Autonomous driving

Bosch e Sony Semiconductor Solutions: ”occhi” per le auto a guida autonoma

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Automobili ”con gli occhi”. Una metafora che descrive per immagini la collaborazione fra Bosch e Sony Semiconductor Solutions nel comparto della guida autonoma. La luce, la visibilità e la modalità di visualizzazione degli oggetti in diverse condizioni sono al centro di questa collaborazione, perché se è vero che l’occhio umano vede, avverte e si comporta in maniera diversa a seconda delle diverse condizioni, ciò vale, a maggior ragione, per i sensori video che sono fondamentali per la guida autonoma e i sistemi di guida assistita. Dialogare con l’ambiente circostante in maniera ottimale, in totale affidabilità ed efficienza grazie a tecnologie innovative da implementare sulle videocamere, di modo che tutto sia al massimo anche, ad esempio, in condizioni di luce sfavorevoli, che spesso sono causa di problemi non indifferenti per chi è alla guida. Per creare sistemi di assistenza alla guida, come il sistema di frenata di emergenza preventiva, sistemi di segnalazione di cambio corsia e riconoscimento dei segnali stradali – spiega Bosch in una nota – le videocamere sono sempre più integrate nei nuovi modelli moderni di veicoli. Così Gerhard Steiger, presidente della divisione Chassis Systems Control di Bosch: ”Bosch e Sony Semiconductor Solutions mettono insieme il know-how tecnologico del leader di mercato in sensori di immagine e quello in ambito automotive del più grande fornitore a livello mondiale. Le automobili con guida autonoma saranno sicure sulla strada solo se sapranno rilevare l’ambiente circostante in modo accurato in ogni momento”. Ed è un argomento di vitale importanza quello della sicurezza sui sistemi di guida autonoma, visto che molto dello scetticismo dell’opinione pubblica verte proprio sulla possibilità di rendere questi veicoli totalmente sicuri quando circolano sulle strade. La dimensione visiva e il suo costante miglioramento sono dunque uno dei gangli vitali di questa nuova frontiera: per questo – spiega ancora Bosch – servono videocamere che funzionino in maniera affidabile in caso di cambiamento improvviso delle condizioni di luce da buio a luminoso e viceversa, e che siano in grado di adattarsi istantaneamente quando la luminosità cambia repentinamente. Videocamere e sensori video che man mano prendono il ruolo di veri e propri ”occhi” per le auto a guida autonoma.

concept car Twin’Z

Twingo revolution

 

di Germana Condò

 

È tempo di grandi cambiamenti in casa Renault che, dal prossimo anno, uscirà con le nuove generazioni dei suoi modelli di punta, tra cui Twingo che, giunta alla terza generazione, vedremo completamente rinnovata dentro e fuori. In virtù della partnership tra il gruppo Daimler e Renault, Twingo sarà realizzata sulla piattaforma Edision, la stessa della nuova Smart con motore al retrotreno e trazione posteriore e si proporrà con cinque porte, per fare la felicità di coloro che fin’ora ne hanno sentito la mancanza, pur apprezzandone gli indiscutibili pregi. Twingo era stata concepita come auto da città. La prima monovolume piccola fuori e grande dentro, simpatica e colorata ma spartana, probabilmente più adatta ad una clientela femminile alla ricerca della praticità di guida e di utilizzo, a prezzi accessibili. Dalla fine del prossimo anno tutto questo cambierà. New Twingo andrà ad incrementare quella categoria delle piccole di lusso e di tendenza, in cui hanno sempre primeggiato Mini, Cinquecento e, più recentemente, DS e Adam. Negli ultimi anni, infatti, è aumentata l’attenzione del pubblico di ambo i sessi per la personalizzazione e la ricercatezza delle utilitarie, aspetto non sottovalutato dai designer Renault che hanno studiato numerose soluzioni a riguardo. Lo staff, guidato da Laurens van den Acker, ha realizzato in collaborazione con Ross Lovegrove, uno dei designer contemporanei più creativi e visionari, la concept car Twin’Z, presentata in anteprima mondiale al “Salone del Mobile 2013” di Milano. Nonostante Lovegrove, noto per le sue collaborazioni con Artemide, Apple, Sony e Kartell, non avesse mai progettato un’auto fino a questo momento, il risultato è stato innovativo e sorprendente. Giusto un’anticipazione di quello che potremo aspettarci dalla nuova Twingo per la fine del prossimo anno. L’obiettivo è quello di piacere a uomini e donne, non solo per lo spazio ben sfruttato dell’abitacolo, ma soprattutto per il carattere, la ricerca del dettaglio e quelle linee più sinuose, forse un po’ ispirate alla nuova Fiat Cinquecento ma che potrebbero ricondurre anche indietro nel tempo, alla vecchia Renault 5. Le dimensioni restano contenute. New Twingo è caratterizzata da un passo lungo e una lunghezza che non va oltre i 3,7 metri. Non si conoscono le motorizzazioni disponibili, ma è probabile che la casa decida di utilizzare il TCe, un piccolo tre cilindri 900 alimentato a benzina di nuova concezione, completando l’offerta con un propulsore diesel. È prevista anche una versione elettrica ZE che non arriverà sul mercato prima del 2016. In programma anche le versioni sportive GT e RS, la cui presentazione è prevista per ottobre 2014 al Salone dell’Auto di Parigi. La versione della Twingo attuale continuerà ad essere prodotta e commercializzata almeno fino al 2015 come versione Collection.

Sync_emergency_assistance_

Ford SYNC

 

di Leonardo Frenquelli

 

La Ford è sempre stata una delle case produttrici che maggiormente guardano al progresso tecnologico in funzione del comfort e della sicurezza. L’ultimo sistema prodotto per la nuova gamma di veicoli rappresenta una piattaforma di connessione attraverso il sistema Bluetooth. Si chiama SYNC, è già stato installato su circa cinque milioni di veicoli nel mondo ed è semplicissimo da utilizzare: basta associare il proprio smartphone con il Bluetooth al sistema della macchina per avere a disposizione innumerevoli funzionalità. Si parte, prima di tutto, dalla sicurezza di chi è a bordo, essendo stata integrata la “emergency assistance” che fa sì che, in caso di incidente, il sistema faccia partire una chiamata ai servizi di emergenza attraverso il telefono associato, comunicando la posizione grazie all’ormai comune sistema di localizzazione GPS. Chi guida una Ford sa di poter contare su una serie di comfort, garantiti anche dal sistema SYNC: attraverso l’utilizzo di comandi vocali o dei pulsanti sulle razze del volante sarà possibile scegliere la musica da ascoltare, ovviamente per mezzo di un dispositivo collegato al sistema via Bluetooth oppure con connessione USB. Per  evitare che il pilota si distragga dalla guida e tolga le mani dal volante, SYNC permette sia di leggere gli sms ricevuti dal telefono associato, o addirittura di ascoltarli, ed è inoltre possibile effettuare delle telefonate, ovviamente utilizzando il comando vocale, dopo aver registrato i contatti della rubrica su quella del sistema. Con questa evoluzione della sinergia tra il cliente e l’auto stessa, si ottiene una totale connessione tra il proprio dispositivo ed il computer interno alla vettura. Il sistema è frutto del lavoro di partner eccellenti quali Microsoft e Sony, ed è caratterizzato da un display di 4,2” non “touch”, viste le funzionalità di Bluetooth e comandi vocali,  ed una qualità nella riproduzione audio molto buona. Sul mercato americano il sistema è disponibile già dal 2007, mentre in Europa la prima gamma fornita di tale tecnologia è quella del 2012 con i modelli Focus, B-Max e C-Max. Per quanto riguarda le vetture di quest’anno, saranno la Fiesta e la Kuga a disporre di questa nuovissima interfaccia, della quale è già previsto l’aggiornamento, quando sarà disponibile il sistema SYNC 2015.