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Mobilità sostenibile: cresce l’auto elettrica

 

di Stefano Ursi

 

In tempi di aumentata sensibilità verso l’ambiente e di campagne web e social sulle nuove tecnologie di alimentazione dei veicoli, non può stupire una sensibile crescita dell’elettrico. I dati che il rapporto IEA (Agenzia Ocse per l’energia) pubblica sul suo sito ufficiale altro non sono che la certificazione di una tendenza che dire prepotente è ancora prematuro ma che rendono bene l’idea di un settore in crescita, sia dal punto di vista culturale che tecnologico. Sono di pochi giorni fa le parole di Elon Musk, patron di Tesla, secondo il quale Apple entro il 2020 potrebbe dar vita a modelli di auto elettriche; una prospettiva non da poco se pensiamo a quanto l’elettrico nell’auto possa sposarsi con le nuove tecnologie. È infatti decisivo, secondo tutti gli operatori di mercato che hanno virato quota parte della produzione sull’elettrico, affiancare ai nuovi modelli una concezione tecnologica all’avanguardia che sia al passo con quella che oggi spopola sui modelli tradizionali e che potrebbe aiutare a realizzare vetture sempre più evolute. L’agenzia IEA rileva che sebbene la richiesta e di conseguenza la produzione di auto elettriche non siano ancora diffuse come altre forme di energia alternativa, ciò che si sta facendo è molto rispetto a solo pochi anni fa; il numero di Paesi in cui la produzione è sopra l’1% è raddoppiata (da 3 a 6) e sempre più realtà nazionali e produttive volgono il proprio sguardo verso l’elettrico. Sono infatti in programma un gran numero di modelli di auto elettriche che variano in autonomia, modalità di rifornimento e prestazioni; in sostanza il mercato dell’elettrico si muove e lascia immaginare che, seppure non alla pari, fra qualche anno potrà competere con quello dell’auto tradizionale. Del resto anche la cultura green e della tutela dell’ambiente sta facendo il suo, contribuendo a costruire un consenso crescente su questi modelli e, si sa, l’idea che il consumatore finale possa solo essere interessato ad un prodotto spinge le case a dover essere pronte. Nel mondo sono sulle strade oltre un milione di auto elettriche e l’aumento esponenziale delle vendite (+70% nel 2015 rispetto all’anno precedente) rende bene l’idea di come questo possa essere un altro orizzonte di mercato che sempre di più si emancipa dal concetto di prestazione e di potenza per volgersi verso l’ambiente e le emissioni zero; se questo trend proseguirà nel suo corso di crescita assisteremo a numeri interessanti e ad un’evoluzione forse impensabile solo qualche anno fa.

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iCar: potrebbe arrivare nel 2019

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Le indiscrezioni sono tante, le notizie trapelate pochissime. Eppure per il 2019 potrebbe vedere la luce una vettura destinata a cambiare, per sempre, il mondo automobilistico: la iCar. Apple sta, infatti, lavorando al progetto ed ha assunto moltissimi esperti di auto elettriche e guida autonoma.  Il progetto, sul quale circolano solo informazioni non ufficiali seppur interne, si chiamerebbe “Titan” e starebbe assorbendo le forze di 1200dipendenti, che lavorano a ritmi serrati per dar vita a una vettura elettrica con la guida automatica. Dal punto di vista del design dovrebbe avere forme non eccessivamente stravanti, almeno in fase iniziale, spazio quindi al posto per conducente. Ancora da chiarire se la Apple si avvarrà dell’aiuto di qualche parte importante, come BMW che parrebbe aver avuto già contatti con l’azienda di Cupertino.

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Apple Watch: arriva l’orologio che potrebbe sostituire le chiavi della moto

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Motori e tecnologia vanno sempre più d’accordo.  Del resto risulta impossibile, in questo momento storico caratterizzato da una vera e propria rivoluzione tecnologica e digitale, pensare che un settore sempre alla ricerca dell’innovazione come quello delle due ruote possa non recitare un ruolo da protagonista nell’offerta di importanti novità.  Il 9 marzo debutterà negli apple store il nuovo e attesissimo prodotto della mela: l’apple watch. Si tratta di un orologio che avrà le funzioni di un vero e proprio computer con tante applicazioni per operare in sinergia con il proprio smartphone. Tra le diverse novità c’è anche la possibilità di utilizzare la potenza di questo strumento tecnologico per avviare le moto, una vera e propria rivoluzione visto che potrebbe addirittura soppiantare le vecchie chiavi. In alternativa, i due mezzi potrebbero convivere, magari in  una fase di transizione, con la funzione dell’apple watch che  garantirebbe maggior sicurezza. Per adesso, comunque, non sono stati divulgati altri dettagli, non resta che aspettare il lancio ufficiale e scoprire quali altre innovazioni il futuro ha in servo per noi

 

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La Mela al volante

 

di Flavio Grisoli

 

Era una delle presentazioni più attese, e in un certo senso non ha tradito le aspettative. Negli scorsi mesi Tim Cook, CEO di Apple, aveva anticipato una nuova funzionalità del nuovo sistema operativo iOS7, che in molti avevano ribattezzato “iOS in the car”. Ovvero la possibilità di avere nella propria macchina, all’interno del proprio sistema di infotainment, le funzionalità di iPhone e iPad. Ora finalmente ne sappiamo un po’ di più: la funzionalità si chiama “CarPlay” e per il momento le case automobilistiche che se ne sono dotate sono Ferrari, Mercedes e Volvo. Quindi i requisiti per poter usufruire sono: una delle macchine sopra elencate, un Iphone (ma solo il 5, visto che il collegamento al dock è con la nuova versione di attacco) o un iPad. Ma in soldoni, cosa succede quando colleghiamo il nostro device alla macchina? In buona sostanza, sul display del sistema di infotainment appare un’interfaccia simile a quella dell’iPhone, con la possibilità di utilizzare solamente le applicazioni utili quando si è in auto (musica, navigatore, lettura dei messaggi, effettuare chiamate). In molti hanno comunque storto la bocca, perché dalle anticipazioni dei mesi scorsi fornite dallo stesso Cook quando presentò iOS7, in molti pensavano a qualcosa di decisamente più incisivo. Invece, e su questo non possiamo che concordare, si tratta della splendida interfaccia e intuitività dei dispositivi Apple all’interno del navigatore della propria auto. Ovviamente questo è solamente il primo passo della casa di Cupertino verso la creazione della tanto invocata “Smart car”. Per il momento, possiamo “accontentarci”, magari, di salire sulla nostra Ferrari FF e comandare al navigatore di portarci a casa.

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Il marchio più forte del mondo è il cavallino rampante

 

di Germana Condò

 

La Ferrari è il marchio più influente del mondo. Lo ha stabilito la classifica che ogni anno Brand Finance stila sui cinquecento brand più noti nel mondo, i più riconoscibili, i più importanti, senza prendere in considerazione il fatturato dell’azienda che il marchio rappresenta. Il cavallino rampante simbolo della casa automobilistica di Maranello è noto a chiunque “anche dove non ci sono ancora strade” come specifica Brand Finance e “nel suo paese e tra i suoi molti ammiratori in tutto il mondo, la Ferrari ispira molto più della lealtà al brand, più di un culto e una devozione quasi religiosa”. Insignito del riconoscimento per il secondo anno consecutivo, il marchio Ferrari scavalca colossi come Coca Cola, giunta in seconda posizione, Google in quinta posizione e Disney in decima posizione. La classifica di Brand Finance è basata sul brand strenght index, che valuta caratteristiche legate al marchio riguardanti l’influenza o la riconoscibilità, senza tener conto delle dimensioni dell’azienda. La casa di Maranello ha una produzione di nicchia nel settore delle automobili sportive, infatti nella classifica che tiene conto anche del valore economico, il marchio del cavallino rampante si piazza solo alla trecentocinquantesima posizione, laddove Apple conquista la vetta. Il Presidente Luca Cordero di Montezemolo ha espresso grande soddisfazione all’inaugurazione del museo Enzo Ferrari di Modena. “È un riconoscimento che ci fa grande piacere – ha dichiarato – nonostante le dimensioni dell’azienda abbiamo fatto un buon lavoro per migliorare l’esclusività del brand”.

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Mela parlante

 

di Flavio Grisoli

 

Effettivamente, a pensarci bene, mancava solo questa alla Mela. Presente con ogni App per ogni sfaccettatura della vita quotidiana, adesso il colosso di Cupertino sbarca, anzi sarebbe meglio dire, parcheggia nelle auto. Nasce infatti, e tra pochi giorni sarà una realtà, “IOS in the car”, il sistema sviluppato da Apple per l’interfaccia all’interno di diverse case automobilistiche (per il momento l’accordo è stato messo nero su bianco con Ferrari, Mercedes, Honda, Nissan, Chevrolet, Infiniti, Kia, Hyundai, Volvo, Opel, Jaguar; BMW aderirà a partire dal prossimo anno, mentre Ford, Fiat e Alfa Romeo sono legati a doppio filo con Microsoft, col quale da anni viaggiano a braccetto per lo sviluppo dell’infotainment) dei dispositivi aggiornati con il nuovo sistema operativo iOS 7, la cui release definitiva è prevista per l’autunno. La novità è stata presentata alla WWDC 2013 nel giugno scorso (la World Wide Developers Conference). Come funziona? Semplice, con il Siri (il sistema di comando vocale intelligente) che subirà un aggiornamento. Eddy Cue, il vicepresidente della sezione Software e Service di Apple ha spiegato che si potrà dare istruzioni al proprio device (iPhone, iPad, iPod) attraverso il sistema multimediale dell’automobile per avere aggiornamenti sulla propria casella di posta elettronica, la ricerca di un indirizzo tramite l’App “Mappe”, ovviamente ascoltare la musica e anche la radio. Due le possibilità vocali: maschile e femminile e per il momento tre le lingue supportate (inglese, francese e tedesco). Ma niente paura, in un secondo momento ci sarà l’aggiornamento anche con la lingua italiana.

concept car Twin’Z

Twingo revolution

 

di Germana Condò

 

È tempo di grandi cambiamenti in casa Renault che, dal prossimo anno, uscirà con le nuove generazioni dei suoi modelli di punta, tra cui Twingo che, giunta alla terza generazione, vedremo completamente rinnovata dentro e fuori. In virtù della partnership tra il gruppo Daimler e Renault, Twingo sarà realizzata sulla piattaforma Edision, la stessa della nuova Smart con motore al retrotreno e trazione posteriore e si proporrà con cinque porte, per fare la felicità di coloro che fin’ora ne hanno sentito la mancanza, pur apprezzandone gli indiscutibili pregi. Twingo era stata concepita come auto da città. La prima monovolume piccola fuori e grande dentro, simpatica e colorata ma spartana, probabilmente più adatta ad una clientela femminile alla ricerca della praticità di guida e di utilizzo, a prezzi accessibili. Dalla fine del prossimo anno tutto questo cambierà. New Twingo andrà ad incrementare quella categoria delle piccole di lusso e di tendenza, in cui hanno sempre primeggiato Mini, Cinquecento e, più recentemente, DS e Adam. Negli ultimi anni, infatti, è aumentata l’attenzione del pubblico di ambo i sessi per la personalizzazione e la ricercatezza delle utilitarie, aspetto non sottovalutato dai designer Renault che hanno studiato numerose soluzioni a riguardo. Lo staff, guidato da Laurens van den Acker, ha realizzato in collaborazione con Ross Lovegrove, uno dei designer contemporanei più creativi e visionari, la concept car Twin’Z, presentata in anteprima mondiale al “Salone del Mobile 2013” di Milano. Nonostante Lovegrove, noto per le sue collaborazioni con Artemide, Apple, Sony e Kartell, non avesse mai progettato un’auto fino a questo momento, il risultato è stato innovativo e sorprendente. Giusto un’anticipazione di quello che potremo aspettarci dalla nuova Twingo per la fine del prossimo anno. L’obiettivo è quello di piacere a uomini e donne, non solo per lo spazio ben sfruttato dell’abitacolo, ma soprattutto per il carattere, la ricerca del dettaglio e quelle linee più sinuose, forse un po’ ispirate alla nuova Fiat Cinquecento ma che potrebbero ricondurre anche indietro nel tempo, alla vecchia Renault 5. Le dimensioni restano contenute. New Twingo è caratterizzata da un passo lungo e una lunghezza che non va oltre i 3,7 metri. Non si conoscono le motorizzazioni disponibili, ma è probabile che la casa decida di utilizzare il TCe, un piccolo tre cilindri 900 alimentato a benzina di nuova concezione, completando l’offerta con un propulsore diesel. È prevista anche una versione elettrica ZE che non arriverà sul mercato prima del 2016. In programma anche le versioni sportive GT e RS, la cui presentazione è prevista per ottobre 2014 al Salone dell’Auto di Parigi. La versione della Twingo attuale continuerà ad essere prodotta e commercializzata almeno fino al 2015 come versione Collection.