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Volkswagen T-Cross Breeze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

E’ solamente un prototipo, ma vista la curiosità che ha scaturito in questi giorni di presentazione al Salone di Ginevra, non facciamo fatica ad immaginare una realizzazione ufficiale a breve termine. Stiamo parlando della Volkswagen T-Cross Breeze, una decappottabile divertente, unica nel suo genere, che andrà ad aggredire il segmento dei B-suv, ovvero quello che in Europa è in maggiore crescita.
Dal punto di vista tecnologico Volkswagen si è superata: a bordo troviamo due display fisicamente separati che si fondono tra loro sotto il profilo estetico e funzionale: l’Active Info Display come strumentazione programmabile dall’utente davanti al guidatore e la Head Unit come schermo separato del sistema di infotainment nella consolle centrale. Inoltre il T-Cross Breeze è dotato di un sistema di selezione predittiva del profilo di guida, funzione di assistenza, che grazie a telecamere e radar consente di registrare, per esempio, parametri come la topografia del percorso: attivando la funzione automatica della selezione predittiva del profilo di guida, il sistema reagisce in autonomia, modificando per esempio le caratteristiche di motore, sospensioni e sterzo a seconda della situazione di marcia. L’impianto audio Beats da 300 watt, infine, è supportato da un amplificatore a 8 canali ed è compatibile con App-Connect, il sistema Volkswagen che include Apple CarPlay, Android Auto e Mirror Link. Sotto al cofano monta un motore benzina turbo a iniezione diretta TSI da 1.0 litri da 110 cv e 175 Nm di coppia abbinato a un cambio DSG a doppia frizione a 7 rapporti. Con questo allestimento e grazie ai soli 1.250 chili di peso, T-Cross Breeze accelerà da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi, con una velocità massima che si attesta su 188 km/h. I consumi e le emissioni di CO2 sono pari rispettivamente a 5,0 l/100 km e 115g/km e, complice anche un serbatoio carburante da 40 litri, l’autonomia teorica raggiunge gli 800 km. La lunghezza del corpo vettura non supera i 4,13 metri, l’altezza raggiunge gli 1,56 metri e la larghezza si ferma a 1,79 m, mentre il passo è di 2,56 metri.

 

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Infiniti QX30

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

A distanza di dodici mesi esatti dalla presentazione sottoforma di concept al Salone di Ginevra 2015, Infiniti porta sotto i riflettori della kermesse svizzera, e in anteprima assoluta, la nuova QX30. Si tratta di un crossover compatto adatto ad una generazione di acquirenti di lusso, che apprezzano un design innovativo, ma allo stesso tempo sportivo. L’innovazione più rilevante è sicuramente l’impostazione asimmetrica della cabina, una premiere del segmento, oltre l’elevata altezza da terra e l’affidabile trazione 4×4 per una guida in totale sicurezza su ogni tipo di strada. Caratteristica la griglia frontale a doppio arco con rete tridimensionale, sviluppata rispetto alla versione montata dalla Q30. Gli interni curati al dettaglio, con un mix tra lusso e moderno donano alla vettura un tocco futuristico, come il comfort garantito grazie ad una progettazione avanzata dei sedili di Infiniti. Gli schienali sono stati progettati per corrispondere alla curvatura della colonna vertebrale, fornendo supporto spinale e distribuendo equamente il carico sul sedile. L’utilizzo di materiali fonoassorbenti riduce l’intrusione di vento su strada e il rumore del motore in cabina. Rispetto a Q30, il telaio della QX30 è stato adattato per una guida confortevole e maneggevole. Le molle e la barra posteriore antirollio sono più rigide, inoltre la sospensione più solida aiuta a contrastare gli effetti dinamici di un più alto centro di gravità. QX30 è dotata di un sistema di trazione integrale intelligente, che è in grado di inviare fino al 50% di potenza e coppia del motore alle ruote posteriori per mantenere la trazione ogni situazione meteorologica e del fondo stradale. In Europa la QX30 sarà disponibile esclusivamente con il potente diesel 2.2 quattro cilindri da 170 CV, offrendo un’accelerazione da 0-a-100kph in 8,5 secondi abbinato ad una trasmissione a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission). La QX30 sarà tra le vetture più sicure della sua categoria grazie a una serie di tecnologie di sicurezza e di evitamento del pericolo attivo che migliorano l’esperienza di guida e garantiscono la massima sicurezza di tutti gli occupanti. Un Around View Monitor (AVM) con il rilevamento di oggetti in movimento e l’assistenza di parcheggio automatico rendono più facile la manovra di parcheggio. Accanto alla Q30, svelata a settembre 2015, la QX30 rafforza la gamma del brand nel segmento di appartenenza. La Infiniti QX30 crossover compatta premium sarà in vendita in alcuni selezionati mercati a partire dalla metà del 2016.

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DS: a Ginevra con un nuovo concept

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Dopo aver soffiato sulla prima candelina da autonoma dalla casa madre Citroen, DS è pronta a sbarcare sotto i riflettori del Salone di Ginevra con un nuovo prototipo sportivo elettrico. Si chiama E-Tense, un coupè da ben 400 cv che anticipa le future forme del marchio transalpino. Con 4,72 m di lunghezza e 1,29 m di altezza e forme scultoree la e-tense si presenta come una sportiva gran turismo dal carattere inconfodnibile: gruppi ottici LED con firma luminosa “points perles”, “pinna dorsale” e niente lunotto: questo ha permesso ai designers di esprimersi liberamente e ai team prodotto di introdurre la tecnologia di retro-visione digitale. Gli interni sono un tripudio di lusso francese ispirato al passato e realizzato in collaborazione con grandi maison come Moynat (che ha realizzato un esclusivo portacasco vintage), BRM Chronographes e Focal che ha progettato un impianto audio ad elevate prestazioni. Ma ciò che colpisce maggiormente sono le prestazioni: la motorizzazione 100% elettrica eroga una potenza di 402 cv e coppia di 516 Nm, per uno scatto 0-100 in 4,5 secondi (nonostante la massa di 1,8 tonnellate) e una velocità massima di 250 km/h. Con un’autonomia, questo è il dato veramente interessante, di 310 km in ciclo misto (o 360 km in ciclo urbano). Le batterie agli ioni di litio si trovano sotto al telaio dell’auto, permettendo di abbassare il centro di gravità e distribuire la coppia in modo equilibrato sugli assali.

 

 

 

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Hyundai Ioniq: il debutto a Ginevra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Ancora poche ore e finalmente la Hyundai Ioniq sarà svelata: infatti, l’inedito modello Ibrido della Casa coreana, sarà portato sotto i riflettori del Salone di Ginevra, in programma dal 3 al 13 marzo, con l’ambizioso obiettivo di diventare l’avversaria della Toyota Prius. Il costruttore di Seul non nasconde infatti l’intenzione di diventare entro il 2020 il secondo costruttore al mondo di vetture ecosostenibili, ovviamente dietro Toyota che ha lanciato questa tecnologia nel 1997. La Ioniq sfoggia una lunghezza di 447 cm e un passo da 2,70 metri che permette di ospitare cinque passeggeri, mentre il bagagliaio misura 750 litri fino al tetto. La parte più interessante della vettura è ovviamente quella meccanica, considerando inoltre che la Ioniq verrà proposta con tre diverse motorizzazioni: ibrida, elettrica e ibrida Plug-in. Le tre versioni si distingueranno per alcuni dettagli estetici, come lo sportellino per la ricarica della plug-in, oppure la mancanza delle griglie anteriori per l’elettrica e l’aggiunta di alcuni dettagli esterni color bronzo. La prima versione ad arrivare sul mercato sarà la Hybrid, caratterizzata dall’uso di un 4 cilindri 1.6 litri a iniezione diretta di benzina capace di sviluppare 105 CV, abbinato ad un motore elettrico sincrono con magnete permanente  che mette a disposizione  da 43,5 CV, ottenendo così una potenza totale di 141 CV e 265 Nm di coppia. Secondo i dati dichiarati la vettura passa da 0 a 100 km /h in 10,8 secondi, la velocità massima tocca i 185 km/h. La Ioniq immagazzina l’energia recuperata in frenata in una batteria  agli ioni di litio polimerizzati da 1,56 kWh prodotta dalla LG. Un’interessante novità la troviamo anche nella trasmissione: al posto del cambio CVT utilizzato di solito dalle ibride, la Ioniq sfrutta un doppia frizione 6 marce dotato di modalità Sport, una scelta quasi inedita per un’auto ibrida, dove solitamente impera la trasmissione a variazione continua. Per contenere consumi ed emissioni inquinanti, particolare attenzione è stata posta all’aerodinamica che vanta un Cx di appena 0,24. L’ottimo risultato è stato ottenuto adottando un flap aerodinamico attivo, il sottoscocca carenato e i cerchi in lega dal design “chiuso”. Per quanto riguarda i prezzi, il costruttore coreano non ha ancora reso noto un listino ufficiale. Considerato che la diretta concorrente è la Toyota Prius commercializzata al costo di circa 27.900 euro, per la Hyundai Ioniq non c’è da aspettarsi un prezzo inferiore.

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Citroen C4 Cactus: una versione per surfisti con Rip Curl

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

E’ tempo di novità in casa Citroen per quanto riguarda in particolare la sua C4: dopo la serie speciale Ciesse Piumini vista a Milano pochi giorni fa, adesso la casa francese è pronta ad andare a Ginevra con l’edizione limitata Rip Curl. Questa versione è stata creata in collaborazione con il marchio australiano specializzato in articoli da surf, la Rip Curl appunto, e sarà dedicata proprio agli amanti dello sport. Disponibile sul mercato italiano solo dal prossimo settembre, la speciale crossover è dotata del sistema Grip Control che darà la possibilità di modificare la capacità di presa delle ruote motrici anteriori a seconda del terreno; a renderla ancora più “solida” sui fondi offroad ci penseranno gli pneumatici m+s adatti sia a terreni gelati che fangosi. E’ lo stesso Grip Control utilizzato su altri modelli del gruppo PSA, pensato per limitare il pattinamento delle ruote anteriori attraverso i sensori dell’ESP, mentre un pulsante sul cruscotto mette a disposizione cinque diverse modalità di guida: standard, sabbia, fuoristrada, neve e ESP off. Esteticamente la C4 Cactus Rip Curl sarà riconoscibile per il colore bianco utilizzato per gli specchietti retrovisori esterni, per le barre sul tetto e per i contorni del Double Chevron sul cofano; sul parafango anteriore ci sarà un adesivo lucido con gli stessi motivi del logo Rip Curl, lo stesso presente sul laterale posteriore vicino alla scritta bianca Rip Curl. Offerta con i propulsori a benzina PureTech 110 S&S e turbodiesel BlueHDi100, la sua indole avventurosa è accentuata dalle protezioni sottoscocca con effetto alluminio. Internamente spicca l’arancione delle cinture di sicurezza che contrasta il rivestimento dei sedili in tessuto grigio o in alternatva in pelle e tessuto neri. Sempre in arancione, in Pulp Orange per la precisione, sono le impunture e l’etichetta con il logo Rip Curl sui tappetini e ancora le modanature degli altoparlanti. Come l’allestimento Shine sul quale è stata basata, la C4 Cactus Rip Curl presenterà una dotazione completa di: sensori parcheggio posteriori, accensione automatica dei fari, sensore pioggia, climatizzatore automatico, sistema di navigazione, regolatore e limitatore velocità, radio e vetri posteriori oscurati.

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Ginevra svela VisionS

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Quasi tutto pronto per il Salone di Ginevra, dove Skoda sarà quasi certamente una delle protagoniste più attese. Infatti la casa cecoslovacca presenterà un concept che anticipa la visione di un modello che manca nella gamma attuale del marchio, ovvero un SUV di dimensioni medio-grandi. Stiamo parlando della VisionS che utilizza un linguaggio stilistico e che è un’evoluzione di quello del prototipo VisionC presentato sempre a Ginevra, ma nell’edizione 2014. Con 4,70 metri di lunghezza, 4,70 metri di larghezza e 1,68 metri di altezza, la VisionS è ben più grande di una Yeti e grazie alle tre file di sedili può ospitare sei passeggeri, garantendo a tutti ampio spazio a disposizione. Queste sono le uniche informazioni tecniche finora diramate sul prototipo, ma è logico pensare che sotto la pelle del SUV Skoda ci sia la piattaforma modulare MQB, probabilmente in una configurazione molto simile a quella della Volkswagen Tiguan di prossima generazione. Essendo un prototipo, poi, la Vision S potrebbe tranquillamente essere equipaggiata con un 2.0 TSI o magari anche con lo stesso powertrain ibrido plug-in basato sul 1.4 TSI della Golf e della Passat GTE. Per saperlo, però bisognerà attendere la kermesse svizzera. Nel frattempo, si può osservare attentamente la linea, che rispecchia il nuovo approccio emozionale al design del marchio ceco, che vuole elevarsi dall’immagine prettamente pragmatica che lo contraddistingue. Sebbene si tratti solo di un bozzetto, è evidente la volontà di dare all’auto un’immagine coesa e solida, come se la carrozzeria fosse stata scolpita da un unico blocco di metallo. E per raggiungere questo scopo sono funzionali anche le luci a LED, sia anteriori che posteriori, dal taglio sottile e orizzontale. Per parlare di un futuro produttivo, infine, è ancora presto, ma potrebbero esserci novità interessanti nei prossimi due anni.

 

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Sway: è lei il futuro in casa Nissan?

 

di Maurizio Elviretti

 

Il Salone di Ginevra 2015 in casa Nissan si chiama Sway Concept, una nuova vettura compatta dalle linee audaci e particolarmente aggressive che promettono di rivoluzionare la gamma dei modelli più piccoli del marchio nipponico. In particolar modo la Nissan Sway farà da apripista estetico alla nuova generazione della Micra che s’appresta a rinnovarsi da cima a fondo. La Nissan Sway Concept si propone con un look innovativo e vivace basato su esterni in griglio-blu, arricchiti da tocchi di arancione, che sviluppa una vettura delle dimensioni compatte. Il prototipo di Nissan misura 4.010 millimetri in lunghezza, 1.780 mm in larghezza e 1.385 mm in altezza, mentre il passo è di 2.570 mm. Il frontale della Sway vanta la griglia a V con i fari a boomerang che si sviluppano in lunghezza e sono dotati, così come quelli posteriori di luci a LED. Sul muso spicca il cofano scolpito con il paraurti anteriore che ospita le strisce di luci diurne, anch’esse a LED. A dare sportività alla vettura di Nissan ci sono i terminali di scarico trapezoidali integrati nel paraurti posteriore, con la scelta insolita di una struttura priva di montante centrale con le porte dunque che propongono un’apertura “a libro”. Gli interni dell’auto si ispirano all’abitacolo della IDX Concept, con un design pulito e ordinato caratterizzato dalle tonalità blu scuro, avorio e arancione che riprendo le tinte esterne. Dalla Sway Concept Nissan svilupperà il design della nuova generazione della Micra, attesa sul mercato nel corso del prossimo anno.

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Salone di Ginevra: Skoda presenta la terza generazione di Superb

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Manca sempre meno all’apertura del Salone di Ginevra, uno degli showroom più importanti del palcoscenico europeo, alla quale non poteva non partecipare Skoda con tutte le sue novità, una delle quali avrà puntati su di sé tutti i riflettori: la nuova Superb. E’ la terza generazione dell’auto regina del marchio, i tratti innovativi ne contraddistinguono l’estetica mentre all’interno viene fornita una maggiore abitabilità; a favorire quest’ultima è soprattutto l’utilizzo del nuovo pianale MQB del Gruppo Volkswagen, grazie al quale è possibile avere 28mm in più di lunghezza e 47 di larghezza, oltre che altri 80 mm di passo, al contrario dello sbalzo anteriore che è stato accorciato di 61 mm. La nuova Superb non solo presenta rapporti  di spazio fuori dalla norma per quanto riguarda gambe e testa dei passeggeri posteriori e nel bagagliaio, ma anche tanta tecnologia del tipo Simply Clever che aiutano sia il pilota che gli altri presenti nella macchina. Dal 2001 la Superb si è posizionata sul gradino più alto della gamma Skoda con oltre 700.000 unità vendute tra la prima e la seconda generazione, e l’obiettivo è proprio quello di confermare questi numeri attraverso il rinnovo di questa berlina che vedremo sul mercato solo con l’inizio della prossima estate.

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Torq: quando il presente è futuristico

 

di Maurizio Elviretti

 

E’ dell’italiana ED Design il concept futuristico “Torq” presente al prossimo Salone di Ginevra, anticipato dal rilascio di un teaser. L’immagine lascia intravedere il profilo della ED Design Torq, che sembra poter contare su una linea estremamente aerodinamica e con un corpo vettura incollato al terreno che lascia trasparire un’impostazione da sportiva pura. L’impressione è confermata dalle poche informazioni rilasciate dalla ED Design, che ha dichiarato di aver progettato la concept Torq come una vettura destinata alle competizioni in pista. Per il momento si sa poco altro della concept car di ED Design, che secondo indiscrezioni dovrebbe avere una configurazione dell’abitacolo a due posti e potrebbe essere dotato di un potente powertrain elettrico a consentirgli di sfrecciare in pista. Per saperne di più su questa affascinata concept car dal sapore fortemente avveniristico l’appuntamento è tra pochi giorni all’attesa kermesse automobilistica elvetica.

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Nuova Evoque. A Ginevra il restyling

 

di Maurizio Elviretti

 

Il Salone di Ginevra vedrà il debutto dell’operazione di restyling, estetica e tecnologica, dell’apprezzato modello della famiglia Range Rover, rilanciando il luxury Suv Evoque. Con questa operazione la casa britannica prova a rinverdire il successo della prima generazione venduta in oltre 400.000 esemplari.
Il model year 2016 della Evoque, disponibile dal prossimo mese di Agosto, si distingue per il nuovo paraurti anteriore con fendinebbia sottili a Led, due nuovi stili della griglia (barre orizzontali e motivo a maglia stretta per la standard, e design ad esagoni le versioni Dynamic), i fari Full-Led (con indicatori di direzione integrati nelle luci diurne), e tre nuovi modelli di cerchi in lega, mentre le caratteristiche prese d’aria sul cofano, fino ad ora riservate ai modelli Coupé, sono disponibili sulle 5 porte HSE Dynamic ed Autobiography. Negli interni spiccano nuovi sedili (quelli standard con rivestimenti in tessuto Ebony e sei regolazioni, mentre nei top di gamma, in opzione ci sono i sedili anteriori massaggianti con 14 regolazioni elettriche) e pannelli delle portiere, il sistema di infotainment con touchscreen da 8″, nuovi materiali e colori come il Lunar Ice, il Vintage Tan e il Dark Cherry (solo versione Autobiography).
Sul fronte delle motorizzazioni il lavoro di ottimizzazione dei progettisti si è concretizzato nel nuovo Ingenium TD4, interamente in alluminio e più leggero di 20-30 kg del motore precedente, disponibile in due versioni classi di potenza: 150 Cv (4,2 l/100km con emissioni di CO2 di 109 g/km), ed 180 Cv (4,8 l/100km e 125 g/km di CO2), in alternativa è disponibile il propulsore a benzina Si4 da 240 Cv (7,8 l/100km e 181g/km di CO2).