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Volkswagen: pronto il nuovo Maggiolino, in versione cabrio e coupé

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Tanti ritocchi per il nuovo Maggiolino che Volkswagen ha presentato durante il grande raduno Beetle Sunshinetour a Travemunde in Germania, il My 2017 si presenta nelle versioni cabrio e coupé con nuovi allestimenti e una serie di personalizzazioni inedite, oltre a degli specifici sistemi di infotainment. Due gli allestimenti iniziali, il Design e lo Sport, che diventeranno quattro più avanti con l’introduzione dei modelli speciali Denim e Dune. A distinguere il nuovo Maggiolino dalla precedente versione sono, per quanto riguarda gli esterni, gli scudi paraurti anteriori ridisegnati con una presa d’aria centrale più spaziosa e due inserti in nero, all’interno dei quali si possono trovare fendinebbia con luci di svolta, indicatori di direzione anteriori e sensori di parcheggio. Numerose le differenze a seconda dell’allestimento scelto: il Design prevede infatti una staffa trasversale centrale cromata che occupa l’intera larghezza dei paraurti; sullo Sport sono presenti invece una presa d’aria aggiuntiva tra la targa e il cofano motore ed un inserto nero lucido che scorre tutto il veicolo “abbracciando” i passaruota e i sottoporta. La casa tedesca ha inoltre aggiunto alle nove già disponibili due tinte inedite per la carrozzeria, il White Silver Metallic e il Bottle Green Metallic, oltre a nuovi cerchi da 18” Ravenna Adamantium in lega leggera e, a seconda della versione, luci posteriori a Led con plastiche brunite. Gli interni non sono stati modificati per quanto riguarda le forme ma sono stati rinnovati i colori, i materiali e soprattutto le dotazioni. Su tutti i livelli di allestimento, infatti, si trova di serie l’impianto radio Composition Colour con schermo da 5 pollici e otto altoparlanti, mentre è un’opzione la versione più avanzata con un touchscreen da 6,5 pollici, interfaccia per il telefono e l’indicazione della playlist MP3; compreso nella dotazione anche il Discover Media, con la possibilità di avere la funzione navigazione e i servizi online Car-Net Guide&Inform. Tutti gli impianti sono integrati nella piattaforma modulare di ultima generazione MIB II, mentre i diversi apparecchi tecnologici possono essere collegati al sistema attraverso App Connect. Sono cinque le motorizzazioni disponibili per il nuovo Maggiolino, tutte con una maggiore potenza e tutte turbo quattro cilindri, con tre benzina TSI da 105, 150 e 220 cavalli e due diesel TDI da 110 e 150 cv.

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Il Maggiolino di Memminger: vecchio fuori ma nuovo dentro

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Quando è fermo sembra un classico Maggiolino 1303 del 1970, ma quando va in autostrada si capisce benissimo che qualcosa non va, perché a quei tempi le auto non arrivavano a 180 km/h. Ecco cosa è successo: è stata costruita una macchina identica al vecchio Maggiolino, ma utilizzando materiali e tecnologie moderne; l’opera porta la firma di Georg Memminger, specialista nel restauro, che nella sua azienda di Reichertshofen, in principio dedita alla ricostruzione e alla produzione di ricambi, ha dato vita ad una vettura d’epoca ma completamente di nuova costruzione, dalla carrozzeria al telaio fino alle sospensioni. Lo sterzo è rimasto praticamente lo stesso del vecchio Maggiolino grazie alla sua efficienza di manovra unita alla trazione delle ruote posteriori, i freni a disco ventilati sono stati presi invece dalla Mini One, con l’aggiunta delle pinze Conti-Teves, ed è stato sempre Teves a fornire l’impianto anti bloccaggio Abs. Le sospensioni sono quelle utilizzate da Porsche sui modelli 924 e 944, il motore rimane il Type 4 cilindri boxer montato dal famoso Beetle, ma è stato riprogettato per avere una cilindrata di 2,7 litri ed avere una lubrificazione carter secco; questo ha portato ad una potenza di 170 cavalli e ad una coppia di 270 Nm, dati che hanno obbligato i costruttori a inserire una frizione specifica rinforzata. Per avere il vecchio ma nuovo Maggiolino bisogna attendere sei mesi dall’ordinazione, il tempo necessario per assemblarlo secondo le richieste del cliente, e anche un portafoglio abbastanza generoso: è di 83 000 euro infatti il prezzo da sborsare.