Toroidion

Toroidion 1MW la car sportiva più veloce al mondo

 

di Edoardo D’Angeli

 

Dal 16 al 19 aprile a Montecarlo si aprirà il Salone d’elitè a quattro ruote al Grimaldi Forum. Si potrà ammirare la nuova supercar che tanti aspettano, la Toroidion 1MW, il nuovo bolide costruito dalla casa Finlandese, costruttore tra l’altro di molte auto sportive e da alte prestazioni. La “lumaca” eroga una potenza pari ad 1 Megawat, ecco l’acronimo 1MW, ovvero 1000 kW e quindi 1.359 CV. Il sistema di propulsione è stato annunciato come elettrico. La nuova Toroidion, se è vero che nei prossimi test arriverà ad una potenza di 1.359 CV, diventerà l’auto più potente al mondo, scavalcando di molto e non poco la Ultimate Aero, dotata di un 6.3 Twin Turbo da 1.287 CV, e tra le altre anche la Hennessey Venom, la Bugatti Veyron Super Sport e la Veyron Grand Sport Vitesse. La vettura è stata realizzata completamente a mano è sarà una due posti con un cofano allungato, una griglia ovale e gruppi ottici anteriori rotondo. Per ora le uniche cose rilasciate sono due teaser che lasciano trasparire ben poco.

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Renault Clio RS 200 Edc Monaco GP

 

di Germana Condò

 

 

A completare la gamma delle supersportive di casa Renault, di seguito al successo riscontrato da Laguna Coupé, da Megane Coupé e Megane RS, sta arrivando la più compatta Clio RS che in omaggio al Gran Premio del Principato francese, uscirà ad aprile in edizione limitata EDC Monaco GP. Equipaggiata con un potente  motore 1.6 turbo da 200 CV, in abbinamento al cambio a doppia frizione Edc a sei marce e leve al volante, comprende nel listino degli optional il sistema di telemetria R.S. Monitor 2.0 con funzione R.S. Replay. Successivamente sarà disponibile un nuovo propulsore diesel dCi 160 Twin Turbo 1.598 cc della gamma Energy, capace di erogare una potenza di 160 CV. La carrozzeria è arricchita da elementi che contribuiscono a renderla più sportiva e personale, come lo spoiler posteriore, il diffusore, le modanature laterali, oltre ai cerchi in lega da 17 pollici Tibor di serie o da 18 pollici Radicale nella lista degli optional. Tutto è giocato sull’utilizzo del bicolore per sottolineare l’animo grintoso della compatta Renault, proposta nelle tinte Be Style Mirabeau e La Rascasse, queste due dedicate alle famose curve del circuito di Montecarlo, e le metallizzate Bianco Ice Pearl e Grigio Platino.  All’interno l’abitacolo è dominato dal colore nero, nel quale spiccano i sedili sportivi avvolgenti Riviera rivestiti in pelle nera con impunture a vista grigie. In aggiunta elementi Dark Metal sul volante, sul pomello del cambio e sulla guarnizione degli altoparlanti. L’abitacolo, così come le parti inferiori della scocca sono impreziositi dal logo esclusivo “Monaco P”. Sul mercato italiano la Clio RS EDC Monaco GP sarà disponibile dall’inizio di aprile ad un prezzo d’ingresso di 24.950 euro.

 

Editoriale (Pirelli-Mercedes)

Tanto rumore per nulla

 

di Filippo Gherardi

 

Tuonò tanto che (non) piovve. La FIA, o meglio il Tribunale Internazionale incaricato dalla stessa di garantire e tutelare il mondiale di F1 ed il suo regolamento sportivo, ha assolto sia la Mercedes che la Pirelli per quel che riguarda l’ormai famosa vicenda rinominata “Testgate”, e più nella fattispecie riferita ai test effettuati di comune accordo dalla scuderia tedesca ed il fornitore ufficiale di pneumatici tra il 15 ed il 17 maggio scorso sul circuito di Barcellona ed in cui la Mercedes ha utilizzato, a differenza di quanto invece è previsto dal regolamento, le monoposto di questa stagione attualmente in corso. Sì, certo, Ross Brawn e soci, così come la Pirelli, hanno ricevuto un’ammonizione, o reprimenda se preferite, sommata (solo nel caso della Mercedes) all’esclusione dai prossimi young test che si terranno a Silverstone a metà luglio. Insomma, praticamente nulla. “Mercedes e Pirelli hanno agito in buona fede per quanto riguarda il test incriminato, pure traendo un indubbio vantaggio sportivo” – tuttavia, prosegue sempre la motivazione ufficiale di questa sentenza – “una punizione più severa non è arrivata perchè da quanto sostengono i giudici non c’è stata intenzionalità nel violare i regolamenti nel disputare un test segreto”. Benissimo, tutto chiaro. Quello che rimane leggermente più complicato da capire è: riconosciuta l’irregolarità, sotto forma di violazione del regolamento sportivo, che la FIA stessa ha subito voluto sottolineare sin dal primo giorno d’udienza, non sarebbe stato comunque necessario intervenire con una sanzione più netta? Nelle ore precedenti al verdetto la forbice di possibili sanzioni era talmente ampia da oscillare da una possibile multa fino, addirittura, alla sospensione per la Mercedes da alcuni gran premi. A giochi fatti: ci troviamo davanti ad un abbaglio clamoroso da parte dei tanti addetti ai lavori o un’interpretazione difficilmente comprensibile del rapporto tra “volontarietà” e “scorrettezza” da parte del Tribunale Internazionale? Le perplessità non mancano, e rimarranno a lungo, tra cui quelle di Cris Horner e di tutta la Red Bull, principali protagonisti sul banco degli accusatori, ma anche quelle di chi, in fin dei conti, rimane ancora convinto che se la Mercedes non avesse dominato l’ultimo Gran Premio di Montecarlo, una settimana esatta dopo i test incriminati, forse nessuno avrebbe mai sentito parlare di questo “Testgate”.