta. Quest’anno il lavoro è stato diverso, anche a causa del regolamento con nuovo software e gomme. Grazie ai nostri Team Satellite arriviamo in Qatar molto preparati a livello di software. Le gomme hanno continuato a cambiare test dopo test e questo porta ad un riadattamento nel setup. Mi aspetto un miglior setup man mano che si va avanti con il motomondiale. La Desmosedici GP è un’evoluzione della moto dell’anno scorso. Quest’anno partiamo più tranquilli, abbiamo già usato la moto negli ultimi test IRTA con qualche problema meccanico, ma già risolto in Australia, e qualcosa da migliorare a livello di set up a Phillip Island. Confidiamo già in un buon risultato nel primo Gp in Qatar.

ore 11.05 – Sul palco Claudio Domenicali: “E’ sempre un momento emozionante salire su questo palco. La Ducati di oggi è di certo diversa da quella dei primi anni, in un azienda che è molto cresciuta. Ducati fa della tecnologia il suo credo. Siamo molto fiduciosi per questa nuova stagione, grazie ad una squadra solida con Andrea Dovizioso e Andrea Iannone”.

ore 11 – Inizia la presentazione. Julian Thomas apre la presentazione: “Quattordici anni fa comincia l’avventura Ducati in MotoGP: tanti alti e qualche basso, ma sempre da protagonisti”.

 

 

 

 

 

 

 

Top Foto, Valentino Rossi festeggia sul podio tra Dovizioso e Crutchlow

Dottor Diez

 

di Maurizio Elviretti

 

Erano all’incirca le 21.20 di domenica sera quando, come il buon Guido Meda consiglia, mi ritrovavo in piedi sul divano ad applaudire uno strepitoso ed ennesimo successo del Dottore, questa volta in terra argentina. E’ stata la vittoria di quel Valentino Rossi che, dopo un inizio weekend non proprio entusiasmante con l’ottavo posto nella griglia di partenza, ha ribaltato tutto compiendo un vero e proprio capolavoro. Pronti via e in tre giri Valentino supera prima il compagno di squadra Jorge Lorenzo e poi il ducatista Iannone. In quattro si porta al terzo posto, passando anche Crutchlow. A 15 giri dalla fine è secondo, dopo il sorpasso su Dovizioso. In quel momento, il vantaggio di Marquez oscilla tra i 4 e i 5 secondi. Lì inizia il “pressing” al campione del mondo in carica: è sembrato di tornare ai vecchi duelli Rossi-Stoner, quando il Dottore con sorpassi e controsorpassi induceva all’errore l’austrialiano. E’ successo più di una volta, è successo anche questa volta: il duello dura pochi decimi di secondo. Un doppio contatto tra i due, lo spagnolo respinge bruscamente l’attacco con tanto di spallata, Valentino passa. L’altro prova a chiuderlo in scia ma perde il controllo e rovina a terra, chiudendo così la propria gara in anticipo. Una vittoria importante anche per la Yamaha, determinante nella scelta di montare sulla M1 del Dottore una posteriore extra-hard, differentemente da Marquez presentatosi in pista con una hard. Sul podio sventola doppio il tricolore: terza medaglia d’argento consecutiva per Andrea Dovizioso, che dopo Losail ed Austin sale nuovamente sul gradino “di mezzo” del podio di Rio Hondo. E seconda è anche la posizione nel Mondiale a 6 punti da Valentino Rossi per un Dovizioso sempre più veloce e soprattutto concreto. Una gran moto, un’atmosfera perfetta in squadra, tutto che marcia alla perfezione e anche il Dovi che forse è al suo livello più alto. Sfuma a pochi metri dal traguardo invece il sogno di rivedere un podio tutto “nostrano”: Andrea Iannone, infatti, ha perso il duello con Cal Crutchlow che dopo aver superato la bandiera a scacchi si è lasciato andare, da ex ducatista, in un gesto dell’ombrello poco elegante, destinato proprio alla casa di Borgo Panigale. Iannone ha comunque fatto una gara maiuscola, anche se non è mai stato in grado di lottare per la vittoria. Continua il periodo buio di Jorge Lorenzo: il pilota ispanico parte bene ma già dai primi giri accusa diversi problemi che lo costringono a retrocedere gradualmente, sino al taglio del traguardo in quinta piazza, risultato opaco causato probabilmente dall’errata scelta di una gomma anteriore a mescola media. Bradley Smith con la sua Monster Yamaha Tech3, in sesta piazza, è il primo pilota Yamaha satellite. Alle sue spalle ottiene un buon risultato anche Aleix Espargaro (Suzuki Racing Team), partito dalla prima fila. La Casa nipponica continua a soffrire maggiormente in accelerazione rispetto alle sue rivali, dato che avvalora le prestazioni dei due alfieri Suzuki, il secondo dei quali, Maverick Viñales, è decimo. Nel mezzo troviamo Pol Espargaro (Monster Yamaha Tech3), scattato dalla diciottesima casella dello schieramento, e Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS). Guadagnano punti iridati anche Danilo Petrucci (Pramac Racing), undicesimo, Jack Miller (CWM LCR Honda), dodicesimo e primo pilota Open, Hector Barbera (Avintia Racing), tredicesimo, Loris Baz (Athinà Forward Racing), quattordicesimo, e Stefan Bradl (Athinà Forward Racing), quindicesimo. Entrambi, quest’ultimi, per la prima volta a punti da inizio stagione ad ora. Sul podio festa grande del Dottore che esce dalle quinte indossando la maglia del “diez” Maradona. Che sia un chiaro segnale di Rossi, pronto a puntare al decimo titolo iridato? Grazie a questo successo Valentino sale a 66 punti, con sei lunghezze di vantaggio su Dovizioso. Iannone è terzo con 40 punti. Prossimo appuntamento del Mondiale, il Gran Premio di Spagna sul circuito di Jerez de La Frontera in programma il 3 maggio. E anche lì, c’è da scommetterci, sarà battaglia: Marquez è chiamato subito al riscatto.

Andrea Dovizioso insieme a Cristian Habetswallner (Resp Sponsorship Telecom Italia)

TIM-Ducati: il progetto #guardaavanti protagonista a Parma

Andrea Dovizioso insieme a Cristian Habetswallner (Resp Sponsorship Telecom Italia)

 

Ha fatto tappa venerdì a Parma “TIM Guarda Avanti”, il progetto promosso da TIM e Ducati per la prevenzione degli incidenti stradali provocati dall’uso improprio del telefonino alla guida. L’iniziativa, che ha avuto come testimonial d’eccezione il pilota del Ducati Team in MotoGP, Andrea Dovizioso, ha coinvolto oltre 400  studenti del Liceo Scientifico e Musicale “Attilio Bertolucci” e dell’IPSIA “Primo Levi”, con l’obiettivo di sensibilizzarli sui pericoli derivanti da ogni minima distrazione durante la guida.

I ragazzi in “età da patentino” hanno potuto confrontarsi sul tema con il grande campione utilizzando anche tecnologie d’avanguardia capaci di testare la loro percezione del rischio e la capacità di concentrazione alla guida. Gli studenti  hanno così sperimentato, con l’ausilio di visori immersivi per la realtà virtuale a 360°, i pericoli derivanti dalla distrazione dovuta all’uso di smartphone e, per misurare la loro l’effettiva capacità a mantenere lo sguardo fisso sulla strada, hanno utilizzato totem dotati della tecnologia eye-tracking, capace di monitorare il movimento degli occhi di fronte ad una strada in scorrimento.

A tutti i partecipanti, alunni professori, è stato inoltre affidato il compito di sensibilizzare sul tema amici e genitori anche attraverso il “challenge” sui social che con l’hashtag #guardaavanti  sta già coinvolgendo piloti della MotoGP, giornalisti sportivi e volti noti del mondo delle due ruote come appunto Andrea Dovizioso, Andrea Iannone, Alex De Angelis, Carlo Pernat e Nico Cereghini. “TIM Guarda Avanti è un progetto molto bello e soprattutto utile – ha dichiarato Andrea Dovizioso, pilota ufficiale Ducati -. È evidente come la distrazione alla guida sia purtroppo un problema molto diffuso. Sono davvero orgoglioso di far parte di questa importante iniziativa e mi auguro che possa avere con i giovani i risultati che tutti speriamo”. “L’uso improprio del cellulare è riconosciuto come la prima causa di distrazione alla guida – ha affermato Cristiano Habetswallner, responsabile Sponsorship di Telecom Italia -. Gran parte degli incidenti anche di moto sono dovuti a questo. TIM Guarda Avanti è presente nelle scuole con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani ad un uso consapevole del cellulare, grazie anche alla collaborazione di campioni come Andrea Dovizioso. TIM è da sempre molto vicina ai giovani e alla loro crescita, con questo progetto realizzato con Ducati e con altre iniziative come la Junior TIM Cup e la Volley TIM Cup”. Tutte le attività del progetto che coinvolge gli istituti di 20 città italiane, potranno essere seguite sul portale www.guardaavanti.it e sui social con l’hashtag #guardaavanti.

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Esordio positivo per il Ducati Team nei primi test 2015 a Sepang

 

Dopo una pausa invernale di oltre due mesi, oggi per il Ducati Team è iniziata la stagione 2015 con la prima sessione di test IRTA sul tracciato malese di Sepang. La squadra di Borgo Panigale, che quest’anno si presenta nel Campionato Mondiale MotoGP con una coppia di piloti tutta italiana, Andrea Dovizioso e Andrea Iannone, affronta questi primi test malesi con una versione aggiornata della Desmosedici denominata GP14.3, in vista dell’arrivo della nuova GP15 che farà il suo esordio, sempre a Sepang, nella seconda sessione di test in programma dal 23 al 25 febbraio. Oggi Dovizioso e Iannone hanno lavorato in modo molto metodico, concentrandosi soprattutto sulla messa a punto della ciclistica e dell’elettronica della GP14.3, raccogliendo anche informazioni utili che potranno essere trasferite sulla nuova moto.

Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 2’00.617 (4°), 41 giri

“Sono davvero contento perché le condizioni della pista oggi erano molto buone e quindi siamo riusciti a fare tutte le prove che avevamo programmato. Abbiamo fatto delle prove di set-up sulla ciclistica e lavorato sull’elettronica, ottenendo dei buoni risultati e anche la conferma che su questa pista riusciamo ad essere veloci. A me Sepang piace molto: riesco sempre ad andare forte e oggi come passo sono stato abbastanza vicino ai primi. Sto usando ancora la moto dello scorso anno, con alcuni aggiornamenti importanti, ma sono davvero molto curioso di provare la moto nuova a fine mese. La GP15 sarà abbastanza diversa da quella attuale, ma tutte le prove che stiamo facendo ci danno un feedback utile anche per la nuova moto, e quindi in questi tre giorni faremo un lavoro molto importante.”

Andrea Iannone (Ducati Team #29) – 2’01.424 (7°), 59 giri

“Questi test sono sicuramente molto importanti per il nostro futuro, e abbiamo comunque portato qui una evoluzione della nostra Desmosedici, perché la GP14.3 è stata aggiornata con alcuni nuovi particolari e ci consente maggiori possibilità di regolazione della ciclistica. Sono contento perché finalmente dopo l’ultimo test dello scorso anno sono tornato in pista per togliermi un po’ di ruggine di dosso, ed è sempre una grande emozione ogni volta che torno a guidare la mia Ducati. Oggi è stata una giornata positiva anche perché siamo riusciti a provare delle soluzioni che ci saranno utili anche in futuro. Tutti hanno girato molto forte il primo giorno: noi abbiamo utilizzato solo la gomma con la mescola più dura e sono abbastanza soddisfatto del mio tempo. Sicuramente c’è ancora spazio per migliorare, ma come primo giorno non è andata male.”

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La Ducati sceglie la soluzione Open

 

di Filippo Gherardi

 

Dopo un’accurata valutazione, e dopo i primi test della stagione, in casa Ducati è arrivata la scelta definitiva: il team di Borgo Panigale correrà la stagione 2014 della Moto Gp utilizzando la configurazione Open anziché Factory. Per Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, quindi, Desmosedici GP14 in versione Open, che riassunto in termini strettamente tecnici e prestazionali vuol dire: l’obbligo di utilizzare il software fornito da Dorna e Magneti Marelli, ma anche la possibilità di utilizzare 12 motori a stagione, contro i 5 della MotoGP, ed serbatoio da 24 litri, che fanno sempre 4 litri in più se rapportati ai 20 della MotoGP, ma anche una mescola delle gomme più morbida rispetto alle Factory. Configurazione Open anche per il terzo pilota ufficiale, Andrea Iannone, che correrà con il team Pramac Racing Team.